Ho la profonda convinzione che questo nostro sistema di vita, improntato alla competizione e all'individualismo consumista, stia collassando e che sia necessario e urgente modificarlo profondamente con un altro mondo possibile, che rimetta al centro le donne e gli uomini, creando tra loro rapporti di solidarietà e collaborazione.
Con questo spirito, ho partecipato al Forum Sociale Europeo a Firenze nel 2002, a Parigi nel 2003 e a Londra nel 2004; nel gennaio 2006 sono stata al IV Forum Sociale Mondiale a Caracas a maggio ho preso parte al Forum Sociale Europeo di Atene.
Mi presento a queste elezioni comunali, come indipendente nella lista di Rifondazione Comunista, perché credo che rappresenti un'opportunità importante di portare i valori in cui credo all'interno del dibattito politico istituzionale cittadino. Inoltre ritengo che parlare di Pace a Milano si traduca in maggior giustizia sociale e solidarietà tra tutti coloro che la abitano.
Milano è una città multietnica, nella quale si incontrano civiltà differenti che possono arricchirsi nell'incontro; vorrei che la mia città fosse aperta a tutte le culture, in un clima di reciproco rispetto e che sapesse offrire a tutti una vita dignitosa.
Credere nella Pace a Milano, significa immaginare una città solidale e aperta al dialogo, nella quale tutti possano riconoscersi come cittadini e godere degli stessi diritti.
Milano appartiene a chi ogni giorno la rende viva, a quella moltitudine colorata di donne e uomini che la anima, indipendentemente dalla provenienza o dal ceto sociale.
Quando penso alla Milano che vorrei, immagino una città che offra spazi di solidarietà e diritti: alla casa, alla sanità pubblica e garantita, ad un ambiente sano, ad una rete di trasporti pubblici adatto alle moderne esigenze di mobilità.
Quando Rifondazione mi ha proposto la candidatura, ho riflettuto a lungo sull'opportunità politica di accettarla, confrontandomi anche con le mie reti di riferimento nel movimento.
Ho sempre pensato che l'indipendenza del movimento sia un valore da difendere, ma credo anche che a livello delle amministrazioni locali sia possibile e doveroso cercare di contribuire con i valori e le lotte che nascono sul territorio, per influenzare la politica cittadina.
E' senz'altro auspicabile che i movimenti partecipino al governo della città perché questo non può essere appannaggio esclusivo dei partiti, ma deve nascere dalla collaborazione attiva di tutte le istanze sociali.
Il rapporto che Rifondazione Comunista, in questi anni, ha tenuto con i movimenti, improntato alla collaborazione e al rispetto, sia pure nelle differenze, ha portato a questo genere di apertura politica e la mia candidatura si iscrive in questo cammino.
COSA INTENDO PORTARE IN CONSIGLIO COMUNALE:
P a c e e D i r i t t i i n C i t t à...
...significa immaginare una Milano solidale, improntata al dialogo e alla cooperazione, una città aperta all'accoglienza e alla solidarietà.
Sviluppare un sistema di servizi pubblici e universali per il miglioramento della qualità della vita di tutti coloro che vivono in città.
Pace
Creare occasioni di incontro di civiltà.
Sostenere la conoscenza dell'altro come occasione di crescita, perché la differenza diventi un arricchimento comune.
Sviluppare una cultura di pace nel territorio comunale, in collaborazione con la Casa della Pace della Provincia di Milano.
Integrazione sociale
Superare l'idea dei CPT (Centri di Permanenza Temporanea) come soluzione per gli stranieri senza permesso di soggiorno.
Sviluppare politiche sociali di accoglienza, che contrastino la discriminazione tra immigrati e italiani e tra immigrati regolari e irregolari.
Istituzione di un assessorato all'accoglienza.
Cittadinanza urbana
Sviluppare reti di solidarietà urbana verso i più deboli, volte alla lotta all'emarginazione sociale, attraverso politiche di inclusione e sostegno.
Sanità
Sostenere il diritto alla salute di tutti, senza discriminazioni di nazionalità o censo.
Formare gli operatori sanitari ad un approccio multiculturale per l'accoglienza degli stranieri.
Scuola
Difendere l'istruzione laica, pubblica e garantita per tutti.
Riproporre e incentivare la presenza di mediatori culturali nelle scuole per favorire l'accesso ai minori stranieri.
Casa
Adottare una nuova politica per gli alloggi comunali, con la progettazione di nuove unità abitative, la revisione dei criteri di assegnazioni, e controlli alle assegnazioni storiche con l'obiettivo della lotta al clientelismo.