.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 4
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Alessia Colledan il Mer, 03/11/2010 - 22:06

Da poco più di un mese mi capita di accompagnare la mia nipotina di 3 anni all'asilo di via Sulmona 9 (io provengo da via Scheiwiller), e ho notato quant'è difficoltoso e soprattutto pericoloso l'attraversamento del semaforo che da viale Puglie immette nel piazzale Bologna. Innanzitutto la durata del semaforo è terribilmente breve, cosa che costringe molte persone a correre per attraversare tutto il viale, e potete capire quanto questo è molto più difficoltoso con un passeggino o un bimbo per mano; in secondo luogo spesso e volentieri su questo tratto di strada si forma la coda, e gli automobilisti pur di andare avanti di mezzo metro non prestano attenzione al semaforo...proprio stamattina dopo che una macchina mi ha quasi sfiorato, un motorino mi stava venendo addosso, nonostante io stessi attraversando col semaforo verde...e fortunatamente avevo già lasciato mi nipote all'asilo; per ultimo io mi ricordo che quando andavo a scuola c'era sempre un vigile che aiutava l'attraversamento dei genitori con bambini...in questo tratto ho visto solo una volta un vigile, che non si è soffermato più di 5 minuti. Come si può fare per richiedere la presenza di un vigile soprattutto in questi orari mattutini in cui il traffico è così caotico? Spero di riuscire a trovare qualcuno che mi dia una mano. Grazie.

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 28/10/2010 - 13:54

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

RADIOBUS DI QUARTIERE. MORATTI, DE CORATO E MASCARETTI: “UN NUOVO SERVIZIO SERALE NELLE NUOVE AREE FORLANINI-PONTE LAMBRO E ROGOREDO-SANTA GIULIA”

Milano, 28 ottobre 2010 – “Più sicurezza e più comfort per un servizio serale a misura di quartiere. Un servizio che risponde alle esigenze dei cittadini che abitano più lontano dal centro e che risponde alle politiche sviluppate dal Comune a favore di una migliore qualità di vita, attraverso l’efficienza e la qualità del servizio del trasporto pubblico”. Così il Sindaco Letizia Moratti ha annunciato l’estensione del “Radiobus di quartiere” a Forlanini/Ponte Lambro e Rogoredo/Santa Giulia. Dopo il successo della sperimentazione avviata a marzo nelle zone Comasina/Bruzzano e Fatima/Quintosole/Noverasco, il servizio coinvolgerà, progressivamente, entro la primavera del 2011, tutti i principali quartieri di Milano. Alla presentazione erano presenti il vice sindaco Riccardo De Corato, l’assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona Andrea Mascaretti e il presidente Atm Elio Catania.

“Con il Radiobus di quartiere – ha dichiarato il Sindaco – Milano si conferma sempre di più laboratorio d’avanguardia, in Europa e nel mondo, per la sua capacità innovare e di offrire un servizio di trasporto pubblico efficiente, flessibile e veloce, in grado di rispondere alla forte domanda di mobilità della nostra città. Dopo le zone 5 e 9, dove la sperimentazione ha dato ottimi risultati con 95 intervistati su 100 che hanno dichiarato di essere soddisfatti del servizio, anche i residenti di zona 4 potranno muoversi, fino a tarda sera in sicurezza, evitando lunghe attese, percorsi a piedi, linee e fermate poco frequentate, grazie al servizio a chiamata e al raddoppio delle fermate”.

“Con l’estensione del servizio Radibous di quartiere confermiamo l’impegno dell’Amministrazione e di Atm nel portare avanti importanti iniziative a favore dello sviluppo del trasporto pubblico - ha dichiarato il Vice Sindaco –. Un servizio mirato alle esigenze degli utenti, in particolare dei cittadini provenienti dai quartieri più lontani dal centro e per i quali non può mancare la nostra attenzione nell’offrire loro una vantaggiosa possibilità di muoversi con i mezzi pubblici”.

Il Radiobus di quartiere parte in coincidenza con le principali linee di collegamento con il centro città e porta i passeggeri a destinazione, vicino a casa, grazie all’incremento del numero delle fermate. Nei nuovi quartieri coinvolti, per esempio, si passa da 131 a 208 fermate per un totale di 67 fermate e 29 corse in più. Lo stesso vale per le linee dove il Radiobus è già attivo, dove le fermate sono passate da 36 a 73 in zona Comasina/Bruzzano e da 36 a 63 in zona Noverasco. Migliora anche la frequenza delle corse, con passaggi ogni 15 minuti. Infine la versatilità del trasporto a chiamata, con la possibilità di prenotare e di acquistare il biglietto a bordo. Per prenotare la corsa basta telefonare, a partire dalle ore 13 del giorno stesso, al numero 02.4803.4803 (lo stesso del Radiobus) comunicando l’ora, il punto di partenza e di arrivo all’interno del quartiere. Il biglietto,  quello urbano, è disponibile anche a bordo senza nessun sovrapprezzo.

“Il Radiobus di quartiere ha registrato un alto gradimento da parte dei cittadini delle zone 5 e 9 – ha detto l’assessore Mascaretti - dove lo scorso marzo è stata avviata la sperimentazione e da oggi verrà estesa anche alla zona 4 con un programma che prevede la copertura di 16 quartieri. Un ulteriore servizio per andare incontro alle nuove esigenze di mobilità dei cittadini. Vogliamo infatti promuovere una Milano accessibile a tutti attraverso servizi distribuiti in modo capillare sul territorio. Il nostro obiettivo è quello di soddisfare  maggiormente le esigenze di chi ogni gior no vive la città. L’iniziativa di oggi ne è un esempio concreto”.

“Il Radiobus di quartiere – ha commentato il presidente di Atm Elio Catania – è una soluzione innovativa per la quale Milano è all’avanguardia in Europa. Il progetto si inserisce in una nuova logica che va ad intercettare esigenze specifiche a cui dare risposte mirate. Di sera, infatti, le richieste di chi si sposta sono diverse, Atm risponde quindi con un servizio che offre più sicurezza, flessibilità e capillarità”.

“Da novembre a marzo 2011 sono già in programma ulteriori 4 step che comporteranno la copertura di 16 quartieri – ha concluso il Sindaco –. Con il nuovo Piano di Governo del Territorio stiamo progettando una Milano più efficiente, più vivibile, più dinamica, sulla base di un percorso di condivisione, di ascolto della città, dei bisogni dei suoi cittadini. Il potenziamento del trasporto pubblico è una priorità in questo senso, a cui abbiamo già destinato un investimento di oltre 33 milioni di euro per il miglioramento della flotta mantenendo inalterato, a 1 euro, il costo del biglietto urbano”.

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 26/10/2010 - 08:52

Da milano.corriere.it:

Ponte Lambro, Zone franche dei boss. Cormio (Pd): uno scandalo

Nel palazzo del Comune appartamenti restaurati: «Ma nessuno ci abita»

Lavori per 4 milioni. «Bloccate le assegnazioni». Nello stabile sono pronti da giugno 35 bilocali

MILANO - Su un'edicola votiva hanno appoggiato un foglietto, c'è scritto «settimo comandamento non rubare: i ceri». In effetti qui rubano un po' tutto, dagli scooter finiti spezzettati nelle cantine di via Montecassino agli appartamenti popolari. Ci sono una quarantina di abusivi, su 120 abitanti totali, al 6/10 di via Rilke, ancora nessuno al 58 di via Ucelli di Nemi, ma forse è solo questione di tempo. Il tempo non aiuta, a Ponte Lambro. Il civico 58, di proprietà del Comune, dopo una ristrutturazione da quattro milioni e mezzo di euro ha 35 bilocali pronti da giugno. Ai vecchi residenti erano state date altre case. Per ritardi vari e dimenticanze degli uffici comunali, gli alloggi non sono stati riassegnati. Non è nemmeno stato fatto il collaudo.

Il consigliere del Partito democratico Marco Cormio parla di «sprechi tremendi», «occasioni perdute», di una generale politica «controsenso» in una città affamata di case popolari, con lunghe liste d'attesa e gente che ha davvero bisogno, italiani e stranieri. Sarà perché Ponte Lambro è in fondo, lontano, ci si mette un po' ad arrivare, se qui gli interventi tardano? In via Vittorini, come da rapporto dei vigili, si conosce l'esistenza di un'area da «800 metri quadrati di superficie», un'area abusiva, riconducibile, citiamo ancora i vigili, nel quartiere è un cognome che nessuno fa, «alla famiglia Di Maio». I Di Maio hanno trascorsi di criminalità e prigione. Eppure, qualcuno dei Di Maio è stato perfino visto presentarsi agli uffici comunali del Contratto di quartiere per inviare segnalazioni, far proposte, dar suggerimenti. Possibile? E poi, su questi 800 metri quadrati adesso c'è una casa, naturalmente abusiva, dalla quale esce musica a forte volume, si sentono voci, si stendono panni, insomma ci si vive. I residenti, nella Milano degli sgomberi rapidi e frenetici, chiedono lo sgombero almeno dal 2009. Poveri illusi.

Si vive anche nelle cantine, a Ponte Lambro, si vive e lavora. Quelle di via Montecassino hanno officine meccaniche con strumenti e ricambi di motorini, macchine, furgoni, roba rubata, e hanno angoli bui per lo spaccio. In certi punti delle cantine sono ammucchiati sacchetti di sabbia, pronti all'uso quando, e succede, il Lambro esonda, i tombini saltano, tutto si allaga, finiscono sott'acqua le automobili parcheggiate in molti box. In quest'ultimo caso rimangono problemi dei cittadini, nel senso che i box sono stati sì realizzati ma non sono mai stati dichiarati agibili, e dunque sono illegali, non dovrebbero esserci.


Andrea Galli

25 ottobre 2010

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 15/10/2010 - 16:45

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

ZONE.  AL  VIA  LE  CASTAGNATE  IN  CITTÀ.  MORATTI E MASCARETTI: “VIVERE I QUARTIERI ALL’INSEGNA DELLA TRADIZIONE  E DELLO SVAGO”

Milano,  15  ottobre  2010  – Prendono il via domani, sabato 16 ottobre, le castagnate  nelle  nove  zone  delle  Città. Un’iniziativa aperta a tutti i cittadini,  organizzata  dall’Assessorato alle Aree Cittadine e Consigli di Zona,  in  collaborazione  con  le  associazioni,  i  Consigli di Zona e le parrocchie presenti sul territorio.

“Milano  festeggia  l’autunno  in  allegria  –  ha detto il Sindaco Letizia Moratti  -   animando i quartieri creando momenti di aggregazione rivolti a tutti i cittadini. Un impegno dell’amministrazione per  far vivere la città con  appuntamenti  che  sappiano coniugare tradizione e svago, divertimento per  i  bambini  e  le  loro  famiglie e scoperta dei prodotti tipici della stagione  autunnale  e  non  dimenticare  l’origine  agricola  della nostra città”.

Da domani a domenica 31 ottobre, nelle nove zone, si terranno 40 castagnate organizzate  da  37 associazioni, grazie ai 23 quintali di castagne messi a disposizione dall’Assessorato alle Aree Cittadine e Consigli di Zona.

“Le castagnate in Città – spiega l’assessore Mascaretti – realizzate con la partecipazione  di 37 associazioni iscritte agli albi zonali, oratori e CAM – Centri di Aggregazione Multifunzionale, sono iniziative per coinvolgere e divertire  i  grandi e i bambini di tutti i quartieri e rendere l’atmosfera autunnale  più  piacevole e gioiosa. Vogliamo infatti promuovere una Milano sempre   più   attiva  anche  nelle  periferie  delle  zone  cittadine.  Il coinvolgimento delle associazioni zonali e dei residenti, infatti, hanno un forte valore di presidio del territorio”.

il calendario dell’iniziativa

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 05/10/2010 - 16:30

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

CASA. VERGA E MASCARETTI PRESENTANO “COMPRAR CASA SENZA RISCHI”: LE CONSULENZE DEI NOTAI ANCHE NEI CONSIGLI DI ZONA

Milano, 5 ottobre 2010 – Parte la quarta edizione di “Comprar casa senza rischi”,  l’iniziativa  di informazione al cittadino sui temi dell’acquisto della  casa  e  del  mutuo,  promossa  dal  Consiglio Notarile di Milano in collaborazione con il Comune di Milano (Assessorato alla Casa e Assessorato alle Aree Cittadine e Consigli di Zona).

L’iniziativa  è  stata  presentata  oggi a Palazzo Marino dall’assessore alle  Aree Cittadine e Consigli di Zona Andrea Mascaretti, dall’assessore alla  Casa  Giovanni Verga,  e  dal  Presidente del Consiglio Notarile di Milano Domenico de Stefano.

“Comprar  casa  senza  rischi”  edizione  2010  si articolerà in diversi momenti di incontro con i notai:
- 9 incontri aperti con i cittadini presso i Consigli di Zona della città,  che si  terranno in contemporanea mercoledì 27 ottobre dalle 18.30 alle 20.00
- oltre 1.000 appuntamenti di consulenza individuale della durata di 30  minuti  negli  studi  dei  notai  di  Milano e Lombardia fra il 2 novembre e il 1° dicembre
- uno  sportello  dei  notai presso i Comuni di Busto Arsizio, Lodi, Monza e Varese, da novembre fino a giugno 2011.

Quest’anno  per la prima volta i cittadini potranno ricevere, oltre alla consulenza  personalizzata del notaio, un check-up gratuito della casa, che comprende   la   visura  catastale  dell’immobile  e  tutti  i  consigli  e indicazioni  su  come  muoversi  per  regolarizzare  eventuali  anomalie  o difformità.  E’  infatti in vigore dal 1° luglio l’obbligo per il venditore di  un immobile di dichiarare la conformità tra stato di fatto e risultanze catastali.

I  cittadini  potranno  in  questo  modo verificare con l’assistenza del notaio eventuali situazioni di difformità e ricevere consigli e indicazioni sul da farsi.

“E’  proprio  perché ci troviamo in un momento di crisi che è ancora più alto  il  rischio di chi compra casa di imbattersi in situazioni non sempre limpide  - ha spiegato l’assessore alla Casa Gianni Verga. - I rapporti con gli  interlocutori  non  sempre sono trasparenti e per questo le consulenze dei  notai  sono  importanti.  Si tratta, ormai, di una consuetudine: anche quest’anno  i  cittadini  milanesi  possono affidarsi a Comprare casa senza rischi”.

“Sempre vicina al cittadino - ha detto l’assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona Andrea Mascaretti -  la nostra Amministrazione ritiene che questo  strumento  di orientamento e consulenza gratuita sia importante per andare  incontro  a  chi  si  accinge a effettuare un passo importante come l’acquisto  della casa. Questa è un’altra importante iniziativa al servizio dei  milanesi,  per  rendere  più accessibile l’incontro con i notai, anche attraverso i nove Consigli di Zona.”

Secondo Domenico de Stefano, Presidente del Consiglio Notarile di Milano “nonostante  la  situazione  non  certo  florida  del  mercato immobiliare, l’interesse  dei  cittadini  quando  si  parla  di  casa  e di tutela della proprietà  è sempre molto alto: ogni anno cerchiamo di rispondere alle loro richieste  ed esigenze più urgenti. Per questo abbiamo deciso di erogare un servizio  di  check-up  catastale  gratuito,  fornendo il nostro contributo anche all’attività dell’Agenzia del Territorio, con cui i notai collaborano quotidianamente per l’aggiornamento dei registri immobiliari”.

A     partire     da    oggi    è    possibile    visitare    il    sito www.comprarcasasenzarischi.it  per  prenotare  un  appuntamento  in  studio scegliendo  fra  oltre  200  notai  di Milano, Lodi, Monza, Busto Arsizio e Varese  e  ricevere le informazioni sull’iniziativa. Sarà inoltre possibile calcolare  il  costo  dell’atto di acquisto e scaricare sei guide di taglio divulgativo  dedicate ai temi acquisto casa e mutuo elaborate dal Consiglio Nazionale  del  Notariato:  Mutuo  informato,  Prezzo-valore,  La  garanzia preliminare,  Vivere  in  condominio,  Acquisto  in  costruzione e Acquisto certificato.

Mercoledì 27 ottobre ore 18.30 – 20.00
Incontri  aperti  -  ingresso  gratuito  -  presso i Consigli di Zona di Milano
         •    zona 1 via Larga 12
         •    zona 2 viale Zara 100
         •    zona 3 via Valvassori Peroni 56
         •    zona 4 via Oglio 18
         •    zona 5 viale Tibaldi 41
         •    zona 6 viale Legioni Romane 54
         •    zona 7 via Anselmo da Baggio 55
         •    zona 8 via Quarenghi 21
         •    zona 9 via Guerzoni 38

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 29/09/2010 - 14:37
 --------------------------

Adesso tocca a noi: il PGT e la zona 4

Inviato da Mario Sartori il 29-09-2010 alle 15:11

Giovedi 27 settembre, si è svolto presso il circolo Arci Corvetto il terzo incontro dell’iniziativa di Informazione e ascolto sul PGT promossa da Libertà e Giustizia, Legambiente, Arci e Acli e alla  quale ha aderito anche Fondazione RCM.
L’incontro era dedicato in particolare alle ricadute del PGT in zona 4. Erano presenti  una quarantina  di cittadini.
Stefano Pareglio (Libertà e Giustizia) ha coordinato i lavori della serata mentre l’inquadramento del PGT, sia dal punto di vista  generale sia dal punto di vista delle principali ricadute nella zona 4 è stato proposto da  Pietro Cafiero e Paolo Galluzzi del Politecnico di Milano;  La loro presentazione (in formato pdf) è allegata qui.
La presentazione tecnica del PGT nelle sue linee generali e nelle ricadute che interessano la zona 4  si è intrecciata con interventi e domande dal pubblico in un clima di interazione e di dibattito che ha  coinvolto tutti i presenti.
Riportiamo qui alcuni degli spunti emersi dai tecnici e dalla sala relativamente alle aspetti di maggiore criticità che potrebbero avere le maggiori ricadute nella zona:

  • INDETERMINATEZZA DELLE SCELTE DI PIANO. Una notevole preoccupazione sulle possibili trasformazioni della città che potrebbero derivare dal Piano, se non viene migliorato – modificato, deriva innanzitutto dalla indeterminatezza delle funzioni che potrebbero ricadere negli ambiti di trasformazione sia per quanto riguarda la città pubblica – si veda il caso della Cittadella della giustizia dove in realtà è ipotizzata anche una possibile destinazione del tutto diversa (area sportiva), sia per quanto riguarda gli interventi di natura residenziale, commerciale o produttiva. Un caso eclatante è l’area dell’Ortomercato sul cui futuro il Piano non opera alcuna scelta, ma anche la vaghezza delle ipotesi di riuso o trasformazione del tracciato e delle pertinenze  dell’attuale tangenziale Est, quando entrerà in funzione la Tangenziale esterna e della opzione (rimandata alle scelte del Piano Urbano del Traffico) che riguardano l’ipotizzato Tunnel di collegamento tra Area Expo e Linate.

  • DENSIFICAZIONE. Sono state avanzate forti contrarietà e perplessità sull’applicazione dell’obiettivo di densificazione (edifici più alti e compatti per liberare suolo e restituirlo ad un uso pubblico), che ricadrebbe anche nel tessuto urbano consolidato e che, in particolare in zona 4,  amplificherebbe i guasti di interventi con edifici multipiano che già questa zona  ha subito pesantemente in quartieri caratterizzati da un tessuto edilizio ed urbanistico inadatto a subirne l’impatto visuale e funzionale. Collegata a questo aspetto è stata segnalata la criticità di una lettura del tessuto morfologico della città (e della zona 4) basata su categorie (città reticolare, tessuto a cortina, a pianta libera, città-giardino..) e soprattutto su analisi scarsamente comprensibili o insufficientemente motivate con l’effetto di prefigurare discutibili criteri morfologici di inserimento delle nuove costruzioni (esempio: conformità alle altezze degli edifici preesistenti basate sull’edificio più alto della cortina).

  • INDICI VOLUMETRICI: e’ stato sottolineato che  l’indice uniforme di edificabilità presenta in realtà notevolissimi margini di indeterminatezza per effetto della potenziale applicazione di volumetrie perequative, quote di housing sociale, efficienza energetico-ambientale degli edifici, accessibilità sulle direttici del trasporto pubblico, così che non c’è modo di prefigurare in nessuna parte della città (ambiti di trasformazione o tessuto urbano che sia) quale sia il volto urbanistico della città futura né sotto il profilo delle volumetrie e delle morfologie urabistiche-architettoniche, dei nuovi abitanti insediabili, delle permanere o meno delle funzioni attuali, della qualità e della tipologia dei servizi, degli spazi pubblici  e del verde.

  • AREE CRITICHE: E’ stato osservato che la zona 4 presenta numerosi Ambiti  ad “alto rischio urbanistico”  dove, anche per le ragioni già esposte, il Piano potrebbe indurre trasformazioni giudicate negative o rischiose o dove il Piano non prefigura alcuna soluzione alle situazioni di incompatibilità già in atto: L’area Forlanini, il CAAM, L’OrtoMercato.
presentazione 27 settembre.pdf

--------------------------

Nell'ambito di

--------------------------

"PGT: adesso tocca a noi" della sezione "PGT" di www.manifestopermilano.partecipaMi.it

Inviato da Damiano Di Simine l'11-09-2010 alle 20:45

PGT: ADESSO TOCCA A NOI

Dopo il dibattito in Consiglio Comunale, il PGT esce dal Palazzo: tocca infatti alla società milanese fare la propria parte e dire la sua.  Il PGT verrà pubblicato il prossimo 15 settembre e, da quel giorno, e per due mesi, ognuno potrà consultarlo e chiedersi se quel piano contenga la Milano in cui desidera vivere.
Non c'è molto tempo per informarsi e per esprimere le proprie osservazioni, ma vorremmo che questo passaggio di critica e proposta non fosse liquidato in modo sbrigativo. Le nostre associazioni  - ACLI, ARCI, Legambiente e Libertà e Giustizia - si sono assunte l'impegno di avviare e facilitare il confronto e l'approfondimento sul PGT, andando quartiere per quartiere per presentare il PGT e le trasformazioni previste, ascoltando ogni punto di vista, mobilitando le aspettative e i bisogni di chi opera nel territorio e nel tessuto sociale e culturale della città.
Iniziamo questo percorso a partire proprio dal Consiglio Comunale, ascoltando i punti di vista di tutti i protagonisti della discussione svoltasi nelle sedi istituzionali, e continueremo con una serie di appuntamenti, uno per circoscrizione, per spiegare il PGT, accompagnati da esperti e personalità milanesi che si sono rese disponibili a questo confronto.

9 appuntamenti per 9 circoscrizioni
A partire dal 20 settembre, di PGT si parlerà in ogni quartiere di Milano, grazie a serate pubbliche alle quali abbiamo invitato esperti e personalità della cultura che conoscono il quartiere in cui vivo, oltre ai consiglieri comunali e di zona. Questo è il calendario completo degli incontri previsti (sono ancora possibili variazioni sui relatori):
IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI  NELLE CIRCOSCRIZIONI:
Zona 2 20/09/2010, CASA DELLA CARITA' via Brambilla, 10
Zona 7 23/09/2010, ARCI OLMI via degli Ulivi, 2
Zona 4 27/09/2010 , ARCI CORVETTO, via dell'Oglio, 21
Zona 6 30/09/2010 ACLI BARONA via Boffalora, 110
Zona 3 04/10/2010 ACLI LAMBRATE via Conte Rosso, 5
Zona 8 08/10/2010 ACLI GALLARATESE via Ugo Betti 62
Zona 5 11/10/2010, ARCI BELLEZZA via Bellezza, 16/A
Zona 9 14/10/2010 LA FONDERIA, via Tahon di Ravel
Zona 1 18/10/2010 presso ARTEMISIA, via C. Simonetta, 16

--------------------------

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 29/09/2010 - 11:47

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

VIA MONTEVELINO. DOMANI IL SINDACO MORATTI E L’ASSESSORE SIMINI INAUGURANO IL PARCHEGGIO E LA RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA

Milano,  29  settembre 2010 – Domani, giovedì 30 settembre, alle ore 10.00, in  via  Monte  Velino  angolo  via  Maspero,  il Sindaco Letizia Moratti e l’assessore   alle   Infrastrutture e Lavori Pubblici  Bruno Simini inaugureranno  il  completamento degli interventi di riqualificazione della via e il parcheggio interrato, realizzazione per residenti del Piano Urbano Parcheggi cittadino.

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Luciana Pellegreffi il Mer, 22/09/2010 - 11:12
IL COMUNE SOSPENDE L’ASSEGNAZIONE DELLE CASE AI ROM
 
Sulle case ai Rom e la situazione dei quartieri Aler prossimi ai campi si ascoltino i Comitati di quartiere, le posizioni ideologiche sono una rovina per tutti. Il consiglio comunale di ieri ha rinviato la decisione sull’assegnazione di 25 case che l’assessore alle  politiche sociali, Mariolina Moioli, aveva assegnato alla Casa della Carità che poi le avrebbe consegnate ad alcuni rom sfollati del campo di via Rubattino.
Il motivo del rinvio è squisitamente politico: la maggioranza sconfessa l’assessore Moioli confermando la contrarietà a corsie preferenziali per l’assegnazione di una casa a rom e a chiunque, constatando altresì la mancata volontà per la stragrande maggioranza di queste persone di volersi integrare e vivere nella legalità;  la maggioranza rimarca la lista d’attesa formata da 25.000 famiglie alle quali è riconosciuto il diritto di casa popolare. Bufera quindi tra l’assessore  e la sua maggioranza. Situazione congelata in cambio del blocco delle assegnazioni e la ricerca di una soluzione condivisa da parte dell’assessore Moioli, perché sarebbe stravagante trovarsi un assessore senza maggioranza. L’assessore si è impegnata a riunire urgentemente sindaco, prefetto e associazioni coinvolte nel progetto. Il PD aveva proposto nella sua mozione, l’assegnazione di strutture confiscate alla mafia. Ritiro concordato in attesa di "approfondimenti". All’incontro futuro è stata proposta la presenza del ministro Maroni.
 
NESSUNO AFFRONTA L’EMERGENZA ABITATIVA A MILANO NEL SUO INSIEME.
Si affronta una situazione specifica in termini politici e non per il bene comune dei cittadini tutti, nessuno escluso.
Quanti di coloro che trattano questi argomenti a livello istituzionale abitano nei quartieri Aler, vivono giornalmente il degrado, l’abbandono delle istituzioni, la mancanza di legalità e l’oppressione a cui gli onesti cittadini devono sottostare?
Quanti trattano il problema in termini ideologici e di convenienze politiche, non risolvendo alla radice nulla ormai da 20 anni?
Chi si occupa delle 25.000 famiglie in regolare e rispettosa lista d’attesa per la casa popolare?
La carenza abitativa genera poi la guerra tra poveri, ma i responsabili sono i politici che ciò hanno consentito che avvenisse. Non troviamo accettabile creare nuove forme di soluzione che prevedano scorciatoie, o furbizie politiche e che nuovamente non affrontano il problema alla radice.
Dove sono i servizi sociali e l’assistenza agli anziani, portatori di handicap e di disagio psichico nei quartieri popolari, l’assistenza ai minori, precise e puntuali? La carenza di personale cosa consente?
Non si può ragionare per categorie, ma sui problemi concreti.
Ragionare per categorie o etnie alimenta la lega e chi sostiene che “i diritti dei milanesi contano più di quelli di altri” e per bilanciare “che i rom sono tutti bravi e perseguitati”; non si può generalizzare, è sbagliato e produce una versione distorta della realtà. L’opposizione faccia le battaglie politiche e non giochi di equilibrismo.
Si devono ascoltare tutti coloro che sono in prima linea: Comitati e Associazioni di quartiere che hanno il vero profilo della situazione, ed è quello che non si fa.
Così si alimenta la “campagna sulla sicurezza” della maggioranza che non risolve, è demagogica e di propaganda, ma che è vissuta dai diretti interessati nelle periferie come unico tentativo di risposta ai disagi concreti vivono. Quale progetto alternativo?
Razzismo puro in corso: solo un esempio di cui sono a conoscenza ma allarmante. In un quartiere vi è una famiglia regolarmente assegnataria minacciata di morte da un anno dall’occupante abusivo del piano superiore, italiano di origine rom proveniente dallo sgombero di un campo regolare in quanto privo di diritti per abitarci, per tutelare il suo abusivismo. La famiglia assegnataria italiana di origini africane, viene continuamente minacciata dal clan di rom italiani abusivi e non integrati nella comunità per loro scelta, anche in quanto “extracomunitario e quindi privo di diritti e che deve solo tacere, contrariamente a loro che sono italiani”.
Quello che chi non abita in trincea non sa:
- è facile per tutti parlare e scrivere in positivo di fatti, persone singole o gruppi, ecc,
- ma è impossibile parlare o scrivere in negativo per chi in quel brodo naviga.
Ecco la vera distorsione della realtà e solitudine delle periferie a cui, al momento, solo Frediano Manzi è stato vicino, seppur tutti sapevano e sanno.
 
PROPOSTE PER L’EMERGENZA ABITATIVA A MILANO
- Pianificare e realizzare urgentemente costruzioni di case Aler proporzionali alle 25.000 famiglie in attesa di casa popolare alle quali è stato riconosciuto un diritto ma che viene quotidianamente negato dalle istituzioni non costruendo case popolari;
- Si inseriscano nel PGT case popolari a Milano urgentemente; non la truffa dell’hausing sociale;
- Si impongano alte tassazioni ai proprietari di appartamenti lasciati sfitti;
- Si imponga un affitto equo rispetto al reddito sia ad Aler che ai privati,
- Si coinvolgano cittadini, comitati di quartiere, Aler, Prefetto, presidenti di consigli di zona, ecc..  per affrontare  urgentemente il problema del ripristino della legalità nelle periferie;
- Sia pubblicizzato in tale contesto, l’elenco degli spazi liberi requisiti alla mafie, e si determinino con i comitati di quartiere in modo trasparente la loro destinazione, in base alle specifiche necessità locali. Se a fini abitative si parta dalla lista d’attesa di Aler, se a scopi sociali, i cittadini del quartiere decidano. Nel diventare beni comuni dalla comunità vanno gestiti.
 
Com’è che il nuovo palazzo della Regione è stato costruito in pochissimo tempo e con un investimento pari a oltre 4.000 case popolari ? 
Come la regione utilizzerà i notevoli fondi pubblici tanto citati da Formigoni quale risparmio per il mancato pagamento degli affitti di tutte le sedi private della Regione non più utilizzate?
Quante case popolari potranno essere costruite?
 
Se si vuole si può.
Ma chi vuole?
Luciana P. Pellegreffi
Presidente Comitato di Quartiere Salomone
In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Giovanni Garofalo il Mar, 21/09/2010 - 22:28

Qualche giorno fa, per accorciare la strada che dovevo fare, sono sceso dalla scalinata sul ponte di Corso Lodi a fianco della stazione dei treni. Che schifo!! Non ci sono altre parole se non aggiungere che all'imbrunire non mi sognerei assolutamente di percorrerla. Sporcizia, feci, urina, degrado vario, quando verrà data una sistemazione a questa comoda scorciatoia ?

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Daniel Dettori il Dom, 12/09/2010 - 21:01

Da alcuni giorni in corso Lodi, dal P.le omonimo sino via Tagliamento nella parte centrale della strada, dove prima le auto erano poste in due file diagonali, ora sono obbligate a sostare su un parcheggio a strisce bianche (i posti segnati in blu sono solo per più meno 200 metri). Precedentemente bene o male un posto lo si trovava sempre, ora è quasi impossibile. Tra l'altro i pendolari ora utilizzano, anche le via Don Bosco e piazza S.Luigi, di parcheggi delimitati con strisce gialle neanche l'ombra. Infine sarebbe interessate conoscere come è possibile accedere ai nuovi parcheggi centrali: dal lato di all'altezza di via tagliamento, sono stati posti dei divieti d'entrata, mentre quello di entrata in p.le Lodi, non è regolamentato da semaforo ed uscendo si rischia un incidente.
Quella di estendere i parcheggi blu e gialli in zona 4, nelle vicinanze della metropolitana, pareva una buona idea per scoraggiare i non residenti al parcheggio. al contrario sono state dipinte strisce bianche quindi una tacita autorizzazione al parcheggio a tempo illimitato gratis a tutti.

In risposta al messaggio di inserito il
1 2 3 4 5 6 7 8 9
...
RSS feed