.: Al Consiglio Comunale vorrei dire che...
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 03/09/2009 - 17:13

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

CONSIGLIO COMUNALE. PRESIDENTE PALMERI: “DOMANI RIPRENDE ATTIVITÀ CON COMMISSIONI, PRIMA RIUNIONE SU CAMPI ROM”

Milano, 3 settembre 2009 – “Riprende l’attività consiliare dopo la pausa estiva con le sedute di Commissione. Domani alle 14.30 la Commissione Politiche sociali discuterà dell’utilizzo del finanziamento del Ministero degli Interni per i campi Rom”.
Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, comunicando il programma settimanale delle Commissioni consiliari.

Venerdì 4 settembre
- Dalle ore 14.30 alle ore 16.30 la Commissione Politiche sociali discuterà dell’utilizzo del finanziamento del Ministero degli Interni per i campi Rom.

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Inserito da il Inserito da Agostino Filoscia il Gio, 03/09/2009 - 12:00

Gentile Sig. Sindaco, Ass. Croci e Consiglio Comunale

Sono possessore da alcuni mesi di un veicolo elettrico 100% che uso quotidianamente a Milano per recarmi in ufficio. Percorro 60 km tra andata e ritorno con tratti di tangenziale.
Questi veicoli come si sa non inquinano l'aria, non fanno rumore e hanno raggiunto prestazioni, in termini di accelerazione,  e confort di marcia,  superiori ai corrispettivi a benzina. Il punto debole di tali mezzi è l'autonomia. Nel mio caso devo ringraziare il mio datore di lavoro che mi permette di ricaricare il veicolo nel parcheggio aziendale durante le ore lavorative.
Reputo grandiosa l'iniziativa della Lombardia di investire per una campagna che incoraggiasse la rottamazione dei veicoli inquinanti e l'acquisto di nuovi  a basso impatto ambientale con incentivi fino a 2000 Euro per i mezzi elettrici. Iniziativa alla quale ho appunto aderito.
Peccato che  poi a Milano non ci sia alcuna possibilità di trovare un punto di ricarica, a differenza di Roma, Firenze e del resto d'Europa ( In Svizzera ad esempio ci sono colonnine di ricarica sparse su tutto il territorio. La vignetta costa solo 20 euro all'anno e si può ricaricare quanto si vuole).
L'assenza di una seppur minima infrastruttura di ricarica per i veicoli elettrici scoraggia ovviamente la diffusione di questi meravigliosi mezzi ad emissioni zero, con tutte le conseguenze negative che ne conseguono per lo sviluppo del business e la relativa occupazione in questo settore emergente.

Come sapete a Milano erano state installate nel 2006, 5 colonnine dalla società ZINCAR alla quale era stato affidato il progetto di realizzare materialmente 20 stazioni di ricarica ognuna in grado di alimentare 4 o 8 veicoli per cicli fino a 4-6 ore entro aprile 2007 .  Di queste 5 colonnine al momento  non ne funziona neanche una !!

Purtroppo la società ZINCAR  è fallita lasciando una voragine di debiti intorno ai 18 Milioni di Euro e 5 colonnine fuori servizio!
Eppure ho letto che installare punti di ricarica in città è semplice e poco costoso (Vedi Roma e Firenze che hanno centinaia di punti di ricarica). Le colonnine si ripagano da sole grazie allo spazio pubblicitario o all’utilizzo dei pannelli fotovoltaici ( come è già stato fatto a Firenze e in altre capitali Europee ).

Vorrei chiedere per cortesia al Sindaco e all'assessore Croci se fosse possibile ripristinare in tempi ragionevoli il funzionamento almeno delle 5 colonnine già installate a Milano e di espandere la rete di ricarica in città al più presto, così come era nelle intenzioni del progetto iniziale per la mobilità elettrica a Milano.

L'Expo è vicino, perchè privarci dell opportunità di mostrare al mondo intero che anche a Milano l'aria è respirabile ?
Grazie
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Inserito da il Inserito da Alfredo De Giorgi il Mer, 02/09/2009 - 17:28
Cosa vorrei dire al Consiglio ? E magari al Sindaco ed all'assessore Croci ?

Di riformare e ripensare il sistema Ecopass, nato con nome sbagliato e con intenti che si sono rivelati di pura pubblicità e clamore pro Expo, ma senza alcun riscontro pratico se non fortemente negativo, per gli abitanti di Milano e della zona 1 in particolare, tra i quali ricado.

Bisogna agire con coraggio, abbandonare l'idea del "fare vendere auto nuove" ora una della motivazioni principali all'ecopass, e di immettere quella della riduzione del traffico e del conseguente inquinamento, che non è valutabile a colpi di Euro 0-1-2-3-4-5-6 che sia. Qualsiasi autoveicolo inquina in città tanto quanto essendo i parametri anti inquinamento dati da test su bancone in condizioni ottimali, cosa lontanissima dalla realtà quotidiana.

Tutti bruciano petrolio, specialmente certe "cilindratone" da 400 cavalli Euro 5, e tutte inquinano, forse più queste ultime di vecchi pandini Euro sottozero, particolarmente se incolonnate nelle strette vie Milanesi in un traffico bestiale ed assurdo.

Bisogna bloccare il traffico, la congestione, la vera nemica della vita quotidiana dei Milanesi. 

Certo è impossibile, ma almeno va fortemente scoraggiato. Quindi bene i parcheggi a pagamento, meno bene la sosta selvaggia tranquillamente accettata (vedi zona triennale vedi tribunale ecc ecc ecc), specie in alcune zone "protette" da interessi locali forse legati a qualche conoscente od amico.

Malissimo l'Ecopass, che definirei ignobile.
 
Ci vuole un Congestion Charge che faccia pagare tutti i mezzi a 4 o più ruote, tranne i veicoli solo elettrici, ed in ugual misura.

10 euro ad accesso con riduzione ad 1/10 per i residenti, che godrebbero (solo loro) di un abbonamento oltre che di parcheggio gratuito. indipendentemente dalla classe d'inquinamento, basta che il veicolo abbia passato le revisioni. e senza deroghe per nessuno; un invalido potrebbe avere la stessa facilitazione del residente.

Con questo semplice ma efficace metodo entrerebbe in città solo chi ne ha assoluto bisogno e lo farebbe il meno possibile.  Solo in questo modo Milano ed i suoi abitanti ne potrebbero trarre vantaggio, oltre a rendere più fruibili le strade a bici, pedoni e veicoli a due ruote oltre ai mezzi pubblici. Un mondo con meno auto e più tempo per passeggiare davanti a bar e negozi.

Si tratterebbe di un sistema democratico, applicato a chiunque indipendentemente da quanto abbia speso per la sua nuova o vecchia auto. Basta che la circolazione del veicolo sia nelle norme previste dai controlli di revisione e/o di eventuali blocchi stagionali già previsti su tutta la regione.

Sarebbe cosa così complicata applicare una simile semplice e non imbrogliona regola e di sicura efficacia ?

Forza fatelo, coraggio !!!

PS: ho portato a fare la revisione di una vecchia Jeep Toyota che uso solo in montagna, ma che inquina pochissimo, nonostante i suoi 25 anni. Prova fumi ed inquinanti risultata ad un decimo di quella consentita. insomma più Euro lei di quelle nuove .. Questo è un solo esempio della assurdita' della divisione in classi Euro. Conta più come si guidano e come si tengono in ordine le auto che non la classe. per non parlare dei veicoli con cambio automatico che consumano solo per quello il 25% in più in città, inquinando di conseguenza altrettanto.

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Inserito da il Inserito da Giulia Carlotta Gerosa il Lun, 31/08/2009 - 15:58

Buongiorno, avevo già fatto una segnalazione sul forum del consiglio di zona 6, ma a quanto ho capito dalle varie risposte, il consiglio di zona può solo documentarsi sugli stati di degrado, ma non ha potere di intervenire e deve comunque affidarsi al comune e alle forze dell'ordine. Non posso quindi che risottoporre il problema al comune, sperando che il problema venga preso in carico o che mi venga indicato a chi rivolgermi.
La segnalazione riguarda lo stato di degrado e di abbandono di alcune aree del comune e di alcune strade cittadine, che non possono che portare a nuovo degrado, discariche e occupazioni abusive.  Nel caso specifico mi riferisco a Via Bussola. Questa strada non è completamente asfaltata, non esistono i marciapiedi (pur essendo la via che collega la circonvallazione con la scuola elementare di via Pestalozzi) e le macchine posteggiano sui bordi di terra e sterpaglie della strada (che non avendo manutenzione diventano veri e propri alberi e cespugli). Le mamme camminano con i passeggini nello spazio fra le macchine posteggiate e la strada con le auto in marcia ed andare a piedi è veramente pericoloso. Nell'agosto 2008 è stata riasfaltata la strada, ma invece di sistemare tutta la strada è stata rifatta solo la striscia centrale (pur avendo richiesto agli abitanti di lasciare la strada libera dalle macchine posteggiate)  e la parte laterale della strada è rimasta non asfaltata e senza marciapiede. Questo induce purtroppo a far avvertire queste strade come terre di nessuno, che chiunque può usare come discarica (sto collezionando decine di foto sull'argomento). Qualunque impresa edile più o meno regolare, si sente autorizzata a scaricare le macerie per strada. Ed ogni sorta di materiale di scarto, dai mobili vecchi ai motorini bruciati, alle telai delle bici rubate, che l'AMSA provvede periodicamente a rimuovere dalle strade.  I lati delle strade piene di cespugli e sterpaglie invitano inoltre molti ineducati padroni a non pulire i bisogni dei loro cani o molte "coppie" ad usare la via per i loro incontri notturni, lasciando per strada i resti degli incontri "amorosi". La via è sporca, pericolosa e indecorosa, pur essendo adiacente a case civili con abitazioni ed ufficie a due scuole (elementare e medie).
Lo stesso dicasi per il parcheggio non asfaltato di via Bussola angolo via Malaga, spesso usato come accampamento da abusivi, oltre che come discarica.
Ho la convinzione che riasfaltare la via porterebbe immediati miglioramenti, perchè la strada parallela (via Brugnatelli), che era nello stesso stato di discarica e di ricettacolo di abusivi, da quando è stata riasfaltata, ripulita e dotata di marciapiedi, viene maggiormente rispettata e mantenuta in ordine. Da parte di tutti.
Si fanno rassegne estive sui navigli e si pensa all'Expo 2015 ma cosa possono pensare i cittadini e i visitatori dei concerti  e del battello, se poi per arrivare sul naviglio devono scavalcare le cataste di immondizia? Dispiace perchè il naviglio è bellissimo, con la pista ciclabile, i locali, l'architetura vecchia Milano e la Chiesa di san Cristoforo che è una vera oper d'arte. Ma oggi purtoppo è necessario chiudere gli occhi appena si gira l'angolo...

Sempre in via Bussola esiste un terreno del comune abbadonato e recintato, confinante con il fiume Olona, che viene annualmente occupato da abusivi e annualmente ripulito dall'Amsa Il tutto avviene su segnalazione da parte dei cittadini della zona, perchè non mi risulta che esista un presidio del comune o delle forze dell'ordine per verificarne periodicamento lo stato. Probabilmente la messa in sicurezza definitiva di un'area (magari creando un giardino pubblico, o affidandolo ai cittadini della zona come orti coltivabili) costerebbe sicuramente molto meno di sporadici interventi di "pulizia" provvisoria (in questi anni me sono stati fatti svariati).

Se oltre a verificare di persona lo stato di degrado avete bisogno di testimonianze nel tempo, ho fatto varie fotografie.
Spero in un pronto intervento da parte del comune,  per prendere rapidi provvedimenti e rendere queste vie degne di una città come Milano. 
Certa dell'attenzione da parte della nostra amministrazione comunale, invio i miei più cordiali saluti.

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Inserito da il Inserito da Giovanni Muttoni il Mar, 25/08/2009 - 19:42

Cara Signora Moratti, Caro Consiglio Comunale della Città di Milano,

 

Vi meravigliate del calo del turismo a Milano? forse vivete su un altro pianeta. O forse siete tutti (perdonate la villania) un pò scollati dalla realtà quotidiana. Vi accompagno volentieri a fare un giro (in bicicletta) in zona Darsena. La vista è, per dirla con parole dolci, patetica. Così come (ri-scusate la villania) è patetico lamentarsi del calo turisti, visto come gli accogliamo.

 

Saluti

G Muttoni 

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Inserito da il Inserito da Giovanni Gronda il Ven, 24/07/2009 - 15:16

di qualche giorno fa il presunto coinvolgimento del Comandante Bezzon, indagato

 http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local...

 oggi i pass fabbricati di cui "A gestire il giro illecito erano proprio alcuni insospettabili agenti della polizia locale di Milano"

 http://milano.corriere.it/milano/notizie...

 

 Intanto sui marciapiedi la sosta vietata è tollerata, e l'eccesso di velocità è ormai la regola (basta leggere le centinaia di post su questo forum per capire la gravità).

 Nessuna città in Europa è conciata così: quando una rivoluzione nella struttura?

 Cosa deve succedere perchè a Milano si torni alla legalità, almeno, viabilistica?

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 20/07/2009 - 20:41

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

NIDI. DAL COMUNE AZIONI MIGLIORATIVE PER GARANTIRE LA QUALITA' DEL SERVIZIO

Milano, 20 luglio 2009 - In merito alla vicenda degli asili nido di Milano e alle preoccupazioni sollevate da alcuni consiglieri comunali sulle nuove regole introdotte nella gestione dei Nidi privati e in appalto, l'assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli precisa quanto segue:

"Quando scade un appalto bisogna bandire nuove gare, con regole certe e trasparenti. E' quanto ha fatto il Comune dopo aver prorogato, per un ulteriore anno gli attuali enti gestori. Per quanto concerne l'offerta economica, si tratta di condizioni decisamente migliori rispetto agli scorsi anni. Basti pensare che, per quanto riguarda i Nidi privati, ad esempio, si è passati da una retta di 475 euro a bambino a 520 euro se ‘medio grande’ (vale a dire di un'età compresa tra 1 e 3 anni); mentre, per quanto riguarda i lattanti, si è passati da una retta di 510 euro a 550 euro a bambino, più 35 euro per ogni bambino iscritto al pre e post scuola".

"Le condizioni del costo unitario per bambino - ribadisce l'assessore - sono migliorate di molto: anche per quanto riguarda le strutture in appalto. Per esse l'Amministrazione non paga più indistintamente 'a fasce da 1 a 8 bambini' (vale a dire la stessa quota di 4000 euro anche se in una 'fascia' è presente un solo bambino), ma corrisponde una retta di 507 euro per ogni bambino medio-grande e 536 euro per ogni lattante presente nella struttura. Per quanto riguarda il pre-scuola e il post-scuola, poi, il Comune ha incrementato il contributo elevandolo a 30 euro per i medio-grandi e a 35 per i lattanti, a fronte degli 8 euro previsti dal precedente bando. A questo va aggiunto - conclude Moioli - che il Comune non contribuisce più al pagamento della ristorazione, ma fornisce ai gestori l'uso gratuito di locali e arredi e si fa carico anche del pagamento delle utenze. Il rapporto educatrice/bambino per i lattanti rimarrà invariato, cioè 1/5, mentre per i medio-grandi sarà di 1/7, garantendo continuità educativa sia ai bambini che agli educatori. Qualora le attuali cooperative non dovessero partecipare al bando, l'Amministrazione s'impegnerà ad aprire subito le trattative con i nuovi gestori per l'assunzione del personale in servizio, in modo da garantire la continuità educativa".

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Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Ven, 10/07/2009 - 10:30

Al Sindaco,
all'Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali e
alla Giunta del Comune di Milano

chiedo
come è la sicurezza delle scuole di Milano, alla luce di quanto risportato nell'articolo pubblicato oggi su ChiamaMilano.
Ovviamente mi riferisco agli edifici scolastici e alle scuole dell'infanzia sotto la responsabilità di questa Amministrazione.

Cordiali saluti a tutti/e
Antonella Fachin
Consigliera Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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SICUREZZA SCOLASTICA RIMANDATA A SETTEMBRE
Una ricerca su 17 scuole superiori di Milano e Provincia mette in luce come il 21% delle classi non rispettino le norme dell’edilizia scolastica

I riflettori dell’informazione si accendono quando le tragedie costringono a contare i morti, sul lavoro, accanto ai binari o nelle aule scolastiche. Eppure, l’emergenza è spesso sotto gli occhi di tutti. L’attraversiamo quotidianamente sperando nella buona sorte, mentre le istituzioni rassicurano e gli operatori lanciano allarmi spesso inascoltati.
La situazione delle scuole non costituisce un’eccezione e, a sentire alcuni tecnici di Comune e Provincia, se si facesse rispettare integralmente la normativa in materia di sicurezza oltre la metà degli edifici scolastici a Milano e Provincia dovrebbero essere chiusi.
A confermare il quadro preoccupante è una ricerca svolta dell’Assemblea delle scuole superiori del milanese su un campione di 17 scuole superiori –11 situate nel Comune di Milano, 6 nel territorio provinciale– per un totale di 255 classi.
Il documento specifica che non sono stati presi in esame i casi più eclatanti di mancanza di sicurezza e rischio conclamato, sia per evidenziare un problema meno clamoroso ma più diffuso che per la resistenza di quei dirigenti scolastici che non vogliono vedere il proprio istituto messo alla berlina, rischiando così di perdere iscritti e fondi.
Proprio per questo il quadro risulta se possibile ancora più allarmante poiché la ricerca, come dichiarano i promotori, prende in considerazione “i livelli minimi di legalità nella composizione delle classi e il disagio strutturale.”
Anzitutto il 21% delle classi prese in considerazione (54 sul campione di 255) risultano non rispettare il DM 18 dicembre 1975 sull’edilizia scolastica poiché non hanno spazio sufficiente per ogni studente secondo i parametri igienico sanitari e di sicurezza. Inoltre, il sovraffollamento provoca la mancata osservanza della normativa generale antincendio (DM 26 agosto 1992) per il 16,4% delle classi esaminate. Complessivamente, secondo la ricerca, considerando anche la normativa relativa agli studenti disabili, sarebbero il 27% le classi irregolari. Mentre in 4 delle 17 scuole analizzate (23,5%) si registrerebbero pesanti infiltrazioni d’acqua nelle aule e nei corridoi.
Secondo l’Assemblea delle scuole superiori del milanese questa situazione sarebbe destinata a peggiorare con l’entrata in vigore del regolamento attuativo dell’articolo 64 della legge 133/2008 che stabilisce un numero minimo di 27 alunni per classe a partire del prossimo anno scolastico.
Tale regolamento violerebbe la normativa generale antincendio e quella sull’edilizia scolastica, infatti in 197 aule sulle 255 esaminate non vi sarebbero le condizioni previste dal DM 18 agosto 1975. Inoltre, a regime il regolamento approvato il 27 febbraio 2009 indica il numero di 33 studenti per aula. Data la situazione solo in 5 aule sulle 255 del campione potrebbero prendere posto 33 studenti senza violare le normative edilizie, antincendio e igienico sanitarie.

Ettore Pareti

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 08/07/2009 - 21:12

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

OPERAZIONE TRASPARENZA. DOMANI PRESIDENTE PALMERI E CONSIGLIERI PRESENTANO PROGETTO BANCA DATI ON LINE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Milano, 8 luglio 2009 – Domani, giovedì 9 luglio, alle ore 12.00, presso la Sala Gialla di Palazzo Marino, il Presidente del Consiglio comunale e coordinatore nazionale della Conferenza dei Consigli comunali d’Italia dell’Anci Manfredi Palmeri con i consiglieri Maurizio Baruffi, Pierfrancesco Maran, Giancarlo Pagliarini, Leone Talia e Filippo Totino presenterà il progetto della banca dati on line degli eletti a Milano.

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Inserito da il Inserito da Mario Maggi il Dom, 28/06/2009 - 21:26

Riporto una notizia da un blog:

http://blog.libero.it/KudaBlog/7295671.html?ssonc=1452921985

Mi risulta che ci siano tecniche italiane per recuperare oltre il 95% del materiale destinato all'incenerimento. La parte restante sarebbe poca e non servirebbe un nuovo inceneritore. 

Forse i nostri politici non sono informati? Gli inceneritori "puliti" non esistono. 

Chi ha notizie precise, le pubblichi, grazie. 

Saluti 

Mario Maggi

 

 

 

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