Rifondazione Comunista
Consiglio di Zona 4
Mi sono laureato in Filologia greca all'Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore. Per i miei studi ho viaggiato molto all'estero, in Francia, Germania, Inghilterra ed Egitto. Collaboro all'attività di ricerca dell'Università degli Studi di Milano e, dal 2002, insegno latino e greco al Liceo Carducci, dove sono stato eletto in Consiglio d'Istituto.
- 500.000 persone sono state espulse da Milano negli ultimi decenni (dati del Settore statistica del Comune). La casa è un diritto e quindi deve essere alla portata di tutti. Ci batteremo in Comune e in Consiglio di Zona per un vasto piano di nuova edilizia popolare. Va risolta la grave situazione degli occupanti per necessità e degli sfratti dalle case Sogemi di via Maspero. I contratti di quartiere devono nascere dalle idee degli abitanti e dei loro comitati: le deportazioni degli inquilini e le decisioni imposte dall’alto sono inaccettabili.
- Diciamo no ai parcheggi sotterranei che vengono venduti ai non residenti, deturpano le piazze e non risolvono i problemi della viabilità e dello smog, ma anzi attraggono nuovo traffico in città.
- Piste ciclabili, mezzi pubblici, difesa delle aree verdi dalla speculazione edilizia e protezione dell’ambiente dall’inquinamento e dall’elettrosmog: la qualità della vita passa da qui. No dunque al prolungamento in città della strada Paullese; sì invece alla realizzazione del secondo lotto del parco Alessandrini.
- Aiuteremo anziani e disabili a restare a casa propria, anziché finire in istituto. Impiegheremo le risorse risparmiate (ogni ricoverato costa a Comune e Regione 50.000 euro all’anno) in contributi economici per le famiglie e le convivenze di solidarietà e nell’assistenza domiciliare. Gli operatori verranno assunti a tempo indeterminato per seguire con costanza i singoli assistiti, evitando le rotazioni imposte dalle cooperative. Nei casi in cui le cure domiciliari non fossero purtroppo praticabili, difenderemo il diritto a essere curati in strutture pubbliche non ghettizzanti, gestite da operatori competenti e assunti stabilmente. Le nuove case popolari ospiteranno alloggi protetti e presidi di assistenza medica. Saranno predisposti letti di sollievo a prezzi accessibili o gratuiti a seconda del reddito, per alleggerire il carico familiare con ricoveri temporanei.
- L’ente pubblico ha il dovere di affrontare e risolvere con le proprie risorse la mancanza di asili nido, un problema reso drammatico dall’incompetenza e grettezza della giunta Albertini. Poi hanno il coraggio di parlare di sostegno alle famiglie!
- Sicurezza del lavoro: basta con i rapporti di lavoro precario stipulati anche all’interno dello stesso Comune! In Zona deve essere istituito uno sportello per il lavoro in collaborazione con i sindacati. Inoltre, va riaperto l’Ufficio Ambiente e Sicurezza, per vigilare sul rispetto delle norme nei luoghi di lavoro e prevenire i reati ambientali.
- L’immigrazione va amministrata e non subita come un’inevitabile invasione. La destra in questi anni ne ha fatto un problema di ordine pubblico, senza risolverlo. Gli immigrati sono lavoratori con diritti e doveri e sono un aiuto indispensabile alla nostra economia, alle nostre famiglie e ai nostri anziani. Ma davvero vi sentite più sicuri con la destra razzista al potere?
- Le biblioteche sono un bene collettivo prezioso, un centro di cultura e di socialità su cui investire e da rendere utilizzabile. Ripristineremo l’apertura serale, affidandola a dipendenti comunali, per garantire i servizi (incluso il prestito) durante tutto l’orario.
- I luoghi di socialità a Milano mancano e non possono essere sostituiti da costosi locali notturni che generano conflitto tra il diritto alla tranquillità e il bisogno di socialità giovanile.