.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 3
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Inserito da il Inserito da Angelo Ripamonti il Sab, 16/01/2010 - 12:15
C'era una volta la scuola Leonardo da Vinci... fu costruita oltre 70 anni fa, aveva una bella piscina, delle belle palestre... ha resistito ai bombardamenti , alla guerra e agli anni di piombo
Poi, alcuni anni fa SI RISTRUTTURA! UN SOGNO! Due anni difficili, in cui metà scuola era un cantiere e metà dei bambini ogni mattina andavano, con degli autobus, in un'altra scuola abbastanza lontana....insomma una gran fatica per avere una scuola ancora più bella, più sicura! La piscina che era fuori uso da molti anni, doveva essere ristrutturata e ritornare agibile!
Poi...il risveglio. La scuola riapre tutte le classi nel settembre 2007. La piscina?...ehm,sarà per un altra volta, i costi sono stati alti e il budget non è bastato a coprire tutto.
Nella primavere del 2008 iniziano a cadere i pannelli dal soffitto . Nella classe di mia figlia casca durante la lezione, nel corridoio tra un banco e l'altro...fortunatamente non succede nulla.  Controllo... TUTTO OK. Si risistema un po'  e poco dopo i bambini ritornano in classe.. vari piccoli episodi si susseguono poi, nell'autunno 2009  DISASTRO GENERALE: moltissimi intonaci cadono, mense inagibili, per molti giorni i bambini devono mangiare in classe anzichè in mensa (INAGIBILI!) ... ora vi sono 3 mense su 4 inagibili, bagni inagibili, disagi a non finire.
Prima di Natale niente feste a scuola: i genitori non sono assicurati...succedesse qualcosa...
E inizia l'iter delle promesse , del tipo SICURAMENTE durante le vacanze di Natale il Comune interverrà a ripristinare l'agibilità della scuola. Naturalmente non succede nulla. I disagi continuano...
Che dire...  resta un velo di  preoccupazione ogni mattina che le mie figlie salgono le scale... resta il disagio delle docenti e della dirigente che si trovano a lavorare in condizioni sempre più difficili... resta lo sdegno e la vergogna per lo sperpero del denaro pubblico (TANTO DENARO!) in una città che si proclama essere efficiente e moderna. Dall'interno della scuola Leonardo da Vinci , assicuro, appare un po' diversa.
Angelo Ripamonti

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Inserito da il Inserito da Rosa Garofalo il Lun, 04/01/2010 - 15:42
Il 26 novembre 2009 è stata inaugurata, al secondo piano della biblioteca Valvassori Peroni (zona 3), la "sezione Ipovedenti" curata dall'Associazione Nazionale Subvedenti Onlus.
In questo spazio, gli ipovedenti o più semplicemente TUTTI coloro che hanno una qualsiasi difficoltà visiva troveranno un ambiente dedicato con operatori dell'A.N.S. a loro disposizione (lun. mar. gio. ven. 10.00 - 13.00; mer. 14.00 - 17.00).

L'Associazione Nazionale Subvedenti Onlus dal 1970, con il prezioso aiuto di volontari si occupa di sostenere e assistere GRATUITAMENTE tutti coloro che si trovano a vivere la realtà dell'ipovisione. Gli ipovedenti vedono poco e male ma a differenza dei ciechi totali possono utilizzare il loro "residuo visivo" avvalendosi di ausili che rendono più vivibile l'attività quotidiana nello spirito di una sempre maggiore autonomia personale.
Questa la mission che anima tutte le attività della nostra Associazione (www.subvedenti.it).

Per qualsiasi informazione:

ANS - Associazione Nazionale Subvedenti Onlus
Largo Volontari del Sangue 1
20133 Milano
02 70 63 28 50

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Inserito da il Inserito da Davide Bentivoglio il Lun, 04/01/2010 - 12:23

Buongiorno.
Mi rifaccio ad un argomento abbastanza "vetusto" relativo alla idea di riqualificazione di Citta' Studi
proposta nel forum meno di un anno fa da un lettore del Corriere. Sono rimasto lievemente basito dal commento della Consigliera di Zona 3 Antonella Fachin sullo stato della zona, riporto le parole per completezza:

Città Studi, però, non è affatto un quartiere degradato: è, al contrario, una zona residenziale e universitaria relativamente ordinata e ben tenuta, affollata di giorno e tranquilla di sera, molto vivibile e con una densità di borseggiatori e spacciatori sicuramente di molto inferiore ad altre zone di Milano dedicate alla socialità e all’aggregazione dei giovani. È un quartiere fatto di vie alberate, edifici residenziali di cinque/sei piani in media, edifici universitari anche di pregio di due/quattro piani e villette anni Venti di due piani che
costituiscono un tessuto urbano abbastanza omogeneo.

Sorvolando sull'aspetto relativo alla microcriminalita', sul quale potrei anche concordare (se paragonato a zone ben peggiori di Milano) trasecolo sull'affermazione relativa la degrado ed alla supposta zona ben manutenuta!!!!!!!! Invito chiunque a farsi un giro intorno a Via Celoria, P.zza Leonardo da Vinci e dintorni, via Bassini.....una autentica devastazione di tags, graffiti, scritte pseudo politiche trite e ritrite che si sovrappongo sui muri degli Edifici Universitari e sui palazzi......soprattutto colpisce il degrado proprio degli Edifici Universitari, storici, in stile Liberty, violentati dagli pseudo artisti di strada...credo che al mondo non esista una cosa paragonabile a questa, o quantomeno sarebbe inconcepibile....assoluta anarchia....; La cosiddetta "zona residenziale e universitaria" e' in uno stato ben peggiore di alcune estreme periferie del Nord Inghilterra..,..d'altronde basta farsi un giro virtuale su Streetview per confrontare lo stato generale dei ns quartieri rispetto a quello di ben piu' civili citta' estere...del resto noi italiani viaggiamo molto ed il confronto e' impietoso, non solo con le citta' del Nord Europa, intendiamoci...persino Istanbul e' piu' pulita e decorosa di Milano o di alcune sue zone, come appunto la 3 (cioe' la mia!!). Sulla piu' "orientale " zona di Lambrate (Stazione e Dintorni) stendiamo veramente un velo pietoso!!! Mancavo da qualche anno da Milano, ma confesso che provo schifo e vergogna a camminare per le strade del quartiere. Unico riscontro positivo la zona della "Cappelletta" di Via Conte Rosso e dintorni, ripulita da cima a fondo e finalmente restituita ad un minimo  di decoro (fino al prossimo imbecille con cappuccio e spray....)

Distinti Saluti

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Inserito da il Inserito da Alessandro Bini il Mer, 16/12/2009 - 12:09

Il nostro progetto è molto semplice: costruire un giornale on-line capace di veicolare tutta l’informazione prodotta in un’area circoscritta della città, quella sud est e, soprattutto, realizzare uno spazio di giornalismo partecipativo, dove ogni lettore possa diventare anche autore.
L’area su cui ci siamo concentrati è molto vasta: oltre 2.000 ettari di territorio, più di 200 mila residenti, migliaia di esercizi commerciali, biblioteche, gallerie d’arte, musei, teatri, cliniche, associazioni, scuole, insomma, una città nella città e nemmeno troppo piccola.

Se si escludono edizioni a cadenza mensile, con taglio editoriale molto diverso dal nostro, per quanto probabilmente complementare, ci si accorge che questa “città” non è servita da nessun organo di informazione specifico, in grado di portare, in tempo reale, a chi vive qui notizie semplici (cosa c’è nel tal negozio, dove posso trovare il prodotto che cerco, il concerto o lo spettacolo teatrale, la festa dei bambini della scuola eccetera), ma utili e talvolta essenziali per la vita quotidiana di tutti noi. Ancora, ci siamo accorti che le persone che vivono qui, spesso, non sanno ciò che accade o quel che c’è, a poche decine di metri dal proprio percorso solito. Ma soprattutto sono persone che cercano di soddisfare la propria voglia di partecipazione spesso frustrata da difficoltà di accesso o inesistenza di un luogo aperto allo scambio di informazioni reali e concrete.

L’idea è quindi quella di aggregare un pubblico di utenti grazie all’offerta di notizie interessanti per la comunità locale, prodotte sia da giornalisti professionisti sia – e soprattutto – dagli stessi lettori, con i propri articoli, le proprie segnalazioni, recensioni e commenti.

Quello che vorremmo, insomma, è riuscire a dar vita a un giornale che cresca grazie al coinvolgimento dei cittadini nella produzione e condivisione di un’informazione variegata, diversificata e più agile; avviare un circolo virtuoso fatto di compartecipazione e disintermediazione a più livelli.

Per questo, chiunque può partecipare:

www.iperlocale.it

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Inserito da il Inserito da Marco Morandi il Gio, 03/12/2009 - 13:24

A leggere i giornali di qualche tempo fa pareva che da un giorno all'altro dovesse sorgere uan stazione FS dalle parti di via Mezzofanti, o meglio tra qui e viale Forlanini.
E' una fermata che porterebbe in pochi minuti a Lambrate-Pirelli-Sesto (e poi Monza Varese o Seregno) oppure (dall'altra parte) a Pta Romana - S.Cristoforo ecc. ecc
Anche cercando sui motori si trovano solo articoli vecchi, eppure
1-sembrava una cosa imminente
2-non è che ci voglia un gran che: una pensilina e della scale (sarebbe meglio uno scivolo) per arrivarci...
chi sa qualcosa di questo progetto dormiente?
saluti
MM

le cose semplici ed efficaci (piste ciclabili, stazioni sul ring ferroviario) paiono le meno degno di attenzione!

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Inserito da il Inserito da Simone Paleari il Mar, 10/11/2009 - 13:10

Buongiorno,
vi scrivo per comunicarvi che al più tardi venerdì (o lunedì, tempo permettendo) saranno aperte al pubblico le aree cani del quartiere Feltre. il collaudo di oggi ha dato esito positivo.
contestualmente verranno installati cartelli NO CANI in alcune aree sensibili.
Va da sè comunque che le aree adibite ai cani saranno SOLO quelle recintate e che i cani in quartiere dovranno girare al guinzaglio (come da regolamento del verde)
saluti

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Inserito da il Inserito da Gianluca Boari il Dom, 01/11/2009 - 12:57
La legge 15 aprile 2005, n. 61 istituisce la celebrazione del 9 novembre.
1.    “La Repubblica italiana dichiara il 9 novembre Giorno della Libertà, quale ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo.
2.    In occasione del Giorno della Libertà, di cui al comma 1, vengono annualmente organizzati cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti.”

In occasione del Ventennale della Caduta del Muro di Berlino il Consiglio di Zona 3 su mia proposta propone una serata dedicata all’approfondimento di un episodio della storia europea del Novecento, ancora poco conosciuto: la strage di Katyn.

La foresta di Katyn si trova in Russia, poco a ovest della città di Smolensk e poco a est del confine con la Bielorussia. La città fu polacca fino al 1939, cioè quanto Germania e URSS di comune accordo si spartirono la Polonia. Qui nel 1940 i comunisti sovietici compirono un genocidio uccidendo con un colpo alla nuca 22 mila ufficiali polacchi con la volontà di annientare la classe dirigente della nazione da assoggettare. 

Lunedì 9 novembre alle ore 20.30 presso il Cine-Teatro San Giuseppe di via Redi 21 si terrà una proiezione gratuita di “Katyn”. Il film ha avuto molte difficoltà ad essere diffuso in USA e in Russia. Persino in Italia sono state poche le sale cinematografiche che hanno proiettato la pellicola.
Secondo il grande regista e autore della pellicola Andrzej Wajda, figlio di Jacob Wajda uno degli ufficiali polacchi trucidati, l’Occidente fino alla Caduta del Muro di Berlino “non aveva interesse a irritare Mosca, non era interessato a smascherare il crimine di Katyn per non alterare gli equilibri internazionali.”
Il Popolo della Polonia durante i cinquantanni di governo comunista filosovietico fu indotto, spesso anche con la forza, a dimenticare quanto accaduto. Il film racconta, oltre la strage in se stessa, il dramma di migliaia di famiglie che si videro uccidere i propri cari due volte. Prima dalla armi poi dalla menzogna di regime.
La proiezione del film sarà preceduta da una breve introduzione storica a cura del Console Generale della Rupubblica di i Polonia a Milano Krzysztof Strzalka.

Gianluca Boari
www.gianlucaboari.it

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Inserito da il Inserito da Gianluca Boari il Sab, 31/10/2009 - 15:17

Un saluto a tutti i frequentatori di questo sito.

Da molti mesi un'area privata sita all'altezza del civico 81 di via Rubattino è occupata abusivamente da "nomadi". Quest'area era già stata occupata altre due volte in passato, nel 2008. In quell'occasione, a seguito delle segnalazioni dei cittadini, avevo presentato in Consiglio una mozione urgente per chiedere al Comune di sgomberare l'area. Tale mozione, come mostra la tabella dei presenti al momento della votazione, fu approvata unicamente coi voti dei consiglieri del centrodestra. I consiglieri delle sinistre ritirarono le proprie tessere. In seguito ci fu uno sgombero.

Il 21 settembre 2009 le sinistre, venute a sapere che era previsto a breve un nuovo sgombero dell'area, presentano e approvano grazie all'appoggio di 4 consiglieri del PdL una mozione dal titolo: "Garanzia di continuità dei processi di integrazione" (testo in allegato). Tale mozione prende atto di uno sgombero imminente e chiede garanzie per i Rom. Come si desume dal testo non vi è nessuna esortazione allo sgombero. Anzi, in quell'occasione, proposi di aggiungere al testo un'esplicita richiesta di "sgombero immediato". La mia proposta fu bocciata, quindi votai contro al documento in quanto parlava solo di "diritti" dei Rom in fase di integrazione ma non di rispetto della legalità (sono in grado eventualmente di farmi dare le registrazioni della seduta).

Veniamo ora alla seduta del 29 ottobre.
All'ordine del giorno c'è questa mozione presentata congiuntamente dai Gruppi di PdL e Lega Nord che chiede lo sgombero dell'area di via Rubattino 81 (assieme a quella di via Cad. di Marcinelle nel frattempo prontamente sgomberata).
In Consiglio si presentano una decina circa di cittadini e si prenotano in 5 per l'intervento dal pubblico. I primi 4, volontari della Comunità di San Egidio (cioè coloro che assistono le famiglie abusive), riempiono il modulo prima delle 18.30 (limite temporale per la compilazione e la consegna delle prenotazioni per gli interventi dei cittadini) e lo lasciano sul tavolo posto al centro della sala (dove l'area del pubblico è divisa da quella dei banchi dei consiglieri).
Alle 18.38 una delle cittadine arrivate per ultime vuole prenotarsi, così in accordo con il Presidente Viola, le porto il modulo per prenotarsi mentre quasi contemporaneamente la consigliera Fachin consegna al banco della Presidenza le prenotazioni dei 4 volontari.
Il Presidente, a mio avviso molto correttamente, decide di far intervenire i 5 cittadini in quanto il tema era ed è molto sentito dalla cittadinanza anche se le prenotazioni erano arrivate tutte in ritardo nelle sue mani.

Ora, dal momento in cui ho consegnato il modulo alla cittadina e le si è dato modo di esprimersi, diversi consiglieri delle sinistre si sono lamentati in maniera molto accesa cercando anche di impedire l'intervento della giovane donna arrivata in sala con suo figlio di 5-6 anni. (La consigliera Fachin aveva anche cercato di portare via il modulo della cittadina ancora da compilare).

La verità è che i consiglieri delle sinistre avevano intuito, visto che la giovane donna mi conosceva, che il suo intervento sarebbe stato opposto a quelli dei loro amici e conoscenti della comunità di volontari. La cittadina, residente nel quartiere del Rubattino, era stata effettivamente da me informata della seduta di Consiglio e della mozione che sarebbe stata trattata attraverso il mio sito e le mie emails.

Credo che da quanto ricostruito e dai documenti che trovate in link e in allegato sia chiaramente evidente come fino ad ora le sinistre non abbiano mai voluto chiedere al Comune di compiere i necessari sgomberi degli abusivi a tutela della popolazione del quartiere del Rubattino. Non l'hanno fatto nel 2008, nel settembre 2009 rifiutando di accogliere il mio emendamento e pure il 29 ottobre decidendo di far saltare il numero legale non rispondendo all'appello dopo che i cittadini erano intervenuti e si aspettavano di seguire i lavori della seduta.

Speriamo in un cambio di idea e di comportamenti quando la richiesta di sgombero sarà riportata in Consiglio.

Cordialmente.
Gianluca Boari
www.gianlucaboari.it
Consigliere del gruppo PdL di Zona 3

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Inserito da il Inserito da Alberto Farina il Ven, 30/10/2009 - 16:26
Il Consigliere Boari, VicePresidente del Cdz 3 scrive sul suo sito, circa la seduta del Cdz di ieri sera, quanto segue:

Per non votare la mozione anti abusivi, le sinistre fanno saltare il numero legale

La seduta di Consiglio di ieri avrebbe dovuto trattare, tra gli altri punti, anche la mozione urgente presentata da PdL e Lega Nord a favore dello sgombero dell’area abusivamente occupata dai Rom in via Rubattino 81.
Erano presenti una decina di cittadini venuti per seguire i lavori che tuttavia non hanno avuto inizio in quanto i consiglieri del centrosinistra e quello dell’UDC non hanno risposto all’appello facendo venire meno il numero legale.
Molto grave è stato un episodio che ha visto coinvolti alcuni consiglieri che hanno cercato di impedire ad una cittadina del Rubattino di prenotarsi per prendere la parola in quanto arrivata con qualche minuto di ritardo.
Queste affermazioni sono in buona parte false e snaturano quanto realmente accaduto.
Il numero legale, infatti, è stato fatto cadere proprio a causa del comportamento del VicePresidente del Cdz3.

Il Regolamento prescrive che i cittadini che vogliono iscriversi a parlare nella fase fra il primo e il secondo appello, debbano iscriversi entro l'inizio della seduta, nel caso di ieri le 18.30. Così è successo per alcuni cittadini che, presentatisi con ampio anticipo, hanno redatto l'apposito modulo. Alle ore 18.40, a tempo oramai ampiamente scaduto, accortosi che quelli che avevano parlato non avevano detto quello che lui avrebbe voluto, il Boari sottobanco cercava di fare avere ad alcuni cittadini i moduli per iscriversi a parlare.

Accortici della situazione, lo abbiamo fatto presente al Presidente e, a causa della scorrettezza del Consigliere Boari (che da VicePresidente dovrebbe avere una particolare sensibilità per il rispetto del Regolamento), abbiamo deciso di far mancare il numero legale. Quindi non c'è stata nessun impedimento di far parlare i cittadini, ma una ferma richiesta di rispettare il Regolamento. Ma è chiaro che chi vuol esasperare i toni per cavalcare l'argomento Rom, non esita ad alterare la reale dinamica dei fatti. Putroppo, però, il Consigliere Boari, invece di farsi un serio esame di coscienza sul proprio comportamento, segue la via della bugia con la quale la politica può fare poca strada.

Quanto al merito della questione, eravamo e siamo aperti ad un confronto sul testo della mozione. Per altro il CdZ si è già espresso sull'argomento due settimane fa e il testo è stato approvato col voto dei Consiglieri di opposizione e di una parte della maggioranza.

Da ultimo faccio notare che quasi regolarmente, e anche ieri sera, i Consiglieri di maggioranza (che sono in 25 rispetto ai 16 dell'opposizione) alle ore 19.00 non sono in grado di garantirsi il numero legale da soli, per il mal vezzo di molti di loro di arrivare in ritardo. Se il CdZ 3 ha potuto lavorare quasi regoarmente  durante questa Consiliatura lo si deve al fatto che molto spesso è stata l'opposizione a mantenere il numero legale, permettendo così lo svolgimento delle sedute.

Alberto Farina - Consigliere di Zona 3 - PD

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Inserito da il Inserito da Sandra Piacenza il Mer, 28/10/2009 - 18:00

Recente regolamento orti di Via Canelli e percentuale riservata ai portatori di H.
Un elogio alla Commissione “Ambiente, Parchi e Giardini, Arredo Urbano, Demanio e Patrimonio” di zona 3.

Risiedo in zona 3 e sono portatrice di H. motorio (da alcuni anni ridotta in carrozzina).
Nel 2006 ho avuto notizia del bando di assegnazione orti di Via Canelli ed essendo sempre costretta in casa per una serie di motivi che non sto ad elencare per non tediare i lettori -amante come sono degli spazi aperti, del verde di un prato e dell’azzurro del cielo- mi sono iscritta ed ho avuto in assegnazione una particella.
Dirvi che da allora la mia vita sia radicalmente cambiata sarebbe tingere di rosa gli occhiali che la mia età non più giovane mi costringe a portare…certamente però è migliorata: la domenica, all’uscita dal cimitero di Lambrate, non torno più tristemente e velocemente a casa ma mi reco con  mio marito nell’orticello assegnatomi e mentre lui zappa e semina o raccoglie, io respiro un po’ d’aria (nel mio consolidato realismo non oso chiamarla buona, ma insomma…) e soprattutto un po’ di normalità di vita a contatto con gli altri amici ortisti.
Spesso poi ci si ritrova insieme a qualche grigliata organizzata da Luciano (Presidente degli Ortisti che ho imparato ad apprezzare per il suo impegno la sua vitalità e la sua determinazione) o da Alfredo -responsabile dell’Associazione Amici Orticultori- (moderatore dei banali diverbi che come in tutte le normali “famiglie” si possono venire a creare) o carinamente ad un pranzo di sapore tipicamente atesino (con torte casalinghe di Itala, Pierina, Maria) cucinato dai simpatici Luisa e Rino, sempre gentili e disponibili al punto da dedicare tempo fatica -e non solo!- alla coltivazione di un bellissimo giardino in zona comune. Si parla di coltivazione di girasoli con Aurora, di gatti con la nostra Ivana …si fa una risata con Fabrizio… una cantatina in friulano con Roberto…
Rientro a casa con maggiore energia, pronta ad affrontare una grigia settimana di attesa dell’unico giorno di evasione dalle quattro pareti domestiche che alla lunga diventano “strette” nonostante la quotidiana allegria portata da Deda (la mia nipotina di 2 anni e mezzo) e la costante amorevole presenza di mio marito.
Da quando sono ortista poi, anche se solo saltuariamente, partecipo a titolo di uditore alle assemblee della Commissione preposta all’ambiente ecc ecc  ed un poco mi pare di rituffarmi in clima Collegio Docenti regolarmente frequentato nei miei quarant’anni d’insegnamento!
Ho avuto modo di apprezzare la serena paziente capacità direttiva della Presidente della Commissione dott.ssa Borsani e la serietà e competenza di alcuni (solo di alcuni…) consiglieri (e consigliere!) suoi collaboratori.
Se devo essere sincera, non sempre concordo con le decisioni raggiunte (non spetta comunque a me prenderle…e me ne sto zitta!!!) ma da una cosa recentemente sono stata favorevolmente colpita: dall’estrema sensibilità mostrata dalla Dott.ssa Borsani ( e con lei ovviamente dal presidente del Consiglio di Zona dott. Viola) riguardo alla percentuale dei posti da riservare- secondo il nuovo regolamento degli orti di zona 3 approvato in data 22 ottobre c. a.- ai portatori di handicap. Si è in effetti passati dal 10% del 2006 al 20% attuale.
Se- come un famoso premio Nobel ebbe a dire- il grado di civiltà di una società si misura dall’attenzione mostrata nei confronti dei più deboli…il Consiglio di zona 3 ha superato con ottima votazione l’esame di Maturità!
Colgo l’occasione per ringraziare il dott. Sirna per averci accordato la possibilità almeno almeno di non dover sbaraccare il nostro orto sino a fine marzo 2010.
Auspicherei la possibilità di mandare in vigore il nuovo bando addirittura dal settembre 2011 per mettere in grado gli attuali affittuari di godere del frutto del proprio lavoro per cinque anni consecutivi come altri ortisti hanno ottenuto (vedasi ad es quelli di zona 9). Certamente è un problema decisionale che spetta solo al Sindaco dott.ssa Moratti.
Non è detto che la sottoscritta non prenda il coraggio a quattro mani ed uno dei prossimi giorni inoltri  rispettosa richiesta…
Vi terrò aggiornati.
Grazie per l’attenzione.
Sandra Piacenza

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