.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 1
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 06/07/2007 - 08:54

dal sito Web del Comune di Milano:

Un nuovo progetto per le Zone di Milano
Incontri periodici con i cittadini e gli ospiti dei Centri di aggregazione multifunzionali
 
“Vivere il territorio, parlare con la gente, ascoltare direttamente dai cittadini ciò che hanno da dire, i loro problemi, i loro disagi, le loro richieste senza intermediari”.  L’assessore alle Aree cittadine e ai consigli di zona Ombretta Colli ha dato il via al progetto “Parla, ti ascolto” che prevede una serie di incontri periodici con i cittadini e gli ospiti dei Cam (Centri di aggregazione multifunzionali) delle nove zone di Milano.
“L’iniziativa nasce dopo un anno di confronto con le associazioni, i presidenti, i consigli di zona, i direttori di settore e i presidenti con l’obiettivo di dare la parola a chi vive davvero la città e i servizi che il Comune e, in questo caso, le zone offrono”, ha detto l’assessore.
La prima tappa del tour è stata al Cam Scaldasole in via Scaldasole 3/A, in zona 1. Qui tutti i giovedì dalle ore 14.30 alle ore 18 gli anziani del quartiere si danno appuntamento per scatenarsi in un pomeriggio di ballo liscio. In seguito Ombretta Colli si è spostata in Zona 4 al Cam Mondolfo, via Mondolfo 1 dove dalle 14.30 alle 17.30 è in programma lo “Spazio anziani”.
VENERDI' 6 LUGLIO - Ancora ballo liscio, alle ore 16,  in Zona 7 al Cam Olmi il via delle Betulle 39.
A seguire al parco Solari l’assessore incontrerà i bambini che si cimenteranno, dalle ore 17 alle 19 nei “Giochi di una volta”. Il pomeriggio, organizzato dall’Associazione Astratti contatti in collaborazione con il consiglio di zona,  prevede un excursus di giochi ormai caduti in disuso: dal gioco del fazzoletto  al tiro alla fune. I bambini dai 4 anni in su saranno divisi a squadre e verranno loro spiegate le origini dei giochi dei loro genitori. Uno spazio verrà anche allestito per accogliere i bambini da 0 a 3 anni.
LUNEDI' 9 LUGLIO - Alle ore 14.30 la Zona 3 aprirà nell’aula consigliare di via Sansovino 9 una mostra di pittura di giovani artisti milanesi.
Intrattenimento per i più piccoli in Zona 8 al Cam Pecetta in via della Pecetta 29 dalle 15.30 alle 18.30 con Coloriamo la Natura.
 “L’obiettivo è di andare a visitare con cadenza regolare tutte le zone della città. Andare nelle strutture dove gli anziani e i ragazzi si divertono per vedere di volta in volta quali sono i problemi, quali le eccellenze e capire, insieme ai cittadini, come poter arrivare a migliorare il servizio”, ha detto l’assessore Colli.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 08/06/2007 - 08:21
da www.02blog.it

http://www.02blog.it/post/1589/notte-di-ordinaria-follia-al-ticinese#more

Notte di (ordinaria) follia al Ticinese

Forse non è cominciato nel migliore dei modi il "nuovo corso" delle Colonne di San Lorenzo. È bastato passare di sera, dopo mezzanotte, da corso di Porta ticinese per assistere al degrado urbano peggiore che si possa immaginare, nonostante qualche decina di agenti di polizia schierati a San Lorenzo. Ma andiamo con ordine.

8 giugno 2007, ore 00:15 (circa). Il tram passa dalle Colonne e in effetti la piazza è transennata: appena fuori dalle transenne i soliti gruppetti di ragazzi che evidentemente butteranno i loro rifiuti al di là del sacri recinto della basilica. Ma ci sono anche un po' di netturbini in azione.
Il peggio arriva in Ticinese. Poco prima di via Vetere due tipi - con il cappuccio calato e i pantalonacci larghi - passano davanti al tram, lo bloccano e spruzzano con la vernice il parabrezza, come si vede in foto. Risultato: il conducente non vede più la strada e il tram fa scendere tutti noi alla fermata successiva (Ticinese-24 maggio), è mezzanotte e mezza e bisogna aspettare un bel po' per la vettura successiva.
Ma non è finita qui: il tempo di scendere dal tram si sentono urla dal marciapiedi di fronte a Sant'Eustorgio. Un gruppetto di ragazzi ubriachi salta addosso a un tipo, gli rompe in testa due bottiglie piene (di vino, di acqua) e va via. Il ragazzo rimane per terra, poi gli amici lo aiutano ad alzarsi: è coperto di sangue e gli altri lo aiutano a tamponarlo con tovaglioli di carta offerti dal bar che sta chiudendo. Alla fine la ferita è piccola, ma il sangue continua a scorrere abbondante.
Un compagno della vittima chiama la polizia, ma in quindici minuti non arriva nessuno. Eppure 100 metri più su - a San Lorenzo - è pieno di agenti. Che stanno facendo?
Forse prima di chiudere una piazza, sarebbe meglio aprire il cervello. Da parte di tutti.

postato da alecondi il venerdì 08 giugno 2007 in: Cronaca: fatti e misfatti Locali Vivere la notte Tags: atm, birra, degrado, polizia, rifiuti, San Lorenzo, tram

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Inserito da il Inserito da Gianni Petino il Lun, 04/06/2007 - 19:10

Vedo che le discussioni languono, proviamo a vedere se con un nuovo topic si smuove qualcosa ?
Viale Piave, già il povero viale Piave, ridotto ad un vicolo da un assessore che si disinteressa della fluidità del traffico (e quindi di una minore polluzione e quindi di una minor quantità di polveri più o meno sottili che entrano nei nostri polmoni).
Quando qualche anno fa, dopo una lunghissima e travagliata sostituzione dei binari del tram durata alcuni anni, i marciapiedi del viale sono stati allargati, riducendo la sede stradale e "rubando" letteralmente almeno duecento posti auto ai residenti. Non è che ora si stia meglio: perchè nel frattempo sono state pitturate striscie blu (in abbondanza) e striscie gialle (poche). Nella tratta dove abito (numeri dispari - da piazza Oberdan a via Morelli - solo righe blu...) abbiamo due file di auto parcheggiate (una illegalmente) e la carreggiata misura cm 275, di modo che se deve passare un'ambulanza o un camion dei pompieri e qualche bischero ha parcheggiato un po' comodo, non passa più nessuno.
Gli specchietti spaccati si contano a centinaia, di vigili nemmeno l'ombra.
Ho spedito mails e lettere al sindaco, al vice-sindaco, all'assessore pro-tempore (Goggi prima e Croci adesso) segnalando il disagio, ma niente !!! Mesi fa abbiamo avuto la sorpresa di avere un volantino che diceva che avrebbero accorciato il marciapiede, ma il lunedi previsto, alle 9, contrordine e ruspe a casa !!! Croci voleva allargare il marciapiedino lato tram per non far parcheggiare più da quel lato !!! rubando altri 30 posti auto !!! demenziale.
Pensare che basterebbe mettere un piccolo scivolo lungo il bordo del marciapiede in modo che le auto parcheggiassero metà sopra e metà sotto il marciapiede...poca spesa e molta rapidità...
Ma in questo modo sarebbe troppo semplice...
Gianni

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 27/04/2007 - 15:16
«Dalle 8 del mattino tutto giace ammassato sull'asfalto»

«Papiniano, troppi rifiuti e cattivi odori»

La lettera indirizzata al sindaco Moratti da un consigliere di Zona 1 e dal comitato residenti: «Manca il rispetto delle più elementari norme»

Egr. sig. Sindaco, le inviamo alcune immagini dei rifiuti abbandonati dagli ambulanti del mercato di viale Papiniano - piazza Sant’Agostino sabato 21 aprile e altre di sabato 27 gennaio. Non pensiamo servano i tecnici della Asl o dell’Amsa per constatare il mancato rispetto delle più elementari norme igieniche e in materia di raccolta differenziata dei rifiuti. Due volte la settimana, il mercato si svolge il martedì e il sabato, i residenti della zona sono costretti a convivere con la maleducazione degli ambulanti e a vivere nel degrado e nei cattivi odori causati proprio dal comportamento degli ambulanti.

Basterebbe poco, impignare le cassette di legno senzagettarle una sopra l’altra e mettere l’umido nei sacchi neri, per migliorare sensibilmente la situazione e facilitare le operazioni di pulizia. In particolare la montagna di contenitori di polistirolo bianco che si vede in alcune foto sono i contenitori nei quali viene esposto e conservato il pesce. Alla base si notano avanzi, ghiaccio scongelato, scoli dell’acqua per la pulizia del pesce. Dalle 8 del mattino tutto ciò giace ammassato sull’asfalto fino all’arrivo degli operatori dell'Amsa dopo le 19, al termine del mercato. Lasciamo immaginare gli odori e la condizione della zona, soprattutto d’estate col caldo.

Al termine del mercato l'Amsa, con grande sforzo dei suoi operatori, ripulisce perfettamente l’area dopo diverse ore di duro lavoro. Da anni il Consiglio di Zona 1 e il comitato dei residenti chiedono agli operatori del mercato il rispetto delle regole di convivenza ma ogni tentativo è andato fino ad ora a vuoto e la situazione col tempo continua a peggiorare. Anche i vigili impegnati sul mercato ottengono pochi risultati. Certo di un Suo positivo riscontro, siamo a disposizione per fornirLe tutta la documentazione riguardo ai diversi problemi causati dal mercato (esposti, mozioni approvate dal Consiglio di Zona 1, segnalazioni ai vigili, alla Asl, al difensore civico e relative risposte). Ringraziando per l’attenzione, inviamo cordiali saluti.

Stefano Bolognini
Presidente Commissione Verde e Identità Consiglio di Zona 1

Gianluigi Cammarota
Portavoce Comitato Papiniano - Sant’Agostino

27 aprile 2007

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 11/04/2007 - 16:14
dal sito Web del Comune di Milano:

IN PERIFERIA LO SPORT "BATTE" IL DEGRADO. COLLI E TERZI: "RIVITALIZZEREMO I QUARTIERI PER CONTRASTARE IL DISAGIO GIOVANILE"

Nella realtà italiana il fenomeno del disagio giovanile sta assumendo una rilevanza significativa anche fuori dall’ambito scolastico. Il Comune interviene con strategie che mirano a  promuovere le potenzialità e le risorse di ciascuno nel contesto sociale di riferimento.
Nove incontri, uno per Zona, con genitori, allenatori e agli addetti ai lavori, per promuovere la cultura dello sport fra i giovani e restituire un ruolo primario all'attività motoria. Queste sono le premesse da cui parte il progetto, "Genitori e figli nello sport. Crescere insieme", presentato dagli assessori Ombretta Colli (Aree Cittadine e Consigli di Zona) e Giovanni Terzi (Sport e Tempo libero), insieme al presidente di Psicosport, la psicologa e docente universitaria Marisa Muzio, e al ct della Nazionale di basket, Sandro Gamba.

"Con questi corsi intendiamo rivitalizzare le periferie e creare momenti d’incontro e aggregazione, spazi culturali e per lo svago – ha spiegato l’assessore Ombretta Colli. - La percezione della sicurezza è strettamente legata al livello di vivibilità dei quartieri e alla loro capacità di rappresentare l’identità dei luoghi e delle comunità che li vivono".
Il Comune mette a disposizione dei giovani milanesi spazi in cui possono praticare sport in maniera corretta e con insegnanti professionisti. Sono 141 impianti: l’Arena Civica gestita dal Comune, gli impianti affidati a Milanosport (33) e quelli affidati a terzi (107).

"Proponiamo a tutti i soggetti che lavorano o vivono a contatto con lo sport uno strumento per capire e prevenire fenomeni di disagio nei ragazzi e nel mondo sportivo cittadino. I fatti di Catania, la violenza negli stadi, i casi di bullismo nelle scuole– ha detto l’assessore Terzi -  sono tutti episodi da analizzare e prevenire. Milano offre molto a livello sportivo: le società sportive registrate dal Coni sono circa duemila, mentre le 9 zone della città hanno a disposizione strutture che garantiscono un’offerta altamente qualificata. Sport come presidio sociale e sport per tutti: ecco i nostri obiettivi". 

Calendario dei primi incontri:
16 aprile – Zona 3, Sala Consiliare in via Sansovino 9
9 maggio – Zona 8, Sala Consiliare in via Quarenghi 21
21 maggio – Zona 2, Teatro San Domingo in via Rovino 11/A
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Inserito da il Inserito da Claudio Spallina il Gio, 01/03/2007 - 16:36
Mi chiamo Claudio ho 45 anni sono disabile abito nella zona 1 di Milano, ho più volte scritto al presidente della zona 1 per il problema delle barriere architettoniche, ho ricevuto risposte anche dalla segretaria  dell'assessore Simini, decisamente molto confortanti, ma dopo un anno di sollecitazioni e richieste di adeguamento e di accertamenti, nella mia zona non ho visto assolutamente nessun lavoro.
Ho più volte fatto osservare come nella zona in cui vivo e anche in centro esistono ancora marciapiedi senza i relativi scivoli, e in alcuni casi risultano troppo ripidi.
La città intera è piena di barriere architettoniche, negli uffici pubblici, cinema. poste, i vari bancomat delle banche che dovrebbero secondo me essere trasferiti all'interno, per via della sicurezza.
Dove abito vi sono alcune banche in cui è impossibile entrare, per non parlare dei vari negozi, hanno la maggior parte il classico scalino, basterebbe che il comune chiedesse che per l'accesso al locale di dotarsi anche di uno scivolo. 
Per non parlare dei bagni accessibili per i disabili nei vari ristoranti pizzerie etc, inesistenti.
Ci sarebbe da parlare per molto tempo.
In conclusione chiedo al comune oltre che ad istituire un forum per varie problematiche, sarebbe opportuno crearne un osservatorio  anche per i problemi sulle barriere architettoniche.
Monitorare questa città ed eseguire lavori di adattamento.
Io penso che se si riesce a rendere vivibile ed accessibile una città a un disabile, figuriamoci per una persona normodotata, sicuramente l'attenzione per i più deboli è un segno di civiltà, bisogna mettere al primo posto il rispetto della  vita, salute, dignità e  dell'uomo, e poi costruire.
Distinti saluti
Spallina Claudio
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 09/02/2007 - 16:03
Cari consiglieri e cittadini partecipanti a www.partecipaMi.it,
porto alla vostra attenzione l'ennesima lettera al Corriere della Sera relativa ai Consigli di Zona e al loro ruolo... ci adoperiamo, con il supporto della telematica, per far riacquistare la fiducia perduta ai cittadini e per far funzionare realmente il decentramento?

da ViviMilano - Il caso del giorno
http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2007/02_Febbraio/09/caso.shtml

Delusi e frustrati, scontenti dei consigli di zona

Nei partiti si lavora sulla ricerca del consenso e sull’occupazione dei posti. E poi che fine ha fatto l’assessorato al decentramento?
  
Le scrivo con cognizione di causa poiché sono stata per 10 anni consigliere della zona di decentramento 19, ora inglobata nella 8 e poi non mi sono più ricandidata. I miei 10 anni al servizio dei cittadini della mia «cittadella» sono stati colmi di tanto lavoro e di tante frustrazioni. In quel periodo ero capogruppo del Pri e presiedevo le commissioni Sanità ed Educazione. Il mio dispendio di tempo e di energie era finalizzato sempre all'ascolto dei cittadini che mi si rivolgevano con la passione civile di chi crede di poter risolvere qualche piccolo problema. Ho ribadito spesso, direi tutte le volte che le istanze del consiglio venivano cassate o ignorate dal Comune centrale, la necessità che ogni consigliere presentasse le sue dimissioni per una questione di dignità e per non gravere sui costi dell'amministrazione comunale come peso morto: l'ho fatto senza successo. In realtà occorre dire che pochissime persone si accostano alla politica con spirito di servizio, i consiglieri di zona sono per la maggior parte politici, anzi portaborse di politici più importanti e quindi la loro presenza sul territorio con un ruolo comunque istituzionale ha la funzione di «tenere in caldo» l'elettorato di questo o quel consigliere comunale. Per concludere credo che nessuno cambierà nulla, questo decentramento una funzione ce l'ha e non è certo quella di essere realmente al fianco dei cittadini. Purtroppo!

Manuela Valletti


Gentile signora Valletti, partiamo dal finale della sua lettera per non lasciar cadere una questione, quella dei consigli di zona, che merita una seria riflessione sulla cosiddetta politica partecipata: se nessuno se li fila, questi consigli di zona a che cosa servono? Può darsi che la visione sia diversa a seconda del colore politico di chi scrive (in genere chi sta all’opposizione è sempre più critico), ma su una cosa mi sembra siano tutti d’accordo: l’attuale regolamento non funziona, la cabina di comando della politica ignora il decentramento, i consiglieri di zona potrebbero essere soci di una bocciofila, dell’Arci o di un circolo Lions e lo Stato risparmierebbe un bel mucchio di quattrini. Riceviamo e pubblichiamo altri contributi meritevoli che difendono la buona volontà di chi è stato investito da un mandato elettorale. Leitmotiv: l’amministrazione è sorda sia nei confronti dei cittadini, singoli ed organizzati, che dei loro eletti come legittimi portavoce. «I Consigli di Zona, ad oggi, funzionano senza che il vigente Regolamento del Decentramento sia attuato dal Sindaco, dalla Giunta, e anche dai presidenti di zona. Gran parte dei consiglieri supinamente subiscono in silenzio...» Qualcuno protesta. In zona 5, Ettore Brusatori (Lista Dario Fo), Claudio Muzzana (Margherita) e Gianni Esposto (Lista Ferrante) non nascondono l’avvilimento e ammettono uno «snervante lavoro investigativo presso i vari settori del Comune, per conoscere cosa si prevede di realizzare in zona....». Filippo Maraffi, di Rifondazione, segnala alcuni risultati raggiunti all’interno del consiglio di zona 1: recinzione dell'asilo nido di Via Palermo, rifacimento dei giardino di corso di Porta Romana e via Crivelli ristrutturazione ed al rilancio dei Centri di Aggregazione Multifunzionali fino ad ottenere le strisce pedonali dove erano necessarie, ma si dichiara «frustrato dallo scarso interesse, se non dal rifiuto assoluto, che le Giunte succedutesi negli anni, hanno riservato alle nostre deliberazioni». Io ho già detto come la penso e lo ripeto: tra politica e cittadini il meccanismo si è inceppato. Non è vero che i consigli di zona non facciano nulla, ma nei partiti si lavora molto sulla ricerca del consenso e sull’occupazione dei posti. Lo spirito di servizio? È una rarità. La politica- immagine ha altri slogan: si è per quel che appare. E a proposito di apparizioni, che fine ha fatto l’assessorato al decentramento? Forse sui consigli di zona può dirci qualcosa.

Giangiacomo Schiavi

09 febbraio 2007
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Dom, 04/02/2007 - 14:53

dal sito Web del Comune di Milano:

http://www.comune.milano.it/webcity/portale/homepage.nsf/vinEvidenza/DSEV-6Y2N3K

ILLUMINAZIONE. IL PIANO DEL COMUNE PER STRADE E PALAZZI

Risparmio energetico e armonia con il contesto urbano sono alla base del nuovo piano di illuminazione attualmente allo studio dell'assessore ai Lavori Pubblici Bruno Simini. L’obiettivo è arrivare a un sistema "intelligente" che consente di accendere e regolare automaticamente i punti luce.

"Stiamo studiando un sistema di illuminazione che sia in grado di regolare l’accensione e l’intensità dell’illuminazione in base alle esigenze del luogo e del momento – ha spiegato Simini. – Ciò permetterà all’Amministrazione di ottenere anche un risparmio energetico".

"Ho intenzione di consultare i Consigli di Zona e ascoltare i milanesi - ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici - per capire in quali quartieri e in quali vie i cittadini provano maggior disagio o paura quando viene buio. Tutti possono intervenire, segnalando le situazioni di maggior pericolo. La collaborazione tra Amministrazione e residenti è importante, perché illuminazione vuol dire sicurezza: la luce tiene infatti lontane le attività illecite che godono solitamente della complicità del buio".

Il nuovo piano della luce è frutto anche del lavoro di squadra. "Sto lavorando - ha proseguito Bruno Simini - con i colleghi di giunta Maurizio Cadeo (Arredo Urbano), Vittorio Sgarbi (Cultura), Ombretta Colli (Periferie) e con il vice sindaco Riccardo De Corato per definire le priorità di intervento: partiremo dai punti di accesso alla città, come la Stazione centrale, l'aeroporto di Linate, i Cimiteri Maggiore e Monumentale e le vie limitrofe. Luoghi che rappresentano il biglietto da visita della città per chi viene da fuori e che spesso sono aree di ritrovo della piccola criminalità".

Infine, una particolare attenzione sarà data all’estetica: "Luce vuol dire sicurezza, comfort per i cittadini, ma anche estetica e appeal - ha concluso l’assessore Simini. Perciò i nuovi interventi terranno conto del contesto urbano circostante. Questa filosofia vale per i monumenti ma anche per le zone interessate da interventi di riqualificazione e per i quartieri di nuova edificazione".

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Sab, 03/02/2007 - 14:17

Da ViviMilano - caso del giorno

http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2007/02_Febbraio/03/caso.shtml

Mappa web in ogni quartiere per aiutare i consigli di zona

Spesso ci si chiede perché non amiamo più la nostra città; nell'articolo sui consigli di zona ho trovato la mia risposta. Ho sentito troppo spesso tanti cittadini criticare il lavoro svolto dalla nostra amministrazione e così, per non unirmi al gruppo già troppo numeroso, ho deciso di frequentare il consiglio della mia zona per cercare di capire il meccanismo. L'esperienza è stata a dir poco disarmante poiché: - I consiglieri, che hanno sicuramente un altro lavoro, arrivano alle convocazioni sempre all'ultimo momento, e una volta apposta la firma attestante la presenza, si disinteressano generalmente del problema che si va a discutere. Telefonano, rispondono alle chiamate, intavolano discussioni o parlano del più e del meno con gli altri consiglieri, vanno a bere il caffè, insomma la loro presenza è puramente fisica. - Il Presidente di turno comincia affermando «sappiamo che il nostro è un parere puramente consultivo che conta come il due di picche» siamo lo stesso chiamati dal/dai cittadini a discutere di questi lavori... e via a filosofeggiare su ciò che si dovrebbe o potrebbe fare, ma si sa come vanno a finire queste cose! (sic!). Ho presenziato per otto mesi, sacrificando le poche ore libere e le assicuro che oggi mi sento di avere buttato via il tempo. Basterebbero, infatti, una o due persone che possano riferire al Consiglio Comunale, o mettere in atto quello che anche lei suggerisce creando una mappa web in ogni quartiere.

Pinuccia Merli

Gentile signora, la sua sintesi è un funerale annunciato: i consigli di zona sono morti ma fingono di non saperlo. Milano deve avere il coraggio di dirlo, per scuotere un'afasia partecipativa che finisce il giorno dopo del voto. Con questo sistema la politica non attira, allontana. Se nessuno li ascolta, se non hanno poteri, se è difficile per chi lavora partecipare alle sedute bisognerà trovare il modo di farlo sapere, anche se nel grigio tran tran c'è chi se ne sta comodamente adagiato: è una comoda poltroncina. I consigli di zona non sono mai decollati. Neppure quando le giunte di sinistra li avevano eletti a modello di partecipazione dal basso. Decentramento, si chiamava. Ma spesso era semplice interdizione. E oggi che anche il consiglio comunale — con la riforma che rafforza i poteri del sindaco — ha un ruolo marginale, la debolezza si sente ancora di più. La replica in piccolo del dibattito del consiglio comunale si svolge nell'assoluta indifferenza dei cittadini. Eppure, ci ricorda Claudio Schirinzi, conoscitore come pochi della politica milanese, ciascuna delle nove zone della città, prese singolarmente, potrebbe essere — per numero di abitanti — la seconda città della Lombardia. Una giovane neoeletta ci ha fatto questa descrizione di una seduta, che somiglia a quella raccontata nel suo blog da Francesca Zajczyk, sociologa eletta in consiglio comunale. Cosa fanno i consiglieri di zona? «...Cavillano, punzecchiano, leggono chili di parole, parlano in austro-asburgico, citano, fanno riferimenti, si alzano in piedi come in Parlamento, fanno pausa come Celentano: con il solo obiettivo di perdere tempo e se possibile evitare la votazione». Perché continuare così? Perché non si trova il modo di rendere più utile il ruolo di chi dovrebbe essere un'antenna sensibile sul territorio? Io non sto dalla parte di chi spara sempre e comunque su Milano (caro Toscani, a volte esageri) e credo che anche i lettori siano animati dalla voglia di dare una spinta a questa città. Ma certe istituzioni rischiano di diventare anacronistiche, se non si aggiornano. Non sarebbe meglio ridurre il numero dei consiglieri e i relativi costi? Non sarebbe utile una sintesi moderna dei problemi, l'uso di internet, una mappa interattiva per segnalare i casi più urgenti? Si può cominciare a porre il problema? Io credo di sì. E presto bisognerà arrivare anche a parlare del grande sonno del consiglio comunale.

di Giangiacomo Schiavi

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Inserito da il Inserito da Paolo Ramella il Mar, 30/01/2007 - 12:22
Cari Amici,
segnalo che Milanomuripuliti-MMP (Forum: http://www.retecivica.milano.it/milanomuripuliti - Email: milanomuripuliti@rcm.inet.it ) il giorno 10 Febbraio in Piazza Cordusio (dalle ore 11 alle ore 17) raccoglierà le firme per la petizione allegata, per dire finalmente basta a questi scarabocchi infestanti nella nostra città. 
La petizione è già disponibile sul web all'indirizzo www.petitiononline.com/a1b2cde/petition.html.
Grazie per il sostegno che vorrete riservarci e a presto.
Un cordiale saluto
Milano Muri Puliti 

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