.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 9
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Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Ven, 02/04/2010 - 10:35

Per opportuna informazione.
Cordiali saluti a tutti/e
Antonella Fachin
Lista Fo
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dal notiziario di  ChiamaMilano di ieri 1° aprile 2010.

LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CH’ENTRATE (A SCUOLA)
Piccolo aggiornamento sulla condizione degli edifici scolastici milanesi

Su certi argomenti è bene rinfrescare periodicamente la memoria, soprattutto quando si sentono dichiarazioni iperboliche a riguardo, tipo che il Comune conta di sfruttare la carta dei poteri speciali attribuiti dal governo al Sindaco per l’Expo anche per avviare rapidamente interventi e lavori pubblici in lista d’attesa da anni.
Expo panacea di tutti i mali urbani (e urbanistici). Ma se l’Esposizione universale prevista a Milano tra cinque anni fa fatica a pensare a se stessa, è difficile credere che magicamente rimetterà a posto la disastrosa situazione degli edifici scolastici milanesi. “Rapidamente”, poi, visto e considerato che moltissime scuole figurano nel Piano triennale delle opere pubbliche da dieci anni, finanziate solo sulla carta, è un avverbio senza alcun significato.
Non a caso circa un mese fa è nato un coordinamento delle scuole di zona 9, “Una crepa in comune”, che ha chiesto tramite una delibera l’apertura di un tavolo con gli Assessorati competenti per analizzare la situazione degli edifici e stabilire come e quando operare di conseguenza, iniziativa sostenuta in Consiglio comunale dai consiglieri Patrizia Quartieri e Marco Cormio il quale dichiara “Questo silenzio è una mancanza di rispetto verso la zona”. Perché ancora tutto tace, sul fronte dell’amministrazione comunale. E la Zona 9 è solo una, e le sei scuole coinvolte nell’iniziativa non sono le uniche della zona ad essere in pessime condizioni.
Da una scheda sui lavori di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici approvati dalla Giunta negli ultimi anni, stilata dal consigliere Marco Cormio emergono dati interessanti: i lavori di ristrutturazione del complesso scolastico di viale Brianza, approvati nel 2003, sono ancora in fase di ultimazione. Quelli della scuola di piazza Axum, invece, demolita nel 2005, non sono mai iniziati.
L’elenco dei lavori ancora in corso è parecchio lungo, dalla scuola materna di via Caramelli alla media di via Boifava, la cui ristrutturazione venne annunciata nel 2003 dall’allora assessore all’Infanzia e Educazione, Bruno Simini, dal plesso di via Bergognone alla materna di via Uccelli di Nemi.
La burocrazia certo ci mette del suo: le procedure lunghe e complesse previste dall’Unione europea per gli appalti trasparenti (su lavori superiori al milione di euro, con l’esame obbligatorio di tutte le offerte anomale) non aiutano, ma è anche vero che sono state introdotte solo di recente, e molte scuole si trovano in una situazione di emergenza dovuta ad anni e anni di incuria.
Sarebbe opportuno e doveroso stilare un elenco degli edifici che necessitano di interventi immediati per evitare, come accade spesso, che gli studenti vengano trasferiti temporaneamente e tutto resti nel limbo scomodo dell’attesa.
Poi si aggiunge al tutto anche una cronica mancanza di fondi: “Ci vorrebbero quasi 50 milioni solo per le scuole di zona Niguarda” aveva detto Cormio in occasione della presentazione del Comitato.
 
Intanto le scuole continuano ad essere in cima all’elenco delle priorità delle opere pubbliche per il 2010: scripta manent, ma nel senso che tutto resta sulla carta.

Antiniska Pozzi

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 22/03/2010 - 22:34

Da milano.corriere.it:

Indaga la polizia. Vandalismi e devastazioni. «Sospetti su alcuni giovani»

Anziani taglieggiati per l’orto

Volantini al Niguarda: «Soldi o vi bruciamo tutto»

MILANO - Tra un colpo di vanga e uno della strega, da qualche settimana la terra regala brutti colpi. Spuntano buste bianche, con foglietti A4 e — vengono scritte a mano — minacce di botte e di incendi, richieste di pizzo: dateci i soldi, o sarà distruzione, date pure l’addio ai vostri appezzamenti, tutti tra i 25 e i 50 metri quadrati di superficie. Ora, loro, non li fermano, non li trattengono a casa acciacchi, malattie, si sentono forti e infatti, dice il Giancarlo, «se hanno il coraggio di presentarsi li accolgo con il piccone e vediamo ». Però, intanto, siccome gli episodi aumentano, hanno chiesto aiuto alla polizia. E il commissariato Greco Turro indaga. Chi e perché attenta alla vita di una trentina di ortisti, tra i 60 e i gli 80 anni? Chi e perché mina la pace di quest’angolo del quartiere Niguarda, in via Adriatico, al confine col Parco Nord, dove le auto non si sentono e nei prati spuntano fiori (margherite e occhi della Madonna) che, per Milano, ormai sono esotici se non eretici? Negli orti che, per un euro ogni metro quadrato l’anno il Parco Nord affitta ai vecchietti, le cronache recenti hanno registrato i seguenti episodi: tavoli rovesciati, bici rubate, arnesi scomparsi, lucchetti dei cancelli forzati. E, poi, sistemati nella notte, le buste e i foglietti.

Interrati, oppure appesi alle reti che dividono gli orti. Sospetti? «Sono ragazzini della zona. Sudamericani». Avete prove, indizi? «Nessuna». Sicuri che il nemico venga da fuori? «Sicurissimi». Eppure gli anziani hanno fatto delle perlustrazioni serali e notturne. «Trovato nessuno». E allora, e invece, se la pista per il giallo partisse da qua dentro? Urlo di rabbia: «Nooooo. Impusibil». Impossibile, ragiona un altro Giancarlo, Giancarlo Campagnoli, classe ’34. Da bimbo andava bene a scuola («Arrivò Mussolini a premiare gli alunni migliori, mi regalò un traforo »), da grande ha fatto il droghiere, da nonno tenta di convertire il terzo nipote, 6 anni, pazzo della playstation. Campagnoli vorrebbe introdurlo all’arte della natura. I tempi e le esigenze di angurie, piselli, asparagi, insalata, meloni. Perché qui gli anziani coltivano proprio tutto. Con una cura, una pazienza, una costanza da premio.

Ogni anno, una giuria sceglie l’orto più bello. Il premio, per la cronaca assegnato al Gianni, semina gelosie. Ha 80 e ne dimostra venti di meno: Angelo, pugliese, degli ortisti è il referente, dunque il sindaco. Dice: «Andiamo d’accordo, noi. Screzi? Mai. Giuro ». In settimana, adesso che è primavera, verranno le scolaresche, a evadere e vedere come crescono le verdure. D’estate, gli ortisti portano a casa i pomodori che sono ancora acerbi: «Se aspettiamo che maturano, li hanno già belli che rubati, cucinati, mangiati e digeriti». Di quanto avviene negli orti—episodi qualunque di vita quotidiana, e anche frasi, commenti — sono stati poi riportati su quei foglietti A4 infilati nelle buste. Chi li ha scritti, come fa a conoscerli? Ha una spia, un basista, o è soltanto casualità? C’è un cartello che venne appeso sette anni fa, alla nascita degli orti, vi si legge: «L’amicizia tutti la cercano, molti la trovano, pochi la conservano ». Vicino, è stato rinvenuto un volantino di minaccia: «Siamo in cento, siamo sufficienti per bruciare tutto». Chi, e perché?

Andrea Galli
22 marzo 2010

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Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Ven, 12/03/2010 - 22:13

Che dite di questo nuovo servizio trasporto di quartiere serale in luogo delle consuete corse cittadine dei mezzi pubblici?
Se ho ben capito, grazie a Atm e Comune di Milano, un cittadino rischia di passare la serata salendo e scendendo dai mezzi di quartiere... sperando nelle coincidenze serali!!!!
... e poi si lamenteranno che i cittadini circolano in auto invece di usare i mezzi pubblici ... oltre al danno, anche la beffa!

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
Facebook: Antonella Fachin
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BU(S)FALA DI QUARTIERE
Arriva un nuovo servizio per rendere ancora più piacevole la vita in periferia

I cittadini delle zone interessate non lo sanno ancora ma da sabato 13 l'autobus che li portava dentro il quartiere si trasforma in zucca a partire dalle 22...... Puf, scomparso.
E' l'ennesima magia di Atm e Comune di Milano, che annunciano gaudiosi "un servizio serale e notturno a misura di quartiere per garantire più comodità e sicurezza evitando lunghe attese, percorsi a piedi, linee e fermate poco frequentate". Per la serie ti frego col sorriso. E sempre col sorriso ti faccio l'annuncio solo un paio di giorni prima, nonostante questo provvedimento sia stato programmato da oltre un anno.
Insomma da sabato 13 marzo, dalle 22 alle 2, in via sperimentale, in due zone della città, Comasina/Bruzzano (zona 9) e Fatima/QuintoSole/Noverasco (zona 5), ci sarà il bus di quartiere. Non in aggiunta, ma in sostituzione alle linee attualmente esistenti.
Significa che a un certo punto, sulla soglia della periferia, l'autobus che avete preso in città fa capolinea, voi dovete scendere, prendere la presunta coincidenza col bus di quartiere e comunicare all'autista la vostra destinazione. Si suppone che gli autisti verranno dotati di block notes per scriversi tutte le destinazioni di tutti i passeggeri che saliranno, perché alle 22 ce n'è ancora di gente che va da quelle parti o rientra a casa da lavoro. In alternativa a questo sistema c'è la prenotazione telefonica, e udite udite, il numero è lo stesso del Radiobus, proprio quello da cui spesso è impossibile prenotare.
Questa simpatica sperimentazione, di cui i cittadini vengono avvisati all'ultimo minuto, si concluderà a settembre "per valutare eventuali suggerimenti dei cittadini segnalati ai  Consigli di zona", i quali, notoriamente, vengono consultati e ascoltati. Da ottobre verrà poi avviata l'implementazione del servizio in altre 11 zone della città.
Insomma, per risparmiare cosa non si farebbe (vedi gli 11,5 milioni di tagli dei trasferimenti del Comune di Milano ad ATM nel bilancio 2010, senza contare i circa 90 milioni mai arrivati da Palazzo Marino nello scorso triennio). Eppure, ufficialmente,  questo è "un altro tassello allo sviluppo della mobilità sostenibile a Milano".
Intanto i consiglieri del PD Granelli e Maran hanno presentato un'interrogazione ed una richiesta immediata di commissione con audizione di ATM per conoscere meglio il progetto e discutere delle garanzie da offrire ai cittadini, visto e considerato che "non si capisce assolutamente per quali motivi l'Assessore alla Mobilità ed ATM presentino un piano di riorganizzazione del trasporto pubblico, attivo tra 4 giorni, in conferenza stampa e non nelle sedi istituzionali, come la Commissione Trasporti".
Si attendono la prova dei fatti, il disorientamento degli utenti, e magari anche una riorganizzazione del sistema Radiobus che non significhi la riduzione delle corse complessive di linea che attraversano i quartieri periferici.

Antiniska Pozzi

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 08/03/2010 - 16:23

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano

AMBIENTE. MASSARI IN VISITA NELLE ZONE PER INFORMARE I CITTADINI SULLA QUALITÀ DELL’ARIA

Milano, 8 marzo 2010 – Prende il via mercoledì 10 marzo un progetto di informazione dell’Assessorato all’Ambiente che prevede una serie di incontri, aperti al pubblico, per far conoscere ai milanesi il reale “stato di salute” dell’aria in città.

“Andremo in ciascuna delle nove zone – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Paolo Massari – per illustrare direttamente i dati delle polveri sottili relativi all’anno 2009 e ai primi due mesi del 2010, ospiti dei Consigli di Zona che per l’occasione saranno aperti a tutti i cittadini”.

Gli appuntamenti in programma ad oggi sono:

Mercoledì 10 marzo, ore 17.30        Zona 8, via Quarenghi 21
Mercoledì 17 marzo, ore 18.00        Zona 5, viale Tibaldi 41
Giovedì 18 marzo, ore 19.00            Zona 4, via Oglio 18
Giovedì 1° aprile, ore 20.00            Zona 9, via Guerzoni 38

“Vogliamo condividere con i milanesi tutti i dati ufficiali, relativi al Pm10 e al particolato in genere, che l’Amministrazione ha raccolto in questi anni e che utilizza per programmare e attuare le proprie politiche ambientali. Sarà un’occasione – ha proseguito Massari, per ‘leggere’ i dati con obiettività e comprendere il trend evolutivo della situazione atmosferica della città negli ultimi anni”.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 02/02/2010 - 14:50

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

CASE ALER. IN VIA PONALE UNA CANCELLATA PER CONTRASTARE LA MICROCRIMINALITA'

Mascaretti: “Non lasciamo soli i cittadini dei quartieri a rischio di degrado e disagio sociale”

Milano, 2 febbraio 2010 – L’assessore alle Aree cittadine e Consigli di zona Andrea Mascaretti ha inaugurato questa mattina, alla presenza dei funzionari Aler, la cancellata contro spaccio e altre attività illecite all’interno del cortile dello stabile di via Ponale 66.
Il Comitato di Gestione e i residenti di via Ponale lamentavano da tempo la presenza di malavitosi nel cortile dell’edificio. I malviventi si erano appropriati del retro dei locali di servizio e dei box inutilizzati e li avevano trasformati nel loro quartier generale per svolgere attività illecite, come spaccio e smontaggio di moto e motorini rubati. Ultimamente la situazione era peggiorata, aumentando il pericolo di degrado e il disagio dei residenti.
Su segnalazione dei cittadini e dopo un sopralluogo nella zona, l’assessore Mascaretti e i rappresentanti di Aler hanno deciso di installare la recinzione che chiuderà definitivamente l’accesso ai locali, negando l’ingresso a persone non autorizzate. Il costo della struttura, a carico di Aler, ammonta a 3.000 euro circa.

“Dall’ottobre scorso – spiega l’assessore Mascaretti – incontro regolarmente i cittadini delle periferie per confermare l’attenzione dell’Amministrazione per i quartieri più disagiati e per tutti coloro che vi abitano e che si sentono soli e abbandonati”.

“L’installazione della cancellata – conclude Mascaretti - è un segnale per dimostrare che nessun angolo della nostra città sarà abbandonato. L’Amministrazione è decisa a intervenire in difesa dei cittadini che vivono nei quartieri a rischio, facendo il possibile per creare condizioni di maggiore sicurezza”.

“Ascoltando le problematiche esposte dagli inquilini di via Ponale 66 - ha aggiunto il Presidente Aler, Loris Zaffra - Aler ha proceduto all’installazione della cancellata, arginando il problema di legalità che colpiva i residenti e contribuendo alla sicurezza del caseggiato. La soddisfazione degli inquilini è per Aler la conferma dello stretto rapporto che ha con i propri residenti, che ha permesso ancora una volta di trovare una soluzione ottimale”.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Sab, 12/12/2009 - 09:46

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

LUNEDI’ SIMINI, VERGA E CADEO A RICOLLOCAZIONE MONUMENTO AI CADUTI DELL’ISOLA IN PIAZZALE SEGRINO

Milano, 11 dicembre 2009 – Lunedì 14 dicembre, alle ore 16.15, in piazzale Segrino, gli assessori Bruno Simini (Infrastrutture e Lavori pubblici), Gianni Verga (Casa) e Maurizio Cadeo (Arredo, Decoro urbano e Verde) saranno presenti alla cerimonia di ricollocazione del Monumento ai caduti dell’Isola. Opera dello scultore Carlos Ramous, il monumento sarà trasferito da via Sassetti, all’angolo con via Melchiorre Gioia.

Il monumento, inaugurato il 25 aprile 1972, riporta i nomi dei caduti nella lotta di liberazione contro il fascismo.

Aprirà la cerimonia la Banda d’Affori. Saranno presenti Manfredi Catella, Presidente della “Fondazione Riccardo Catella”; Elio Oggioni, vice Presidente dell’Anpi della Provincia di Milano e Armando Forno, Presidente dell’Associazione “Amici di Don Eugenio Bussa”.

Nell’occasione sarà inaugurato il nuovo sistema di illuminazione di piazzale Segrino realizzato dal Comune.

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Inserito da il Inserito da Gianfranca Calandriello il Sab, 14/11/2009 - 16:45

Via Carlo Imbonati: MACIACHINI CENTER , una FAVOLA!!!!! Ma avete visto quel rudere del civico 9? Non tengo piu' il conto di quante persone ho fatto presente che e' una vergogna. Il vice sindaco ha addirittura mandato dei tecnici per appurare se questo stabile e' sicuro, dopo la mia segnalazione, ebbene la diagnosi: lo stabile gode di ottima salute. E i pezzi di balconate che cadono?......e le impalcature arrugginite dopo quasi 7 anni che sono state messe li' come sostegno?...... Aspettiamo  che ci scappi il morto! Il sindaco Moratti pensa solo ed esclusivamente all'expo e non fa altro che abbellire il centro e cosi' tutto va bene, ma che dico va BENONE (per lei). Noi abitanti di Carlo Imbonati le concediamo una possibilita': o si decide a prendere dei provvedimenti seri, altrimenti pubblicheremo le foto di tutto cio' che e' fatiscente che verranno pubblicate via web e faranno il giro del mondo dimostrando che le periferie fanno schifo e nessuno se ne occupa, anzi c'e' l'assoluto disinteresse.............TANTO.......CI SARA' L'EXPO 2015!!!!!!!!!

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 21/10/2009 - 09:06

Dal sito Web del Comune di Milano:

Stamane in Zona 9

Legalità e recupero sociale per Fulvio Testi

Sopralluogo del vice Sindaco De Corato e dell'assessore Mascaretti nelle case popolari. Incontro nella parrocchia di quartiere e sopralluogo negli alloggi erp con le Forze dell’Ordine e le istituzioni. Da Palazzo Marino un altro "basta alle zone franche"

Milano, 20 ottobre 2009 - Si è svolto questa mattina presso la Parrocchia di Gesù Divin Lavoratore un incontro preliminare che precede la convocazione del tavolo per il recupero sociale e della legalità nelle case popolari di viale Fulvio Testi voluto dal Sindaco Letizia Moratti.

L’incontro è stato presieduto dal vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato insieme all’assessore alle Aree cittadine e Consigli di Zona Andrea Mascaretti. E vi hanno partecipato il parroco don Ruggero Fabris, il Comandante della Polizia Municipale Tullio Mastrangelo, il Direttore Generale di Aler Domenico Ippolito, accompagnato dal responsabile Aler della zona, Giuseppe Riefolo, la presidente del Consiglio di Zona 9, Beatrice Uguccioni e il Consigliere comunale e membro della Commissione Casa e Demanio Marco Osnato.
In seguito, gli assessori e i rappresentanti delle istituzioni hanno effettuato un sopralluogo nelle case popolari di viale Fulvio Testi con le Forze dell’Ordine.

“La presenza del Comune oggi – ha spiegato De Corato – è un gesto importante che testimonia come l’area di Fulvio Testi sia al centro della nostra attenzione. Il blitz del 14 agosto scorso da parte delle Forze dell’Ordine è stato un primo passo verso la legalità, ma anche il Comune attiverà gli anticorpi per restituire ai tanti cittadini onesti che abitano in quell’area un luogo sicuro e vivibile. Faremo la nostra parte mettendo in campo le forze necessarie, affinché non valga più la legge del più forte e non si debba più parlare di ‘ghetto’. Cominceremo con Aler con lo sgombero degli abusivi, circa una trentina. E andremo avanti con iniziative in campo sociale, culturale e commerciale".

“Il sopralluogo di oggi vuole essere un segnale forte per i cittadini –  spiega l’assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona, Andrea Mascaretti – e conferma la presenza delle istituzioni in questa zona ad alto rischio di degrado sociale. Intendiamo avviare una forte sinergia tra l’amministrazione comunale, le forze dell’ordine, l’Aler, le associazioni di volontariato e privato sociale per proteggere, tutelare i cittadini del quartiere e contrastare ogni forma di illegalità. Faremo in modo che nessun angolo della nostra città venga considerato terra di nessuno. L’amministrazione comunale intende essere vicina a tutti i cittadini".

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Inserito da il Inserito da Mariangela Battistutti il Ven, 16/10/2009 - 07:15

Buon giorno, insegno in una scuola primaria (via Guicciardi zona Dergano-Bovisa) e i bambini mangiano a scuola tutti i giorni. Fino all'anno scorso era presente nella scuola, un centro cucina/polo che serviva altre scuole. Da quest'anno scolastico il centro è stato chiuso e il cibo viene cucinato in un maxicentrocucina che serve un numero spropositato di scuole. Abbiamo subito notato che la qualità del cibo cucinato è scaduta; arriva del cibo crudo e immangiabile. Ieri è stato, letteralmente, il delirio: la pasta al forno che è sempre stato il piatto preparato e curato meglio era immangiabile. Strati di pasta letteralmente incollati fra loro senza condimento con uno abnorme strato di besciamella insipida versata sopra  strati di pasta incollati e semicrudi, conditi qua e là da un po' di carne trita . UNA VERGOGNA! Mi hanno detto che l'accorpamento di centri cucina in un maxicentrocucina è dovuto a motivi economici. Scusate la battuta ironica e tendente al tragico:   "CERTAMENTE RISPARMIEREMO AFFAMANDO LE PERSONE....  E POI PARLIAMO TANTO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE!!!!!!Possibile che la DECENZA non si possa coniugare al RISPARMIO?  MBattistutti

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Inserito da il Inserito da Paolo Faccini il Mer, 14/10/2009 - 12:33

Che rabbia nel leggere in pompa magna la fine dei lavori per il Maciachini Center.

Il grande paradosso che vedo in questo progetto è che si è enfatizzato sul fatto che si è sistemato anche il territorio circostante, le strade adiacenti, l'illuminazione, la pista ciclabile... Peccato che proprio di fronte al Maciachini Center ci sia una Scuola media (in realtà le scuole sarebbero due) che cade in rovina.

Fa un'impressione passare di là e vedere la nuova sede della Zurich italia e di fronte la Scuola Secondaria di Primo Grado Pavoni, in Via Crespi 40. Provate ad andarci la mattina, intorno alle 8. Da una parte della strada vedrete una fiumana di persone che si dirigono verso la sede di lavoro, la Zurich Italia, un bellissimo palazzo, nuovo fiammante.

Dall'altra parte della strada vedrete ragazzi che si recano a Scuola, una Scuola Statale, che avrebbe bisogno, questo si, di essere abbellita.

Ma come è possibile, mi chiedo, che quando si prevedono questi interventi, non si considerino anche le necessità di una Scuola? Ma non è importante una scuola nel quartiere? E' più importante l'impianto di illuminazione' La Strada? No, ve lo garantisco.

La scuola è più importante di tutto questo, dei giardinetti, della strada, delle luci.

Eppure, i ragazzi, la mattina, continuano ad andare nella loro scuola, con i buchi, le tapparelle rotte.

Nella speranza che conservino un po' di gioia e felicità, nonostante tutto, mentre dall'altra parte della strada vanno a lavorare i grandi nella loro nuova sede.

paolo faccini

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