Lista civica indipendente VivereMilano
Sindaco di Milano

Nato e vissuto a Milano da esattamente 40 anni ( nato il 5 marzo del 66).
Ho vissuto in diverse zone di Milano : ho passato l’infanzia ( elementari e medie) al QT8, poi ho vissuto per altri 12 anni nel Quartiere San Leonardo ( Gallaratese), poi per altri 10 anni in Viale Padova, e oggi con la mia famiglia abito in Via Paolo Sarpi.
Lavoro in pubblicità da 20 anni, avendo seguito le orme di mio padre fotografo pubblicitario, nel campo della produzione di spot pubblicitari.
Dopo varie esperienze in aziende del settore, nel 1995 ho fondato la mia casa di produzione : HAIBUN. Ha 10 dipendenti e ha un discreto successo nel panorama pubblicitario Milanese ed internazionale.
Nel dettaglio il mio lavoro consiste nell’ organizzare e coordinare tutta la troupe ( regista, elettricisti, macchinisti, operatori alla macchina da presa) che realizza le riprese degli spot pubblicitari.
Ci unisce la passione per la Politica intesa come vorremmo che fosse sempre: la salvaguardia dell’interesse comune, un mestiere che ha come scopo il bene della comunità alla quale si appartiene.
Ci unisce anche la precisa volontà di essere indipendenti, né di destra né di sinistra ma qualcosa di nuovo. Pur non dimenticandoci della memoria storica, a nostro parere destra e sinistra non sono più capaci di spiegare ed interpretare il XXI secolo.
I punti di riferimento delle due ideologie, una volta forti e precisi, sono oggi parole sempre più sbiadite che hanno perso di senso, e nei fatti si fa fatica a distinguere le differenze tra una parte e l’altra.
Tutte le persone che fanno parte di VivereMilano hanno capito una cosa molto importante: il sistema conflittuale della destra e della sinistra, basato sui buoni e i cattivi, e sul gioco di darsi torto sempre e su tutto senza mai trovare un punto di contatto è profondamente sbagliato, inutile, dissennato.
Di conseguenza, la prima cosa che ciascuno di noi ha fatto spontaneamente è stato prendere la verità che aveva in tasca e strapparla. E ha iniziato a porsi come persona tra persone che cercano insieme una sintesi di tante verità diverse.
Ma questo ancora non spiega del tutto perché abbiamo deciso di candidarci.
Avevamo due strade: restare quelli dell’origine, specializzandoci in qualche campo (verde, cultura, anziani, traffico) magari proponendo progetti, cercando di trovare spazio per le nostre proposte, ma stando fuori.
Oppure lasciarci guidare dalla consapevolezza che la voglia di cambiare il futuro è incompatibile con lo “star fuori” .
Noi non crediamo che farsi ascoltare dai politici serva a incidere sul futuro:
Il tanto declamato “ascolto dei cittadini” si riduce per i politici ai sondaggi e alle passeggiate per i mercati delle cosiddette periferie durante le campagne elettorali.
Tutta la politica dei partiti ha dato il peggior spettacolo.
E la sfiducia che noi tutti nutriamo nei confronti delle persone pagate per governarci è meritata: non crediamo a chi guarda con fastidio le lettere di lamentele dei cittadini perché sono specchio delle loro inadempienze.
Non crediamo più a dei politici legati alle lobby di partito e degli affari privati. Vincolati al peso delle coalizioni per scegliere la squadra. Schiacciati su orizzonti temporali ristretti. Incapaci di guardare al di là delle scadenze elettorali. Disinteressati o incapaci di fronte a soluzioni di lungo periodo.
Così, all’unanimità, il movimento ha deciso di spendersi in prima persona, presentando la propria lista civica indipendente.
Di creare qualcosa di nuovo, qualcosa che non c’è.
E il nuovo non può nascere dentro a delle vecchie scarpe, dentro a dei vecchi schemi.
Per questo ci teniamo a sottolineare il “davvero civica” ,“davvero indipendente” della nostra lista. Non l’ennesima gioco truccato delle liste civiche che L. Moratti e B. Ferrante presenteranno per cercare di recuperare entrambi voti, e dove tanti fuoriusciti dei partiti si stanno riciclando.