.: Legalità e città
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Inserito da il Inserito da Antonio Marino il Gio, 17/07/2008 - 10:22

Niente tagli agli organici delle forze di polizia, dei militari e dei pompieri. È quanto prevede un emendamento del Governo al decreto della manovra economica approvato in commissione.
La norma introduce una deroga all’obbligo previsto per tutte le pubbliche amministrazione di ridimensionare gli assetti organizzativi e anche le dotazioni organiche in favore “delle strutture del comparto sicurezza, delle Forze Armate e dei Vigili del Fuoco”.
La deroga - è previsto - non pregiudica gli obiettivi di risparmio fissati dalla manovra che devono essere conseguiti da ciascuna amministrazione. Queste ultime, comunque, avranno un mese di tempo in più, fino al 30 novembre 2008, per procedere alla riorganizzazione. Entro ottobre invece i ministeri dovranno individuare le dotazioni organiche, finalizzando questo intervento all’accorpamento di strutture.
Altre due micro-norme di favore sono previste poi per il comparto sicurezza e difesa.
La prima prevede che per questi due settori non varranno le norme della manovra che introducono disincentivi economici per i dipendenti pubblici che fanno troppe assenze per malattia o che usufruiscono di permessi retribuiti.
La seconda mantiene il trattamento economico aggiuntivo per causa di servizio che viene invece cancellato per le altre amministrazioni pubbliche.

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Inserito da il Inserito da Germana Pisa il Mar, 15/07/2008 - 21:51

Sarebbe bello vedere pattuglie di vigili nelle strade (anche l'esercito, perche' no!! se trattasi di questo)...chiunque sia purche' ci siano: a sorprendere gli automobilisti e i centauri omicidi- PRIMA che lo diventino, omicidi, DURANTE le loro folli corse che neanche le vedono le strisce pedonali, che i pedoni o i ciclisti...sono un accidente che si intromette nel loro diritto di correre e violare ogni norma, e soprattutto, VITE! Due bambini, ieri e oggi: uno grave a Niguarda, l'altra morta, oggi: travolti sulle strisce pedonali. Dobbiamo star zitti di fronte a questa strage?! ...
BASTA

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Sab, 12/07/2008 - 20:50

Dal sito Web del Comune di Milano:

Lavori pubblici

Al Comune niente gare per imprese scorrette

Condannati i titolari di due aziende per aver violato la libera concorrenza e determinato l’alterazione della par condicio tra i concorrenti di gare indette dall’Amministrazione comunale. Simini."Grazie ai nostri controlli e alla magistratura"

"Con questa sentenza del tribunale penale milanese, abbiamo l’ennesima conferma che i controlli effettuati dall’Amministrazione negli appalti pubblici sono estremamente rigorosi e, soprattutto, che le nostre segnalazioni sono sempre motivate”. Lo ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini, commentando la sentenza di condanna, emessa nei giorni scorsi, da parte della V Sezione Penale del Tribunale Ordinario di Milano, nei confronti dei titolari di due imprese per aver violato la libera concorrenza e determinato l’alterazione della par condicio tra i concorrenti di gare indette dall’Amministrazione comunale. Le gare riguardavano interventi di manutenzione ordinaria su pavimentazioni in conglomerato bituminoso.

I controlli effettuati dall’Amministrazione, in fase di gara, hanno infatti permesso di individuare diversi indizi che facevano presumere forme di collegamento sostanziali tra le due imprese: le offerte venivano spedite dallo stesso ufficio postale, le domande e i documenti di gara presentavano identità grafica, stessi errori di ortografia e le polizze fideiussorie venivano emesse nella stessa giornata, dalla stessa agenzia e con numero progressivo. L’accertamento di questi elementi ha determinato l’immediata esclusione delle imprese dalle gare e la denuncia, da parte dell’Amministrazione, all’Autorità giudiziaria.

I titolari delle imprese sono ora stati condannati per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di reati di turbativa d’asta e falso in scrittura privata. Le esclusioni sono state possibili anche grazie ai “Patti d’integrità” che Milano, prima in Italia e tra le prime città in Europa, ha adottato e imposto a tutte le imprese che vogliano partecipare alle gare d’appalto pubblico.

Le denunce da parte del Comune, negli ultimi anni, riguardano 139 imprese e le esclusioni fino ad oggi effettuate ammontano a 423. L’importo delle gare interessate è pari a una cifra complessiva di 121.877.462,81 euro.

(12/07/2008)

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Inserito da il Inserito da Enrica Noseda il Lun, 07/07/2008 - 22:28

E mai come ora è indispensabile riempirla

http://www.nandodallachiesa.it/public/index.php?option=content&task=view&id=902

La Costituzione chiama: cittadino risponde !!! Se vogliamo continuare ad essere considerati tali e non tornare invece ad essere servi della gleba

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Inserito da il Inserito da Enrica Noseda il Ven, 20/06/2008 - 06:25

A causa della mancanza di etica della moralità e della legalità diffusa sia nella società che, in particolar modo nella classe politica attuale, l'Italia a perso ed è alla deriva.

 

Penso si debba mandare un segnale forte che così non si può continuare e ritengo che per cominciare sia importantissimo partecipare a questo incontro

http://www.nandodallachiesa.it/public/index.php

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Inserito da il Inserito da Enrica Noseda il Mer, 18/06/2008 - 17:05

Ho reperito sul MU dei Grilli altoparlanti di Milano il seguente invito

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Nel 1992 il braccio armato della mafia guidato dai poteri forti ( massoneria, politici corrotti, servizi segreti deviati ).
Colpiva mortalmente la democrazia in Italia uccidendo barbaramente i suoi servitori dello stato ( I giudici, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e le loro scorte ) lasciati indifesi e nonostante tutto assolsero fino in fondo il loro dovere di servitori dello STATO, sacrificandosi per noi.
Il quell'estate i palermitani onesti scelsero di uscire dall'ombra dell'omertà dell'indifferenza e mostrando coraggio, rabbia e orgoglio di essere siciliani e italiani, senza tentennamenti scelsero pubblicamente di manifestare la loro rabbia e il loro dolore, esponendo su i propri balconi che davano nelle strade, lenzuola bianche in senzo di lutto e anche con scitte NO ALLA MAFIA.
GIOVANNI FALCONE - PAOLO BORSELLINO- VIVA LA LIBERTA' VIVA LA LIBERTA'

Oggi la democrazia viene ancora una volta mortificata e violentata da individui che calpestano la COSTITUZIONE ITALIANA con provvedimenti che ledono la SOVRANITA' del POPOLO
La libertà è davanti ad un baratro, di una nuova dittatura.

Abbiamo un debito verso quei servitori dello stato che ci hanno garantito la libertà e la sicurezza.

Oggi vi invito tutti quanti ad esporre sul volstro balcone un lenzuolo bianco in segno di lutto e di protesta civile.

RIEMPIAMO LE STRADE E LE PIAZZE D'ITALIA CON LENZUOLA BIANCHE

VIVA L'ITALIA, DEGLI ITALIANI ONESTI.

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al quale penso sia trooooopo importante aderire.
Sul mio lenzuolo ho messo un grande cartello e a caratteri cubitali ho scritto
Palermo chiama Milano
Un lenzuolo contro le mafie
W Falcone e Borsellino
W l'Italia degli onesti.

vi prego: aderite e divulgate tramite e mail = tappezziamo Milano di lenzuola della legalità perchè: ce n'è un immenso bisogno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Inserito da il Inserito da Jole Garuti il Lun, 16/06/2008 - 12:32

Per me la morte di Hassan Mohammed e Salama Awad Omar, egiziani rispettivamente di 27 e 28 anni, è sconvolgente, soprattutto perché nel settembre 2004 sono andata con la Fillea a Piazzale Lotto dove con Libera e l'Arci avevamo deciso di dare il via alla Carovana antimafia.

Erano le 5 di mattina e li abbiamo visti con i nostri occhi i caporali tranquilli in mezzo alla piazza che chiamavano col cellulare i lavoratori che stavano radunati a gruppi nelle vie intorno. Arrivava una macchina o un furgoncino, qualche uomo arrivava dalle vie intorno, ci saliva e andava.
Al secondo giro della nostra auto i caporali (con faccia da mafiosi) ci avevano fatto segno che stavano scrivendo il nostro numero di targa.
Allora ci siamo allontanati e siamo subito tornati con un camper vero, di quelli bianchi, in cui avevamo fatto dei buchi nelle tende in modo che i giornalisti che erano dentro potessero fare fotografie.
Che sono state pubblicate nel volume Vite da cantiere, con DVD allegato su storie di uccisioni di lavoratori mascherate da incidenti e interviste varie.

A quell'epoca il caporalato non era reato...

Potete immaginare la mia/nostra soddisfazione quando il Governo Prodi lo ha dichiarato reato nel settembre 2006 e poi quando a giugno 2007 è stato presentato un disegno di legge con pesanti sanzioni per gli sfruttatori del lavoro degli immigrati e sanzioni per le imprese che hanno lavoratori in nero e proposte di riorganizzazione e coordinamento presso ogni Prefettura degli organismi di controllo sul lavoro.

Ho scoperto ieri con grande amarezza, visto che non mi facevo una ragione della morte dei due operai egiziani, che il DDL è stato approvato solo dal Senato e che il Governo Prodi è caduto senza avere completato (o se preferite senza essere riuscito a completare) alla Camera l'iter legislativo del DDL. Quindi ci eravamo tranquillizzati a torto, leggendo le notizie sulla stampa.

Non è cambiato nulla dal 2004 e adesso il Governo Berlusconi ha dato ai Prefetti l'incarico di schedare i Rom, che evidentemente sono ritenuti molto più pericolosi e fanno più danni di quei caporali che sfruttano e schiavizzano uomini che si devono accontentare di essere pagati 3 euro all'ora perché sono clandestini. E che vengono mandati sulle impalcature senza nessuna protezione e senza poter rispettare le regole della sicurezza.

Per capire come funzionano le cose basta leggere su Repubblica dell'11 aprile 2007 l'articolo di Paolo Berizzi che si è finto un lavoratore clandestino.

Le mafie - che organizzano la tratta degli esseri umani - ringraziano.
C'è davvero da tremare se si pensa a quel che potrà succedere a Milano con la frenesia edilizia che ha preso il sindaco Moratti e la Giunta per l'Expo 2015.

Jole Garuti

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Inserito da il Inserito da Francesca Zajczyk il Ven, 06/06/2008 - 21:42
Ma è un sogno – un brutto sogno - quello che sta succedendo oggi sotto i nostri occhi? E’ possibile che in Italia, a Roma, a Milano succedano cose impensabili fino a pochissimo tempo fa senza che nessuno alzi una voce, quantomeno esprima “forte preoccupazione”? Qualche lamento gira sulla rete; ma sono lamenti che non riescono a trasformarsi in “voce pubblica”.
 
I fatti: Intervento differenziale per cittadini Italiani (censimento fotografico e schedatura di Polizia) questa mattina, 6 giugno all’alba delle 5.00 presso il campo comunale di via Impastato a Milano.
Si tratta di un campo regolare, i cui abitanti – in Italia e a Milano dal 1943 provenienti dalla Slovenia – risultano all’anagrafe del Comune in quanto residenti a Milano.  Quindi, si tratta di CITTADINI ITALIANI; non solo: tra i cittadini italiani del campo c’è anche chi ha patito la persecuzione nazifascista con l'internamento in campo concentrazione e chi ha meritato la medaglia d'oro al valore civile.
 
Tralasciando di commentare il metodo: alle 500 del mattino, cogliendo nel sonno bambini, anziani, come pericolosi criminali di cui si deve impedire la fuga, ciò che più inquieta è che queste persone (e sottolineo il termine) vengono schedati in quanto appartenenti ad un gruppo etnico.
 
Qualche sera fa Massimo Cacciari – a proposito della vicenda per certi versi analoga che si sta verificando a Venezia nei confronti di un gruppo di cittadini italiani sinti residenti nel nostro paese da più di dieci anni – richiamava l’attenzione con grande preoccupazione su quanto possa essere pericolosa questa strada che richiama (e nessuno-nessuno può negare fatti di storia) accaduti purtroppo non molti decenni orsono.
 
"RICORDARE PER NON DIMENTICARE" scrive Giorgio Bezzecchi
Sono passati sessant'anni dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla pubblicazione della rivista "La difesa della razza"di Guido Landra e dei primi rastrellamenti che sfociarono dopo un breve periodo di tempo in un ordine esplicito di "internamento degli zingari italiani"in campi di concentramento (Circ.Bocchini 27/04/41)
 
Per non dimenticare, ma anche per sapere che, legittimando queste procedure diventa difficile prevederne il processo:
Tutto in nome della sicurezza. Il tema della sicurezza oggi “impone” la paura di schierarsi e quindi il silenzio. Ma in nome della sicurezza non si possono ledere i diritti dei cittadini, di cittadini italiani regolarmente iscritti all’anagrafe della nostra città, che lavorano e mandano i bambini a scuola, come altri cittadini italiani (anche se non tutti….ricordate la questione della dispersione scolastica?), ma con il grave peccato originale di essere etnicamente diversi.
 
Brividi….Dobbiamo avere il coraggio di rifiutare questo opportunismo del discorso pubblico, dobbiamo contribuire a far conoscere una realtà assolutamente sconosciuta relativa ad una popolazione di 130-150000 mila persone, di cui circa il 50% ha la cittadianza italiana con una quota ampiamente sotto il 10% che pratica ancora qualche forma di nomadismo.
 
Come si fa a parlare di bullismo, di educazione dei piccoli e dei giovani alla convivenza, alla solidarietà? Apriamo gli occhi e la bocca
 
Francesca Zajczyk
(sociologa Università-Bicocca e consigliera comunale PD)

Milano, 6 giugno 2008

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Inserito da il Inserito da Antonio Marino il Ven, 30/05/2008 - 15:56
Un plauso agli uomini del Nucleo Tutela Trasporto Pubblico della Polizia Locale che con fermezza mai arrogante e l'ausilio dei controllori ATM stanno svolgendo controlli a tappeto sulle linee più a rischio del nostro trasporto pubblico, riportando così la sicurezza e la legalità sui mezzi che erano diventati ricettacolo di clandestini pronti a colpire in qualunque momento con borseggi, danneggiamenti e tentativi di stupro. Ciò che la sinistra radicale definisce "retate di massa" è diretta conseguenza di un'emergenza criminalità. Per questa ragione non c'è nulla di anomalo: è solo la risposta dello Stato di Diritto che deve essere garante della sicurezza e della legalità. E' sufficiente ricordare che negli anni del terrorismo, agenti delle Forze dell'Ordine salivano sui mezzi pubblici per controllare i passeggeri; spesso non scendevano a mani vuote avendo tratto in arresto almeno qualche fiancheggiatore degli eversori. E' auspicabile che la misura adottata sia estesa anche nelle ore serali specie su altre linee a rischio quali la 38, la 49, la 58 e la 60.

Antonio Marino
Componente Commissioni Istruttorie
Comune di Milano
Consiglio di Zona 4

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Inserito da il Inserito da Gregorio Mantella il Dom, 18/05/2008 - 12:52

Buon dì partecipaMi, 

La domanda che mi pongo si fa, giorno dopo giorno, sempre più insistente:

quanto costa il condizionamento criminale? Sì, quanto!

 Mi appello al vostro sguardo illuminato per chiedervi un partecipato esame sull'influenza dell'imprenditoria dinamica, globalizzata dei clan che operano sulla città proprio per cogliere quali sono i tratti collusivi e non professionali e politici!

 Uno spunto di cronaca mi ha suscitato violente emozioni, ma poi anche meditate riflessioni.
 Mi pare una sfida culturale esaminare l' Etica Mafiosa, il significato, il retaggio storico e culturale, ma soprattutto il subdolo folklore che esporta una bieca sommersa sottocultura psicologica.
 Mafia: un sostantivo che non a caso "pone le basi nella Legge della segretezza" e dell'omertà il suo essere, che tende a sostituirsi ai pubblici poteri nell'attuazione di una forma primitiva di Giustizia, esercita a servizio di interessi economici privati mediante l'intimidazione e l'estorsione. Ma oggi il livello evolve nella dimensione elettronica-informatica!  C'è un gap informativo da colmare?

bye bye Wezword
  
    

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