.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 9
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 24/09/2008 - 08:11

Riporto questo post di un cittadino che desidera rimanere anonimo per motivi di sicurezza (sua e della sua famiglia).

Oliverio

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A questo punto mi sono deciso di usare di piu' la rete, visto che sono anni che denunciamo queste cose ma le istituzioni non intervengono in modo risolutivo.
In via Monterotondo 8 Zona Niguarda c'è uno stabile degli 60' con oltre 300 persone, ora adiacente c'è il civico 10, in questo stabile vive una nota famiglia di pregiudicati che hanno letteralmente preso in mano tutto il quartiere con vari avvenimenti violenti e quando parlo di violenza, parlo di gente accoltellata, picchiata, minacciata e ha reso la vita di molte delle vittime che ora vivono lì impossibile, fino al punto che molte di queste persone sono costrette a camminare dietro gli stabili per far si che queste persone non le vedono.
Ora ci sono state denunce, firme, articoli di quotidiani, processi poi sono finiti dentro dopo anni ma buttati fuori con l'indulto, hanno ancora fatto reati ma sono ancora lì e la beffa che quando fanno queste cose non si fanno mai trovare sul posto e poi a loro volta denunciano le vittime stesse, facendo iniziare un lunga e tortuosa e dispendiosa strada di interminabili processi, peraltro senza nessun riscontro.
Noi siamo tutti disperati, vai dalla polizia ti dicono li conosciamo, i giudici boh???, le varie istituzioni ??????
Noi chiediamo qualche consiglio su come fare, ormai la gente ha paura e non ha piu' il coraggio di denunciare e raccogliere firme come si può uscire, le istituzioni, Comune, Polizia ecc.
Sanno tutto ma nessuno ci da veramente una mano.
Qualcuno ha qualche suggerimento visto che le abbiamo provate tutte e prima che possa

accadere come a San donato dove persone hanno rimesso la pelle?

Grazie Anonimo

per la mia sicurezza e quella della mia famiglia, mi auguro che venga pubblicato il mio messaggio e venga resa pubblico il nostro problema.

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Inserito da il Inserito da Annalisa Barbieri il Mer, 17/09/2008 - 19:00
 Percorro tutti i giorni a piedi il tratto di strada interessato dal cavalcavia in oggetto ,  la settimana  scorsa si è staccato un blocco di  cemento dall'arcata sulla quale è posto un cartellone pubblicitario e che interessa il passaggio pedonale, sono intervenuti i VVFF e la Polizia Municipale, inizialmente è stato interdetto il passaggio con la relativa segnaletica;
da qualche giorno però , si vede , solo da chi proviene da via pellegrino rossi un cartello con freccia pedoni a destra, nessun cartello è presente per chi  proviene da via Imbonati.
Al mattino è facile vedere bambini  e mamme che tranquillamente raggiungono via pellegrino rossi per recarsi a  scuola attraversare il passaggio pedonale sottostante l'arcata  in questione.
Mi chiedevo se è stata ripristinata  la viabilità pedonale se è stata riparata la superficie interessata dal distacco compreso il cartellone pubblicitario!!!!

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Inserito da il Inserito da Teresa Cioffoletti il Mar, 01/07/2008 - 13:14

Da quando hanno costruito i nuovi palazzi che affacciano su via beccaro e via pirelli in bicocca, un simpatico cumulo di terra residui di lavorazione è rimasto abbandonato a se stesso proprio tra un nuovo plazzo e il mio condominio. Sono passati almeno 4 anni ed è sempre così! Ho scoperto da poco che si tratta di uno spazio comunale, che prima doveva diventare un parcheggio....poi un giardino, pare fossero stati stanziati ben 200mila euro per dargli una sistemazione ma alla fine resta lì senza che nessuno se ne occupi. Risultato: un pugno in un occhio ogni volta che mi affaccio alla finestra o passo per via beccaro, visto che a quello che già c'era si aggiungono col tempo rifiuti ed erbacce.
Possibile che nessuno se ne interessi? Soprattutto gli inquilini del nuovo palazzo pirelli, dato che in quello spazio ci sono anche delle scale del loro condominio che darebbero direttamente accesso alla strada.
Ma una cosa fatta e finita una volta tanto non si può fare?

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Inserito da il Inserito da Alessandro Maffi il Mar, 01/07/2008 - 12:40

Vorrei chiedere alla amministrazione di Milano quando hanno intenzione di procedere con le autorizzazioni mancanti per poter costruire i box in Bovisasca, visto che ormai sono 20 anni che aspettiamo.
Saluti.

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Inserito da il Inserito da Dario Perego il Mer, 25/06/2008 - 16:40

Vorrei sapere chi è quella persona del Comune che ha istallato cartelli di segnaletica stradale con indicato i parcheggi in Via Imperatore ? Quella per tutte le cartine di Milano e tutti i satellitari è Via Graziano ? A quando via poeta, via storico, viale monte etc. etc.
Spero che quei cartelli , se devono essere un servizio pubblico, vengano cambiati al più presto e non a spese della cittadinanza, ma di chi ha pensato a quei cartelli.....!!!
Chi sbaglia, paga....!!!!! CryCryCry

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 13/06/2008 - 14:28

Da ViviMilano:
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/06_Giugno/13/porta_nuova.shtml

Catella e Boeri hanno illustrato l'avveniristico progetto di città sostenibile

A Porta Nuova arriva il «bosco verticale»

Il piano per alloggi e uffici raccoglie il consenso di residenti ed ecologisti. «Basta vincoli, più verde per la città»

MILANO - Ci saranno opportunità anche per gli uccelli. Che potranno deporre a piacimento le uova sugli alberi delle case- bosco. E' ancora presto (per gli uccelli), perché i due grattacieli a forma di bosco, progettati da Stefano Boeri, sono virtuali. Come del resto i futuristici uffici e case double face degli architetti Lucien Lagrange e William McDonough, presentati ieri in carne ed ossa (gli architetti) da Manfredi Catella, ad di Hines, nonché regista e anima del progetto di Porta Nuova, l'avveniristico quartiere che dovrebbe nascere nel cuore di Milano.

Entro il 2012. Una data avveniristica, considerati i tempi italiani di costruzione. Catella però è molto fiducioso perché, dice, «i lavori procedono con regolarità. Senza nessun caso di illegalità ». Gongola Catella, seduto a fianco degli architetti. Per più di un motivo. E' riuscito a portare a Milano due professionisti visionari di fama internazionale, abituati a progettare intere città (Cina) e sedi di multinazionali (Ford e Nike). Offre un'alternativa di oasi e di pace alle famiglie che abiteranno il bosco verticale (e agli uccelli). E soprattutto, dopo anni di polemiche, ieri ha incassato gli elogi di Legambiente e del rappresentante del comitato dei cittadini dell'Isola (gli edifici sono sottoposti ai criteri di valutazione ambientale del Leed).

Quasi non credeva alle loro parole. «E' la prima volta che mi capita in tre anni di lavoro. Segno che abbiamo operato bene bene». L'assessore all'Urbanistica Masseroli annuisce e gongola pure lui. E non si fa scappare l'ennesima occasione per storicizzare. «Milano è a una svolta ambientale. Dopo 50 anni abbiamo un nuovo piano territoriale. Fatto di dialogo tra privati e pubblico. Non più vincolato dai vincoli che hanno bloccato lo sviluppo». Di limiti non se n'è posti nemmeno l'architetto Boeri. Almeno in altezza e quantità di alberi: nelle sue due torri ne cresceranno circa 900. In sintonia con McDonough, teorico dell'abbondanza e della creatività in architettura, Boeri ha spiegato la sua idea: «Se sviluppiamo su una superficie piana il verde previsto nei 150 appartamenti delle torri, otteniamo un bosco di un ettaro ». Le specie degli alberi sono una cinquantina, alti anche 8 metri.

Il bosco verticale dovrebbe abbattere di 2 gradi la temperatura e ridurre inquinamento e rumore. Un paradiso per chi potrà goderselo: sarà come vivere in campagna abitando in pieno centro cittadino. Ma chi potrà permetterselo un appartamento del genere? Solo i costi della gestione del verde fanno supporre cifre non proprio eco-sostenibili. Senza contare altri elementi ad alto valore immobiliare: un parco, quattro linee di metrò (quando saranno realizzate), due stazioni, un hotel di lusso, materiali hi-tech e riciclabili ed energia fotovoltaica a volontà. Le richieste già ci sono. Quanto costerà un immobile? Catella non lo dice: «Non abbiamo ancora calcolato il prezzo». Nella zona di Porta Nuova una casa di 100 mq può valere oggi 800 mila euro. Dato che interessa poco l'architetto Lagrange. Che invece preferisce raccontare l'incontro con Catella. Un anno fa, a Chicago: «Ho accettato dopo un secondo. Per un architetto è fantastico lavorare in una città come Milano». Motivo? «E' così ricca di zone popolate. E vibranti».

Agostino Gramigna
13 giugno 2008

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Inserito da il Inserito da Alessandra Piazza il Sab, 03/05/2008 - 14:37
Buonasera cari Signori,
Questa sera,  22 Aprile, alle 21:00 nella via Borsieri, la medesima in cui nella notte del 21Aprile il negozio Hollywood è stato gravemente danneggiato, ho assistito insieme ad altra gente di quartiere ad una aggressione fortunatamente per noi sviata, tra spacciatori nord africani che si lanciavano bottiglie di vetro.
A questa situazione davvero scioccante ha assistito anche un bambino di circa sei anni che passeggiava tranquillamente coi suoi genitori, e per scappare da tale pericolo la famiglia si è riparata rapidamente nella gelateria più prossima a loro, e così allo stesso modo è stato fatto anche da due donne anziane.
Con questa denuncia desidero che Lei Signor Sindaco Letizia Moratti insieme al nuovo Governo Vi attiviate a garantirci sicurezza con strumenti adeguati. Infatti in quelle poche volte in cui ci sono gli agenti di controllo la zona è vivibile.  
Vi ringrazio.
Alessandra
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Inserito da il Inserito da Marco Bigliardi il Gio, 17/04/2008 - 09:08

Buongiorno, il problema della prostituzione in Piazzale Lagosta sta assumendo proporzioni che lo rendono ormai intollerabile. Personalmente nelle sere in cui mi affaccio alla finestra, ne ricavo solo sconforto e amarezza. Residenti con prole che passeggiano alle 22:30 di sera incrociando uomini seminudi pronti ad appartarsi.
Non mi pare possibile che tutto questo sia accettato nell'indifferenza di tutti e soprattutto delle istituzioni che dovrebbero cercare di garantire una migliore qualità della vita per la nostra zona. La sicurezza credo sia un tema fondamentale e la mia istanza non ha uno spunto razzista o moralistico.
Mi conforterebbe trovare altri cittadini non indifferenti al problema, che sta assumendo connotazioni preoccupanti, in quanto sempre più sfrontato e rumoroso.
Non posso non menzionare anche il fatto che il degrado progressivo di un'area arreca anche un danno patrimoniale al valore degli immobili, tema non trascurabile in una città "cara" come Milano. 
Mi trovo spesso a sollecitare le forze dell'ordine che intervengono sporadicamente, probabilmente limitati dalla legislazione vigente, ma io credo che sia necessario un presidio fisso della zona a certe ore della notte per non dire del mattino o quanto meno l'installazione di un sistema di videosorveglianza volto a multare la clientela. Certo l'esperienza di altre zone non conforta, ma una reazione è necessaria o davvero vogliamo che la criminalità prenda possesso delle nostre vie?
Spero che  qualcuno risponda a noi, come famiglia, per alleviare il nostro senso di impotenza e, forse, per lanciare una iniziativa comune per tutelare noi tutti.
Grazie

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Inserito da il Inserito da Gian Mario Cipriano il Sab, 12/04/2008 - 23:13

Dopo lo sgombero del campo rom abusivo in Bovisa tutta la zona è stata invasa da ratti di dimensioni veramente ragguardevoli.
Durante il giorno ma soprattutto di notte le strade sono attraversate da nugoli di ratti che vanno dappertutto; ho visto che l'AMSA ha provveduto a mettere trappole nei pressi di piazzale Bausan e in via Candiani, poco o nulla in via Andreoli che confina direttamente con un'area dismessa proprio di fronte al Politecnico.
Ho provato a chiedere informazioni sulle azioni intraprese dal Comune e dalla Zona per risolvere questa emergenza ma non sono riuscito ad avere alcuna notizia in merito; una cosa è certa; alla insicurezza legata alla presenza di rom e microcriminalità ora segue una emergenza di tipo sanitario non banale.
Vedersi solcata la strada da ratti lunghi 25 cm non è piacevole; li si trova dappertutto, escono dai passaruota delle macchine (è successo a me questa sera) e dai cestini della immondizia sempre stracolmi di ogni bene.
Perchè non si interviene?
E' possibile che nessuno abbia pensato che abbattendo con le ruspe un accampamento abusivo di rom i ratti che lì trovavano il proprio habitat tra immondizie di ogni genere migliaia di topi si sarebbero riversati nella zona limitrofa?
E' possibile che nessuno abbia idea della immagine  che diamo alle centinaia di studenti che ogni giorno arrivano in Bovisa per andare al Politecnico quando si vedono attraversare la strada da nugoli di topi?
I negozianti della zona stanno mettendo sui marciapiedi pezzi di cartone con colla per topi, semi avvelenati e tanto, tanto "fai da te" che certamente non comporterà alcun miglioramento se l'amministrazione comunale non deciderà di intervenire in maniera massiccia e adeguata ad affrontare questa emergenza.
Grazie delle azioni che vorrete intraprendere.

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Inserito da il Inserito da Gian Mario Cipriano il Sab, 12/04/2008 - 16:46

Qualcuno ha mai provato a passare nelle vie Andreoli/Candiani nei giorni lavorativi? Una vera e propria giungla di auto parcheggiate dappertutto - nessun rispetto dei divieti di sosta e soprattutto nessun vigile che passi a fare il proprio dovere multando chi non rispetta la legge.
Se poi vi capita di passare in Via Fra' Giovanni Pantaleo (una piccola via con soli due numeri civici con divieto di sosta su entrambi i lati....) il mancato rispetto dei divieti comporta oneri pesantissimi per coloro i quali vorrebbero fruire di una viabilità adeguata. Ovviamente - anche in questo caso - nessun vigile, nessuna multa e quando ti parcheggiano davanti al passo carraio non ti resta che..... aspettare.
Se solo si rispettassero le regole basilari si vivrebbe tutti meglio rispettando i diritti degli altri.
Questa è la ennesima segnalazione che faccio, mi piacerebbe tanto che qualcuno provvedesse.

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