.: Discussione: Nuovo inceneritore nel Parco Agricolo Sud?
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Inserito da Antonella Fachin il 22 Apr 2010 - 14:31
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No Sig.ra Patrizia,
non concordo per queste ragioni: 1. la quantità di rifiuti che vanno all'inceneritore è in crescita perchè da anni a Milano non cresce la raccolta differenziata (ferma da anni al miserrimo 34%) ma perchè non cresce, nonostante l'impegno dei cittadini? Io vedo cumuli di cartoni lasciati indietro dai camion AMSA e non destinati al recupero insieme alla carta, ma destinati a essere mescolati insieme ai sacchi neri. Idem per le cassette di legno e di plastica dei mercati rionali all'aperto. Se dai sacchi neri dei rifiuti indifferenziati toglie: umido; metalli (lattine e latte varie); vetro; carta e cartone; legno; plastica e gomma; stracci e tessuti; cuoio e pellami vari. Che cosa resta da bruciare? Tuttavia se il soggetto che gestisce l'inceneritore (l'AMSA) è il medesimo soggetto che raccoglie i rifiuti, temo ci sia un bel conflitto di interessi! E' più facile buttare tutto dentro un solo camion che va in un solo luogo: l'inceneritore! Per fare questo ci vogliono meno automezzi specializzati; meno personale, meno tutto! Io ritengo che se l'amministrazione pubblica dirottasse le medesime energie che ora destina all'individuazione di un luogo dove costruire uno o più inceneritori (non c'è solo quello ipotizzato nel parco agricolo, così mangeremo insalata e polvere; latte e polvere; uova ed polvere! ma ci sono anche quelli in programma a Desio e a Sesto San Giovanni con potenzilità 3, 4 volte quelli attuali) verso lo sviluppo di impianti di compostaggio e impianti di riciclaggio come peraltro previsto nel piano provinciale rifiuti, alla fine potremmo arrivare a chiudere anche quelli esistenti!! Molti amministratori pubblici sono come pulci dentro una scatola chiusa, che non saltano fuori dalla stessa neppure quando viene aperta: sono incapaci di pensare oltre lo spazio in cui sono state messe! Ebbene noi, per noi stessi e per le future generazioni, dobbiamo "uscire dalla scatola " dei nostri limiti mentali, affrontando i medesimi problemi con soluzioni lungimiranti e rispettose delle persone e dell'ambiente. E' solo una questione di VOLONTA', non di tecnica, né di soldi (è molto più costoso il metodo tradizionale dell'incenerimento!) Mi piace ogni tanto ricordare alcune perle di saggezza -fra le tante- di alcuni capi degli Indiani d'America: "L'uomo talvolta crede di essere stato creato per dominare, per dirigere. Ma si sbaglia. Egli è solamente parte del tutto. La sua funzione non è quella di sfruttare, bensì è quella di sorvegliare, di essere un amministratore. L'uomo non ha né potere, né privilegi. Ha solamente responsabilità". Orens Lyons, Onondaga "Questo noi sappiamo: la terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra. Tutte le cose sono collegate, come il sangue che unisce una famiglia. Non è stato l'uomo a tessere la tela della vita, egli ne è soltanto un filo. Qualunque cosa egli faccia alla tela, lo fa a se stesso." (Capo Seattle) Antonella Fachin Consigliera di Zona 3 Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano Facebook: Antonella Fachin |
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In risposta al messaggio di
Patrizia Masseroni inserito il 22 Apr 2010 - 12:38
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