.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 7
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Inserito da il Inserito da Corrado Angione il Mar, 04/09/2007 - 17:19
Il Comitato di Salvaguardia del Parco delle Cave e il Comitato CiclOvEstate aderiscono anche quest'anno a Puliamo il Mondo.
L'idea è di portare Puliamo il mondo edizione 2007 nell'ovest Milano!!!
Visto il successo di Sentieri e Passaggi a Nord Ovest di CiclOvestEstate, che ci ha visti tutti insieme protagonisti del nostro territorio, quale tema migliore dei percorsi ciclabili dell'ovest Milano?
E così è nata l'idea: CiclOvest x Puliamo il Mondo = ciclopedoniamo l'ovest della città.

La ricetta:

  • individuare un tema: i percorsi ciclabili (esistenti o potenziali), che collegano le aree verdi dell'ovest Milano, dal Parco delle Cave a Boscoincittà al Parco dei Fontanili di Rho
  • individuare dei luoghi: 1) Quinto Romano OPERAZIONE CAVETTO domenica 30 settembre; 2) Figino OPERAZIONE PICCALUGA domenica 30 settembre (dietro l'Harbour Club); 3) OPERAZIONE TRETERZI venerdì 28 e sabato 29 settembre
  • individuare dei capofila: a) Associazione Vivere Quinto per Op. Cavetto; b)Comitato di Quartiere di Figino per Op. Piccaluga; c) CFU per Op. Treterzi
  • mettere insieme tanti soggetti: tutti voi, le scuole, i cittadini e le altre associazioni che vorranno aderire
  • continuare il lavoro durante il resto dell'anno: ad esempio con Ciclovestate 2008, con la realizzazione della mappa dei percorsi ciclabili, con l'Operazione canali 2008 che - tra l'altro - vede ogni anno impegnati i soci dell'Associazione Pescatori Aurora nella pulizia del tratto di canale che porta l'acqua in Cava Aurora, proprio lungo il Cavetto... ecc. ecc.
Invitiamo i cittadini e le associazioni, le famiglie a iscriversi a uno specifico cantiere per una delle date previste: 28-29-30 settembre mattina (luogo e orario preciso di appuntamento verrà definito in seguito).
Per info scrivere a comitato.cave@yahoo.it
Oppure telefonare presso la sede del CFU: 024522401

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Inserito da il Inserito da Giovanni Gronda il Dom, 02/09/2007 - 14:11
A qualcuno potrà magari sembrare un dettaglio ma ho notato che ultimamente il sito della Zona 7 (il cui indirizzo web è già di per sè tutto un programma: http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/contentlibrary/In+Comune/In+Comune/I+Consigli+di+Zona/Zona+7/) spesso non è aggiornato.
Ho sempre consultato il sito nella passata legislatura per vedere settimana dopo settimana quali fossero le commissioni previste e gli ordini del giorno del consiglio di Zona: di solito era aggiornato e forniva informazioni precise.
Ultimamente, forse complice anche il "restyling" del sito del Comune e le vacanze estive, il sito è piuttosto fermo (oggi 2 Settembre c'è in home page il "prossimo consiglio" del 30 Luglio o la prossima commisione traffico del 27 Luglio).
Vorrei chiedere a questo Consiglio di fare in modo che il sito sia tenuto aggiornato perchè è uno strumento molto utile per i cittadini per rimanere aggiornati sulle attività in zona.
Saluti
Giovanni Gronda

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Inserito da il Inserito da Stefano Peverelli il Mer, 29/08/2007 - 14:04

Caro Sig. Sergio Pellizzoni, ieri 28.08.2007 mi sono recato al Parco delle Cave, per un sopralluogo come Membro esperto della Commissione Verde, Arredo Urbano e Affari Istituzionali del Consiglio di Zona 7.
Siccome le polemiche impazzano, riguardo la firma della Convenzione con Italia Nostra, ho ritenuto opportuno rendermi conto della situazione generale di mantenimento dell'intero parco. Sono sconcertato e di conseguenza deluso, dallo stato del parco da Lei preso in consegna.
La situazione generale è di quasi totale abbandono, a partire dalle essenze spontanee(rovi,erbe infestanti, ricacci di robinia e quant'altro)che hanno precluso ogni possibilità di visuale sui vari bacini presenti all'interno del parco.
Tutto ciò è sinonimo di mancanza di manutenzione ordinaria, che crea in certe zone anche situazione di pericolo per i Cittadini, in prossimità delle sponde dei bacini idrici, mal transennati o non transennati e/o segnalati per niente.
I corsi d'acqua sono completamente invasi da vecchia vegetazione, non rimossa approssimativamente da 4/5 anni, e così vale per le essenze ormai deperite e/o morte, che vengono lasciate come trofeo della non curanza.
Per non parlare dei tronchi presenti nei bacini, che così come sono non assumono un valore aggiunto per la ricchezza ittica dei bacini idrici. Provi a reperire una documentazione qualsiasi sulle aree naturali presenti in Canada o in altri stati, e si renderà conto che tutto ciò viene si eseguito, ma con modalità totalmente diverse.
Forse non si è ancora reso conto delle vere problematiche del Parco delle Cave a livello fitosanitario, come se non bastasse la presenza ormai assodata di Anoplophora Chinensis; la presenza di cataste di legna sparse un po' dappertutto, sono autentici ricettacoli per malattie fungine e/o da insetti. Le essenze morte,che mi dicono essere di interesse fotografico, non ha mai notato che i tronchi presentano decine e decine di fori causati da Cossus Cossus o da Zeuzera Piryna, che sicuramente avranno già attaccato o potrebbero attaccare le essenze nelle vicinanze?
Lei conosce i cicli biologici di questi patogeni e i relativi danni che possono portare alle essenze, e successivamente a persone e cose?.
Mi spiace molto dirlo, ma Lei sta facendo dell'ambientalismo ideologico, senza nessun rispetto paradossalmente dell'ambiente. Il vero ambientalista è quella persona, professionista e non, che si occupa e a volte lotta per preservare l'ambiente da una incontaminazione, nel rispetto delle Leggi in vigore, che può venire da più fronti. Il problema della cementificazione della Città di Milano a scapito del verde, è un valore che va difeso a tutti i costi, ma non mi pare che sia un problema del Parco delle Cave. A parte quella canalizzazione in cemento di una delle roggie presenti all'interno del parco, da Lei eseguita, che volendo guardare non si sarebbe potuta eseguire, perchè considerata comunque un intubamento di un alveo fluviale.
Complimenti poi per la "zona umida" da Lei fortemente voluta, per risolvere il problema dello spaccio di stupefacenti, trasformato in ricettacolo di zanzare; ma paradossalmente risulta essere la zona più ordinata del parco, con la presenza di essenze acquatiche come Typha latifolia e Arundinaria in varietà, forse solo perchè l'opera è stata eseguita 3 anni fa. Già si vedono le prime pecche manutentive, con i bambù che stanno coprendo il copribile. Forse anche per questa essenza, non sa che viene considerata infestante, se non controllata con semplici potature?.
Concludo affermando che un'oasi naturale, si differenzia da quello che forse intende Lei, proprio per interventi manutentivi ordinari e straordinari, nel rispetto delle presenze vegetali e animali. Per esempio nelle vere oasi naturali, vengono fatte mappature costanti riguardo le essenze da abbattere e successivi programmi mirati alla sostituzione di queste essenze. Per non parlare dell'aspetto sicurezza, che attualmente vede il Parco delle Cave, come luogo di possibili incidenti senza soluzione di continuità. Chi lascerebbe un bambino vicino a quelle transenne in legno ormai degradate e appoggiate agli alberi prospicienti, piuttosto che a quelle approssimative protezioni con il primo ordine di protezione in legno messo ad altezza di 1 metro circa? 
Invito i Cittadini interessati a recarsi al Parco delle Cave, dove non occorre essere Agrotecnici, per rendersi conto di come parte del denaro versati dai Cittadini milanesi, venga malamente speso, tra parentesi, con pretese e dictat da parte del Sig. Pellizzoni, che a tutt'oggi non ha ancora firmato la Convenzione, perchè finalmente contenente dei limiti al Suo strapotere messo in atto nella passata legislatura comunale.

Stefano Peverelli
  

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 16/07/2007 - 15:04
Dal sito Web del Comune di Milano:

Periferie

Vivere le piazze decentrate

L’assessore alle Aree cittadine e ai Consigli di zona Ombretta Colli ha formulato alcune proposte alla Commissione interassessorile per l’occupazione del suolo pubblico
 
“Milano non è solo piazza Duomo, bisogna valorizzare le piazze e gli spazi decentrati per dare vita alla periferia e renderla sempre più vivibile”. Parte da questo presupposto il progetto che l’assessore alle Aree cittadine e ai Consigli di zona Ombretta Colli presenterà alla Commissione interassessorile per l’occupazione del suolo pubblico, istituita il 20 aprile scorso per riscrivere il regolamento d’uso degli spazi della città. 
“Una città come la nostra non può contare solo su un luogo importante per gli eventi, come piazza Duomo, che ha anche l’esigenza di essere tutelata - ha spiegato l’assessore -. L’idea è, quindi, di creare una struttura nuova che permetta di “indirizzare/orientare” i promotori anche a considerare la possibilità di location alternative o la combinazione di location centrali e periferiche per la realizzazione degli eventi". Inutile dire che per organizzare un evento sotto la Madonnina si mettono in coda in molti. Per avere la “precedenza”, secondo la Colli, si dovrebbe inserire un nuovo criterio, “il mix centro periferia”, appunto, che permetta a chi realizza eventi collaterali anche in periferia di essere “avvantaggiato” e di ottenere, chissà, magari anche uno  sconto, nella corsa alla piazza principale.

In attesa di ricevere un riscontro dalla Commissione l’assessore Colli ha già inviato una lettera ai presidenti dei Consigli di zona chiedendo di segnalare all'Amministrazione comunale alcune piazze che, con interventi minimi, possano adeguatamente ospitare manifestazioni di media-piccola entità.
Le risposte arriveranno da piazza Leonardo da Vinci in Zona 3 a piazza Santa Maria del Suffragio o Gabrio Rosa in Zona 4. Da piazzetta Chiaravalle in Zona 5, piazza Tirana e Frattini in Zona 6. Oppure ancora Piazzetta Lopez e piazza Gerusalemme in Zona 8, mentre la Zona 9 propone piazza Kaisserlian e Caserta.
“La valorizzazione degli spazi disponibili nelle periferie della città e la loro apertura all’uso – ha spiegato la Colli – rafforza l’idea di una città vivibile e sicura, favorendo la nascita e lo sviluppo di spazi aperti urbani accessibili, caratterizzati da differenti usi che rendano il tessuto urbano permeabile alla fruibilità e all’utilizzo pubblico”.
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Inserito da il Inserito da Rosario Pantaleo il Ven, 13/07/2007 - 10:06
Non c'è limite al cattivo gusto...! Infatti ieri sera, in commissione verde, tempo libero, etc. ci è stata proposta un'iniziativa "suggestiva" .
L'AEM, si proprio quella delle bollette elettirche e del gas, quella che si sta fondendo con ASM di Brescia con grande tripudio della borsa, insomma, quella che si dice una bella azienda (perchè così è), ha presentato una proposta in consiglio di zona 7.
Una proposta/spettacolo denominata "L'oca Rina alla scoperta della musica".
In molti di noi abbiamo pensato che fosse una iniziativa interessante, leggera ed accattivante.
Però, maledetta ingenuità, in calce alla proposta c'era l'inghippo: 3.000,00 euro + IVA...capite, il colosso dell'energia, quotato in borsa, visto con reverenza dagli investitori e dai grandi finanzieri chiede al consiglio di zona 7 un contributo per un'iniziativa ludica. Alzate di scudi contro un proposta bizzarra? No, perchè al voto, seppure risicato (anche nella maggioranza c'è qualcuno che comprende il senso del limite) la commissione ha approvato.
Non avendo più parole da spendere mi permetto un suggerimento.
Se avete conoscenze in FIAT, ATM. SNAM, Telecom e quant'altre grandi aziende, dite di mandere una proposta al consiglio di zona 7.
Per par condicio saranno accontentati. ..(per i più scettici confermo che ho copia della proposta...) . Roba de matt...
Saluti
Rosario Pantaleo
Capogruppo dell'Ulivo in Zona 7

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Inserito da il Inserito da Paolo Ramella il Ven, 13/07/2007 - 08:14

Buongiorno cari amici sostenitori,
Ricordo a tutti che il prossimo 14 luglio, presso la manifestazione Pulimilano dell'Amsa (http://www.pulimilano.it/) in via Dante, Milano Muri Puliti (Forum: http://www.retecivica.milano.it/milanomuripuliti - Email: milanomuripuliti@rcm.inet.it ) ritorna in piazza per continuare la sua raccolta di firme a favore della Petizione al Comune di Milano, che ha già superato le 850 firme. La petizione è già disponibile sul web all'indirizzo www.petitiononline.com/a1b2cde/petition.html.
I punti della Petizione sono i seguenti:
1.Istituzione di un servizio di sorveglianza notturna presso tutti i Depositi ATM.
2.Istituzione di un servizio di sorveglianza serale presso le principali stazioni MM e sui mezzi delle principali linee di superficie.
3.Inserimento nella Carta dei Servizi (“Carta della Mobilità”) ATM dell’obiettivo di rimozione delle scritte dai vagoni delle Metropolitana e dai mezzi di superficie entro max 48 ore (similmente a quanto avviene per le stazioni MM).
4.Istituzione di un Corpo di Polizia Municipale dedicato alla lotta contro gli imbrattamenti (seguendo l’esempio di città come New York o Como) e creazione di un Database fotografico delle tag.
5.Azione di causa legale ad opera del Comune contro i vandali di cui si conosce Nome e Cognome e che pubblicano sui loro siti Internet le foto delle loro “bravate”. Costituzione del Comune di Milano a parte civile nei successivi processi.
Paolo Ramella, Milano Muri Puliti.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 06/07/2007 - 09:04

dal sito Web del Comune di Milano:

Un nuovo progetto per le Zone di Milano
Incontri periodici con i cittadini e gli ospiti dei Centri di aggregazione multifunzionali
 
“Vivere il territorio, parlare con la gente, ascoltare direttamente dai cittadini ciò che hanno da dire, i loro problemi, i loro disagi, le loro richieste senza intermediari”.  L’assessore alle Aree cittadine e ai consigli di zona Ombretta Colli ha dato il via al progetto “Parla, ti ascolto” che prevede una serie di incontri periodici con i cittadini e gli ospiti dei Cam (Centri di aggregazione multifunzionali) delle nove zone di Milano.
“L’iniziativa nasce dopo un anno di confronto con le associazioni, i presidenti, i consigli di zona, i direttori di settore e i presidenti con l’obiettivo di dare la parola a chi vive davvero la città e i servizi che il Comune e, in questo caso, le zone offrono”, ha detto l’assessore.
La prima tappa del tour è stata al Cam Scaldasole in via Scaldasole 3/A, in zona 1. Qui tutti i giovedì dalle ore 14.30 alle ore 18 gli anziani del quartiere si danno appuntamento per scatenarsi in un pomeriggio di ballo liscio. In seguito Ombretta Colli si è spostata in Zona 4 al Cam Mondolfo, via Mondolfo 1 dove dalle 14.30 alle 17.30 è in programma lo “Spazio anziani”.
VENERDI' 6 LUGLIO - Ancora ballo liscio, alle ore 16,  in Zona 7 al Cam Olmi il via delle Betulle 39.
A seguire al parco Solari l’assessore incontrerà i bambini che si cimenteranno, dalle ore 17 alle 19 nei “Giochi di una volta”. Il pomeriggio, organizzato dall’Associazione Astratti contatti in collaborazione con il consiglio di zona,  prevede un excursus di giochi ormai caduti in disuso: dal gioco del fazzoletto  al tiro alla fune. I bambini dai 4 anni in su saranno divisi a squadre e verranno loro spiegate le origini dei giochi dei loro genitori. Uno spazio verrà anche allestito per accogliere i bambini da 0 a 3 anni.
LUNEDI' 9 LUGLIO - Alle ore 14.30 la Zona 3 aprirà nell’aula consigliare di via Sansovino 9 una mostra di pittura di giovani artisti milanesi.
Intrattenimento per i più piccoli in Zona 8 al Cam Pecetta in via della Pecetta 29 dalle 15.30 alle 18.30 con Coloriamo la Natura.
 “L’obiettivo è di andare a visitare con cadenza regolare tutte le zone della città. Andare nelle strutture dove gli anziani e i ragazzi si divertono per vedere di volta in volta quali sono i problemi, quali le eccellenze e capire, insieme ai cittadini, come poter arrivare a migliorare il servizio”, ha detto l’assessore Colli.

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Inserito da il Inserito da Marco Dotro il Mar, 05/06/2007 - 15:37

Buongiorno a tutti,
abito a Muggiano da pochi anni, ma sono veramente felice del contesto in cui vivo.
Al mattino, quando ci si alza si può ancora assaporare il profumo della terra e respirare un'aria piu' fine; sono delle sensazioni personali, che ho provato in maniera più evidente trasferendomi dal semicentro alla periferia.
E' anche molto bello passeggiare con i bimbi incrociando molte altre famiglie con altrettanti bimbi.
Sto notando che comunque si sta dando via libera a troppe costruzioni ed anche di tipo antiestetico, basta  per questo osservare l' orrore creato nelle immediate vicinanze della chiesa: fontane antiestetiche e pericolose per i bambini, una vasca o piscina (non so veramente come definirla) all'interno del complesso popolare (sempre vicino alla chiesa) ed, adiacente alla stessa una costruzione metallica recintata bruttissima.
I due parchi gioco dedicati ai bambini non sono neppure recintati, come invece lo è quello di via Viterbo ( tra il numero civico 09 e il 15 ), infatti i primi sono concimati da escrementi maleodoranti di animali domestici.
La soluzione potrebbe essere quella di recintare il parco oppure creare delle aree cani, in cui anche gli animali possono dilettarsi al loro fabbisogno; e poi, appena fuori Muggiano i prati non mancano.
Il fontanile, che attraversa il parco giochi e la zona abitata potrebbe essere reso più decente; attrezzandolo di recinzione e curandolo in maniera  più utile e sicuro.
Inoltre, una farmacia manca.

Un caro saluto.

Marco

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Inserito da il Inserito da Andrea Giorcelli il Mar, 29/05/2007 - 22:58
Forse pochi sanno che in data 20/2/2006 è stato presentato un progetto edilizio privato per la recinzione dell'intero isolato racchiuso dalle vie Lucca e Viterbo (quartiere Forze Armate).

Bisogna richiamare bene l'attenzione sul fatto che, di tutta la superficie che si vorrebbe recintare, una porzione (per una superficie complessiva di m2 10.370) non è di proprietà del o dei condominii che si sono formati  a seguito della vendita da parte dell'ALER di buona parte degli appartamenti del quartiere e che vedono la compresenza degli abitanti proprietari e dell'ALER per gli alloggi in affitto.

Si tratta infatti di aree che il costruttore del quartiere, cioè la GESCAL, sulla base della convenzione del 22/12/1972 riguardante il quartiere in oggetto, si era impegnata a cedere al Comune a titolo di standard urbanistici, cioè aree destinate a servizi o verde pubblico che la legge impone siano cedute in proporzione all'entità volumetrica degli interventi costruttivi o agli abitanti che possono accogliere.
In esse sono comprese anche aree esterne al perimetro dell'isolato, sistemate a verde pubblico da tempo, come buona parte dei giardini tra via Viterbo e via delle Forze Armate.
Tutte tali aree sono state consegnate al Comune ma non ne è mai stato perfezionato il trasferimento di proprietà.
Sono dunque ancora di proprietà dell'ALER (quale avente causa della GESCAL, di cui rilevò quand'era IACP il patrimonio allo scioglimento dell'ente statale).
Ora il Comune sta cercando di risolvere tutte queste situazioni anomale, che a Milano riguardano ben 11 quartieri dell'ALER. Il protocollo d'intesa per il trasferimento di aree di proprietà dell'ALER al Comune di Milano è stato approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 16/10/2006.
Il rischio è che, come successo nel quartiere ex-GESCAL "Fulvio Testi" (lotto 1 del P.Z. ex lege 167/62), la recinzione sia realizzata comprendendo irregolarmente le aree a destinazione pubblica, che dovranno inevitabilmente essere riaperte all'uso pubblico, con aggravio di spese per i proprietari degli immobili, oltre a liti, contenziosi, ricorsi, ecc.
Per evitare tutto ciò, cercando quando possibile di prevenire i problemi anziché aspettare che si manifestino, ho presentato all'Assessore competente e al Consiglio di zona un'interrogazione che chiede di  svolgere semplici verifiche.
Per essere chiari, è ovvio che nessuno può recintare uno spazio non suo.
Non si tratta dunque di una questione sull'opportunità o meno di erigere recinzioni per la protezione e la sicurezza degli spazi privati, su cui vi possono essere opinioni diverse, ma dell'accertamento che nessun privato si appropri invece di spazi pubblici o destinati a servizi o verde pubblico, e su questo non contano le discussioni né le opinioni, ma le leggi, gli accordi e i fatti.
In caso positivo il progetto dovrà esser bloccato e se possibile modificato in senso conforme al rispetto della proprietà pubblica.
Purtroppo la maggioranza del Consiglio di zona, nella Commissione Sviluppo del Territorio di martedí 22 maggio, di fronte alla protesta dei condòmini intervenuti che avevano erroneamente interpretato tutto ciò come la volontà di impedir loro di recintarsi la proprietà, ha preferito non esprimersi attendendo la risposta del Comune, ma lasciando demagogicamente intendere un appoggio morale alle prese di posizione dei cittadini, quantunque inaccettabili.
Permettetemi nel frattempo di far conoscere la mia opinione anche sull'opportunità di recintare gli spazi di proprietà privata in genere. Oltre ad avere un risultato certamente negativo in termini di estetica, ha degli effetti anche sulla vivibilità perché in genere vincola e dilata i percorsi pedonali. Certi quartieri sono nati "aperti" per sperimentare un modo di viverli senza chiusure, per facilitare il raggiungimento delle attrezzature, per meglio integrare verde e residenze. Inoltre i malintenzionati possono facilmente scavalcare le recinzioni.
Nel caso specifico del quartiere Forze Armate, la presenza di negozi, scuole e campo-giochi pubblico (recentemente realizzato in via Viterbo), pur con accesso diretto dalla pubblica via, fa nascere la forte perplessità che una recinzione necessariamente comporterà un percorso piú lungo per l'aggiramento del perimetro del quartiere, in particolare per chi dovesse provenire a piedi (o in bicicletta) da via Lucca e in ogni caso dall'area a sud del quartiere. Anche gli abitanti stessi del quartiere, se prima potevano raggiungere le scuole e i negozi direttamente attraverso i percorsi interni, domani saranno forse costretti a percorsi forzatamente piú lunghi.
Andrea Giorcelli
Consigliere della zona 7 (gruppo Verdi)
N.B.: Si allega scheda tecnico-informativa sul quartiere.

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Inserito da il Inserito da Ivano Grioni il Mar, 29/05/2007 - 16:05

Leggete questa bella storia sulle case a Milano e riflettiamoci su.........

Breve premessa:
circa 20 anni fa il Comune realizzava le tre Torri residenziali (A-B-C) in Via Tofano 5, subito cominciano i problemi tanto che un inquilino muore a causa di un malfunzionamento della caldaia installata nell’appartamento; in seguito cominciano a cedere e crollare le pareti interne a tutti e tre le torri.
Dopo circa una decina d’anni, forse più, il Comune non considera più sicuri questi palazzi e decide quindi di procedere alla loro ristrutturazione partendo dalla Torre C. Vengono spostati in un'altra parte della Città gli inquilini ivi residenti, qualcuno con la promessa di ritornare.
I lavori causa fallimenti, ricorsi alla magistratura etc. etc. si protraggono tanto che, ad oggi a ristrutturazione ultimata (ma pare non sia ancora stato effettuato il collaudo), la torre e i relativi appartamenti rimangono vuoti.
Tali lavori di ristrutturazione avrebbero dovuto interessare in seguito anche le rimanenti Torri A e B.
Si era quindi trovato un accordo per cui man mano che si fosse proceduto con la ristrutturazione, gli inquilini si sarebbero trasferiti nelle Torri rese agibili; a tal scopo erano anche stati stanziati i finanziamenti nei vari piani triennali di competenza a carico del Comune.

Quali novità:
a fronte di un finanziamento concesso dallo Stato al Comune di Milano - a titolo di cofinanziamento (al 50%) - per la realizzazione di alloggi sperimentali e di progetti speciali di incremento della disponibilità di alloggi di edilizia sociale da destinare in in locazione prioritariamente a sfrattati in condizioni di particolare disagio…
la Giunta Comunale in data 16/03/2007 delibera di utilizzare la somma di 20.208.413,50 Euro proveniente dal Ministero, integrandola con una stessa cifra messa a disposizione dal Comune, per la realizzazione di alloggi siti in:
Via Tofano 5
Via Pascarella-Via Lopez-P.za Capuana (Quarto Oggiaro)
Via Solari 40
Via Scaldasole 5
Via De Lemene 51-55.
Quindi:
ci occupiamo qui di Via Tofano 5: il Comune alla luce di quanto sopra abbandona il progetto di ristrutturazioni delle Torri A-B, utilizza i soldi del ministero destinati a realizzare nuove abitazioni; risparmia i propri, quelli a suo tempo stanziati per ristrutturare queste due torri e decide di:
demolire e ricostruire gli edifici esistenti che versano in gravi condizioni strutturali (via Tofano 5, torri A e B)
Considerazioni:
premesso che come cittadini vedremo abbattere abitazioni di meno di 20 anni realizzate con i nostri soldi, che verranno ricostruite sempre con i nostri soldi.
La cifra destinata a quest’opera è di 16.700.000 euro.
Consideriamo ora la situazione di quelle persone che vivono li dentro da quasi 20 anni in una situazione di insicurezza certificata dal Comune, che avevano avuto la promessa di spostarsi nelle torri di fianco a ristrutturazioni compiute.
Ora ci troviamo nella situazione per cui:
  • 81 famiglie sono quelle che debbono lasciare la casa (Torri A e B) a fronte di una disponibilità nella Torre C di 47 alloggi
  • chi avrà la priorità di spostamento nella torre C?
  • priorità e tutela per le persone più anziane
  • per chi si trasferirà nella torre C la stessa sarà poi sicura o fra qualche anno saremo  daccapo?
  • chi lascia l’appartamento potrà rientrare eventualmente in quello nuovo, visto che il programma ministeriale prevede che le abitazioni realizzate con questo finanziamento siano da destinare prioritariamente a sfrattati in condizioni di particolare disagio?
  • persone che da 20 anni abitano qui, e qui si trovano bene, saranno obbligati a cambiare quartiere?
  • chi pagherà le spese di trasloco, riallaccio utenze etc etc?
  • tra l’altro quali saranno i tempi?
A queste problematiche si è dato ascolto in un incontro organizzato dal Sunia in collaborazione con il Comitato Inquilini di Via Tofano 5 con la partecipazione degli inquilini, della Consigliera Comunale Carmela Rozza (L’Ulivo) e del Consigliere di Zona 7 Ivano Grioni (L’Ulivo).
Si è concordato che venga formulata una proposta da parte del Comitato Inquilini e dal Sunia sul tema spostamenti e priorità e per avere impegni scritti da parte del Comune su come affrontare le varie questioni sopre descritte. Tale proposta verrà poi presentata uguale in tutte le sedi istituzionali competenti.
Ivano Grioni
Cons. Zona 7
Gruppo Consiliare l’Ulivo

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