.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 1
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 21/06/2011 - 21:57

... vedi la relativa news per saperne di più e partecipa subito al nuovo forum (magari trasferendo lì le questioni rimaste aperte che ti stanno a cuore)!
Smile
Oliverio

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Inserito da il Inserito da Luca Geoni il Ven, 29/04/2011 - 12:50

Posto che. La rete di superficie è indispensabile per la capillarità e per la distribuzione dei flussi di utenti portati dal metrò;
- che dagli anni'70 le amministrazioni, in aggiunta all'ovvia ristrutturazione della rete hanno perseguito invece un'esagerata riduzione dei percorsi tranviari, costringendo le linee superstiti ad incanalarsi ed incolonnarsi su pochissime direttrici;
- Che I jumbo tram sono necessari per il flusso di utenti anche in centro; e che al mondo non vengono più costruiti tram corti perché privi di utilità rispetto al costo;
- che sono le auto ad ostacolare tram lunghi o corti che siano e non viceversa;
- che in tutto il mondo vengono impiantate nuove tranvie anche nei centri storici;
- che l'eccesso del noto "carosello tranviario" in Duomo degli anni '20 ha portato ad un altrettanto esagerato diktat: "basta tram" in Duomo (ma sì a due Metrò appena sotto);
- che Milano aveva da tempo la velocità commerciale più scarsa d'Europae che rallentamenti imposti alle carrelli, distanziamenti alle fermate e mancata preferenziazione dei semafori l'hanno ulteriormente abbattuta, insieme ai numerosi cartelli "tram a passo d'uomo" fioriti negli ultimi mesi;

ritengo opportuno che  sia collogato un doppio binario da Via Mazzini verso la Scala/T.Grossi, passando davanti al palazzo Carminati (di fronte al Duomo) per alleggerire il carico di Via Orefici/Broletto. Di sicuro una fermata fatta bene di un tram moderno farebbe sicuramente miglior figura dello stallo dei taxi attuale. Nessun problema di vibrazioni con i nuovi "letti assorbenti" per i binari e con le vetture moderne.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 24/03/2011 - 16:29

Ho il piacere di invitarvi al Convegno di apertura del progetto

CIVES - CIttadini VErso la Sostenibilità

che si terrà sabato 2 Aprile 2011
dalle ore 9.30 alle 13.30
presso il Centro SeiCentro
Via Tolstoj 5 (angolo Via Savona) - Milano

CIVES è un progetto partecipativo che interessa l'area della Darsena di Porta Ticinese e dei Navigli milanesi, e l'area denominata "Parco delle Risaie". Il progetto si propone di promuovere un ruolo attivo dei cittadini e degli operatori agricoli nella costruzione di un nuovo rapporto tra la città di Milano (con i suoi stili di vita), e l'agricoltura di prossimità, affrontando al contempo il tema della funzione e della qualità urbana dell'area della Darsena di Porta Ticinese.
Gli strumenti di attivazione della rete territoriale saranno sia off line che on line, attraverso l'attivazione di tavoli di lavoro, sul territorio e in rete.
Il progetto, cofinanziato da Fondazione Cariplo nell'ambito del bando 2010 "Educare alla sostenibilità", è promosso da Fondazione RCM - Rete Civica di Milano (capofila), Associazione Parco delle Risaie, ARCI Milano e DIAP (dipartimento Architettura e Pianificazione - Politecnico di Milano). Vede inoltre la partecipazione di una variegata rete di attori del territorio.

Sabato 2 aprile 2011 durante il convegno di apertura del progetto si approfondiranno i seguenti temi:
- il progetto CIVES, la partecipazione in rete e nel territorio (Fondazione RCM - Rete Civica di Milano)
- l'agricoltura urbana per Milano (Associazione Parco delle Risaie)
- territorio, agricoltura, pianificazione: le questioni aperte (DIAP) - Politecnico di Milano
- cittadini consumatori consapevoli: l'esperienza dei gruppi di acquisto solidali (ARCI)
- l'agricoltura periurbana a Milano: opportunità e prospettive (ISTVAP - Istituto per la Tutela e la Valorizzazione dell'Agricoltura Periurbana)

Per partecipare al convegno occorre registrarsi qui:
http://aperturacives.eventbrite.com/

Per approfondimenti sul progetto e per partecipare on-line:
www.cives.partecipaMi.it

su www.cives.partecipaMi.it
si partecipa con l'account di partecipaMi effettuando il login qui
http://www.cives.partecipami.it/users/login
(se non ricordi i dati - username e password - del tuo account partecipaMino, scriviMi...)
www.cives.partecipaMi.it ha anche la sua pagina Facebook:
http://www.facebook.com/pages/Progetto-CIVES-Cittadini-Verso-la-Sostenibilita/153939654667767

Buona partecipazione!

:-)

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 09/03/2011 - 22:10

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

VERDE. SALVI GLI ALBERI DI VIA FILARETE. CADEO: “UNA VITTORIA RAGGIUNTA CON UNO SFORZO COMUNE”

Milano, 9 marzo 2011 – Salvati gli alberi in via Filarete. Grazie all’intervento dell’assessore all’Arredo Urbano e al Verde del Comune di Milano, Maurizio Cadeo, sono state eliminate solo le piante che costituivano un rischio oggettivo ed elevato per  la sicurezza della circolazione ferroviaria.

“Una grande soddisfazione per gli abitanti del quartiere che avevano sollevato il problema, invocando un nostro intervento già nel dicembre scorso. Ho salvato gli ailanti di via Filarete - spiega l’assessore Maurizio Cadeo – e ho chiesto ed ottenuto l’ampliamento dello spazio verde per consentire la realizzazione di un’ area che per quella via costituisce un bene preziosissimo e che d’ora in avanti sarà presa in carico dal Comune, ovviamente con l’onere della manutenzione. E’ stata una battaglia ideale che ha colto l’obiettivo grazie all’impegno dei residenti e alla sensibilità dimostrata da Ferrovie Nord che aveva condiviso – conclude Cadeo – la necessità di salvaguardare oltre ai propri compiti di servizio, un bene collettivo primario come il verde. L’amministrazione ha un fine prioritario:  ascoltare e soddisfare le esigenze del cittadino.  Il comitato di via Filarete ci aveva rivolto delle richieste che noi, oggi, siamo riusciti a far rispettare grazie all’accordo raggiunto”. 

“La riqualificazione di questa area verde è un traguardo perché risolve il problema di un margine urbano degradato e sofferente che sarà trasformato 
in verde urbano di qualità anche grazie ad un innovativo progetto che prevede la partecipazione dei cittadini chiamati a collaborare e a fare proposte. La linea politica del Comune di Milano e dell’assessorato all’Arredo Urbano e al Verde è quella della rivalutazione e implementazione del patrimonio arboreo della città e l’impegno per  via Filarete ne è un esempio”.

“Il comitato di via Filarete non può che ringraziare ancora l’assessore Cadeo, senza il quale la strada sarebbe diventata un deserto – dichiara Paola Cavalieri, portavoce del comitato di via Filarete –. E’ vero, abbiamo perso qualche pianta sulla cui pericolosità le Ferrovie Nord hanno, a ragion veduta,  particolarmente insistito, ma abbiamo salvato il filare e la striscia di verde che il Comune di Milano si è impegnato a trasformare in un giardino curato e rigoglioso  e che potrà valere d’esempio per altre esperienze simili”.

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Inserito da il Inserito da Roberto Jonghi Lavarini il Mar, 08/03/2011 - 12:30
Milano, 7 marzo 2011
Ho sempre sostenuto che in Politica servono maggiore partecipazione, trasparenza e meritocrazia. Per questo, trovo sia giusto e corretto dare l'esempio,  informandoVi che, in vista delle prossime elezioni comunali di Milano, ho ufficialmente chiesto ai vertici locali del Popolo della Libertà, di essere candidato alla Presidenza della 1° Circoscrizione (Zona Uno - Centro Storico), per rafforzare la presenza, sopratutto culturale e sociale, della destra nella coalizione e nella città. La mia legittima richiesta poltica è stata fortemente incoraggiata da amici e sostenitori ed è ufficialmente sostenuta dal Movimento Destrafuturo, dal Centro Studi Patria e Libertà, dal Comitato Destra per Milano e dalla Associazione Milano Sinergie 2015 ma hanno condiviso e sosterranno questa mia scelta anche diverse associazioni professionali e di categoria (AMPE, ADSI, UPPI e ANACI), circoli culturali e comitati di quartiere, esponenti politici del centro-destra (del PDL ma anche della Lega Nord e de La Destra). Dopo 25 anni di coerente ed appassionata militanza politica nella destra (FdG, MSI, AN e Fiamma) e 12 di esperienza amministrativa nel consigli di zona di Milano, sono fermamente intenzionato, da uomo libero, da milanese e da patriota, a dare il mio doveroso contributo al miglioramento della nostra città.
Roberto Jonghi Lavarini

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 25/02/2011 - 20:59

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

STRADE. UNA ROTATORIA ALL’INCROCIO TRA LE VIE MASSENA E ABBONDIO SAN GIORGIO, DA LUNEDI' I LAVORI
Simini: “Più sicuro l’attraversamento dei pedoni, più verde e stop alla sosta selvaggia” 

Milano, 24 febbraio 2011 – “Lunedì cominceremo i lavori per creare una rotatoria all’incrocio tra le vie Abbondio San Giorgio e Massena nella zona dell’Arco della Pace. Con queste opere proseguiamo nel piano di interventi per migliorare la viabilità di alcuni incroci e porre fine a problemi di sicurezza per automobilisti e pedoni”.

Lo rende noto l’assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture Bruno Simini.

“L’intervento, che durerà un paio di mesi - spiega Simini – renderà più sicuri gli attraversamenti pedonali, eliminerà la sosta selvaggia in prossimità dell’incrocio e aumenterà il verde”.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 22/02/2011 - 12:09

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

DAL COMUNE UN BANDO PER SOSTENERE I “GIORNALI DI ZONA”

Milano, 22 febbraio 2011 – Il Comune di Milano ha aperto un bando per sostenere l’editoria e l’informazione periodica locale. Sedicimila euro verranno messi a disposizione dei 13 migliori progetti redazionali che parteciperanno alla selezione. In questo modo il Comune intende valorizzare l’attività di informazione svolta dai “giornali di zona”. 

“Ritengo importante incentivare una comunicazione dedicata alle zone – afferma l’assessore alle Aree cittadine e Consigli di zona Andrea Mascaretti -. Che sia rivolta soprattutto a quelle persone che non utilizzano Internet e non sempre riescono ad avere tutte le informazioni sui servizi erogati dal Comune. Puntiamo in questo modo a prevedere una comunicazione istituzionale all’interno delle testate di zona".

Il bando è pubblicato su www.comune.milano.it nella sezione “Bandi” alla voce “Contributi”. Il contributo andrà a parziale copertura delle spese di funzionamento sostenute dai periodici di quartiere, quali ad esempio l'acquisto della carta per la stampa e della strumentazione informatica e tecnologica per le attività editoriali e l'acquisto di abbonamenti alle agenzie di stampa. 

I soggetti in possesso dei requisiti indicati nel bando possono fare domanda e inviare la relativa documentazione entro le ore 12.00 del 15 marzo 2011 al Protocollo della Direzione Centrale Aree Cittadine e Consigli di Zona, in via Larga 12, 2° Piano, stanza 285.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 14/02/2011 - 12:01

Da milano.corriere.it:

«se dobbiamo dare 23mila euro a Palazzo Marino non possiamo fare i lavori»

Braidense, restauro con beffa

Piove nella biblioteca. «Mancano i fondi per la tassa sui ponteggi». Il Comune: dovete pagare

Bisogna restaurare i tetti. Perché sono vecchi, perché sono danneggiati e ad ogni acquazzone l'acqua scava, filtra e allarga macchie d'umidità sui soffitti. Sotto il tetto del palazzo di Brera c'è la biblioteca Braidense con i suoi saloni settecenteschi, i codici, gli incunaboli e un prezioso tesoro di volumi. Ci sarebbero i fondi, per quel restauro, ma buona parte rischia di finire nel pagamento di una tassa, bloccando i lavori. Per dirla con esattezza, si tratta del pagamento di un «canone». E in questa precisazione si annida la capriola burocratica con cui il Comune ha negato alla Soprintendenza per i beni architettonici la possibilità di deroga al pagamento per l'installazione dei ponteggi. Un no che rischia di mandare in crisi l'ultimo tassello del restauro del palazzo.
La storia inizia il 5 ottobre scorso, quando il soprintendente Alberto Artioli scrive una lettera a Palazzo Marino spiegando che «il Comune ha richiesto il versamento di una congrua somma per l'occupazione del suolo pubblico che ovviamente non è possibile reperire tra i fondi a disposizione». Si tratta di 23 mila euro, necessari per lo spazio occupato dai ponteggi su via Brera. La Soprintendenza ha già speso gran parte della somma destinata al palazzo (un milione e 300 mila euro) per i restauri del cortile d'onore e delle facciate. Manca il tetto. È così partito l'appello al Comune con la richiesta di «valutare la possibilità di disporre la gratuità dell'occupazione del suolo», visto che Brera è patrimonio della città e che una sentenza della cassazione consente la deroga dalla tassa per interventi eseguiti dallo stato.
Sembra una pratica semplice, secondo qualcuno «doverosa». Aldo Bassetti, presidente dell'associazione «Amici di Brera», ha organizzato con il Fai un'asta di vini e altre attività con cui ha raccolto 28 mila euro per aiutare la Braidense. «È incredibile - spiega Bassetti - che la burocrazia possa intralciare, mettere a rischio o ritardare un lavoro così necessario come il restauro del tetto di Brera».
Il no del Comune è contenuto in un parere dell'avvocatura. E spiega che, in base al nuovo regolamento sulla pubblicità approvato da Palazzo Marino, per l'occupazione del suolo pubblico è stato «abbandonato il regime della tassazione, introducendo il canone». Conclusione: «Per quanto sopra esposto, non si accoglie la richiesta di non pagamento del canone». In queste settimane sono in corso i lavori per la sistemazione della strada, i ponteggi non potrebbero comunque essere montati. La Soprintendenza dovrà però trovare nuovi fondi per proteggere dalla pioggia la collezione della Braidense.

Gianni Santucci Armando Stella

14 febbraio 2011

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Inserito da il Inserito da Eugenio Galli il Mar, 08/02/2011 - 17:00

La signora Claudia Buccellati, già presidente dell’associazione di via Montenapoleone, in un intervento pubblicato qualche giorno fa con il titolo “Montenapoleone salvata dai privati” evidenzia lo stato di «disordine estremo», di sciatteria, di incuria in cui versa una delle strade simbolo dello shopping high spender che contraddistinguono Milano nel mondo.

Vorrei fare alcune osservazioni.

 

Intanto per segnalare alla signora, nel caso non lo avesse notato, che quello stato di scarsa cura caratterizza in modo diffuso la città, e non solo via Montenapoleone. Vogliamo parlare delle condizioni di piazza Duomo? Del degrado della pavimentazione di corso Vittorio Emanuele? Dei monconi di binari dismessi sparsi lungo le strade cittadine, rimasti anche dopo il recente intervento di riqualificazione dell’arredo urbano di corso Buenos Aires dove tuttora si immergono malinconicamente, con un curioso effetto carsico, sotto la costosa pavimentazione in pietra appena completata in piazza Oberdan (ricordo del tram che percorreva oltre venti anni fa via Spallanzani)?

Non intendo sostenere che il mal comune sia un mezzo gaudio. Ma solo che, forse, è giunto il tempo di guardare la città andando oltre la propria bottega. Questo è l’amore per Milano che sembra mancare in molti casi.

 

Secondo. Proprio nel continuare a intendere via Montenapoleone come “strada di scorrimento” si annida una delle cause del degrado attuale. E’ altrimenti solo un caso che via della Spiga, appartenente al medesimo “Quadrilatero della moda” e situata solo qualche decina di metri più in là, appaia molto più curata, piacevole e ordinata?

D’altro canto, credo che per desiderio di verità corra l’obbligo di ricordare che il Comune di Milano, al tempo dell’assessore Croci, aveva commissionato uno studio accurato e predisposto perfino una delibera per riservare a bici e pedoni quella strada. Addirittura risultano delle poste di bilancio per cinque milioni di euro, proprio per realizzare quel piano, poi stoppato dalla politica per mancanza di coraggio e di visione dell’interesse collettivo.

 

Terzo, e ultimo punto. Nel suo intervento, la signora Buccellati, storica oppositrice di ogni proposta di pedonalizzazione di via Montenapoleone, cita per ben due volte la parola “biciclette”. Con una connotazione decisamente negativa.

Da ciclista, mi permetto di suggerire alla signora, cui certamente non mancano i mezzi, di gettare uno sguardo meno distratto a quel che accade in altre città evolute intorno a noi: penso a Vienna, a Berlino, a Parigi, come a Strasburgo, Bordeaux, Monaco... Noterà certamente l’attenzione e la considerazione di cui – dal supermercato alla raffinata boutique – godono la bici e il ciclista, quest’ultimo non solo in quanto turista ma anche in quanto cliente. E magari cliente “big spender”. Anche da questa permanente amnesia dipendono l’arretratezza e la sciatteria di Milano.

Quanto al disordine creato dalle biciclette legate ai pali, probabilmente una soluzione esiste, e non è certo quella di allontanarle dalla via, bensì quella di dotare finalmente questa città di parcheggi per bici diffusi in tutte le strade e degni di questo nome. E non quegli inutili stalli per la sosta che si stanno realizzando in molti punti di Milano (ad esempio, in corso Buenos Aires come in piazza San Babila) disegnati con le sole strisce di vernice a terra. Perché chi usa la bici per i propri spostamenti – indipendentemente dalla misura del suo portafoglio – desidera ritrovarla al suo arrivo. E quindi necessita di legarla ad un sostegno fisso. Se questo non c’è, ognuno si arrangia come può. Può anche non piacere, ma è abbastanza inevitabile.

 

Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY onlus)

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 03/02/2011 - 12:57

Da milano.corriere.it:

Approvata dal Consiglio di zona 1 la richiesta di annullare i divieti

Smog, la rivolta del centro
Moratti: la salute prima degli affari

La replica del sindaco alle accuse dei commercianti. I residenti della prima cerchia: basta disagi

MILANO - «Stiamo lavorando per un equilibrio tra le esigenze dei commercianti e l'esigenza di tutelare la salute dei cittadini, che viene prima di tutto». Letizia Moratti difende il pacchetto antismog dall'attacco dei negozianti: l'emergenza è sanitaria, dice, gl'interessi di bottega vengono dopo. Eppure, mentre Milano arranca e si avvia verso la seconda domenica senz'auto, anche se più soft, il fronte della rivolta si allarga: anche gli abitanti nei Bastioni sfidano l'embargo, invocano una deroga e sollecitano la sospensione dell'ordinanza. Il divieto di circolazione nella Cerchia, si legge in una mozione approvata dal Consiglio di Zona 1, è «particolarmente penalizzante per i residenti» in zona Ecopass che sono «impossibilitati a circolare anche per esigenze che possano richiedere l'uso della vettura». Le esigenze: lavoro, spesa, figli. Così la presidente Micaela Goren Monti (Pdl): «Sono sommersa da email e telefonate. La gente è esasperata».

Il segno è stato passato il 12 gennaio: le polveri sottili, da allora, non sono più scese sotto la soglia d'allarme. I provvedimenti d'urgenza hanno già fermato le auto inquinanti (al dodicesimo giorno di Pm10 fuorilegge), ordinato una domenica a piedi, imposto l'abbassamento di un grado delle caldaie e proibito l'area Ecopass, da lunedì, ai veicoli sottoposti al ticket (pendolari, residenti e commercianti). È questo il divieto che più incide sul sistema di trasporto milanese: colpisce il 50% dei furgoni e impedisce gli spostamenti «sporchi» degli abitanti. Simonpaolo Buongiardino, dell'Unione del Commercio, incontrerà oggi il vicesindaco De Corato: «Rischiamo una gravissima carenza di rifornimenti». Il Cdz 1 rilancia: «La situazione è insostenibile». I vigili urbani, ieri, hanno staccato le prime multe: «Tolleranza finita».

Il dispositivo del Comune sospende le misure d'emergenza dopo tre giorni consecutivi di aria pulita, ma le previsioni meteo sono infelici: domenica, quasi certamente, scatterà lo stop alle auto. Un blocco flessibile, l'ha definito il sindaco: «Cercheremo di lavorare per creare meno disagi possibili». Il Comune potrebbe concedere ai commercianti già oggi una finestra d'ingresso ai Bastioni per il carico e scarico merci e restringere gli orari di una domenica ecologica che coincide con l'apertura straordinaria dei negozi: 8 ore di blocco anziché 10, dalle 8 alle 16 o tra le 10 e le 18.

Attacca Roberto Caputo, Pd: «È una Moratti indecisa, titubante». Il Codacons, visto l'assedio del Pm10, invoca «la chiusura delle scuole». Intanto, diciannove sindaci dell'hinterland di Pdl e Pdl hanno chiesto e ottenuto dal presidente della Provincia Guido Podestà la convocazione di un summit antismog: «Apriamo un tavolo di confronto permanente per pianificare strategie comuni sui temi dell'ambiente e della salute pubblica». Giorgio Oldrini da Sesto: «O tutti prendiamo gli stessi provvedimenti o si creano solo disagi ai cittadini». Graziano Musella, Assago: «Subito azioni condivise». Il vertice è fissato per il 9 febbraio.

Armando Stella
03 febbraio 2011

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