.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 6
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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Dom, 04/03/2007 - 14:53

PREMESSA:

La Giunta provinciale di Milano ha approvato la proposta che contiene il progetto di bilancio per il triennio 2007-2009, da sottoporre al Consiglio Provinciale.
 
Tra gli investimenti programmati  in tema d’ambiente:

 -   la realizzazione di impianti fotovoltaici in 48 scuole del territorio per un
     valore di 7 milioni di euro;

-    il progetto “Metrobosco” (1 milione di euro già nel 2007), un grande anello
     verde di cintura metropolitana ,  la cui ossatura è costituita dalle aree 
     naturali già esistenti, in primis quelle del Parco Sud.

CIO' PREMESSO,

E il Comune di Milano sta pensando di fare qualcosa di analogo per le scuole comunali?

Segnalazioni e Domande Ai Consiglieri CDZ6:

(1)    PANNELLI FOTOVOLTAICI PER LE SCUOLE COMUNALI ZONA 6:
vorrei segnalare quanto da me scritto in approfondimento nel forum
“Per una Milano sostenibile…”:
http://www.partecipami.it/?q=node/2575&single=1
Può essere il CDZ6 propositivo per le scuole Comunali di Zona?

(2)    METROBOSCO, INIZIATIVE IN ZONA 6:
Cosa è previsto per la Zona6 nel milione di Euro stanziato dalla Provincia, ovvero la Zona6 sta portando avanti proposte e progetti tali da essere “visibile” presso gli enti gestori del progetto Metrobosco della Provincia di Milano? E' stato aperto un canale preferenziale di dialogo con la Provincia di Milano o, in subordine, con l'assessorato comunale competente?

Cordiali saluti.
Enrico Vigo

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Sab, 03/03/2007 - 16:59

I pressi dell'Ospedale San Paolo (l'ingresso di fronte alla casa di Riposo Famagosta) necessitano di una migliore distribuzione e regolamentazione degli spazi e della sosta, le macchine parcheggiate ovunque, in curva, che restringono la careggiata dove passa il Bus ATM, o sullo sterrato e sui marciapiedi, creano uno stato di perene confusione e rischio per la sicurezza e l'incolumità dei pedoni.

Le pessime abitudini degli automobilisti, che preferiscono parcheggiare in modo inappropriato piuttosto che fare quattro passi fino al vicino capiente parcheggio, vanno ad intasare un ristretto infelice perimetro propro vicino alla porta carraia dell'ospedale San Paolo.

Credo he qui si debba mettere mano e riordinare quest'area, aumentare la sicurezza ingentilendo l'area con interditori della sosta in aree non adeguate, aumentando gli spazi pedonali e la visibilità alle auto in transito, diminuendo anche quel senso di diffuso disagio che si avverte approcciando quell'area in transito verso l'ospedale, un luogo che merita maggiore rispetto da parte di tutti: utenti, lavoratori dell'ospedale, cittadini e Comune di Milano.

Potrebbe essere utile una robusta piantumazone di alberi nelle aree libere all'esterno dell'ospedale, adeguatamente protetti, per evitare il vandalismo del parcheggio selvaggio, un valido disuasore ed un uso più appropriato degli spazi.

Quei pochi parcheggi comunque ricavabili in area non critica, dorebbero essere destinati unicamente ai disabili.
Agli altri bisogna "consigliare" anche con interventi della Polizia Locale, di parcheggiare altrove. Innalzare il livello di civiltà in Milano è una strada obbligata visto lo sconcio che quotidianamente tutti indistintamente abbiamo sotto gli occhi, quasi ovunque.

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Inserito da il Inserito da Gianfranco De Gaetani il Sab, 03/03/2007 - 12:17

Buongiorno!
Mi hanno segnalato questo sito per far sentire anche la mia voce favorevole al progetto di grattacieli nell'area ex Link, ma preferisco prima vedere di persona il progetto, anche se in linea genere sono favorevole ai grattacieli e al verde, ma non al prolungamento di via Val Bavona.
A questo punto, visto che finalmente ho un canale diretto per parlare con l'amministrazione di zona, voglio segnalare un po' di problemi, alcuni dei quali già segnalati sul forum di Vivimilano, e sicuramente, ahimé, tutti o quasi noti...

Partiamo da una nota di dolore; io sono uno dei pochi (purtroppo) che rinuncia ogni giorno all'auto per i mezzi, ma, ahimé, mi sto sempre più stressando: abitando dopo via Primaticcio, verso Corsico, la 50 ha corse ridotte. E' già una mazzata per chi abita verso la periferia questo dimezzamento assurdo, ma, chissà per quale strano motivo, le corse non sono quasi mai puntuali e mi sono trovato a dover chiamare più volte l'ATM per capire che fine avesse fatto la 50 dopo oltre 30minuti d'attesa e 3 corse saltate!! (e il capolinea è a 2-3 fermate); la risposta sempre la stessa: "Non ci è segnalato nulla, inoltriamo...".
Il mezzo parallelo, a volte è anche peggio; parlo del 14! La linea è troppo lunga e attraversando il centro, i ritardi sono più che normali; le rare volte che attraverso il centro con il tram, ci impiego più di 10min a fare circa un paio di fermate.... Verificabile ogni giorno in QUASI tutti gli orari... In più, in via Solari (che è ancora zona 6, giusto?), accanto ai marciapiedi c'è non solo il divieto di sosta, ma pure di fermata!!! NESSUNO lo rispetta, ci sono macchine parcheggiate ovunque, la carreggiata viene così stretta e le auto oltrepassano la striscia gialla continua della corsia preferenziale tram-taxi.
La mia proposta è di ricordarsi che anche chi abita in fondo dopo via Primaticcio ha gli stessi diritti di chi abita più vicino al centro e quindi di riprestinare la 50 come un tempo (funzionava benissimo!) di ri-dividere il 14 in 2 linee separate, magari richiamando la nostra tratta 8 e di far rispettare il divieto di sosta!

Sempre parlando di mezzi pubblici (ma qui il problema è in parte secondario), segnalo che in molte zona dove ci stanno (come dimensioni), mancano ancora le banchine; in più, la nostra zona, è una delle poche che ho visto (e dico poche, perché mi pare impossibile l'unica, ma altrove non ne ho ancora viste, nemmeno in posti sperduti), che sopra le banchine mancano i nomi delle fermate (vedi tratta di Via Inganni, ad esempio)...

Vicino dove abito io, c'è il Bingo. Quando il Bingo è aperto, noi residenti dobbiamo stare fino a tardi a cercar posto! Quando c'è lavaggio strada, a volte ci tocca appostarci in auto per trovare un buco e non prendere le multe!

Per ora mi fermo qua, ma solo per non appesantire il messaggio, perché di problemi, in zona, ne abbiamo tanti e i grattacieli solo l'unica nota di colore (e bellezza) che ci rimane (basta guardare la differenza tra il complesso Gemini e Infostrada e le palazzine ex IACP di Giambellino) e il minor dei problemi.. anzi! Lorenteggio all'estero è famoso proprio per le Gemini Center! Almeno così mi ha riferito un mio parente in Inghilterra che non vede l'ora di venire a vederle di persona...

Buona giornata e grazie di questo spazio!

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Sab, 24/02/2007 - 13:10
In Via Barona, partendo da Via Primo Mazzolari sul lato destro, c'e' un tratto privo di marciapiede che funzionalmente serve per raggiungere la nuova area verde a fruizione pubblica, con il cantiere in procinto di completare i lavori.

Manca giusto 30 a far 31. 

E' possibile sollecitare la costruzione di un marciapiede che renda sicuro il transito di pedoni, anziani e bambini principalmente, per garantire una fruizione degli spazi pubblici in regime di maggiore sicurezza ed ordine?

Oggi francamente c'è ancora un pasticcio disordinato e confuso, poco decente e pericoloso. 

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Lun, 19/02/2007 - 06:21

COMPARSE SVASTICHE NAZISTE NELL'AREA GIOCHI DEL PARCO DI CASCINA BIANCA
GLI ABITANTI DELLA ZONA 6 SONO FIGLI DI UN DIO MINORE?

Giusto ieri pomeriggio un motorino scorazzava nel parco nel tardo pomeriggio (17/19), chiamata la Polizia Urbana, sollecitata e risollecitata, il motorino continuava a scorazzare nei prati ma di Polizia Municipale neppure l'ombra.

Un grazie al Comandante della Polizia Locale di Milano ed al Sindaco Moratti, ci avete chiarito cosa pensate della Zona 6 di Milano.

Inoltre confermo l'ignobile situazione di fatto di decine di conduttori di cani incivili nel parco senza paletta, con defecazioni ovunque, sul campetto di calcio, vicino alle altalene ed ai giochi dei bambini, dove sui prati è stata costruita anche una strada abusiva (dai mezzi di cantiere per i box soterranei) in mezzo al prato che convoglia la passeggiata dei cani nel mezzo delle altalene. Vi lascio immaginare la fetenza quando passano e stazionano i cani facendo di tutto. 

Aggiungo che il solito gruppetto di cretini adolescenti sta devastando quotidianamente i giochi o quel che ne rimane ormai, distruggendo i cestini raccoglitori dell'Amsa e lordando con cartacce e lattine/bottiglie, resti di una merenda sguaiata, ovunque senza ritegno.

Concludo col dire che hanno cominciato a comparire SVASTICHE NAZISTE sulle panchine con vernice gialla, la degna firma di tanta sconcezza.

Mi chiedo quando il Comune vorrà intervenire a creare un luogo sicuro per i giochi dei bambini nel parco C.na Bianca, impedendo l'ingresso ai cani nelle aree giochi come nei paesi civili, e quando la Polizia Locale si degnerà di vigilare nei parchi perlomeno il fine settimana.

La Zona 6, grande come abitanti più di una media provincia italiana è abbandonata, in Zona Sant'Ambrogio-C.na Bianca non c'è nè un posto di Polizia Locale efficiente e neppure un Ufficio Postale.

Dimenticati da tutti, evedentemente cittadini di serie B considerati figli di un Dio Minore.

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Dom, 18/02/2007 - 07:47

ISTANZA AL CONSIGLIO DI ZONA 6 del COMUNE DI MILANO
cpc.: alla Competente Commissione Territorio e Ambiente
        alla Provincia di Milano Ass. Brembilla
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Il tratto terminale dell' Autostrada A7 Milano-Genova in ambito urbano (Concessionaria Milano Serravalle Tangenziali a Socio di riferimento Provincia Milano), denominato Via del Mare, è costituito da:
 
1. una strada a doppio senso di circolazione con tre corsie per senso di marcia;
2. divisa da uno spartitraffico al centro con guardrail metallico;.

I passaggi di auto nelle 24 ore sono inensi ed il rumore di fondo e gli scarichi (PM10 e gas combusti in genere) in questi anni sono cresciuti di molto.

Il lato della autostrada direzione sud (Genova) è riparato da un terrapieno, non troppo felice a dire il vero, andava alzato almeno di un paio di metri per essere più efficace, ed andavano scelte piante arbusive sempreverdi per armarlo convenientemente e rendere la barriera più efficace anche nelle stagioni fredde, quando gli alberi si spogliano delle foglie.

Questo terrapieno si interrompe prima di arrivare a Cantalupa, sono anni che se ne chiede il completamento.

Un paio d'anni fa ne è stato aggiunto un pezzo, ma il completamento del tratto terminale tarda a venire.

Non sarebbe male che tutta la barriera fosse migliorata con qualche arbusto/cespuglio sempreverde, e con qualche albero aggiuntivo lungo tutto il perimetro inerno per tutta la sua lunghezza.

Ma quello che serve, oramai non c'è altra soluzione praticabile, è una barriera insonorizzante (trasparente) a centro strada alta m.5 o m6 (sull'esempio di quelle del G.R.A. a Roma), proprio dove sorge lo spartitraffico in guard rail metallico, per tutta la tratta fino all'altezza di Cantalupa, solo così potremo avere qualche speranza di eliminare l'insopportabile brusio di fondo che ogni anno cresce in intensità.

Vorrei ricordare che con i progetti faraonici in procinto di arrivare e di quelli in costruzione, come quello dell'area D3 Rozzano lungo la A7 (grattacieli, centri commerciali, uffici, abitazioni) e quello dell'area D4 Assago oggi visibilmente in costruzione (stesse realizzazioni con in aggiunta le stazioni del Metrò MM2). Se a questo aggiungiamo la crescita continua di capannoni di logistica, industriali e nuovi interi quartieri in costruzione di abitazioni civili, centinaia di iniziative in Rozzano, Quinto Stampi, Moirago, Zibido SG, Assago, Buccinasco, Binasco, abbiamo la misura di cosa ci aspetta in previsione su questo tratto di autostrada urbana.

Non c'è quindi nessuna sorpresa, ma la precisa cognizione e percezione di un peggioramento progressivo della qualità della vita in quest'area, PM10, scarichi, rumore, calmierati in minima parte solo dalla costruzione della tratta MM2 fino ad Assago, che è certo importantissima ma non servirà a diminuire i transiti odierni vista la valanga di nuove iniziative incombenti.

Per inciso, sul lato opposto del terrapieno, a fianco alla corsia nord (direzione Milano) sempre dell'autostrada A7, sono stati tagliati per far posto al cantiere della MM2 migliaia di alberi che costituivano una importantissima spina verde per il quartiere, polmone verde irrinunciabile che dovrà essere rimpiazzato sempre nelle stesse vicinanze, e per questo bisognerà vigilare affinchè la memoria di questo importante risarcimento ambientale non si dissolva.

Chiedo ai Consiglieri cortesemente di convogliare in Commissione questo documento, affinchè lo stesso sia oggetto di approfondimenti, discussione e vaglio in Commissione, e mi rendo per questo disponibile da subito per chiarimenti e/o integrazioni, sollecitando anche la Provincia a fare la sua parte con la Concessionaria Milano Serravalle Tangenziali, di cui è Socio controllante di rifermento.

Cordiali Saluti.
Enrico Vigo

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Inserito da il Inserito da Angelo Valdameri il Gio, 15/02/2007 - 11:43

Ex area Link-Belt, via Val Bavona

Cosa succede in via Val Bavona sull’area ex Link Belt ?
Cittadini e Consiglio di zona lasciati all’oscuro.
In via Val Bavona su un’ampia area di migliaia di metri quadri, precedentemente occupata dalla fabbrica Link Belt, le ruspe stanno operando a ritmi intensi senza che nessuno sappia cosa ne seguirà: i cittadini e lo stesso Consiglio di zona 6 sono lasciati all’oscuro sulla trasformazione in atto che prelude ad altre edificazioni in una zona già densamente cementificata.Preoccupati per quello che sta avvenendo, un gruppo di cittadini del quartiere si sono mossi per acquisire informazioni e conoscere il destino dell’area.Il consigliere della lista Fo ha presentato una mozione urgente e, sotto la sollecitazione dei cittadini, anche il Consiglio di zona (Commissione Territorio) comincerà ad interessarsi del problema. Informalmente si è venuto a sapere che sull’area è progettato un pesante intervento di edilizia con destinazione terziario.
L’area è azionata a Piano Regolatore Generale in zona omogenea B1 con destinazione funzionale industria e non vi sono strumenti adottati/approvati di pianificazione urbanistica.Precedentemente fu avanzata richiesta di realizzare un complesso residenziale che però non ha avuto seguito nell’iter di approvazione. Nel 2002 è stata avanzata richiesta al Settore Pianificazione Urbanistica Generale di concessione edilizia per demolizione e nuova edificazione di edifici con destinazione “produzione di servizi”. Questo è quanto si evince dalla risposta del Settore del 23 gennaio u.s. all’interrogazione presentata. Da una relazione del settore competente del febbraio 2002 si desume che l’intervento di demolizione dell’esistente riguarderebbe la nuova edificazione di 3 corpi fabbrica dei quali 2 con altezza di 90 mt.ca.ft. Sarebbero destinati ad ospitare funzioni terziarie, uffici amministrativi, integrati e attività commerciali per una s.l.p. pari a mq.41.000. L’area ha un’estensione di mq.34.955. Gli edifici avranno un notevole impatto ambientale sulla zona circostante in quanto l’edificato ha un volume pari a ca.123.000 mc., con una presenza complessiva di ca.1600 persone occupate e 1200 posti auto. E’ inoltre previsto lo sfondamento verso via Bisceglie con prolungamento della via Val Bavona, rasente alla piscina comunale Cardellino. Tutto sta procedendo nel silenzio, nessuna procedura pubblica, nessuna informazione ai cittadini ed al Consiglio di zona.  Che cosa si vuol nascondere ?
Eppure il sindaco Letizia Moratti ha cominciato proprio dalla zona 6 una campagna propagandistica di trasparenza e partecipazione distribuendo questionari.
Non sarebbe meglio cominciare dai fatti e smetterla con il saccheggio della città cementificata in ogni spazio libero. Non sarebbe meglio smetterla con procedure edilizie relative ad interventi che incidono profondamente sui quartieri senza confronto democratico ?
Il progetto sull’area ex Link Belt deve essere discusso con la partecipazione del Consiglio di Zona e del quartiere.             
 A.Valdameri – consigliere di Zona 6 Lista Fo
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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Dom, 11/02/2007 - 08:59

La Zona 6, nelle aree dove ancora è possibile intraprendere iniziative edilizie (pubbliche) di Sant'Ambrogio-Barona, dove c'è l'Università IULM, ed anche le Università, Statale, Cattolica e Bocconi sono raggiungibili facilmente con i  mezi pubblici, è necessario costruire alloggi (pubblici) da adibire a residenza mista per studenti ed anziani in quota ponderata, dove in affiancamento alle iniziative private è oggi più che mai necessario far sentire la mano pubblica.

Mi riferisco a veri e propri "compound" controllati e ben strutturati con servizi accentrati multifunzione di facile accesso. Vorrei fare questa proposta alla Commissione di Zona 6 competente, affinchè venga individuata l'area  dove realizzare un progetto che stia economicamente in piedi, di adeguata dimensione, a specifica e marcata funzione sociale.

Questo "compound" dovrebbe essere strutturato con ambienti comuni per svago e studio, e una sala medica aperta al quartiere, e metrature commerciali per ospitare "cooperative di consumo" che possano offrire prodotti e servizi a basso costo come ad esempio alimentari, lavanderia, ferramenta, bricolage, giornali, libreria, bar, attività artigiane (idraulico, eletricista etc.), un sito CAF, organizzazioni ONLUS ricreative per bambini etc.

Il tutto deve essere realizzato con un occhio particolare alla qualità delle costruzioni e delle conduzioni (gestione), per non far scadere in un ghetto l'iniziativa. Molteplici i vantaggi: contribuire a ridurre il pendolarismo degli studenti da altre città, creare nuove occasioni abitative a canone sociale di cui si sente il bisogno, creare nuove occasioni di lavoro (occupazione) e servizi, e dare un piccolo contributo al ridimensionamento del forte squilibrio che sta spopolando Milano, a causa dello sregolato crescere della rendita e del potere delle società immobiliari.

Sono disponibile a partecipare ad un gruppo di studio per presentare la proposta in Commissioneal vaglio del CDZ6.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 09/02/2007 - 16:10
Cari consiglieri e cittadini partecipanti a www.partecipaMi.it,
porto alla vostra attenzione l'ennesima lettera al Corriere della Sera relativa ai Consigli di Zona e al loro ruolo... ci adoperiamo, con il supporto della telematica, per far riacquistare la fiducia perduta ai cittadini e per far funzionare realmente il decentramento?

da ViviMilano - Il caso del giorno
http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2007/02_Febbraio/09/caso.shtml

Delusi e frustrati, scontenti dei consigli di zona

Nei partiti si lavora sulla ricerca del consenso e sull’occupazione dei posti. E poi che fine ha fatto l’assessorato al decentramento?
  
Le scrivo con cognizione di causa poiché sono stata per 10 anni consigliere della zona di decentramento 19, ora inglobata nella 8 e poi non mi sono più ricandidata. I miei 10 anni al servizio dei cittadini della mia «cittadella» sono stati colmi di tanto lavoro e di tante frustrazioni. In quel periodo ero capogruppo del Pri e presiedevo le commissioni Sanità ed Educazione. Il mio dispendio di tempo e di energie era finalizzato sempre all'ascolto dei cittadini che mi si rivolgevano con la passione civile di chi crede di poter risolvere qualche piccolo problema. Ho ribadito spesso, direi tutte le volte che le istanze del consiglio venivano cassate o ignorate dal Comune centrale, la necessità che ogni consigliere presentasse le sue dimissioni per una questione di dignità e per non gravere sui costi dell'amministrazione comunale come peso morto: l'ho fatto senza successo. In realtà occorre dire che pochissime persone si accostano alla politica con spirito di servizio, i consiglieri di zona sono per la maggior parte politici, anzi portaborse di politici più importanti e quindi la loro presenza sul territorio con un ruolo comunque istituzionale ha la funzione di «tenere in caldo» l'elettorato di questo o quel consigliere comunale. Per concludere credo che nessuno cambierà nulla, questo decentramento una funzione ce l'ha e non è certo quella di essere realmente al fianco dei cittadini. Purtroppo!

Manuela Valletti


Gentile signora Valletti, partiamo dal finale della sua lettera per non lasciar cadere una questione, quella dei consigli di zona, che merita una seria riflessione sulla cosiddetta politica partecipata: se nessuno se li fila, questi consigli di zona a che cosa servono? Può darsi che la visione sia diversa a seconda del colore politico di chi scrive (in genere chi sta all’opposizione è sempre più critico), ma su una cosa mi sembra siano tutti d’accordo: l’attuale regolamento non funziona, la cabina di comando della politica ignora il decentramento, i consiglieri di zona potrebbero essere soci di una bocciofila, dell’Arci o di un circolo Lions e lo Stato risparmierebbe un bel mucchio di quattrini. Riceviamo e pubblichiamo altri contributi meritevoli che difendono la buona volontà di chi è stato investito da un mandato elettorale. Leitmotiv: l’amministrazione è sorda sia nei confronti dei cittadini, singoli ed organizzati, che dei loro eletti come legittimi portavoce. «I Consigli di Zona, ad oggi, funzionano senza che il vigente Regolamento del Decentramento sia attuato dal Sindaco, dalla Giunta, e anche dai presidenti di zona. Gran parte dei consiglieri supinamente subiscono in silenzio...» Qualcuno protesta. In zona 5, Ettore Brusatori (Lista Dario Fo), Claudio Muzzana (Margherita) e Gianni Esposto (Lista Ferrante) non nascondono l’avvilimento e ammettono uno «snervante lavoro investigativo presso i vari settori del Comune, per conoscere cosa si prevede di realizzare in zona....». Filippo Maraffi, di Rifondazione, segnala alcuni risultati raggiunti all’interno del consiglio di zona 1: recinzione dell'asilo nido di Via Palermo, rifacimento dei giardino di corso di Porta Romana e via Crivelli ristrutturazione ed al rilancio dei Centri di Aggregazione Multifunzionali fino ad ottenere le strisce pedonali dove erano necessarie, ma si dichiara «frustrato dallo scarso interesse, se non dal rifiuto assoluto, che le Giunte succedutesi negli anni, hanno riservato alle nostre deliberazioni». Io ho già detto come la penso e lo ripeto: tra politica e cittadini il meccanismo si è inceppato. Non è vero che i consigli di zona non facciano nulla, ma nei partiti si lavora molto sulla ricerca del consenso e sull’occupazione dei posti. Lo spirito di servizio? È una rarità. La politica- immagine ha altri slogan: si è per quel che appare. E a proposito di apparizioni, che fine ha fatto l’assessorato al decentramento? Forse sui consigli di zona può dirci qualcosa.

Giangiacomo Schiavi

09 febbraio 2007
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Inserito da il Inserito da Lorenzo Tosi il Ven, 09/02/2007 - 16:08

A MILANO NON FANNO ROTONDE! In barba alle direttive Europee e del Ministero dei Trasporti. In compenso ogni anno il Comune spende circa 20/milioni/euro per piantare, rifare e riparare semafori.
A chi, come al sottoscritto, capiti spesso di viaggiare e di confrontare la realta’ viabilistica di Milano con altre, cio’ risulta assurdo.
Vi porto l’esempio di Casale Monferrato; cittadina sfortunata in quanto ha una tangenziale incompleta  (e in parte a pedaggio – odiosa parola - sulla A26) ed e’ attraversata da nord a sud da un traffico sostenuto. Sino a 3 anni fa su quest’asse c’erano una quindicina di semafori causa di code bestiali; in tre anni ed in attesa che qualche santo completi la tangenziale un sindaco intelligente ha eliminato TUTTI i semafori e costruito 15 rotatorie. Attraversare la citta’ nelle ore di punta richiede ora 15/20 minuti contro i 30/40 di prima. Allego anche foto di Vercelli e dintorni: piccoli capolavori di viabilità, semafori eliminati con 5.000 euro (invece qualche sindaco in mala fede giustifica i semafori col fatto che le rotonde costerebbero troppo: certo, se ci mette fontana e giardino…). Con 4 soldi le code sono sparite, si inquina meno e ci sono meno incidenti: con le rotonde si è “fisicamente” obbligati ad andare piano quindi è quasi impossibile che ci rimanga il morto. Vale sempre una massima del prof. Beretta, gia’ pres. Provincia di Pavia, che di rotonde ne ha fatte tante: meglio la più stupida delle rotonde che il più intelligente dei semafori.
Positivo esempio alle porte di Milano e’ quello di Pieve Emanuele città -  eclusa la frz. Fizzonasco che è della Provincia la quale, come il Comune di Milano, fa le rotonde col contagocce, in contrasto con i sondaggi lanciati su www.provincia.milano.it/trasportiv .
A Milano continuano intanto a piantare semafori; c’e’ il semaforo persino in Piazza Frattini che è una rotonda già pronta. A mail di protesta il sig. Pietro Garbagnati, responsabile del Comune, ha risposto: è per la tutela dei pedoni! Giudicate Voi… Ma quale tutela se la rotonda con dosso all’ingresso e’ l’incrocio piu’ sicuro in assoluto?
Eppure nelle poche rotonde a norma si cammina: vedasi pza Po, Ple Siena, Pza De Agostini.
Ultima perla della zona 6 hanno rifatto ex novo (costo + o – Eu 50.000) il semaforo posto fra Via Zurigo e Via Inganni: prima il traffico era scorrevole mentre ora, con tutte quelle freccine, causa code interminabili (e vai col pm10…); riposta di Massimo Girtanner ad altra mail di protesta: alcuni cittadini ci avevano chiesto di agevolare la loro svolta a sinistra, pertanto abbiamo rifatto il semaforo.  Gent.mo Girtanner, doveva rispondere, come faceva Gianni Mariani (purtroppo in pensione….) in Provincia 15 anni fa: se proprio volete il semaforo dovete pagarVelo di tasca Vostra, soldi per inquinare non ce ne sono!
Stesso prodigio era stato compiuto tre anni fa al semaforo del dazio in Via Lorenteggio (e rivai col pm10….).
Ma si puo’ continuare così? Bloccano il traffico per domeniche intere, propongono odiosi tickets, targhe alterne e poi continuano ad inquinare l’aria con i loro semafori.
Cari concittadini, Vi invito tutti a protestare con e-mail o lettere ogni volta che vedrete spendere i NOSTRI soldi in semafori: forse un giorno cambieranno rotta. Oppure da elettori li manderemo a casa e metteremo al loro posto chi crede in una città piu’ “rotonda” e meno inquinata.
Buon forum a tutti. Lorenzo.

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