.: Al Consiglio Comunale vorrei dire che...
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Inserito da il Inserito da Cittadino Anonimizzato a posteriori il Gio, 04/12/2008 - 18:33
Onestamente non so quale sia la situazione dei ricoveri per i barboni a Milano: continuando a vederne in giro, credo che ognuna delle 9 zone della città dovrebbe dotarsi di un ricovero ovviamente riscaldato con un adeguato numero di posti letto, il tutto a carico di enti religiosi, di privati e magari dei servizi sociali del comune. Fatemi sapere se c'è un conto corrente per poter dare un contributo monetario in tal senso.
Grazie
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Inserito da il Inserito da Laura Coletta il Ven, 28/11/2008 - 11:06
Come cittadina, come milanese, come mamma di bambini che frequentano le strutture pubbliche milanesi,
mi chiedo cosa deve accadere perché qualcuno intervenga?
Possibile che chi amministra il patrimonio edilizio non sia in grado di pianificare adeguati interventi?
Possibile che una scuola materna sia lasciata così in abbandono?
Per i 50 bambini della Scuola Materna di Via Russo 20, bambini dai 3 ai 5 anni, anni esiste un unico bagno con 4 lavandini,
ovviamente in pessimo stato: i rubinetti non chiudono (con ininterrotto spreco d'acqua), i sifoni perdono, la ceramica si sgretola, il sanitario si stacca dalle staffe...
Le foto che trovate a questo link ve lo mostreranno!
Dobbiamo aspettare che ad uno dei nostri bambini rimanga schiacciato sotto al peso del lavandino che si stacca dal muro per vedere che qualcuno seriamente risolva queste vergognose situazioni?
La grande Milano....
Se si spendessero meno soldi per convegni, catering, brochure forse si troverebbero le risorse per intervenire senza aspettare che un soffitto crolli, che un lavandino si stacchi, che qualcuno rimanga gravemente ferito, se non peggio...
Laura Coletta, una mamma stanca di vedere i propri figli trascorre le giornate in luoghi abbandonati e deprimenti, dove neanche la manutenzione ordinaria o la semplice imbiancatura dei locali è garantita.
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Inserito da il Inserito da Alessandro Rizzo il Lun, 24/11/2008 - 16:05
MOZIONE
Per la riapertura del bando di assegnazione in concessione d’uso a titolo gratuito dei beni confiscati per finalità sociali
Premesso che
  • In data 23.05.08 (n.reg. 1304/2008) la Giunta Comunale
    1. ha delineato gli indirizzi per l’assegnazione di complessivi 64 beni confiscati alla criminalità, identificati nell’allegato A parte integrante dell’Accordo operativo, individuando per ciascun immobile la destinazione cui il medesimo sarà assegnato
  • In data 23.05.08 (n.reg. 1305/2008) la Giunta Comunale
    1. ha approvato il contenuto dell’Accordo operativo tra il Commissario Straordinario del Governo, la Prefettura di Milano, l’Agenzia del Demanio e il Comune di Milano sulla destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata di immobili ubicati nel Comune di Milano (in allegato al provvedimento come parte integrante), dandone immediata eseguibilità
  • Il Comune di Milano (art. 5 dell’Accordo operativo) assicura di aver messo in atto gli indirizzi cui necessita attenersi per l’individuazione dei soggetti cui assegnare i beni nel rispetto della tempistica stabilita dalla legge che prevede che gli stessi vengano concessi in uso gratuito, per finalità sociali, garantendo trasparenza, imparzialità e correttezza dell’azione amministrativa
Constatato che
  • Nella stessa delibera viene ribadito che
    1. l’impiego rapido ed efficace per fini istituzionali e sociali degli immobili sottratti alla criminalità ha in sé un valore strategico, ma anche una valenza simbolica, contribuendo alla diffusione della legalità e al rifiuto di comportamenti criminali
    2. è necessario sviluppare un’azione condivisa che veda impegnati tutti i soggetti istituzionalmente interessati nel perseguire le finalità delle norme in materia di confisca dei beni provenienti da attività illecite della criminalità organizzata, nonché individuare strumenti e percorsi di lavoro che coinvolgano sinergicamente i soggetti competenti nella materia
considerato che
  • in data 01.08.08 è stato pubblicato sul sito Internet del Comune di Milano
l’”elenco degli immobili trasferiti al patrimonio del Comune ai sensi dell’art.2 undecies comma secondo lettera B della legge 575 del 31/05/1965 da assegnarsi in concessione d’uso a titolo gratuito per finalità sociali” e le modalità per la trasmissione delle domande da parte dei soggetti interessati e in coerenza con la delibera n. 1304 del 23.05.08
  • i tempi brevi di pubblicazione del bando in coincidenza con il periodo estivo non hanno consentito un’adeguata diffusione dello stesso e la sua conoscenza da parte di tutte le associazioni interessate determinando, così, una parziale risposta
si chiede al Sindaco e alla Giunta
    1. la riapertura immediata del bando e la sua diffusione in coerenza con gli indirizzi e le finalità contenute nella delibera sopra citata in modo da garantire la più ampia partecipazione dei soggetti interessati nonché la dichiarata trasparenza, imparzialità e correttezza dell’azione amministrativa.
    2. si chiede altresì al Consiglio Comunale di procedere all’esame e all’accoglimento della proposta delibera sottoscritta da diversi consiglieri comunali di istituire una Commissione di controllo sugli appalti dell'EXPO e d'inchiesta sugli interessi mafiosi attivi nel territorio cittadino.
Proponente:
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Massimo Gentili
Capogruppo Comunisti Italiani
Pierangelo Tosi
Capogruppo Verdi per la Pace
Daniele Olivieri
Capogruppo Partito Socialista
Franz Brunacci
Gruppo Misto
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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Lun, 24/11/2008 - 07:25

Preg.Mo Presidente Manfredi Palmieri,
Preg.mi Consiglieri,
Preg.ma Sindaco Letizia Moratti,
del Consiglio Comunale di Milano - Palazzo Marino

Per l'edilizia scolastica occorre che i capitoli di magra spesa vengano rimpolpati e che dagli spot del Governo e dalla proto-riforma Gelmini (longa manus della scure Tremonti) dei solo tagli alla scuola, si passi alla la messa in sicurezza degli istituti scolastici milanesi. Il gravissimo lutto della scuola di Torino, giudicato elemento imprevedibile, deve perlomeno allarmarci a mettere in sicurezza le tante e note situazioni a rischio, la politica non ha alibi alcuno, le famiglie sono allarmate come mai prima. Ecco il primo capitolo di spesa dove investire, per la sicurezza dei bambini e dei ragazzi alunni d'Italia, ecco con quale spesa pubblica iniziare il new deal italiano per combattere la gravissima crisi che sta devastando le famiglie italiane. Che il Consiglio Comunale di Milano sappia saggiamente dare un segnale forte alle famiglie milanesi allarmate e al Governo Berlusconi. Concludo brevemente che tra le facili parole e i difficili fatti il tragitto questa volta sia breve e non scandaloso come siamo abituati a vedere da troppi anni con una politica inconcludente, abituatasi oramai a regalare percezioni esoteriche, spot pubblicitari sostenuti sui media da compiacenti giullari, a cui seguono sempre pochissimi fatti concreti.

Cordiali saluti.

Enrico Vigo
Presidente Comitato Genitori Istituto Comprensivo Statale S.Ambrogio
(Media De Nicola, Via E.De Nicola, 40 - Milano)

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Inserito da il Inserito da Ettore Mielani il Lun, 17/11/2008 - 15:26

Continuo a non comprendere perchè il Comune di Milano non pubblica le delibere del Consiglio (e della Giunta) sul proprio sito web.
Rappresenta un caso unico in Italia, posto che persino piccoli paesi del Sud lo fanno.
Ne fanno le spese tutti i cittadini e gli operatori economici, che si trovano di fronte ai costi di dover trattare con un'amministrazione oscura e sconosciuta.
Frown

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Inserito da il Inserito da Alessandro Rizzo il Sab, 15/11/2008 - 17:01
Cara amica, caro amico,
l'Albergo Regina di Milano fu, come Via Tasso a Roma e l'Albergo Nazionale a
Torino, il luogo degli interrogatori, della tortura e dell'inizio del
viaggio di deportazione per antifascisti ed ebrei dal 13 settembre del 1943
al 30 aprile del 1945. Non una lapide che lo ricordi: la memoria di quello
che avveniva in quel posto rischia di andare dispersa.
Per questa ragione abbiamo pensato di inviare al Presidente del Consiglio
Comunale di Milano la lettera che trovi di seguito ed allegata. Ci
piacerebbe che essa fosse firmata, oltre che da noi primi firmatari, da
molti altri milanesi.
Se ritieni di poterla/doverla firmare, inviami una riga di adesione con
nome, cognome, e eventuale qualifica all'indirizzo
 
giovannimarco.cavallarin@fastwebnet.it.
 
Provvederò io ad aggiungere la tua
firma in ordine alfabetico.
Se pensi anche di poterla/doverla inoltrare a tua volta, te ne saremo grati.
Un cordiale saluto,
marco cavallarin
 
 
Al Presidente del
Consiglio Comunale
di Milano
 
Manfredi Palmeri
 
Milano, ......
 
Oggetto: "Albergo Regina", Milano.
 
Gentile Presidente,
 
in collaborazione con l'ANPI (Ass. Nazionale Partigiani d'Italia), noi
promotori di questa richiesta ci stiamo occupando di ricerche storiche sulle
attività nazi-fasciste a Milano.
 
In tale ambito ci siamo resi conto che nella nostra Città, insignita della
Medaglia d'Oro della Resistenza, esistono luoghi completamente rimossi dalla
memoria collettiva nei quali si sono svolte pagine importanti e drammatiche
della storia.
 
Uno di questi luoghi è l'ex "Albergo Regina" di via Silvio Pellico 7 (altro
ingresso in via Santa Margherita 6), a pochi passi da Piazza del Duomo. In
esso, dal 13 settembre 1943 al 30 aprile 1945, ebbe sede il quartier
generale nazista a Milano, con i comandi provinciale e interregionale della
Polizia di Sicurezza (SIPO), del Servizio di Sicurezza (SD) da cui dipendeva
la Gestapo, e dell'Ufficio IV B4 incaricato della persecuzione antiebraica.
 
Lì agiva il colonnello delle SS Rauff, uno dei più stretti collaboratori di
Eichmann, comandante della SIPO-SD avente autorità su Piemonte, Lombardia e
Liguria.
 
Alle dirette dipendenze di Rauff era il capitano Theodor Saevecke, capo
della Gestapo a Milano, condannato all'ergastolo il 9 giugno 1999 dal
Tribunale Militare di Torino come responsabile dell'eccidio dei Quindici
Martiri di Piazzale Loreto del 10 agosto 1944, al quale era affidato il
comando avanzato della città.
 
L'"Albergo Regina", dove fu detenuto anche Ferruccio Parri, fu un posto
terribile e di grande importanza per il lavoro di ricerca poliziesca che vi
si faceva in stretto rapporto con la Legione Muti di via Rovello 2, la X
Mas, le brigate nere, e la banda Kock di "Villa Triste" di via Paolo Uccello
17/19. Esso è tristemente noto per essere stato luogo in cui la tortura e
l'assassinio erano le regole di comportamento. Saevecke si serviva del cosiddetto
'macellaio' Gradsack, e 'lavorava' a stretto contatto con i sanguinari Otto
Kock, sottufficiale Gestapo, e Franz Staltmayer, detto la belva, armato di
nerbo e cane lupo. Dall'"Albergo Regina" i catturati (ebrei, partigiani,
antifascisti, sospettati ecc.) venivano avviati al carcere di San Vittore,
in alcuni casi direttamente ai trasporti partiti dal Binario 21 della
Stazione Centrale di Milano per essere deportati. Una struttura simile a
quella romana di via Tasso, a quella torinese dell'Albergo Nazionale, a
quella parigina dell'Hotel Lutetia.
 
A Milano, in via Silvio Pellico o nelle vicinanze non c'è nemmeno una lapide
che ricordi cosa c'era o cosa vi avveniva.
 
Riteniamo, insieme ai firmatari di questa richiesta, che la nostra Città
debba ricordare, almeno con una lapide nel luogo in cui uomini e donne hanno
conosciuto inaudite sofferenze, quella triste e drammatica pagina della sua
storia.
 
Cordialmente,
 
Giovanni Marco Cavallarin - Professore
Roberto Cenati - Coord. ANPI, Milano
Emanuele Fiano - Parlamentare
Ernesto Nobili - Consigliere provinciale
Antonio Quatela - Professore
 
 
_______
G. Marco Cavallarin - Via G. Donizetti 53, 20122 Milano
tel.: (+39)02.45496029, port.: (+39)333.4620788
giovannimarco.cavallarin@fastwebnet.it
Per l'invio di materiali di grandi dimensioni: mcavallarin@gmail.com
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 12/11/2008 - 22:20

Dal sito Web del Comune di Milano:

Giardino dei Giusti

Palmeri: “Giovedì come promesso nasce l’Associazione”

Si firmerà lo Statuto davanti al notaio alla presenza del Sindaco Moratti e degli altri soci fondatori, il Comitato per la Foresta mondiale dei Giusti con Gabriele Nissim e l’Unione delle Comunità ebraiche italiane con Leone Soued
 
Milano, 12 novembre 2008 - “Domani nascerà ufficialmente a Palazzo Marino l’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, con la firma dello Statuto davanti al notaio alla presenza del Sindaco Letizia Moratti e degli altri soci fondatori: il Comitato per la Foresta mondiale dei Giusti con Gabriele Nissim e l’Unione delle Comunità ebraiche italiane con Leone Soued. Daremo così attuazione alla volontà del Consiglio comunale che, il 24 gennaio scorso, ha compiuto una scelta di responsabilità e di memoria: dare forma giuridica a un luogo della città dove si coltiva il bene”.
Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, ricordando che il Giardino dei Giusti, il primo in Italia e il quarto nel mondo dopo Gerusalemme, Erevan e Sarajevo, comprende finora quattro alberi dedicati a Moshe Bejski, Pietro Kuciukian, Svetlana Broz e Andrej Sacharov. “Il Giardino dei Giusti – ha proseguito Manfredi Palmeri – è la testimonianza visibile di alcuni Grandi che, in momenti e in luoghi diversi, hanno lottato per i diritti universali dell’uomo. Ad esempio, la proposta su Anna Politkovskaja potrà essere portata all’attenzione del Comitato dei Garanti come prima iscrizione secondo le procedure della delibera consiliare, sacra non solo dal punto di vista amministrativo ma anche morale”.

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Inserito da il Inserito da Manuela Valletti il Dom, 09/11/2008 - 17:13

Inserisco un articolo apparso su METRO del 3 novembre  che evidenzia i problemi del quartiere  attraverso la voce degli abitanti, io tra questi.

 

Aiuole e siepi, vecchie casette popolari ma con il giardino ben curato, villette nuove, bambini, mamme e persone di ogni età che fanno footing. Poi palazzi di undici piani da risanare, edifici abbandonati, prostituzione a tutte le ore, giorno e notte. Questo è il QT8 alla vigilia dell’Expo 2015.

Il “Quartiere Triennale ottava” creato nel 1947, esemio di architettura razionalista, è ormai oggetto continuo di critiche da parte degli abitanti. «Il degrado è dilagante, i marciapiedi non sono curati – spiega Manuela Valletti, portavoce del comitato QT8 per la difesa del Monte Stella – Il mercatino comunale di viale Isernia ha dei prezzi esorbitanti. Vorremmo fosse sostituito da un supermercato. Inoltre, sono 20 anni che chiediamo barriere antirumore su viale De Gasperi».

E il rumore da traffico è uno dei problemi di Pinuccia Speranza, residente da più di 40 anni nel QT8, in via Cimabue: «Per riuscire a parlare al telefono devo chiudere le finestre». E Piero Colombo, altro residente, spiega «In viale Salmoiraghi ci sono scuole materne, elementari e medie ma solo tre dossi in strada per limitare la velocità. C’è prostituzione di giorno e di sera. I ragazzi delle scuole la vedono». I cittadini sperano, anche in vista dell’Expo, che le aree verdi siano recuperate oltre al bocciodromo in fondo a via Cimabue, chiuso da circa 5 anni. Giuliana Parabiago, portavoce del comitato Amici del QT8: «Tutta l’area ogni giorno diventa un grande parcheggio indiscriminato per chi va a lavorare in metropolitana».

L’assenza di particolari vincoli urbanistici, spiega ancora - fa sì che le nuove costruzioni siano più alte di quelle già presenti, creando disomogeneità nel quartiere. «Le operazioni di edificazione non sono negative – spiega l’assessore all’Urbanistica, Carlo Masseroli – ma bisogna creare delle regole che evitino lo sfruttamento». Un altro residente, Gabriele Fondi, commenta: «Si sa che ci sono escamotage per mettere in piedi ecomostri, come quello di via Versilia. Ad agosto sono sorti cantieri nati per la ristrutturazione di alcuni edifici che però vengono innalzati anche di due o tre piani rispetto al progetto originale». Un bel biglietto da visita per uno dei quartieri meta degli studenti d’architettura di mezza Europa. (Federica Lombardo)

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 07/11/2008 - 10:33

Dal sito Web del Comune di Milano:

Dalla Giunta la proposta di scioglimento

Zincar. Il Consiglio deciderà sulla messa in liquidazione

I servizi erogati dall'azienda potranno essere erogati da MM Spa e da AMA Srl, per la quale è in corso l’acquisizione diretta da parte del Comune
 

Milano, 6 novembre 2008 - La Zincar Srl potrebbe esser messa in liquidazione. La Giunta ha deciso oggi di proporre al Consiglio di “non autorizzare il mantenimento della partecipazione del Comune di Milano” e, pertanto, “di approvare l’indirizzo di scioglimento”.

Zincar Srl, nata per lo studio e l’esecuzione di progetti correlati alla mobilità urbana sostenibile e alle politiche energetiche compatibili con l’ambiente, vede nella sua compagine societaria il Comune di Milano come socio di maggioranza con una quota del 51%, A2A con il 27%, Unione del Commercio della provincia di Milano 12% e Comelmar Italia SpA con il 10%.

La società versa in una situazione patrimoniale compromessa, con una perdita superiore ai 2 milioni di euro. Un quadro economico che era stato evidenziato dall’organo amministrativo e dal Collegio Sindacale nella seduta del CdA del 25 ottobre scorso.

A influire sulla decisione dell’Esecutivo di Palazzo Marino anche la possibilità di poter usufruire, da parte di altre aziende controllate, dei servizi erogati da Zincar.  MM SpA controllata direttamente dal Comune e da AMA Srl, per la quale è in corso l’acquisizione diretta da parte del Comune.

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Inserito da il Inserito da Alessandro Rizzo il Gio, 06/11/2008 - 15:48

Se non ora quando?
 
Appello della Lista Uniti con Dario Fo per Milano
per una Commissione d'inchiesta sul fenomeno della corruzione e della mafia nel territorio milanese
 
A Milano la mafia esiste.  I fatti dimostrano che nella "capitale finanziaria" la corruzione persiste in modo invasivo.  Vincenzo Macrì, componente della Direzione Nazionale Antimafia, assicura che "Milano è la vera capitale della "ndrangheta". Si parla anche di mafia, camorra, sacra corona unita.  A testimoniarlo sono fatti giuridicamente sottoposti a procedimenti penali ancora in corso.  Politica ed economia intessono relazioni pericolose con esponenti delle cosche.
Diversi sono stati gli omicidi di stampo mafioso commessi negli ultimi mesi, ricordiamo per ultimo Cataldo Aloisio, 34 anni, freddato nel Nord Ovest di Milano da un colpo di pistola alla nuca.
Come spiega Gianni Barbacetto, un potere non più occulto si è insediato nella città e come una idra multitentacolare tende a pervaderne il tessuto sociale, economico e politico.
L'emergenza in città viene indirizzata verso i Rom, oppure verso i furti e le rapine che sono in netto calo negli ultimi anni: il resto non sussiste.   Non si comprende che spesso la microcriminalità esiste perché esiste la macrocriminalità delle organizzazioni mafiose.
La mafia a Milano, come scrive nel suo libro Giampiero Rossi, permane ormai da tempo in diversi settori: dai piccoli spacciatori sulla strada ai consulenti finanziari, ai commercialisti, ai direttori di banca negli uffici "ovattati" del centro cittadino, capitale del "business".
La macrocriminalità ricicla il denaro che gli viene fornito da una certa finanza bancaria e di borsa che, pur non essendo organica alla "cosca", rimane complice di un sistema di corruzione e di inquinamento della libera concorrenza.
 La mafia è un problema culturale, asserisce Giovanni Impastato, fratello di Peppino.  E anche nel Nord  la cultura dominante è quella dell'illegalità.
 
Occorre creare una Commissione di controllo sugli appalti dell' dell’EXPO, una commissione speciale d'inchiesta sugli interessi mafiosi attivi nel territorio cittadino: la proposta giace in Consiglio Comunale, nonostante l'apprezzamento trasversale che ha ottenuto.  
La società civile, l'associazionismo per la legalità, Don Gino Rigoldi, Libera, intellettuali e uomini di cultura hanno più volte avanzato la proposta, anche precedentemente all'assegnazione dell'EXPO a Milano. Ma l'amministrazione è sempre apparsa sorda di fronte a una richiesta corale di fare fronte all'emergenza dell' illegalità mafiosa, corrosiva della convivenza civile e sociale della nostra città.     
Occorre  subito attivare ogni forma utile a riportare a Milano la cultura della legalità, che è cultura di democrazia, giustizia sociale ed eguaglianza.
 
Ti chiediamo di aderire a questo appello che alcune cittadine e cittadini indirizzano all'Amministrazione Comunale affinché si chieda subito e si approvi una Commissione d'Inchiesta sul fenomeno della corruzione e della mafia  a Milano, coerentemente con quanto sostenuto da più relatori nell'incontro in memoria di Peppino Impastato, tenutosi proprio a Palazzo Marino il 16 settembre 08.
 
 
Invia la tua adesione all'indirizzo listafoappello@gmail.com scrivendo:
aderisco all'appello " Se non ora quando? Appello per una Commissione d'inchiesta sul fenomeno della corruzione e della mafia nel territorio milanese da inviare all'Amministrazione Comunale di Milano".
 
 
Adesioni finora pervenute

Basilio Rizzo, Patrizia Quartieri, Vittorio Agnoletto, Nando dalla Chiesa, Luciano Muhlbauer, Francesca Zajczyk, Alessandro Rizzo, Paolo Cagna Ninchi, Giuseppe Natale, Amalia Navoni, Antonella Fachin, Franco Brughiera, Raffaele Taddeo, Sergio Segio, Tommaso Zampagni, Thomas Schmid, Marco Bersani, Paolo Azioni, Vanni Mirandola, Nello Vescovi, Liborio Francesco Cozzoli, Luisa Spinoso, Renata Sparacio, Francesco Pedrazzi, Giulio Cengia, Guido Gavazzi, Maria Carla Baroni, Alessandro Cangemi, Anna Alziati, Angelo Valdameri, Vincenzo Viola, Rossana Campisi, Fabrizio Casavola, Francesca Mileto Fausto Marchesi, Aligi Maschera, Christian Elevati, Loredana Fantini, Roberto Brambilla, Rolando Mastrodonato, Valerio Imbatti, Aldo Rossetti, Luigi Candreva, Alessandro Guido, Eleonora De Bernardi, Cristina Agosti, Piero Basso, Enrica Torretta, Roberto Cagnoli, Ida Alessandroni, Giampaolo Ferrandini, Ersilia Monti, Stefano Panigada, Giacomo Sicurello, Mirella De Gregorio, Luigi Campolo, Empirio Vito, Emanuele Gabardi, Vincenzo Vasciaveo, Edda Boletti, Saverio Benedetti, Silvano Pasquini, Fabio Ricardi, Camillo Gama Malcher, Cristina Benato, Edgardo Bernasconi, Claudio Armellini, Silvia Biassoni, Pietro Zanisi, Emanuele Concadoro, Mariateresa Lardera, Grazia Casagrande, Simona Platè, Gabriella Benedetti, Enzo Bensi, Massimo Gentili, Stefania Cappelletti, Mercedes Mas, Davide Frigerio, Giovanni Amico, Giogo Nobili, Rosanna Gatti, Andrea Sanclemente, Gabriella Grasso, Paolo Meyer, Giuliana Nichelini, Silvio Agnello, Luca Ariano, Marco Alberti, Claudia Giella, Ibrahîm 'Abd an-Nûr Gabriele Iungo, Gregorio Mantella, Sergio Marinoni, Anna Pedrazzi, Simone Panozzo, Michele Sacerdoti, Luigi Ranzani, Tommaso Botta, Mona Mohamed, Tommaso Dilauro, Maurilio Pogliani, Franco La Spina, Paolo Baruffa, Eliana Scarafaggi, Maurilio Grassi, Pennu, Roberto Prina, Donatela Cabrini, Giulio Cavazioni, Claudia Guastaldi Musso, Biagio Strocchia, Aldo Sachero, Donfrengo, Miriam Garavaglia, Marco Fassino, Luciano Luca Pasetti, Ferdinando Lenoci, Fabio di Falco, Lidia Meriggi, Ennio Riva, Carmen Cavazzoli, Renato Mele, Nadia Barbetti, Teresa Isenburg, Paolo Migliavacca, Monica Rossi, Giancarlo Roncato, Marina Lagori, Mario Bonica, Camilla Notarbartolo, Luisa A. Meldolesi, Bianca Dacomo Annoni, Renato Vallini, Tiziana Marsico, Daniele Gaggianesi, Ester Prestini, Salvatore Fraticelli, Alessandra Durante, Anna Maria Osnaghi, Rino Messina, Mattea Avello, Daniele Leoni, Angela Persici, Ruggero Bogani, Laura Bogani, Armando Costantino, Bruno Giulio, Antonio Lupo, Amanda e Silvio, Vincenzo Modarelli, Cristina Simonini, Alessandra Manzoni, Giuliana De Carli, Renato Merlini, Maria Luisa Sciarra, Federico Marchini, Luciana P. Pellegreffi, Alda Capoferri, Stefania Fuso Nerini, Riccardo Poggi, Maria Rosa Strocchi, Luisa Motta, Giovanna Groppi, Renato Lana, Massimo De Giuli, Guido Bolzani, Tony Rusconi, Romano Miglioli, Guia Faglia, Liborio Francesco Cozzoli, Silvia Olivotti, Ermanno de Gregorio, Annamaria Trebo, Lino de Gregorio, Tina Fusar Poli, Marina Querciagrossa, Giuliana Zoppis, Melissa Corbidge, Emanuela Nava, Davide Radaelli, Paolo Zani, Siliana Silvia Inguaggiato, Ernesto Pedrini, Marisa Gaggini, Giorgio Boccalari, Carla Gnecchi Ruscone, Luca Trada, Francesco Paolella, Edvige Cambiaghi, Carlo Rossi, Adele Rossi, Daniela Rossi, Roberto Zuccolin, Paola Iubatti, Marina Gorla, Pasquale Palena, Paolo Limonta, Elena Tagliaferri, Stefano Levi Della Torre, Marco Tatò, Edoardo Bottini, Davide Pelanda, Simona Bessone, Antonio Frascone, Renata Rambaldi, Tatiana Cazzaniga, Cristina Franceschi, Nicoletta Lucatelli, Francesca Carmi, Federico Mininni, Jacopo Casadei, Sandro Artioli, Carla Dentella, Alessandro Zanardi, Giovanna Ronco, Giovanni Acquati, Franco Calamida, Giuseppina Renzetti, Alfredo Minichini, Patrizia Tovazzi, Roberto Capucciati, Piercarlo Collini, Stefano Costa, Davide Sini, Paola Trotta, Antonio de Cristofaro, Andrea Fedeli, Alberto Risi, Annamaria Palo, Luigia Pasi, Brunella Panici, Vincenzo di Giacomo, Bianca Avigo, Marco Gimmelli, Flora Tannini, Stefania Veronese, Milena Mazzoni, Ernesto Rossi, Ezio Fornasier, Alessandro Guido, Serena Scionti, Parisina Dettoni, Cesarina Martin, Mariolina De Luca Cardillo, Teresa Ricco, Erica Rodari, Domenico Bertelli, ASSOCIAZIONE PROGETTO GAIA (Milano), Marco Poma, Silvio  Saffaro, Massimo Incontri, Mauro Leoni, Valeria Cornelio, Donatella Lunardon, Alberto Mazzenzana, Giovanna Procacci, Alessandro Angelotti, Daniela Bastianoni, Grazia Lurati, Giuseppe Caldera, Antonio Iosa, Silva Dondi, Guido Consonni, Giulio Meraviglia, Bruno Banone, Sara Montrasio, Luisa Ferrario, Giovanni  Abbiati, Norberto Trabucchi, Lucia Bertolini, Graziella Osellame, Raffaella Noseda, Chiara Noseda, Francesco Pirelli

 

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