.: Discussione: Bilancio di previsione 2010 del Comune di Milano
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Inserito da Enrico Fedrighini il 30 Apr 2010 - 17:20
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Una campagna elettorale lunga un anno? Spero proprio di no: non mi pare sia questo ciò di cui Milano e i cittadini hanno bisogno.
Ma è bene saperlo: esiste il concreto rischio di trasformare l'intero anno che abbiamo davanti, da qui alle prossime elezioni comunali di Milano del 2011, in una lunga sequenza di urla, annunci, iniziative, polemiche e dichiarazioni roboanti riassumibili in una parola: propaganda. Da una parte e dall'altra. Botta e risposta. Da un lato, una maggioranza in affanno, indebolita e divisa per tante ragioni vuole dimostrare di essere all'altezza e di meritare la riconferma alla guida della città; sul fronte opposto l'opposizione, anch'essa non omogenea, "sente" per la prima volta di potercela fare e gioca tutte le carte possibili per dimostrare l'inadeguatezza al governo cittadino da parte dell'attuale maggioranza. Intendiamoci: esistono forti ragioni di confronto e scontro su questioni sostanziali, di fondo. Sul Piano di Governo del Territorio, ad esempio, sono ancora aperte le questioni del Parco Sud e dell'insensato tunnel stradale Linate-Expo. E sul progetto Expo è in atto da tempo una lotta di potere non solo economica ma politica (Formigoni contro Moratti) a spese della città. Purtroppo però non è di questo che parlo. Dopo le ultime elezioni regionali è cambiato il clima a Palazzo Marino; le ragioni di un impegno civico a servizio della città (rimane questa secondo me la dimensione centrale dell'attività di un consigliere comunale, anche in una grande città come Milano) sembrano relegate in disparte da parte di una robusta maggioranza trasversale interessata ai titoli dei giornali del giorno dopo più che alla soluzione dei problemi del giorno prima. Attenzione, in questa situazione può capitare di tutto: in questi giorni stiamo esaminando il Bilancio 2010 e alcuni cittadini mi hanno scritto manifestando entusiasmo per aver appreso che alcuni miei colleghi avrebbero ottenuto lo stralcio dei fondi stanziati per un discusso progetto stradale (Strada Interquartiere Nord) dirottandoli verso opere buone (scuole, metrotranvie, ecc). Ovviamente non e' vero: si trattava di semplici proposte di emendamento bocciate dall'aula; ma la vendita di sogni e promesse a basso costo, in una campagna elettorale che dura un anno, rischia di raggiungere livelli letali per la credibilità politica. Io sono convinto che Milano non possa permettersi una campagna elettorale lunga un anno. E sono convinto che chi si candida a governare la città non possa ignorare un dato fondamentale emerso dalle ultime elezioni regionali: metà dei milanesi sono entrati a far parte del nuovo, grande e più esteso Partito cittadino: il Partito di chi ha deciso di non andare a votare. Questo succede quando la politica viene vista e vissuta come qualcosa di distante, estranea e lontana dai problemi quotidiani: finita la campagna elettorale e smontati i seggi, le persone rimangono da sole alle prese con i problemi quotidiani mentre la politica si ritrae nel Palazzo, parlando un linguaggio e praticando liturgie fini a sé stesse che allargano sempre di più il fossato fra città e istituzioni, fra i cittadini e la politica. Insieme ad altri colleghi non intendo seguire questo andazzo; alle urla cercherò di contrapporre dove possibile un pacato dialogo, al sistematico muro contro muro la ricerca di un risultato ragionevole comunque utile per la città. Se saremo in numero sufficiente, da una parte e dall'altra, forse riusciremo a ottenere ancora qualcosa di utile per la città. La campagna elettorale si svolge, come da legge, negli ultimi trenta giorni del mandato: prima di allora, fino all'ultimo minuto, dobbiamo servire Milano. Un caro saluto a tutti, a presto Enrico Fedrighini Consigliere comunale di Milano Capogruppo Verdi |
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In risposta al messaggio di
Oliverio Gentile inserito il 11 Nov 2009 - 17:46
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