.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 3
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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Ven, 24/11/2006 - 06:54

Spesso i grandi temi discussi in un Consiglio di Zona sono propaganda pura o voglia di marcare il perimetro e intensificare lo scontro tra schieramenti, certe mozioni vengono scritte ad arte per ricercare la divisione a tutti i costi ed intorbidire le acque per altri fini, lnciare segnali, tutto fuorchè lo svolgimento del compito istituzionale.

Dallo scompiglio creato ad arte nasce il nulla.

Le competenze di un Consiglio di Zona sono note e circoscritte (ma c'è tantissimo da fare e spesso si fa troppo poco), previste da leggi e regolamenti, uscire dal seminato sprecando il tempo (e il denaro), sia per parlare del Papa che per parlare di Che Guevara o dele Formiche gialle del Caucaso in estinzone, non rientra nei compiti istituzional di un Consiglio di Zona.

In Consiglio di Zona ci si va per costruire, aggregare, perseguire insieme l'obiettivo più alto.

Con spirito di servizio (quello che dovrebbe avere ogni probo amministratore) bisognerebbe fare atto di umiltà e frenare la predisposizione alla macropolitica che alberga in ognuno di noi, per vocazione o narcisismo, voglia di esibizione e di sconro politico sterile fine a sè stesso.

La proiezione dell'ego attraverso i temi forti della politica rischia di offuscare i problemi quotidiani e sottrae spazi importanti alla battaglia quotidiana per il loro soluzionamento, mortificando il mandato ricevuto dai propri elettori.

Con un minimo di logica ed onesta autoregolamentazione è auspicabile che ogni Consigliere abbia il buon senso di parlare di cose pertinenti il raggio d'azione previsto dai compiti assegnati, con lucidità, sintesi e determnazioe tale da accelerare positivamente la produttività, cioè la quantità dei problemi affrontati e risolti, a favore della "res publica" e dei cittadini, contribuenti (non tutti nella giusta misura viste le sbalorditive statistiche del Ministero del Tesoro) e dei cittadini.

Al contrario le divagazioni sono un pernicioso diversivo che offusca il mandato popolare e conduce al rischio di pessima amministrazione, quel fumo negli occhi che serve a nascondere l'operato complessivo probabilmente impresentabile.

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Dom, 12/11/2006 - 16:37
Che tristezza passeggiare per shopping questo pomeriggio in una fettina di marciapiede sporco d'ogni cosa, ingombrato da qualsiasi oggetto ingombrante si possa trovare in una città disordinata, impossibile camminare, non per la gente ma per gli spazi di transito pedonale eccessivamente angusti e tortuosi.
Auto in doppia fla ovunque che facevano inversione di marcia sulla striscia continua, auto mal parcheggiate a invadere anche il marciapiede,  addirittura due bus turistici parcheggiati in seconda fila
NESSUN VIGILE URBANO.

Signor Sindaco, faccia il suo mestiere per favore, faccia presidiare Corso Buenos Aires dalla Polizia Locale e si accerti di individuare i responsabili d questo abbandono chiedendo loro conto.
E' evidente che la strada vada ristretta e i marciapiedi almeno raddoppiati, senza contare che questa via rinomatissima in tutto il mondo in realtà è impresentabile e va ristudiata da cima a fondo, con un tocco di verde e con la garanzia di una pulizia che dia decoro e salvaguardi l'immagine di Milano oggi ai minimi storci
Quando?
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Sab, 11/11/2006 - 12:18

dal Sito Web del Ccmune di Milano

http://www.comune.milano.it/webcity/portale/homepage.nsf/vaTuperTu/DSEV-6VERRD

GIUNTA. I PRESIDENTI DEI CONSIGLI DI ZONA IN AUDIZIONE CON SINDACO E ASSESSORI

Dopo gli incontri avuti con il Presidente di Zona 1, Micaela Goren Monti con il Presidente di Zona 2, Luca Lepore e con il Presidente di Zona 3 Pietro Viola, oggi è toccato al Presidente della Zona 4 Paolo Zanichelli.
Da un mese, infatti, con cadenza settimanale, i Presidenti dei Consigli di Zona partecipano, su invito del Sindaco Moratti, alle sedute della giunta comunale.
"Si tratta di un lavoro congiunto, innovativo nel metodo che ha lo scopo di creare un filo diretto e una maggiore sinergia fra la Città, le sue zone e le varie componenti dell’amministrazione cittadina" ha spiegato l'assessore alle Aree cittadine e Consigli di Zona Ombretta Colli presentando la nuova iniziativa di Palazzo Marino.  L'audizione dei Presidenti di Zona è il miglior strumento per conoscere e comprendere le problematiche della Città e consentire una maggiore identificazione dei cittadini con le diverse strutture operative del Comune.

La Giunta Moratti è intenzionata a muoversi nella direzione di un progressivo trasferimento di competenze e di poteri alle nove zone di Milano.

Nel corso dei precedenti incontri tra i Presidenti dei Consigli di Zona e la Giunta, le principali problematiche emerse hanno riguardato, in particolare, richieste per la sorveglianza di strisce pedonali, semafori e delle segnaletiche di stop, con un’attenzione particolare nei confronti dei bambini all’uscita dalle scuole. Una miglior programmazione per la raccolta dei rifiuti e della pulizia notturna delle strade, il riposizionamento di alcune fermate di autobus e tram; un maggiore coinvolgimento nella pianificazione dei parcheggi e il rinnovo dell’arredo urbano, oltre alla riqualificazione e ristrutturazione di piscine, anfiteatri, centri diurni e biblioteche.

Da tempo il Comune ha già avviato un'intensa attività di confronto fra i singoli consigli di zona su alcuni temi di particolare rilevanza per i cittadini, quali il tema della sicurezza nelle periferie, con particolare attenzione alle aree di maggior rischio e degrado e della casa.

"Rimane il problema però - ha concluso Colli - che la Finanziaria varata dal Governo prevede tagli per 2 miliardi e 800 milioni agli enti locali. Dopo l'approvazione definitiva della manovra, vareremo il bilancio del Comune e speriamo di avere la disponibilità economica per dar corso a questo progetto".

Lunedì 13 novembre, alle ore 18, l’assessore Ombretta Colli incontrerà i cittadini della Zona 4 residenti in piazzale Corvetto, piazzale Gabrio Rosa e via Monte Velino per discutere dei problemi legati alla sicurezza e al degrado della zona.

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Inserito da il Inserito da Sara Rossin il Gio, 19/10/2006 - 22:01

Milano, 17 ottobre 2006

 
Comunicato dei gruppi dell'Unione in CdZ 3
PER IL RISPETTO DELLE REGOLE
 
 
La maggioranza di centro destra del Consiglio di Zona 3 ha eletto per la terza volta consecutiva lo stesso Presidente, nonostante l’articolo 8 del Regolamento Comunale per l’elezione dei Consigli di Zona escluda esplicitamente la possibilità del terzo mandato.
Il centro sinistra ha più volte sostenuto, fuori e dentro l’Aula, che quella decisione era una palese violazione del regolamento e ne ha affermato l’illegittimità.
Poiché l’elezione è avvenuta lo stesso, il centro sinistra ha deciso di ricorrere al TAR della Lombardia.
I cittadini, quando votano, devono essere certi delle regole che la stessa Amministrazione Comunale si è data per la gestione dei Consigli di Zona, regole che vanno da tutti rispettate e che non possono essere aggirate con l’unico chiaro intento di salvaguardare la presenza di rappresentanti di Alleanza Nazionale ai vertici dei Consigli di Zona.
Lo stesso identico problema si è infatti posto nel Consiglio di Zona 6 con un altro Presidente di Alleanza Nazionale.
I ricorsi sono stati presentati oggi.
Ora si attende una sentenza che accerti la corretta interpretazione giuridica e rimetta i Consigli di Zona 3 e 6 in una situazione di piena legittimità.

 
 
                                                                                                          L’Ulivo -  Lista Ferrante -  Rifondazione Comunista - Verdi
                                                                                                        La Rosa nel pugno -  Lista Dario Fo -  Italia dei Valori
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Inserito da il Inserito da Camillo Ferraris il Mer, 18/10/2006 - 15:49

Buongiorno, sono un residente nella zona in questione.

Chiedo ai consiglieri della zona 3 se si può fare qualcosa per ristabilire legalità e decoro nella zona centralissima che va dai bastioni di porta venezia (via vittorio veneto) fino a viale tunisia.

I negozi storici ormai sono chiusi.
Quelli frequentati da extracomunitari (che sono la maggioranza) spesso sono senza insegne, con le finestre oscurate, sudici e sporchi.
Ti guardano come se fossi un estraneo.

Tutto in una zona centralissima fatta di palazzi liberty attaccata a porta venezia.

Provate a farci 2 passi, sia di giorno che di notte, non ci vorrete più tornare.

Mai vista una pattuglia della polizia controllare i documenti.
Mai visto un controllo dell'ASL.

Le regole le dobbiamo rispettare solo noi cittadini onesti oppure magari per sbaglio per caso anche qualche extracomunitario (a cui abbiamo concesso questo grande regalo di vivere in italia) ???

C'è qualche progetto di riqualificazione dell'area?

Grazie.

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Inserito da il Inserito da Simone Paleari il Lun, 16/10/2006 - 14:40

Salve, sono Simone Paleari, consigliere di zona 3 e vicepresidente  della commissione Sport e Giovani. Sto preparando da qualche mese un progetto di percorso ciclabile da proporre al consiglio di zona per poi portarlo all'attenzione del comune. Ci terrei a raccogliere in questa sede idee e suggerimenti di chiunque voglia contribuire al progetto che stiamo preparando in modo tale da effettuare integrazioni ove possibile e poter portare entro dicembre un lavoro il più condiviso possibile.
Spero di leggere presto i vostri contributi
grazie a tutti
Simone Paleari

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Inserito da il Inserito da Benedetta Borsani il Lun, 16/10/2006 - 11:30

Il comunicato inserito nel forum sulla scuola araba dalla Consigliera dell'Ulivo Sara Rossin - comunicato letto anche durante l'ultimo Consiglio di Zona - termina con queste belle parole: "... E speriamo che anche questo possa diventare un positivo esperimento per la costruzione dell’armonia necessaria tra cittadini di origini diverse."

Mi interessa moltissimo capire se la buona volontà espressa nel richiedere costruzione di armonia tra cittadini di origini diverse è trasferibile in una buona volontà di costruzione di armonia tra consiglieri/politici/cittadini di idee politiche diverse.

Mi spiego: come Presidente della Commissione Casa ho proposto - appoggiata da tutta la CDL- all'opposizione di esprimere un loro consigliere come mio Vicepresidente. La risposta è stata assolutamente negativa.

Mi stupisce vedere un atteggiamento che usa due pesi e due misure a seconda dell'opportunità "politca".

La mia intenzione - concreta -  di instaurare un dialogo costruttivo dando la Vicepresidenza di una Commissione all'opposizione è stata coi fatti respinta al mittente, negando coi fatti una reale possibilità di dialogo.

Me ne dispiaccio, ma ne prendo pubblicamente atto.

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Inserito da il Inserito da Gianluca Boari il Mar, 10/10/2006 - 12:18

È indispensabile che i Ministeri competenti, il Ministero all'Istruzione d'intesa con quello agli Affari Esteri, assumano una decisione definitiva riguardo all’istituzione di questa scuola". L'assessore ai Servizi Sociali Mariolina Moioli commenta così l’apertura della struttura gestita dall'associazione Insieme in via Ventura a Milano.

"Non si può aprire una scuola saltando i passaggi necessari: tutti i pareri previsti devono essere acquisiti allo scopo di permettere alle autorità competenti di concedere o meno l’autorizzazione per l’apertura. L’apertura della struttura in via Ventura - ha proseguito l'assessore Moioli - è un’evidente forzatura, che non giova a nessuno. Non giova alle famiglie e ancora meno ai bambini. La legge italiana chiede e prevede una serie di garanzie, in particolare per quanto riguarda il coordinamento didattico, i requisiti richiesti per i docenti e i rapporti di lavoro degli operatori scolastici. È necessario che tali garanzie siano assicurate e documentate così come avviene per ogni altra scuola, a tutela delle famiglie e degli studenti. La superficialità con la quale si è ‘bypassata’ la necessità di queste garanzie non sembra deporre a favore di questa struttura, per la quale ci auguriamo che venga fatta chiarezza il prima possibile".
"La strada che l'Italia ha scelto per l’integrazione – aggiunge l’assessore Moioli – è quella della frequenza delle scuole pubbliche per gli oltre 350mila studenti di nazionalità non italiana, nel rispetto delle diverse identità e culture ma con l’obiettivo di porre le basi per la convivenza civile a partire dai più piccoli che giocano, parlano, cantano, imparano insieme e apprendono come l’essere diversi sia una ricchezza e non un ostacolo. Tra l’altro il modello italiano è ritenuto di grande interesse per gli altri Paesi europei con i quali è in atto un confronto sul tema dell’integrazione di culture diverse in Europa".

Sono totalmente daccordo con l'intervento dell'Assessore, auspico che la magistratura e le forze dell'ordine intervengano in questo evidente caso di violazione delle norme. La legge deve valere per tutti.

Gianluca Boari
www.gianlucaboari.it

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Inserito da il Inserito da Filippo Carra il Mar, 10/10/2006 - 10:31
Salve a tutti i frequentatori del forum.
Vorrei spendere due parole sugli annosi problemi di questa via.
 - parcheggi selvaggi: visto che da sempre esiste questa bella abitudine di parcheggiare sopra il marciapiede, tante varrebbe fare un lavoro analogo a quello fatto recentemente nelle vie limitrofe all'Istituto dei Tumori (d'Aragona, Forlanini ecc.). Ridurre il marciapiede e creare i parcheggi a pettine. E intanto che si fanno i lavori, sarebbe buona cosa mettere qualche albero: è assurdo che un viale del genere non sia alberato!
 - inquinamento acustico: è bello, è carateristico, ma può avere un senso in centro, non qui. Sto parlando del pavè che rende la via rumorosissima, pericolosa: ogni qualvolta passa un mezzo mediamente pesante (basta un furgone) i pavimenti di casa mia tremano...non mi sembra una cosa civile. Tanto vale asfaltare: i vantaggi sarebbero veramente importanti per gli abitanti. Oltretutto cambiando i sensi unici nelle vie d'Aragona, Forlanini, Arnò e Inama hanno fatto diventare questa zona una sorta di oasi di tranquillità, deviando di fatto il traffico tutto su via Amadeo. Non mi sembra molto giusto. Almeno cerchiamo di migliorarla questa disastrata via Amadeo. A nome di tutti i residenti qui....e sono tanti...
Il Consigliere Boari aveva anche fatto circolare un grazioso volantino con dei precisi impegni in questo senso...poi il nulla...ma si sa le promesse preelettorali hanno spesso le gambe corte...
Grazie dell'attenzione
Un saluto a tutti
ciao

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Inserito da il Inserito da Gianluca Boari il Lun, 02/10/2006 - 17:14

IL CENTRO-SINISTRA IN ZONA 3 NEGA LA SUA SOLIDARIETÀ AL PAPA DOPO I VIOLENTI ATTACCHI DI MATRICE ISLAMICA SUBITI PER IL SUO DISCORSO ALL’UNIVERSITÀ DI RATISBONA DEL 12/9/2006

Riteniamo doveroso informare i cittadini che nella seduta del Consiglio di Zona 3 di giovedì 28/9/2006, l’opposizione di Centro-Sinistra ha fatto mancare il numero legale proprio durante l’ultimo punto all’ordine del giorno che verteva sulla discussione della mozione di solidarietà a favore del Papa, che segue, presentata e sostenuta dalla maggioranza di Centro-Destra a seguito dei violenti attacchi subiti dal Pontefice per il suo discorso sui rapporti tra fede e ragione tenuto in Germania all’Università di Ratisbona in data 12/9/2006 e dei gravi atti ai danni dei fedeli cristiani.

In particolare, dei 14 Consiglieri dell’opposizione di Centro-Sinistra, presenti in aula, 9 sono usciti dalla stessa appena prima della discussione del punto e 5 sono rimasti (Monti, Farina e Scarinzi dell’Ulivo, Fachin della Lista Dario Fo e Tedesco della Lista Ferrante) per esprimere di non condividere la mozione con motivazioni del tutto inconsistenti sia da un punto di vista formale che da un punto di vista di contenuto e per uscire subito dopo dall’aula - eccettuato il Consigliere Scarinzi - senza neppure ascoltare i Consiglieri della maggioranza, che si accingevano a prendere la parola.

Siamo vivamente stupiti, rammaricati e delusi che su un argomento di tale portata - che tiene banco da oltre 15 giorni su tutti i giornali e mass-media in Italia, in Europa e nel mondo intero – quando esponenti del Centro-Sinistra e del Governo, come il Ministro dell’Interno Giuliano Amato, hanno espresso pubblicamente piena solidarieta’ al Pontefice (vedi l’articolo a pag. 17 del Corriere della Sera del 29/09/06, di cui citiamo l’incipit: “Dobbiamo dire chiaro e tondo agli islamici: non è ammissibile che, se il Papa dice qualcosa che non condividete, ci siano minacce fisiche nei confronti dei cristiani”), il Centro-Sinistra di Zona 3 non solo non abbia fatto pubblicamente altrettanto ma abbia rifiutato di dialogare, dimostrando una totale carenza di identità e di spessore culturale, oltre che un preconcetto atteggiamento di ostilità e che abbia tenuto un comportamento strumentale a far cadere il numero legale durante la discussione della mozione in solidarietà del Papa in modo tale da impedirne, per regolamento, la sua ripresentazione alla prossima seduta di Consiglio, con conseguente impossibilità di deliberare in merito.

TESTO MOZIONE:

PRESO ATTO
Delle polemiche emerse - a livello internazionale - dalla pubblicazione del discorso pronunciato dal Santo Padre lo scorso martedì 12 settembre nell’Aula Magna dell’Università di Regensburg;

RILEVATO
Che il pronunciamento letterale di Benedetto XVI – lungi dalle interpretazioni capziose che ne sono conseguite - aveva ad oggetto la relazione tra Fede e ragione, con considerazioni di carattere filosofico e teologico argomentate muovendo da riferimenti e da scritti storici di natura filosofica e religiosa;

EVIDENZIATO
come appaia assolutamente incontestabile il diritto del Capo della Chiesa Cattolica, anche in ragione della soggettiva condizione di cattedratico di Filosofia e Teologia, di argomentare le ragioni della sua Confessione;

RICONOSCIUTO
Pur non esprimendo giudizi di merito che condizionerebbero la laicità dell’Istituzione rappresentata:
- Che la lezione di Joseph Ratzinger opera una ricostruzione delle origini e delle motivazioni del particolare radicamento che il Cristianesimo ha assunto in Europa e – quindi – nell’area oggi comunemente individuata come “Occidente”, fattispecie questa che – secondo le parole del Pontefice – “è un dato di importanza decisiva non solo dal punto di vista della storia delle religioni, ma anche da quello della storia universale”;
- Che lo sviluppo della lezione porta il Papa ad affrontare il delicato tema del rapporto tra fede ed empirismo, rivolgendo una esplicita critica alla cultura occidentale che sembra anteporre la disciplina tecnica alla religiosità, relegando quest’ultima ad eventuale “istanza etica soggettiva” da subordinare alle esperienze scientificamente dimostrabili;
- Che il Santo Padre ha indicato il “superamento della limitazione autodecretata dalla ragione a ciò che è verificabile nell’esperimento” come atteggiamento necessario a realizzare “un vero dialogo delle culture e delle religioni di cui abbiamo un così urgente bisogno;”
- Che in nessun momento il discorso del Pontefice ha espresso giudizi di merito nei confronti di altre confessioni, compreso l’Islam;

CONSIDERATO
- che le reazioni che si sono succedute in questi giorni sono apparse del tutto strumentali e fuorvianti rispetto al vero contenuto del discorso di Benedetto XVI;
- che, tra le tante reazioni scomposte, anche l’organizzazione terroristica Al Qaida non ha perso l’occasione, a seguito del pronunciamento del Papa, per annunciare futuri attacchi all’Occidente ed ai Cristiani;
- che tale minaccia, in realtà, scredita ulteriormente l’Islam;

RILEVATO
Come il silenzio a questi attacchi sin qui solo verbali potrebbe costituire, agli occhi dei fanatici, un ulteriore segno di debolezza della comunità occidentale e – in quanto centro della cristianità – dell’Italia in particolare

ESPRIME
la propria totale ed incondizionata solidarietà al Santo Padre, nei confronti del quale non può essere tollerato alcun tentativo di limitazione della libertà di pensiero e di espressione;

RIBADISCE
- Che l’inalienabile diritto alla libertà di espressione religiosa ed all’esercizio del proprio culto è riconosciuto dall’ordinamento italiano e di tutte le democrazie occidentali, al pari della garanzia di laicità delle istituzioni, pure in mancanza del principio di reciprocità in molti Paesi di confessione islamica;
- Che tuttavia tale impostazione culturale non può mai costituire nei confronti di alcuno il diritto di incrinare od attaccare, spesso arrivando a forme di intolleranza fisica e ad azioni a carattere terroristico, il modello di convivenza civile consolidato nelle società di formazione democratica;

INVITA
Il Parlamento, il Governo nazionale, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano, il Comune di Milano e il Consiglio di Zona 3, a farsi promotori presso tutte le istituzioni internazionali perché nessuna inerzia e silenzio apparenti possano più indurre alcuno a ritenere, erroneamente, che il sistema di valori, di libertà e democrazia sui quali è fondata la società occidentale possa essere impunemente censurato, bersagliato ed attaccato.

Milano, li 28 settembre 2006

Gianluca Boari
www.gianlucaboari.it

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