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Inserito da Oliverio Gentile il 22 Nov 2006 - 11:55
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da ViviMilano http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2006/11_Novembre/22/cdg.shtml
Il caso del giorno Il Comune online non risponde E sulle assunzioni c'è un esposto Il Comune ha nel suo sito uno spazio riservato alle comunicazioni dell'utenza, «Scrivi al Comune»: funzionava (qualcuno rispondeva sempre, anche se poi non operava) nell'era Albertini. Ora, nell'era Moratti (che ho votato) e che durante la campagna elettorale aveva investito tanto nella comunicazione, le segnalazioni e/o richieste vengono ignorate. Va bene volare alto, ma ogni tanto guardiamo verso il basso. Camilla Merlini Secondo me è troppo facile prendersela sempre e solo con i politici che non consultano, non spiegano, non informano. Non è pensabile che il politico, cioè l'assessore, legga tutte le lamentele e vada poi a cercare i dirigenti competenti — perché solo loro, o magari addirittura i sottoposti, sanno rispondere. Se poi il giornalista, che come lei ha detto ha una funzione particolare di mediazione e di «guardia» non si preoccupa di verificare la fondatezza delle lamentele (vedi i 48 dirigenti a 200 mila euro che non sono neanche 10, o le uscite estemporanee di Sgarbi) ma pubblica tutte le lamentele più «di moda» e critica il Comune anche quando non c'entra, ecco che si verifica la sensazione di distanza che lei descrive. Non è una critica personale ma un atteggiamento generale, che noto. Avvicinare di più il cittadino alla politica comunale è un modo per ristabilire un senso di comunità, un rapporto partecipato alle questioni che ci riguardano. Chiedere ai politici di fare uno sforzo per semplificare certi bizantinismi è legittimo e oggi gli strumenti ci sono: sul sito del Comune ( www.Comune.Milano.it ) si possono trovare informazioni utili e notizie di servizio e si può anche segnalare un problema. Se queste segnalazioni siano poi ignorate noi non siamo in grado di verificarlo: magari il sito è in una fase di perfezionamento... o magari uno dei famosi nuovi funzionari assunti dal sindaco sta mettendo mano al dialogo online per renderlo più facile e accessibile. Ai lettori credo sia giusto segnalare anche Rete Civica Milano, il sito pionieristico per la comunità virtuale milanese, che da più di dieci anni cerca di far dialogare cittadini e amministratori locali. Poi però, per costruire un rapporto partecipato, nulla può sostituire un rapporto umano: è questo che molti chiedono, ed è questo che spesso manca. Dissento invece da quanto scrive il signor Bianchi: perché un politico non deve leggersi tutte le lamentazioni che lo riguardano? Fa più parte del suo mandato la soluzione dei problemi segnalati dai cittadini oppure presenziare a convegni, dibattiti, consigli, inaugurazioni, cocktail, tagli di nastri, prime teatrali, eccetera? Una cosa non esclude l'altra, e comunque i seimila euro lordi di stipendio mensile di un assessore, più rimborso spese, autista, staff, segreteria, comprendono anche la lettura della posta. Esercizio utile e fondamentale per tenere sempre i piedi per terra anche quando si cerca di volare alto. Quanto alle sviste del giornalista, caro Bianchi, la ringrazio per avercele ricordate. Ne facciamo tante, e di questo non sempre presentiamo ammenda. Ma sui funzionari assunti dal Comune non ho inventato nulla. In un esposto presentato alla Corte dei Conti dai consiglieri d'opposizione c'è scritto che da settembre a ottobre Palazzo Marino ha assunto non meno di 63 persone esterne all' amministrazione, di cui 49 in ruoli di dirigente. La spesa complessiva è di 9 milioni e 20 mila euro, e per i dirigenti la media dello stipendio va dai 140 ai 190 mila euro. Il ricambio dello staff nei posti chiave non è uno scandalo, ma certi numeri e certi criteri vanno spiegati e giustificati. Anche perché la coperta è corta e se i soldi pubblici vanno in una direzione, da qualche parte qualcuno ci rimette. Comunque, sono pronto a fare ammenda. di Giangiacomo Schiavi |
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