.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 6
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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Mer, 06/12/2006 - 05:45

Mi pare che sia giunta l'ora di denunciare uno stato di paralisi perdurante oramai da troppo tempo che impedisce il funzionamento della macchina amministrativa in periferia (fondi da gestire zero).

Credo che vada interessata l'Assessora Colli che ne ha competenza e richiamata la Giunta tutta alle sue rsponsabilità di ordine amministrativo, affinchè i CDZ vengano messi subito in condizione di recitare il loro ruolo istituzionale affrettando i necessari aggiustamenti nella macchina comunale, particolarmnte stordita dal vento nuovo tutto all'interno del Centrodestra in Comune, un terremoto di funzionari senza precedenti, che causano lentezze di riavvio dei normali processi amministrativi.

C'è bisogno d'altra evidenza per valutare negativamente l' "era Albertini" alla luce di quello che sta succedendo? Più che le dichiarazioni valgono i fatti, e non siamo in presenza di un cambio di colore politico.

Posso tuttavia capire l'improbo compito del Sindaco Moratti, a cui do credito di moralità, che evidentemente ha trovato un Comune diverso da quello che si potesse comunemente immaginare ascoltando i toni propagandistici del suo predecessore (es. Metrò) alla fine di ben due mandati consecutivi, ma ora bisogna tornare subito con realismo a far funzionare la macchina comunale in periferia, perchè se ne gioverà in primis proprio la Giunta stessa, nel primario interesse della Città di Milano.

Sarei lieto d'essermi sbaglato.
Enrico Vigo

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Mar, 05/12/2006 - 07:27
La Zona 6 costantemente sacrificata per altri obiettivi comunali, il progetto di riqualificazione di piazza Ohm (bando 201, aggiudicazione concorso 202) è il chiaro esempio della politica-chiacchera dell'era Albertini, finora nessuna inversione di tendenza nell'era Moratti.

http://217.31.114.34/website/miporti/siat/archivi_pdf/20.pdf

Gli insuccessi da cosa dipendono?

1. dalla disattenzione strutturale del Consiglio di Zona 6 ?
2. dalla totale mancanza di peso politico-amministrativo del CDZ6 ?
3. dalle "false" promesse del Comune?
4. dalla troppa perifericità (sopratutto politica) della Zona 6 ?
5. dalla necessità politica di creare speranze (doping) per propaganda?
6. dal fatto che è un progetto inutile trattandisi di periferia ?

Ciedo cortesemente al Presidente Girtanner (e ovviamente a tutti i Consiglieri che lo riterranno opportuno) di esprimere il suo (loro) parere in merito.

Anche il parere dei cittadini è gradito.

Quali speranze è lecito avere in Zona 6 per questo progetto?
Continueremo in Milano con l'era della ciacchera  e della bassa propaganda elettorale o ci possiamo aspettare più concretezza?

Può
essere

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Ven, 01/12/2006 - 07:38
La città non rispetta i patti stipulati con i cittadini relativamente  alla costruzione dei box sotterranei, patti che dovrebbero indurre i costruttori a rilasciare le aree in superficie, previste dalle licenze edilizie, alla collettività in buon ordine.

Sono mesi, anni che denuncio in Zona 6 lo scempio di ben tre cantieri lumaca (Vie De Nicola, San Vigilio, San Paolino – Zona 6 Milano) e non succede nulla, le aree non vengono completate e i patti non vengono rispettati.

Nessuna credibilità quindi al Comune di Milano, alla Giunta Moratti,  che come quella del suo predecessore Albertini non sa far rispettare i patti sottoscritti per le iniziative di costruzione dei box sotterranei, neppure quelli previsti per legge dalle licenze edilizie che dovrebbero essere vincolanti.

Credibilità zero quindi per questa Amministrazione Comunale, per ogni futura iniziativa fino a che non verranno sanate le situazioni vergognose in Zona 6, e che non verranno ristabilite le regole non osservate e infrante con troppa leggerezza a danno dei cittadini lasciati soli con i loro problemi.

Le preoccupazioni dei comitati hanno quindi ben ragione di essere, non c’è rispetto né per i cittadini milanesi, né per la stessa Città di Milano, questa vergognosa situazione contrasta con la volontà solo chiacchierata di voler emancipare la città di Milano, chiacchere al vento, ne è dimostrazione lampante quello che da anni accade in Zona 6.

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Inserito da il Inserito da Massimo Girtanner il Ven, 24/11/2006 - 20:04

Ritengo utile chiedere ai cittadini quali aspettative abbiano sull'area Navigli
I nuovi provvedimenti dell'amministrazione cheeranno una zona a traffico limitato favorendo di fatti la pedonalizzazione .
Alla luce di questo cambiamento chiesto dai residenti vi chiedo :
Quale cultura sui Navigli?
Quale arredamenti esterni per i locali ?
Cosa eliminereste e perchè
Come giudicate le nuove sponde?

Grazie
Massimo Girtanner

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Ven, 24/11/2006 - 07:25

Mi si scusi la mia personale grassa disinformazione, ma apprendo "per caso" di un ricorso al TAR promosso per una presunta grave infrazione al Regolamento Comunale in seno al Consiglio di Zona 6 in ordine alla elezione el suo Presidente, e non vorrei che l'informzione da me assunta ripeto "per caso" fosse errata, e anticipatamente mi scuso ancora una volta per l'approssimazione, che sottintende, beninteso, una ricerca della verità.

Il Regolamento pone dei limiti al numero dei mandati di un Presidente del Consiglio di Zona, limiti che impedirebbero la rielezione dell'attuale Presidente del Consiglio di Zona 6, considerato da taluni illegittimo avendo esaurito i termini per una rielezione, secondo l'interpretazione dell' Art.8 del Regolamento.

Gradirei conoscere cosa c'è di vero in questo, e ascoltare attentamente le due diverse posizioni in seno al Consiglio, per avere modo di capire come stanno realmente le cose.

Esiste davvero un ricorso al T.A.R.? E' posibile avere maggiori dettagli?

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Gio, 23/11/2006 - 06:00
Mi rivolgo ai Sindaci di Milano e Assago, nuovi e vecchi, ai rispettivi Consigli Comunali e ai Consigli di Zona 5 e 6, all’Assessora Brembilla e a Dott.Valentini Funzionario Assessorato Ambiente per chiedere giustizia per quelle migliaia di alberi sacrificati al progresso, all'avanzamento del Metrò Linea 2 Verde da Famagosta ad Assago, sul lato destro (lato est) dell'autostrada (se andiamo in direzione nord verso Milano centro,  la parte di autostrada A7 (Via del Mare) che si spinge fino a Piazza Maggi.
Il cantiere avanza, gli alberi a migliaia sono stati spazzati via da qualche mese, altri da qualche settimana, altri sono in procinto di essere spazzati via, ma mi chiedo in quali condizioni verranno lasciati i nuovi manufatti?
Come verrà salvaguardato il Quartiere Cantalupa stretto tra autostrada e nuovo percorso del MM2? Si è pensato di ridare un minimo di dignità ambientale o vedremo solo il crudo cemento? Mi auguro che gli amministratori vecchi e nuovi dei due comuni sappiano ripagare la violenza fatta all'ambiente per giustificato mobilissimo motivo con un restyling verde di altrettanta adeguata portata eccezionale ad opera finita, perché non possiamo permetterci il lusso di rinunciare a quelle migliaia di alberi sacrificati (nei due comuni) all'avanzamento del metrò.
E' troppo importante cambiare quell'aspetto spettrale del sud-Milano in sviluppo disordinato in un ambiente (Parco Agricolo del Sud Milano) che dovrebbe avere una tutela  ma che a me pare in stato di assoluto degrado e abbandono alla speculazione, alle discariche abusive d’ogni tipo e all'andazzo allegro di iniziative disordinate che non hanno il minimo rispetto dell'ambiente.
Domando a tutti gli Amministratori: in Tirolo gli amministratori locali lascerebbero fare gli stessi scempi? Possiamo dotarci di un upgrading culturale solido e stabile e fare che abitare a Milano non sia una dannazione perché purtroppo siamo abbastanza lontani da un equilibrio sostenibile per il Sud Milano?
Oltre alle infrastrutture necessarie allo sviluppo della città, portiamo la cultura del rimboschimento urbano a mitigare un ambiente violentato in ogni modo. Mi auguro che ‘iniziativa della Provincia (Ass. Ambiente Brembilla) relativa al Metrobosco in corso tenga conto di questa porzione di territorio in modo particolare, Milano va presentata al mondo con più dignità  in vita del progetto EXPO’2015 e per fare un impianto verde percepibile e fruibile ci vogliono dai 5 ai 10 anni dall’impianto.

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Dom, 19/11/2006 - 11:30

La stagione della sostituzione degli alberi ,seccati a causa della proverbiale incuria dei mesi estivi riservata ai nuovi impianti (bagnamento inesistente o non sufficiente), e la messa a dimora di nuovi alberi ex-novo, per migliorare l'impianto verde arboreo complessivo della Zona è cominciata, ma non si vede ancora nessuno all'opera ed il tempo stringe, la campagna dei lavori quest'anno non è ancora iniziata.

Con o senza "Ticket-pollution charge" il problema srutturale di dotare la zona di nuovi alberi in modo massiccio, sia nei parchi tradizionali (Parco Teramo) che nei parchetti diffusi in zona, lungo le strade etc. rimane all' Ordine del Giorno dei problemi primari della Zona 6.

Ogni impianto arboreo ha un periodo di gestazione che va dai 5 agli 8 anni, prima di allora gli effetti sono poco visibili; ai problemi srutturali va dedicata maggiore attenzione e per più anni, con la giusta consapevolezza.

Il problema delle PM10, delle estati torride sempre più ricorrenti, dell'equilibrio ambientale delle aree urbanizzate continua ad essere affrontato in modo insufficente rispetto alla potata ed alla gravità del probema.

Che aspetta il Comune di Milano a muoversi con la piantumazione dei nuovi alberi?

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Sab, 18/11/2006 - 08:15

La Provincia di Milano vuole ubicare un termovalorizzatore nel Sud-Milano (Rozzanese), sono fermamente contrario a questa scelta capace di arrecare gravi danni alla salute delle popolazioni circostanti, incluso le Zone 5 e 6 del Comune di Milano

Il termovalorizzatore è un impianto che brucia i rifiuti provenienti da  raccolta differenziata, un inceneritore che usa il calore prodotto per generare energia. Tuttavia, pur essendo meno inquinanti degli obsoleti inceneritori, i termovalorizzatori anche se di ultima generazione supertecnologici non riescono ad eliminare la diossina, tossica e cancerogena, presente nei fumi di scarico.

Studi sul particolato e sulle nanopolveri ne mettono seriamente in dubbio la compatibilità ambientale. E proprio  per i dubbi sulla loro tossicità, i termovalorizzatori sono poco diffusi e molto osteggiati dalla popolazione, a nulla valgono le rassicurazioni sulle ultime aggiornate tecnologie, non spostano di una virgola i problemi insiti nel DNA dell’impianto, problemi senza soluzioni tecniche possibili.

Ma esiste il modo di smaltire i rifiuti urbani, con un impatto ambientale minimo, producendo eco-energia (avviati impianti in Germania e in Islanda, in Italia se ne sta interessando l’Enea). La tecnica che trasformerà la maggior parte dei rifiuti in energia termica ed elettrica e che sostituirà gli inceneritori si chiama “PIROLISI”.

La “PIROLISI” è un processo di degradazione termica in assenza di ossigeno. E' una tecnica che, con particolari accorgimenti tecnici, l'utilizzo di uno speciale tipo di forno (kiln), la dissociazione molecolare tra 400 e 800°C  (contro i 1300 °C degli inceneritori), può raggiungere prestazioni ottimali, quali la totale assenza di diossine e furani, oltre ai fumi con le polveri. È un processo endotermico (per spezzare i legami tra gli atomi dei reagenti occorre fornire energia) e può essere regolato, cioè abbassato o aumentato. È particolarmente indicata proprio in presenza di materiali diversi fra di loro. Può operare con a monte la raccolta differenziata, ma anche senza.
Inoltre, la pirolisi può trattare la frazione umida insieme con la frazione secca del rifiuto, con ottimi risultati che possono toccare punte del 90% di produzione di gas e 10% di residuo inerte in discarica, contro circa il 50% dei termovalorizzatori.

La "PIROLISI"  consente la minimizzazione dell'impatto ambientale, un minor numero e minore uso delle discariche, che e' tra i primi obiettivi ambientali nella gestione rifiuti.

Inquinanti quali i composti dello zolfo, gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio diminuiscono fino alla metà mentre quelli pesanti si riducono del 50%. Se poi un tale sistema venisse accoppiato con una tecnologia ad alta efficienza, quali le celle a combustibile ad alta temperatura che possono sfruttare in maniera ottimale il syn-gas prodotto, questa potrebbe rappresentare la soluzione tecnologica ottimale al problema dei rifiuti, dal punto di vista ambientale, energetico, sociale ed economico''.

Non sprechiamo la nostra salute (protetta dalla Costituzione Repubblicana) per grassa ignoranza.

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Inserito da il Inserito da Adele Vignola il Gio, 16/11/2006 - 16:14

I Consigli di Zona ricevono dal Bilancio Comunale dei Fondi destinati a varie finalità tra le quali quelle per le attività promozionali e aggregative destinate ai residenti.
Le Commissioni Istruttorie di zona definiscono i loro programmi annuali e i fondi da utilizzare.
Siamo ormai giunti alla fine di questo anno e bisogno necessariamente spendere i fondi ancora rimasti ( pochi ). Tra le proposte che stasera, 16 Novembre, discuteremo in Consiglio di Zona ce n'è una che merita attenzione: 7.500 € per un concerto con Memo Remigi e altri (?) in un cinema teatro della zona ( 400 posti ).

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Inserito da il Inserito da Angelo Valdameri il Lun, 13/11/2006 - 10:12

La capogruppo dell’Ulivo –Adele Vignola- del Consiglio di Zona 6 ha chiesto un incontro alle forze politiche e ai consiglieri dell’opposizione dopo “ l’attacco portato dal consigliere della Lista Fo (Valdameri) prima all’ass.re Vimercati e poi  a Penati “durante la discussione avvenuta lunedì 6 u.s.,nel Consiglio di Zona 6 straordinario convocato per discutere del progetto della Provincia sull’area del vivaio di via Soderini. Ritengo tutto ciò gravemente lesivo dell’autonomia di pensiero e di critica da parte di ciascuno, tanto più che in Consiglio di Zona le opposizioni non hanno ancora dato vita all’Unione. Siamo all’inquisizione ed è grave che si cerchi di limitare la libera espressione di critica, tanto più quando è posta in termini civili e argomentati..A. Valdameri
Allegato intervento in CdZ6
“Da Adele Vignola

Oggetto: proposta incontro
Quanto accaduto in occasione del Consiglio Straordinario di lunedì 6 Novembre - in particolare l'attacco portato dal consigliere della Lista Fo prima all'Assessore Vimercati e poi all'Amministrazione Penati - pone un problema politico che necessita di un approfondimento.
Chiedo quindi la disponibilità di un incontro urgente con Consiglieri e Rappresentanti Politici ( di zona o centrali nel caso in zona non fossero presenti) .
Propongo mercoledì 15 alle ore 20.30 in Fantoni.
Grazie
Adele Vignola”
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