In piazza Cordusio il portabiciclette posto a lato della scala che scende al metro è quasi completamente demolito (vedasi foto) e rappresenta un possibile pericoloso inciampo per i pedoni. In compenso i ciclisti parcheggiano come possono, anche in modo estemporaneo !
Incredibile ma vero: i residenti nell'aea Ecopass che utilizzino un'autovettura Euro4 (ma senza filtro antiparticolato) dal primo febbraio devono pagare 5 euro al giorno per poter uscire dalla suddetta zona. Dico "uscire" perché l'uscita implica non necessariamente una circolazione nell'area protetta ma sicuramente un rientro a casa e, quindi, il rientro comporta il pagamento del balzello. Quello che mi scandalizza è che gli amministratori comunali non si siano minimamente posti il problemi di informare i cittadini di questa "tassa aggiunta". Al call center, gli addetti non possono che balbettare così, grosso modo: "non sappiamo", "si vedrà nei prossimi giorni", "lei deve pagare come tutti gli altri".
Il problema è che "tutti gli altri", possono scegliere se entrare o meno nell'area Ecopass, i residenti no. Signori consiglieri, non pensate che una soluzione sia d'obbligo? Se non altro per rispetto a chi vi ha eletto (destra o sinistra non ha alcuna importanza). Tralascio i commenti sul Governo che ha incentivato gli Euro4 anche senza Fap....
Vorrei segnalare il grave stato di degrado dell'edificio in Corso di Porta Vigentina 15/A che funge da asilo comunale.
Si è rotto un tubo di calorifero durante le vacanze di natale, nessuno se ne è accorto e l'acqua è colata impregnando i muri di una classe.
A distanza di un mese l'aria è irrespirabile, la puzza di muffa ammorba tutto l'atrio, dove i bambini mangiano e svolgono l'attività di psicomotricità una volta alla settimana.
Il grave stato di degrado dell'edificio era già stato segnalato (anche da me qui su partecipaMi.it almeno un anno fa, quando mio figlio vi è stato "ammesso"). Ora fra genitori stiamo scrivendo lettere e raccomandate, almeno i nostri rappresentanti lo stanno facendo, in attesa di risposte che arriveranno, probabilmente alla fine dell'anno scolastico.
Ora abbiamo il privilegio di frequentare una scuola maleodorante e potenzialmente pericolosa per i bambini e il personale allergico, nessun provvedimento è stato messo in atto per "isolare" la classe dal resto dell'edificio. Assistiamo al consueto rimpallo delle responsabilità, me è stato un disastro annunciato.
Quando il Comune di deciderà a ristrutturare l'intero edificio? Mattonelle sconnesse nella pavimentazione, bagni vecchissimi, davvero credete che basti una imbiancata? E nel frattempo fino a giugno i nostri bambini dovrebbero continuare a stare in quell'ambiente?
Evidentemente qui nel quartiere ci sono i genitori di serie A, che usufruiscono della struttura ristrutturata di Via Crivelli, vero fiore all'occhiello, e poi ci sono i genitori di serie B, che devono tenersi un istituto fatiscente, che sarebbe bellissimo se solo fosse ristrutturato, ma che ora è una vera fogna.
Se gli uffici competenti si prendessero le loro responsabilità bisognerebbe avere il coraggio di evacuare la scuola e nel frattempo bisognerebbe trovare un posto alle quattro classi di materna che attualmente vi fanno lezione (ma non so ancora per quanto, sto già pensando di ritirare mio figlio, sulla salute non si scherza). E avviare una ristrutturazione seria.
In altri tempi avrei contattato il Difensore Civico, che a Milano ha dimostrato una capacità di intervento notevole, ma forse proprio per questo il Comune ha pensato bene di abolirlo o sostituirlo con qualcuno più incapace.
Elena Urgnani
CORRIERE DELLA SERA lettera di Ornella Vanoni firmata dai residenti di Largo Treves: addobbi macabri
«Il dono di Natale? Togliere quelle luminarie»
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VIDEO LUMINARIE LED IN CITTA':
LINK DOUMENTAZIONE LUMINARIE :
E' veramente deplorevole che in una piazza del centro di Milano debba persistere, da tempo immemorabile, una situazione di degrado urbano riguardante un immobile di proprietà comunale: mi riferisco alla postazione "Ex Dazio" sita in ...bella vista in piazza G. Cantore!
A sottolineare la situazione di assoluto abbandono in cui versa detta unità immobiliare fa da contrappasso l'omologo immobile, in gestione privata quale invitante ristorante, sito proprio di fronte e tenuto in più che decorosa manutenzione.
Sarebbe ora che il Comune intervenga per una destinazione d'uso dell'immobile in modo da contestualizzarlo in modo degno nell'ambiente circostante.
Via Nirone è una strada perennemente frequentata da studenti dell'Università Cattolica e da persone che lì lavorano.
Molti studenti e molti lavoratori si recano in via Nirone in bicicletta e motorino ma i posti per parcheggiare le due ruote non sono mai abbastanza e quindi molti sono costretti a parcheggiare sui marciapiedi e le biciclette vengono legate ai pali o addirittura ai paletti adiacenti alle discese dai marciapiedi per disabili, ostruendo quindi anche il passaggio.
Mi chiedo perché il Comune non tolga completamente o in parte le strisce gialle in Via Nirone per dedicarle al parcheggio di biciclette e motorini che, invece, sono costretti a parcheggiare sui marciapiedi e a prendersi le consuete multe.
Non mi piace pensare che non lo facciano perché altrimenti verrebbe tolta una parte delle entrate di denaro da parte del Comune.
Sarebbe, piuttosto, un gesto di senso civico per stimolare l'uso delle due ruote.
D'altra parte siamo in pieno centro, perché Milano non riesce a pensare a un centro città VERAMENTE pedonale?
Buongiorno,
i cittadini residenti in Via Scaldasole, compresa la sottoscritta, da qualche mese lamentano gravi disturbi arrecati dai nuovi automezzi predisposti alla raccolta dei rifiuti che sono esageratamente rumorosi! Dopo segnalazioni all'AMSA ci è stato risposto che i mezzi non sono mai stati sostituiti e che sono molto silenziosi....inoltre, per ordinanza comunale, non è possibile spostare l'orario della raccolta, quindi ci troviamo costretti a svegliarci alle 6 del mattino o anche prima tutti i lunedì e giovedì!Ci tengo a sottolineare che l'attività ha una durata media di circa 40 minuti....passano diversi automezzi a raccogliere i diversi sacchi e i rumori sono talmente forti che si propagano per tutta la via e si sentono anche dalle vie attigue! La situazione è diventata insostenibile!
Ritengo che, in una zona già fortemente colpita da inquinamento acustico, la risposta dell'AMSA sia una presa in giro: infatti in altre vie (Via Ascanio Sforza, Via Lagrange, ecc) gli automezzi passano dopo le 7.30, causando disagi al traffico e alla circolazione, mentre nel nostro caso si tratterebbe di una zona a traffico limitato, dove quindi il passaggio di automezzi privati è esiguo. Inoltre che gli automezzi siano stati cambiati è una CERTEZZA visto che le lamentele partono da tutti i miei condomini, e non capisco come mai i responsabili dell'Amsa non vogliano riconoscere che il braccio meccanico che spinge i sacchi all'interno del nuovo camion è ESTREMAMENTE RUMOROSO!
E' possibile richiedere delle verifiche sulla effettiva rumorosità degli automezzi? Chi occorre interpellare per far eseguire gli opportuni controlli?
Nella speranza di poter risolvere insieme il problema, colgo l'occasione per porgere a tutti cordiali saluti.
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
SCUOLE. INAUGURATO IL COMPLESSO DI VIA CORRIDONI DOPO I RESTAURI
Milano, 19 ottobre 2009 – Gli assessori Mariolina Moioli (Famiglia, Scuola e Politiche sociali) e Bruno Simini (Lavori pubblici e Infrastrutture) hanno inaugurato questa mattina l’edificio scolastico di via Corridoni, al termine dei lavori di ristrutturazione e messa a norma.
“I lavori, che hanno avuto inizio nel luglio 2007, si sono conclusi ad agosto come prevedeva la tabella di marcia – ha spiegato Simini - . Durante le fasi di lavorazione, l’Amministrazione si è impegnata a trovare ulteriori fondi per migliorare il progetto. E’ stato così recuperato anche il piano seminterrato dell’edificio che verrà a adibito a spazio multifunzionale per svolgere materie artistiche, scientifiche, musicali e informatiche”.
All’iniziale stanziamento di 4.490.000 euro sono stati pertanto aggiunti altri 700mila euro. Il costo complessivo dei lavori, dunque, è pari a 5.190.000 euro.
“Si tratta di un istituto comprensivo cui appartengono anche la scuola dell’infanzia Dandolo, la primaria Cuoco e la secondaria di primo grado Verdi – ha aggiunto Moioli -. Una realtà particolare, vista la bassissima presenza di stranieri, ma ricca di giovani talenti che frequentano il Conservatorio. Questa scuola, inoltre, partecipa attivamente ai percorsi didattici messi a disposizione dal Comune. Offerta che verrà arricchita a breve – ha concluso – visto che stiamo pensando ad un accordo con i musei e i luoghi dell’arte presenti in città, per fare in modo che le famiglie possano trascorrere insieme i fine settimana in questi luoghi che non conosciamo mai abbastanza”.
L’edificio scolastico è stato costruito nel 1901, con un volume di circa 48.000 metri cubi, distribuiti su 3 piani fuori terra con un ampio cortile e locali spaziosi per attività ginniche. Gli alunni complessivamente ospitati sono circa 700 (3 sezioni di scuola dell’infanzia, 16 di primaria, 9 di secondaria).
Queste le opere eseguite:
- recupero del piano seminterrato;
- sopralzo della palestra per la formazione di un’aula magna con ampia superficie vetrata;
- sostituzione dei serramenti esterni e interni;
- rifacimento facciate esterne;
- risanamento ambientale interno;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- rifacimento dei servizi igienici;
- rifacimento/adeguamento dell’impianto elettrico con installazione di nuovi corpi illuminanti;
- rifacimento/adeguamento dell’impianto termico esistente;
- installazione di un ascensore;
- sistemazione della copertura a falde;
- opere necessarie per l’ottenimento del Certificato Prevenzione Antincendi.
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
ARENA GIANNI BRERA. RIZZI: “AL VIA DOMANI I LAVORI DI RIFACIMENTO DEL CAMPO”
Milano, 15 ottobre 2009 – Per lo svolgimento dei Campionati italiani di Atletica leggera dello scorso agosto, all’Arena Civica si era corso ai ripari, dipingendo il campo di verde, per “nascondere” i danni lasciati dalle manifestazioni precedenti. Ma per consentire il regolare svolgimento delle attività sportive di atletica leggera, calcio e rugby, compresi gli spettacolari allenamenti degli All Blacks (a Milano all’inizio di novembre per il test match a San Siro con la nostra nazionale) non si poteva più attendere.
Da domani ruspe e giardinieri rivolteranno il campo secco e spelacchiato dell’Arena, per rifare interamente il manto erboso.
Il nuovo campo sarà pronto agli inizi di novembre, restituendo funzionalità e decoro a questo storico impianto che dal 2002 è dedicato alla memoria di Gianni Brera.
Ad annunciarlo oggi è stato l’assessore allo Sport Alan Rizzi che ha partecipato, proprio nella Sala Appiani dell’Arena, alla presentazione del libro “L’abatino Berruti”, raccolta di articoli del celebre giornalista che iniziò la sua carriera nel 1945, alla Gazzetta dello Sport, come cronista di atletica leggera.
“Con Gianni Brera e con l’Arena – ha spiegato l’assessore Rizzi – il mio legame è molto particolare. Ho avuto il piacere di conoscere il giornalista quando ero ragazzino, insieme a mio padre, e nel 2001, come consigliere comunale, ho presentato con l’amico Maurizio Baruffi la mozione che ha portato all’intitolazione dell’Arena Civica proprio a lui. Come assessore allo Sport mi sono sentito ancora più in dovere di intervenire su questo impianto, di cui abbiamo già rinnovato la pista, ma che non poteva più avere un campo danneggiato, inadatto all’attività sportiva, indecoroso per l’immagine di questo monumento milanese dello sport”.
“I lavori – ha aggiunto l’assessore – dureranno due settimane, con la sospensione solo parziale delle attività sportive da parte delle associazioni legate all’Arena”. “D’ora in poi – ha ribadito Rizzi – tuteleremo questo impianto sportivo e le condizioni per il suo utilizzo saranno chiare. Chi lo vorrà usare dovrà restituirlo nelle condizioni in cui gli è stato affidato”.
Sì della Soprintendenza al restauro. vertice in Comune sui tempi del cantiere
Piazza Fontana, al bando le auto
Isola pedonale e 100 nuovi alberi
Via ai lavori dopo 20 anni di polemiche. «Recuperiamo storia e bellezza»
MILANO - Una grande isola pedonale affacciata sul Duomo. Un cortile rettangolare, in granito rosa, rialzato rispetto alla strada e ai binari del tram (che saranno spostati), circondato da alberi e impreziosito dal restauro della fontana realizzata nel 1782 dall’accademico di Brera Giuseppe Franchi. Il palazzo della polizia locale, quinta scenica in Beccaria, «ritrova centralità nel contesto dell’area». Scompare invece il parcheggio sotterraneo previsto inizialmente dal Comune e bocciato nel 2005 dalla Soprintendenza: via, stralciato. La rinascita di piazza Fontana è in questo piano di «sistemazione» presentato dagli architetti Marini e Polin e approvato il 5 ottobre dalla Soprintendenza ai Beni culturali. Linee guida: meno traffico, più decoro e verde. «Il nuovo progetto appare condivisibile in quanto ricostituisce il perimetro della piazza recuperando il disegno attuale» e «integrandolo con un nuovo spazio alberato», scrive nella relazione il soprintendente Alberto Artioli. I motivi della promozione stanno in un avverbio: «armoniosamente ». Perché «l’intervento rispetta il carattere del luogo, non lo stravolge». Il progetto è nuovo. Nel senso che la proposta precedente, la piantumazione di «un boschetto di ciliegi a cinquanta metri dall’abside della Cattedrale », era stata scartata sia dal Comune sia della Soprintendenza, un anno e mezzo fa. Ora si riparte. L’assessore al Decoro urbano, Maurizio Cadeo, incontrerà oggi gli architetti per «verificare materiali, modalità e tempi di intervento».
Un vertice tecnico, l’ennesimo, per sbloccare vent’anni d’ impasse. Per tappe. Il concorso internazionale di progettazione risale al 1988. Partecipano 80 architetti e vincono Gino Pollini (scomparso nel ’91), Giulio Marini e Giacomo Polin. Il via libera del Comune tarda, arriva nel 2003, questione di soldi e burocrazia. Ed è una falsa partenza. L’iter si pianta ancora sul progetto di autosilo interrato. Artioli «esprime parere negativo» il 18 ottobre 2005: «Non appare opportuno prevedere opere nel sottosuolo che condizionerebbero le scelte progettuali future della superficie»; per altro, il parcheggio «sarebbe il richiamo di ulteriore traffico in una zona così delicata a ridosso della Cattedrale ». Palazzo Marino adesso ha «abbandonato » l’ipotesi, anche se non c’è ancora un provvedimento ufficiale. Polin scrisse una lettera a Letizia Moratti subito dopo l’aggiudicazione dell’Expo: « Possiamo sperare di riqualificare piazza Fontana prima dell’Expo 2015?». Forse sì. È già stato completato lo Starhotel Rosa, quattro piani su un porticato a campate.
Nel secondo e nel terzo blocco di ruderi ed edifici cascanti (proprietà Ceschina) sono invece previsti appartamenti, negozi e uffici. Annunciano dal Comune: «Le demolizioni partono a breve, i cantieri saranno completati in tre anni». Dietro l’angolo, avanza il restauro del Teatro Gerolamo: sala da 226 posti su tre ordini di palchi, come da disegno ottocentesco del Mengoni. Il restyling di piazza Fontana dovrebbe completare la rinascita. L’isola pedonale e i nuovi edifici sono pensati in «continuità » stilistica con il palazzo dell’Arcivescovado. I fondi per l’intervento vanno recuperati dagli oneri di urbanizzazione e dalla cessione pubblica dei terreni. Servono almeno due milioni di euro.
Armando Stella
12 ottobre 2009