.: Al Consiglio Comunale vorrei dire che...
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Mer, 31/01/2007 - 20:38
Per le auto a cui viene impedito di circolare per inquinamento vanno ridotti bollo e assicurazione pro-quota perchè girando di meno per legge si riduce il “possesso” (e quindi la relativa tassa), e il rischio di sinistri (assicurazione).

Il legislatore deve mettere mano a nuovi criteri di giustizia, e rendere a quei cittadini espropriati parzialmente del loro bene un minimo di giusto risarcimento.

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Annalisa Barbieri il Lun, 29/01/2007 - 09:25

LA CONVENZIONE PER LA COSTRUZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE NEL SOTTOSUOLO  PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARCHEGGIO SOTTERRANEO RESIDENZIALE CITA all'
1.Art.14
 "il costo del box ...PIANO ECONOMICO FINANZIARIO prezzo medio €.15.872,13 da adeguare: con riferimento ISTAT per il 
  costo   di costruzione alla data di effettiva cessione dei singoli box..."
N.B.
SI scopre che il PIANO ECONOMICO FINANZIARIO è RIFERITO AL 2002 E PERTANTO L'ADEGUAMENTO istat PARTE DA QUELLA DATA anche se il progetto viene approvato nel 2003 e l'inizio lavori 2005.
Pertanto l'adeguamento istat lo si conosceva già fino al 2005, ma l'adeguamento viene applicato comunque sulla cifra di €.15.872,13 e alla consegna del box ,senza tenere conto dei versamenti effettuati a stato avanzamento lavori e pari all'80% della cifra .Quindi l'adeguamento viene applicato totalmente partendo dal costo iniziale del 2002 e fino  al 2006 .Forse manca una precisa informazione , per fortuna che il Piano Economico Finanziario non è del 1900!!!!!!

2. MAGGIORI ONERI
    PER "COSTI DI TRASLAZIONE PROGETTO E MAGGIORI ALBERI RICHIESTI DAL COMUNE " €.500,00 A BOX ( I BOX SONO 185)

3. ACCATASATAMENTO
    €.720,00 A BOX (I BOX SONO SEMPRE 185)

4. ......manca il costo del rogito (SARA' UNA SORPRESA)

5. da chiarire che per la prenotazione sono stati versati €.1600,00 per tessera socio coperativa e costo per pratica(???)

totale i costi sono lievitati almeno del 40% , grande AFFARE IL BOX!!!!!!!!

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Dom, 21/01/2007 - 09:42

Uno dei progetti che con la dissoluzione della Provincia di Milano rischia di andare in fumo è quello dell'anello circolare boschivo attorno a Milano (METROBOSCO) che peraltro, al di là delle buone enunciazioni, pare tutt'ora essere un oggetto misterioso molto più simile ad una dichiarazione di buoni intenti che tardano a concretizzarsi (vedi sito www.provincia.milano.it e forum settore Ambiente). Sta incombendo la questione dell'Area Meropolitana milanese, bisogna fare in modo che questo importantissimo progetto non diventi la prima vittima illustre della prossima transizione istituzionale, la valenza del progetto è tale che fin d'ora bisogna pensare di traghettarne la regia istituzionale nel modo più conveniente possibile, facendo in modo che la collettività non abbia a soffrire dei noti difetti della nostra classe politica. 

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Sab, 20/01/2007 - 02:29

Ci si sta muovendo nella direzione giusta, è arrivata una boccata d'ossigeno.

Finalmente l'oggetto misterioso che dal 1990 incombe sulla Provincia, l'Area Metropolitana, pare fare un decisivo passo avanti, speriamo che non si risolva con una ennesima paralisi burocratico-amministrativa, ghiotto alibi per mascherare le cose non fatte di cui Milano ed hinterland hanno bisogno, per spostare ancora in avanti i traguardi mai raggiunti, approfittando delle nebbie che inevitabilmente inizieranno ad infittirsi.

In questi giorni in Provincia si sta facendo una sorta di bilancio di metà mandato, ci sono una serie di incontri per verificare lo stato di attuazione dei programmi, vediamo quali saranno gli esiti. Non vorrei fare frettolosi bilanci, ma su una questione in particolare che mi sta molto a cuore, quella dell'upgrading infrastrutturale delle strade della nostra Provincia mi pare ci siano criticità, un capitolo particolarmente doloroso e tutt'ora largamente incompiuto.

Mi riferisco a quelle strade da "Villaggio Walt Disney", retaggio di un'epoca che non c'è pi da troppo tempo, che circondano la città, indegne per Milano, che dovrebbero in primis rendere più scorrevole e sicuro il servizio pubblico operato con autobus adibiti alla mobilità tra Milano e Provincia. Si pensi alle strade che a raggera partono da Milano: Vigevanese, Giovi, Vigentina, Valtidone, Emilia, Paullese, Rivoltana, Cassanese, altre trasversali come Cerca e Binasca, siamo di fronte ad un immane insuccesso di proporzioni bibliche, la somma di errori sedimentati da 40 anni di inerzie e indecisioni di tutte le giunte d'ogni colore succedutesi, queste esili arterie non sono all'altezza del servizio che devono rendere alla nosra comunità che ne soffre pesantemente.

Un grido d'allarme: non troviamo scuse infantili per lasciare ancora così come stanno le cose allungando i tempi, il Consiglio Comunale nella delicata fase di transizione all'Area Metropolitana sappia pretendere il rispetto dei ruoli istituzionali della Provincia fino in fondo, fino a che il suo superamento non sarà una realtà.

Di tutto Milano ha bisogno oggi, meno che di una paralisi politica ed amministrativa, ed in particolare va garantito che la Città Metropolitana sia sorretta da infrastrutture vere, meno ottocentesche, le questioni irrisolte vanno messe in cantiere in tempi rapidi, con meno scuse dietro cui nascondersi.

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Dom, 14/01/2007 - 19:10

Preg.ma Sindaco Letizia Moratti, Preg.mi Signori Consiglieri,

ci sono notizie come quella di oggi apparsa sul "Corriere" (Milano) che rivela la sconcertante notizia che in mezzo alla drammatica situazione di famiglie senza casa la nostra comunità si permette di tenere sfitti 1.810 alloggi, che equivalono ad una cittadina di circa 5.000 abitanti. Una enormità. Serve un intervento immediato per azzerare questa assurda situazione, prima ancora della lotta all'abusivismo. Occorre concentrare le energie e fare presto, il dramma umano che sta dietro alla casa è spaventoso, Milano non può tollerare queste assurde disumane  incertezze.

Enrico Vigo

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Attilia Giuliani il Mar, 09/01/2007 - 16:53

E' stato annunciato per il 16 gennaio, 50° anniversario della morte di Arturo Toscanini, un concerto alla Scala (Eroica di Beethoven) diretto da Barenboim, con biglietti omaggio la cui distribuzione dovrebbe seguire il seguente criterio (copio dal sito della Scala):
Considerato il particolare carattere artistico e simbolico del concerto, la Scala ha inteso aprire la sala del Piermarini a quelle categorie di persone che per diversi motivi hanno difficoltà ad accedere al nostro Teatro. Quindi, per offrire una importante occasione di ascolto a un nuovo e diverso pubblico, si è scelto di affidare ai nove Consigli di Zona e ai Centri Comunali per la terza Età la distribuzione dei biglietti-invito, fino a esaurimento dei posti.

Ho seri dubbi sulla trasparenza della distribuzione di questi biglietti, come denotano i  vari interventi sul blog dei loggionisti della Scala: http://lavocedelloggione.splinder.com/ di cui trascrivo una parte:

Come forse avrete letto sul Corriere, i 140 biglietti di ingresso al concerto Baremboim saranno distribuiti gratuitamente due ore prima del concerto. Credo che rinuncerò ad andarci, soprattutto se faranno la diretta su Radio3. Ci sarà un casino m icidiale e i bagarini non mancheranno di certo.
La cosa sconcertante è che solo 1000 dei 1900 biglietti (140 a parte) sono stati dati al Comune, 400 per gli anziani e 600 ai 9 Consigli di Zona, c he hanno una media di circa 120-150.000 abitanti ciascuno, quindi ciascun Consiglio di Zona avrà 66,66 periodico biglietti a disposizione. Dico avrà perché ieri, stando al Corriere, i biglietti non erano stati ancora stampati.
E gli altri 900? Tutti "ospiti"?
No comment sulla capacità organizzativa del Comune e della Scala messi insieme nella distribuzione a nove sportelli in Milano di ben 600 biglietti!
Alla Scala, al concerto di Barenboim assisteranno:
- coloro che spenderanno parecchi soldini per il biglietto comprato dai bagarini
- i politichetti dei consigli di zona e i loro amici

C'è qualcuno che è in grado di chiarire, smentire, correggere queste supposizioni?  Grazie! 
Attilia Giuliani

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Dom, 07/01/2007 - 09:37
ISTANZA
 
AL SINDACO DI MILANO Letizia Moratti
AL CONSIGLIO COMUNALE DI MILANO

Oggetto: Istituzione di un "FONDO GRANDE MILANO per una CITTA' SOSTENIBILE"

Stimatissimi  Sindaco Moratti e Consiglieri Comunali di Milano,

in vista di Milano possibile sede mondiale di EXPO-2015 e dell'improbo compito che in 7 anni gli Amministratori Comunali, attuali e futuri, avranno da affrontare per preparare la Città di Milano oggi particolarmente deficitaria in tem di vivibilità, propongo al Sindaco ed al Consiglio Comunale di Milano di  istituire un FONDO autonomo, per indirizzi e gestione, per integrare, con particolare attenzione all'ambiente e alla vivibilità, le iniziative propedeutiche alla preparazione di Milano ad EXPO-2015.

Tale fondo dovrebbe essere Presieduto autorevolmente dal Sindaco di Milano, in rappresentanza di tutti i milanesi, affiancato da almeno altri due Consiglieri Comunali, in rappresentanza del Consiglio Comunale.

Provo sinteticamente a definire il quadro progettuale ed il contesto:

Tale Fondo dovrebbe:

(A) essere alimentato con, contabilità trasparente, da:

1. conferimento della quota di riduzione ICI negli anni dal 2007 al 2014;

2. contribuzioni liberali volontarie di cittadini, enti pubblici e privati locali e nazionali, imprese, associazioni, partiti politici, sindacati, mondo dello sport, giornali etc.

3. sponsorizzazioni mirate con ritorno di immagine per gli sponsors.

(B) essere gestito professionalmente gratuitamente da:

un collegio di personalità, scelte in trasparenza, per competenza e probità, con incarichi non remunerati, appartenenti al mondo dell'Università, delle Imprese, del Sindacato, delle Associazioni, del Volontariato, dalla Camera di Commercio etc., in grado di predisporre ragionevolmente in fretta lo Statuto e le modalità di funzionamento, di gestione e di spesa e di controllo del Fondo.

(C) scopo: avere l'obiettivo di:

senza sostituirsi all'attività istituzionale di Comune, Provincia e Regione, realizzare in aree pubbliche in accordo con gli indirizzi del Comune di Milano,  interventi integrativi diffusi nel territorio comunale di Milano di upgrading ambientale, strade, piazze, viali, parchi dove intensificare il patrimonio verde di pregio, di cui si possa avere diffusamente visibilità e adeguata percezione entro il 31.12.2014.

(D) durata:

scioglmento al 31.12. 2015, terminato il rendiconto al Consiglio Comunale e agli Organi di Controllo preposti.

Scusandomi per la sinteticità, pronto ad approfondimenti, Vi sarei grato se poteste darmi il Vostro gradito parere sulla fattibilità di questa iniziativa, con l'augurio che si possa aprire un grande dibattito convergente.

Cordiali saluti.

ENRICO N. VIGO, Milano
generalità ed indirizzo completi disponibili presso il Community Manager del presente Forum Sig. Oliverio Gentile.

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Lun, 01/01/2007 - 10:17
Milano si propone al mondo per EXPO-2015, urgono i preparativi per rendere Milano presentabile. Il grande tema della vivibilità milanese attende uno svolgimento appropriato con risultati tangibili e impostazione di breve, medio e lungo periodo, consone alle necessità note da anni, indirizzi precisi di governance dei processi, opzioni trascurate dalle precedenti amministrazioni comunali. Bisogna che sia chiara a tutti la percezione della svolta, vigilando che il tutto non si risolva con una ubriacatura mediatica, con finzioni tese a produrre strabismi per dimostrare l’indimostrabile, Milano ha bisogno di concretezza e risultati di breve, medio e lungo periodo.
(1) Riscaldamento: si attende una svolta soprattutto per gli edifici pubblici che ancora usano sistemi inquinanti da avviare ad una rapida dismissione, unitamente al contenimento degli sprechi dovuti a temperature esagerate nei locali, dove è evidente che manca una regia gestionale attenta come la cosa pubblica richiederebbe. Qui bisogna puntare alla riconversione degli impianti inquinanti, al risanamento dell’aria (PM10) ed al risparmio energetico (spreco di denaro pubblico e di danno all'erario da combattere con determinazione).
(2) Migliorare il tasso di energia autoprodotta (fotovoltaico): l’Amministrazione comunale ha un ritardo enorme in ordine all’impiego di energie alternative per i propri impianti e/o edifici (soprattutto le scuole), e questo comparto deve crescere in armonia con le medie delle città più evolute d’Europa, non possiamo continuare ad esibire statistiche che rivelano una cultura latente ma non espressa nella realtà, che fa di Milano una città in larga misura da rifondare.

(3) Metrò: dopo 20 anni di lentezze e titubanze esplode (a parole per ora) la voglia di nuovi metrò,
nuove linee (4,5,6) e nuove stazioni. Cantieri aperti e cantieri da aprire per dare un segno tangibile alle buone intenzioni teoriche. Tuttavia manca ancora un serio ripensamento sulla travagliata gestazione ideale di un Metrò circolare per alleggerire le stazioni più centrali e diffondere l’uso del Metrò in aree che ne sono escluse, migliorando anche l’offerta del servizio con transiti più appropriati in grado di raccogliere maggiori consensi e nuova significativa utenza.
(4) Pedonalizzazioni: dopo anni di stasi bisogna riprendere il ciclo virtuoso iniziato molti anni fa, ma questa volta con maggiore convinzione sulla scorta degli strepitosi successi riscossi dalle zone pedonalizzate, cittadini, turisti commercianti tutti entusiasti. Il pienone di pedoni durante le feste ha reso la percezione di una città pedonale troppo angusta, mentre ci sono ancora ambiti d’eccellenza in centro da valorizzare nella loro monumentalità a tutto beneficio di una rinascita della Milano storica da proporre in modo inedito a tutti, capace di far sbalordire chi ancora si ostina a pensare che Milano non debba essere inserita a buon titolo strutturalmente tra le città d’Arte e di grande interesse anche turistico.
(5) Piste ciclabili: giusti gli attuali indirizzi comunali per un incremento delle infrastrutture da adibire al transito delle biciclette in sede protetta, una città di pianura non può fare a meno di dare un impulso a questa importante modalità di mobilità urbana capace di incidere strutturalmente sulle abitudini dei milanesi instaurando un importante ciclo virtuoso da sostenere ed alimentare con grande energia; il limite di queste iniziativa che che chi pedala deve poter respirare aria non troppo inquinata, e per questo bisogna lavorare su più fronti contemporaneamente.
(6) Riconversione dei mezzi commerciali / industriali inquinanti che operano in ambito urbano:  tutti hanno sotto gli occhi i mezzi obsoleti in circolazione o nei cantieri, nuvole di fumi neri che tolgono il fiato e che paiono destinati all’impunità a causa della incredibile mancanza di regole a tutela della salute di chi lavora e di chi vive in città. Anche AMSA che dovrebbe dare l’esempio ha un parco mezzi viaggiante in ambito urbano da ripensare con parametri nuovi e da svecchiare, per traguardare consistenti minori emissioni inquinanti. Ci vogliono regole e chi le fa rispettare con ragionevole intransigenza.
(7) Piano di distribuzione delle merci in ambito urbano con mezzi leggeri: due sono i problemi relativi alle merci, gli orari di transito che vanno adeguati e ridimensionati alle esigenze del traffico in ambito urbano, e il contenimento delle emissioni programmando la dismissione dei mezzi inquinanti e la riconversione con motori di ultima generazione e/o non inquinanti a metano o GPL.
(8) Riconversione dei TAXI con carburanti meno inquinanti (Metano / GPL):
Le auto adibite a TAXI devono avere dotazioni di sicurezza secondo i migliori standard in commercio e motorizzazioni non inquinanti, privilegiando i sistemi meno inquinanti (metano / GPL). Per ragioni di sicurezza dei taxista e dell’utenza, i mezzi devono avere un ciclo di vita entro ben determinati parametri che il Comune deve stabilire con rigore, attraverso i quali traguardare maggiore sicurezza e minore inquinamento.
(9) Completamento linee in sede protetta (90/91) e più corsie riservate ai bus: la grande incompiuta, la filovia circolare protetta 90/91 va portata a compimento determinando costi e tempi, innumerevoli sono i benefici complessivi per la collettività, non ultimo il migliore ritorno degli investimenti già fatti negli ultimi 30 anni. Servono nuove linee protette per i mezzi pubblici per aumentare la velocità commerciale, ridurre i costi di esercizio e migliorare il servizio reso al pubblico a parità di costo.
(10) Intensificazione del verde arboreo e boschivo in città: non si perda l’occasione di iniziare già quest’inverno ad aumentare gli interventi di nuove piantumazioni di alberi, un impianto nuovo ha bisogno di molti anni per essere degnamente percepito. La realizzazione di un grande patrimonio verde ha il duplice effetto di rendere più vivibile la città e creare quell’effetto estetico indispensabile ad una città che vuole proporsi al mondo.
(11) Nuovi parking ATM di interscambio attestati sulle Tangenziali milanesi:
Se vogliamo rendere la città in larga misura inaccessibile al traffico privato, bisogna iniziare dalle fondamenta, offrire quindi la possibilità di parcheggiare l’auto privata in luoghi idonei ben serviti dal mezzo pubblico, lontani dal centro, dissuadendo con adeguate misure i parcheggi invasivi lungo le direttrici dei metrò che tanto creano disagi ai residenti (mancanza di parcheggio, traffico e inquinamento insostenibili).
(12) Rimodulazione degli orari del trasporto pubblico notturno e festivi:
Bisogna puntare ad un utilizzo massiccio del mezzo pubblico, non solo pendolarismo quindi ma fruizione della città attraverso l’uso dei mezzi pubblici anche nei festivi e nelle ore serali o comunque del tempo libero. Per fare questo ci vuole un epocale cambio di cultura anche a livello nazionale, con la possibilità di detrarre dalle tasse gli abbonamenti annuali per i singoli e la famiglia, utilizzabili permanentemente, affinché il trasporto pubblico diventi un fattore vincente nell’economia domestica delle famiglie milanesi.
Su questi 12 punti sarà facile monitorare l’attività del Consiglio e della Giunta del Comune di Milano già a partire dal corrente mese di gennaio fino al termine del ciclo amministrativo.
Auguri di Buon Anno 2007 a tutti ed in particolare a tutto il Consiglio Comunale ed al Sindaco Letizia Moratti che rappresenta tutti i milanesi, nel rispetto della sua persona e della sua importante funzione, dalla quale ci aspettiamo tutti un nuovo rinascimento per la Città di Milano.
ENRICO VIGO

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Sab, 30/12/2006 - 10:54

Al di là di condannabili razzismi e vergognosi raids (incendio del campo tende di Opera) che sono un delitto (penale) contro l'umanità, e altrettanto vergognosi imbonimenti pseudo-solidaristici, frutto di automatismi pelosi ideologici più che di imprescindibile raziocinante solidarietà sociale e di civiltà, mi pongo due semplici domande:

(A)  dove trovano le risorse i Nomadi per il loro sostentamento;
(B)  c'è qualcuno che riesce a rispondere con onestà intellettuale e rigorosa informativa senza “contar balle” a questa domanda?

Per sgombrare il campo da prevedibili risse ideologiche, un dejà vu pagato di persona sulla mia pelle, ricordo che non assicurare un ricovero nel pieno dell’inverno a chi ne ha bisogno, qualunque sia la categoria dei bisognosi, è solo ed unicamente vigliacco sadismo ed un grave delitto di natura sociale contro l'umanità ed i suoi innegabili diritti. Concludo sottolineando che tutti gli esseri umani indistintamente hanno anche dei doveri, inclusi i Nomadi, dimenticarselo è altrettanto disonesto sopratutto intellettualmente.
Tre desideri per il 2007:
(1) riusciremo a non vedere più nelle strade di Milano bambini nomadi ridotti in schiavitù a  chiedere l'elemosina?
(2) riusciremo a capire quale integrazione è possibile tra i Nomadi e la nostra società e a ridurre le inevitabili frizioni di oggi e a lavorare per realizzarla?
(3) riusciremo a rispettare anche chi ha paura (talvolta sono gli anziani soli i più deboli ed indifesi), con cognizione di causa, della vicinanza di un campo Nomadi senza schiumare scompostamente per il disprezzo?
La solidarietà a senso unico nasconde maldestramente  altrettanto razzismo latente, alimento per allungare l’agonia alle schegge impazzite delle ideologie residuali, in troppo lenta ma predestinata decomposizione.
Se vogliamo fare della solidarietà, sia essa cristiana o laica, il mattone primario per la costruzione della società civile ideale, dobbiamo stare attenti a non tirare in faccia questi mattoni ad una parte dei cittadini che troppo spesso vengono ingiustamente tacciati di razzismo con irragionevole dovizia di colpevole superficialità e strabismo ideologico incalliti.
ENRICO VIGO

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Alessandro Rizzo il Gio, 28/12/2006 - 16:46

già pubblicato sul blog:
http://www.comunalimilano2006.it/?q=blog/172

E' stata presentata il 16 dicembre scorso a Palazzo Isimbardi a Milano il primo censimento della Provincia di Milano delle attività dei Comuni della Provincia in merito alle azioni volte a sostenere l'Agenda 21, ossia quella metodologia e pratica amministrativa atta a rilevare interventi di natura sostenibile a livello ecologico e urbanistico, con la stimolazione di una partecipazione attiva della cittadinanza e un'inclusione della medesima nei processi decisionali riguardanti la città e i piani di intervento integrato. Credo che sia utile sottolineare la virtuosità in questo ambito dei Comuni presenti nella Provincia rispetto al resto della Lombardia, tanto che allo stato dell'arte dei lavori risulta che il nostro territorio provinciale sia in primo piano per l'attuazione e l'esecuzione del programma di lavoro dell'Agenda 21. Riporto qui di seguito alcuni documenti che sono reperibili sul sito della Provincia di Milano e che sono relazioni espresse durante il convegno. Occorre ora interrogare la Giunta e il Consiglio Comunale di Milano sulle direttive che intenderà definire per avviare questo processo e per portarlo coerentemente alla pratica attuazione amministrativa. Occorre anche chiedere all'amministrazione centrale e alla direzione servizi quale è il rapporto attuale dei lavori di censimento dell'attuazione dell'Agenda e come ritiene opportuno considerare le prossime tappe e provvedimenti per dare soprattutto rilevanza al contesto zonale e circoscrizionale, luogo imprescindibile da cui partire, con il diretto coinvolgimento della cittadinanza e dei soggetti attivi presenti nel tessuto sociale delle circoscrizioni medesime, se all'Agenda 21 si vuole dare una costante ed efficace applicazione. Questo sarà un altro punto che tenderò a sollevare nelle dovute istanze e luoghi istituzionali.
TESTI DI DOCUMENTI DI RILEVANTE INTERESSE:
http://temi.provincia.mi.it/pianificazione/Agenda_21/ProcessiA21/Cap_11.pdf
http://temi.provincia.mi.it/pianificazione/Agenda_21/ProcessiA21/Cap_3.pdf
http://temi.provincia.mi.it/pianificazione/Agenda_21/ProcessiA21/Cap_2.pdf

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

In risposta al messaggio di inserito il
...
23 24 25 26 27 28 29 30 31
RSS feed