.: Legalità e città
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Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Ven, 22/05/2009 - 15:47

Purtroppo Milano continua ad avere sindaci che vengono condannati per violazione di norme.

La gravità della violazione varia da caso a caso, ma è sintomatico del "modus operandi" della politica a Milano: il sindaco, il 1° cittadino -che è anche pubblico ufficiale- è anche il primo che NON da il buon esempio agli altri cittadini.
Non si salvano neppure il vice sindaco De Corato, né l'assessore Masseroli.

Ciò che mi rattrista è sia la mancanza di pudore da parte di queste persone che continuano a rivestire cariche pubbliche e non si sentono in dovere di cambiare mestiere (non è obbligatorio fare il politico!) sia l'apatia, l'incapacità di indignarsi dei milanesi, che si lasciano rappresentare da politici incapaci di operare con rettitudine e nel rispetto delle legggi come tutti i comuni mortali.
Altri popoli, invece, sono giustamente intransigenti con coloro che devono operare per il bene comune e gestire i denari pubblici (v. recentemente in Inghilterra per il solo sospetto di gonfiamento di rimborsi elettorali).

Ecco i due ultimi esempi, a seguito di esposti  FONDATI da parte del Consigliere comunale Basilio Rizzo e di altri consiglieri dell'opposizione.

1. il Sindaco Brichetto Moratti, tuttora in carica,  è stata condannata dalla Corte dei Conti per abuso d'ufficio e violazione delle norme in materia di consulenze per la pubblica amministrazione;

2. il già sindaco Albertini, l'attuale vice sindaco De Corato, l'assessore Masseroli, il tuttora consigliere Vincenzo Giudice e gli ex Consiglieri Riccardo Albertini e Marco Ricci (oggi dirigenti d'oro), e Giovanni Testori condannati in sede civile per la vicenda relativa agli emendamenti in bianco al bilancio preventivo del 2003 che la maggioranza di centrodestra fece preparare e protocollare in anticipo con l'obiettivo, fallito per l'intervento della consigliera Adamo e dei vigili urbani, di far decadere gli oltre duemila emendamenti presentati dall'opposizione.
La IV sezione della Corte d'Appello, confermando la condanna per falso ideologico per un ex funzionario del Comune, ha accolto l'impugnazione per interessi civili presentata dai Consiglieri Basilio Rizzo, Milly Moratti e Maurizio Baruffi condannando i signori di cui sopra a risarcire un cifra simbolica totale di tremila euro.

In sede penale per gli stessi, grazie a un problema tecnico, vi è stata assoluzione.
A notizia in allegato l'articolo del quotidiano La Repubblica.
Cordiali saluti
Antonella Fachin
Consigliera zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
candidata nel collegio 12 Milano Lambrate-Forlanini
lista civica "un'ALTRA PROVINCIA"  Massimo Gatti Presidente
Cordiali salutiAntonella FachinConsigliera zona 3Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milanocandidata nel collegio 12 Milano Lambrate-Forlaninilista civica "un'ALTRA PROVINCIA"  Massimo Gatti Presidente

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Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Gio, 21/05/2009 - 15:42

Vi sono molti modi per esprimere la necessità di legalità nel mondo del lavoro, anche attraverso l'arte.
Se potete, andate a visitare la mostra... merita davvero!
Cordiali saluti
Antonella Fachin
Consigliera di zona 3
Capogruppo lista civica "Uniti con Dario Fo per Milano"
candidata nel collegio 12 Milano Lambrate-Forlanini
per la lista civica "un'ALTRA PROVINCIA" Massimo Gatti Presidente
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LAVORO IN MOSTRA
Fino al 21 maggio alla Camera del Lavoro 27 opere d’arte per raccontare il lavoro che cambia

Anche l’arte sbarca alla Camera del Lavoro milanese: fino al 21 maggio, nella sede di Corso di Porta Vittoria 43 saranno esposte 27 opere di artisti milanesi chiamati a confrontarsi sul tema “sindacato e lavoro”. Un’iniziativa che si colloca nel contesto di un progetto per collegare sempre più il mondo del lavoro a quello dell’espressione e della comunicazione, nel tentativo di stare al passo con una dimensione, quella lavorativa, che negli ultimi anni sta profondamente mutando.
Un’esposizione eclettica nelle forme, con una galleria di opere che vanno dall’acrilico su tela all’installazione video alla fotografia, posizionate non secondo un percorso definito e univoco, nè ordinate in sale: le opere si incontrano percorrendo il primo e il secondo piano dell’edificio. Si trovano sulle scale, alle pareti, negli angoli, a terra.
“L’obiettivo è aprire la nostra sede alla gente –spiega Graziano Gorla del sindacato – far vivere la CGIL anche fuori da qui, e soprattutto, visto come sta cambiando il mondo del lavoro, lasciare una testimonianza di quello che era prima”.
Curata da Antonella Prota Giurleo, la mostra è ad ingresso libero e sarà aperta tutti i giorni tranne la domenica: uno spaccato visivo del significato del mondo del lavoro, con tutti i suoi contrasti e le sue problematiche, una finestra sulla ‘cultura’ del lavoro e un modo per dire che ci sono vari modi di affrontarne le criticità.
Le opere sono state realizzate dagli artisti appositamente per l’esposizione, indagando il luogo della Camera del Lavoro, le persone che la vivono ma anche le esperienze personali.
Un vero e proprio invito a recarsi in sede, quel palazzo storico costruito nel 1932 come sede dei Sindacati fascisti dell’Industria e successivamente liberato e restaurato, e riempirne gli spazi intrecciando i percorsi umani e quelli artistici.

A.P.

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Inserito da il Inserito da Gregorio Mantella il Sab, 16/05/2009 - 21:50

 

 Buona serata partecipaMi,

                                           attualmente ne avverto un sempre maggiore bisogno di segnalare quella tratta di esseri umani, della riduzione in schiavitù, la prostituzione di strada orientale che vedo all'incrocio di via C. Farini e viale Stelvio, sul piazzale del parcheggio all'aperto e sedute alle fermate ATM o confuse tra folla di fronte ai vari negozi sulla via. Forse, sottolineo, forse alcune scelgono (ma ne dubito), altre sono costrette.  Questo "traffico" (gestito) è destinato a crescere ?
Sì, perchè pare in crescita ! Si lega alla crisi ? Possiamo far finta di niente ? Scopi nobili e intollerabili effetti collaterali tra espedienti polemici  e domande di significato provo ad immaginare chi è costretto ad abbandonare il Paese d'origine, per disperazione, spesso per minaccia o costrizione e si imbatte in infinite difficoltà: una difficile ricerca di "Salvezza" si trasforma in condanna ... Queste donne nelle nostre vie, con quella "maschera" che traspare sui loro volti ipervigili ribadisce che si tratta di sofferenza. La sofferenza sviluppa capacità di reazione ? E' da valorizzare la Forza e la capacità di Resistenza di queste nonostante tutto. Porre in atto strumenti di prevenzione più efficaci affichè esse ...  Una difficile ricerca di salvezza si trasforma in condanna !!!

                                                              Quali modalità di 'contrasto al fenomeno' possiamo suggerire e aspettarci ???

                                                                                                                                                                                            wezword     

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 15/05/2009 - 07:46

Dal sito Web del Comune di Milano:

Appalti Pubblici

Milano premiata per la lotta alla corruzione

Al Forum PA di Roma, il Ministro Renato Brunetta ha consegnato il riconoscimento al Sindaco Letizia Moratti e all'assessore Bruno Simini. Sottolineato l'impegno del direttore amministrativo dei Lavori Pubblici Mariangela Zaccaria e del suo staff. Il "Patto d'Integrità" al centro del successo dell'ente milanese

Roma, 14 maggio 2009 – La lotta alla corruzione intrapresa dal Comune di Milano ha portato ad un nuovo riconoscimento. Nell’ambito dell’iniziativa “Lavoriamo Insieme” promossa dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, il capoluogo lombardo ha ricevuto oggi, alla Nuova Fiera di Roma, il premio per la “Lotta alla Corruzione” dal Ministro Renato Brunetta.

La cerimonia si è tenuta durante la tavola rotonda del convegno conclusivo di “Forum PA”, a cui ha partecipato il Sindaco di Milano Letizia Moratti che, ritirando il riconoscimento, ha commentato: “Questo premio va alla Dottoressa Mariangela Zaccaria, Direttore centrale amministrativo dell'assessorato ai Lavori Pubblici – ha dichiarato Letizia Moratti, in accordo con l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini – per la dedizione, l’impegno e il coraggio da lei dimostrato insieme alle sue collaboratrici”.

“La nostra Amministrazione è stata premiata per aver adottato Il Patto di Integrità – ha proseguito il Sindaco – uno strumento all’avanguardia in tema di trasparenza negli appalti pubblici che può diventare un modello internazionale per la sua una funzione deterrente rispetto ai fenomeni di concorrenza sleale”. Già nel  2007, infatti, il Comune di Milano è stato premiato da Transparency International, l’associazione contro la corruzione istituita nel 2004 dall’ex Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan.

Il Sindaco ha poi sottolineato come dal 2002 ad oggi le esclusioni per “collegamento sostanziale” nelle gare siano sensibilmente diminuite: complessivamente ammontano a più di 400, di cui, il 50 per cento del totale, nel solo primo anno di applicazione del Patto di Integrità.

“Il Patto di Integrità ci consente - ha sottolineato  Bruno Simini - di escludere, già in fase di gara, le imprese che si accordano tra di loro, e i nostri rigidi controlli portano a escludere sia le imprese che non assicurano regolarità contributiva sia quelle che hanno compiuto reati in materia di sicurezza sul lavoro: negli ultimi tempi, su 136 istanze di subappalto, ne abbiamo rigettate 44, pari a circa il 32% del totale”.

“Le nostre segnalazioni – rende noto l’assessore Simini - hanno poi sempre avuto pieno riconoscimento anche da parte dell’Autorità giudiziaria, tanto è vero che, nell’ultimo anno e mezzo, ben 11 sentenze penali relative a irregolarità nelle gare d’appalto, in cui erano coinvolte almeno una ventina di imprese, hanno confermato che i nostri sospetti erano assolutamente fondati”.

“Non è quantificabile, ma sono certo che questi provvedimenti uniti all’atteggiamento rigoroso del Comune abbiano il potere di scoraggiare chi vuole delinquere. A Milano si vigila sugli appalti – conclude Simini – e continueremo a non abbassare la guardia”.

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Inserito da il Inserito da Maria Lucia Caspani il Dom, 19/04/2009 - 17:10

Un anziano pedone scivola su un'enorme deiezione canina "a forma di torta", cade e si fa male.
I marciapiedi di Milano sono invasi da tante schifezze!
Tali incivilissimi comportamenti di padroni irresponsabili ed incuranti delle persone hanno provocato lesioni ad un uomo che poteva finire ben peggio.
Dunque anche questa è sicurezza stradale perchè l'anziano chiederà risarcimento danni al Comune, cioè a tutti noi.
Cara Sindaco intensifichi repressione e controlli ed inasprisca le sanzioni.
I cittadini sono stufi e irritati da quesi atteggiamenti, nessuna attenuante nè tolleranza per la mancanza di rispetto per gli altri e per il minimo di decoro urbano. 
E i proprietari educati non hanno nulla da temere.
Cordialmente.

 

Anna Manca
Coordinatrice Comitato per i diritti dei pedoni
 
Maria Lucia Caspani
Vice Presidente Nazionale Dipas
Delegazione di Milano

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Inserito da il Inserito da Gregorio Mantella il Dom, 12/04/2009 - 18:40

Buon di partecipaMi,

Con questo mio intervento intendo aprire un percorso ben visibile all'interno di un quadro infinitamente più ampio e dai contorni per certi versi imprecisi. Devo dire che fin dall'inizio, aprile 2005, data delle mie prime segnalazioni ai vari organi istituzionali, mi era venuto naturale pensare che se non vengono presi solerti provvedimenti continueranno le "Morti dolci", ma soprattutto sostenevo che occorreva dare una "svolta" alle potentissime "Agenzie in proprio" , segno di quel fenomeno che risponde a matrici a caratteri strutturali singolari. Il livello di questi poteri sono al punto di intersezione degli interessi di Massonerie, Mafie, destre internazionali e interi settori dello stato. Di cosa si tratta: potentissime "Loggie frammassoniche" in grado di manipolare con destrezza cose e persone, che manifestano la propria esistenza e realizzano le proprie regole nella collettività sociale metropolitana e per incutere timore e subordinazione nella Zona del teatro in cui individuano una vittima, inviano alcuni membri di fiducia, durante la fase preparatoria, che vengono incaricati di studiare le abitudini, i luoghi e il tessuto sociale, affinchè l'azione possa essere eseguita agevolmente e con minori rischi. Per la raccolta delle informazioni fanno affidamento su 'fidati' a disposizione che conoscono la vittima o abitano nello stesso quartiere, ne conoscono le abitudini e possono seguirne i movimenti senza destare sospetti. Questi mantengono i contatti con ogni mezzo tecnologico e non. Il crimine viene studiato come atto, monito per la memoria collettiva: questo sempre più esprime una eccezionale vena sadica per enfatizzare al meglio le pratiche, come segno, per incutere maggior timore. Una volta che è stata deliberata, l'intera Organizzazione è impegnata nel garantire il buon esito dell'operazione e vengono avvertiti tempestivamente i membri per dare la possibilità di adottare tutte le necessarie precauzioni. Qui tutto è finalizzati a uno scopo: all'annichilimento e l'annientamento dell'individuo-vittima. Non si contano le operazioni di eliminazione fisica degli avversari scomodi.

   "Davanti agli occhi di una bestia, crolla come un castello di carta qualunque sistema filosofico"
                                                                                                                                                            Luigi Pirandello

 Per chi mastica un po' di letture sull'argomento e ha avuto modo di discuterne sa che la maggior parte di noi è assolutamente certa di essere una brava persona e che si comporta bene verso gli altri. Questa pare essere l'idea più o meno evidente. In genere sono convinte di questo anche le persone che non hanno scrupoli morali. Tutti si giustificano in qualche modo e comunque non si ritengono quel genere di ... Eppure molte persone cambiano , nella loro vita, assumendo comportamenti impensabili. Che dire delle persone che diventano proiezione di apirazioni, mutazioni dell'alter ego, figure appunto di una eccezionale vena sadica solo per il particolare ruolo che sono chiamate a svolgere ?
 Perdonatemi se vi chiedo di partecipare ma mi interessa sviluppare e soffermarmi su quali sono le dinamiche psicologiche ma soprattutto sociali che trasformano un individuo tendenzialmente "buono" in un essere crudele verso gli altri esseri umani ?

 La Storia contemporanea ha dimostrato quanto possano essere pericolosi e disgreganti tutti i metodi e le ideologie che fondano la loro affermazione sul "Metodo totalitario dell'educazione".

 Le vicende corrono parallele, universali, per intenderci il segno passa attraverso tutti i percorsi umani come l'esperimento condotto nel 1974 all'Università di Yale  che prevedeva che venisse detto ai partecipanti di somministrare ad altri soggetti delle scosse elettriche che andavano da 40 a 450 Volts, ogni volta che questi commettevano un errore nella ripetizione di sillabe imparate a memoria. Ai partecipanti ignari veniva detto che queste scosse, sebbene dolorose, non avrebbero provocato danni permanenti nelle persone sotto tensione.  Due terzi dei soggetti partecipanti andaro fino in fondo con la somministrazione delle scosse malgrado le espressioni di dolore delle vittime. Le riflessioni e i commenti a Voi !
 Gli interventi di educatori e le socializzazioni con con soggetti particolarmente sadici possono davvero essere molto efficaci nell'indottrinare menti inesperte ad odiare, infliggere umiliazioni e sofferenze ad altri esseri umani !

  La maggior parte della gente ne ignora l'esistenza ma esistono armi sviluppate negli anni '60 ad oggi che vengono usate nei programmi di annichilimento repressivo psicologico, detti trattamenti Speciali ! Non siamo lontano dalla Geheime Staatspolizei: quell'esercito di sicari e spie che trasformò l'Europa in una immensa camera di tortura. Alla faccia di una democrazia costruita sulle feroci repressioni. 
 Armi ad onde elettromagnetiche con frequenze a modulazione pulsante e continua; possono uccidere, torturare e schiavizzare. Tali armi operano in segreto e non lasciano tracce fisiche. Le armi elettromagnetiche sono state testate sugli esseri umani a partire dal 1976. Nei primi anni '90, nelle desolate lande del New Mexico  e negli Stati del Michigan  e del Texas, un fenomeno inspiegabile avrebbe sconvolto la tranquilla vita della gente. Qualcosa sembrava pulsare nei  cuori delle persone, qualcosa che tormentava i residenti con insonnie, emicranie, nausee e disturbi nervosi, che scomparivano rapidamente non appena ci si allontanava dalla zona interessata.  Due articoli sono recentemente apparsi  sulle armi elettromagnetiche  in " New Scientist: Maximum pain is aim of new U.S. weapon" e "Police toy Wight 'less lethal' weapons", entrambi scritti da David Hambling , che trattano del massimo dolore quale obiettivo e giochi di polizia con armi elettromagnetiche. E' notizia recentissima  che a Israele è stato messo a punto il dispositivo di nome " The scream", agente attivo elettromagnetico. Sull'impiego di sistemi d'arma integrati nella modulazione dei campi elettromagnetici per provocare il condizionamento a distanza, includendo iper-eccitazione, stress, intemperanze comportamentali ma anche specifici effetti sugli organi , come disfunzioni cardiache, lesioni ai tessuti interni con distruzione delle funzioni metaboliche, abbiamo a disposizione puntuali pubblicazioni di eminenti scienziati. Il mondo accademico, i ricercatori negli ultimi decenni hanno pubblicato, prodotto documenti, scritto volumi sugli sviluppi e sull'impiego di questi dispositivi, sottolineando i pericolosi effetti biologici: mutamenti psicofisiologici e metabolici, nonchè le alterazioni delle funzioni celebrali derivanti dall'esposizione a frequenze di radiazioni elettromagnetiche, rilevandone i danni irreversibili. Fra questi, infarto indotto e alterazioni della barriera emato- encefalica: le neurotossine del sangue si incrociano, causando nell'individuo gravi sintomi neuropatologici e il decesso, distruzione del sistema immunitario; armi letali !!! Agghiacciante !!! Siamo giunti all'assassinio selettivo, a profonde e insidiose invasioni della privacy, a pratiche totalitarie nell'educazione delle masse !!!

          Un auspicio: che, fortunatamente, come ogni cosa, non possono durare per sempre !
          Le forze distruttive ci obbligano a mantenere vivo l'Amore e a rinnovarlo a tutta l'Umanità !!! 

          Bye bye, con la certezza di passare una Pasqua serena !
                                                                                                     Wezword

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Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Gio, 09/04/2009 - 14:41

Ieri sul Corriere della Sera è apparso questo articolo (v. sotto).

Possibile che l'Amministrazione non riesca mai a monitorarare in via preventiva le aree più a rischio di corruttela e debba sempre e solo intervenire la Magistratura ... quando ormai "i buoi sono scappati dalla stalla", ossia quando le violazioni e gli abusi di ufficio sono già stati commessi?

Del resto, diciamocelo con franchezza,  il Comune, consentendo i cambi di destinazione d'uso e tollerando i "loft", di fatto ha creato -da anni!- aree grigie, in cui la discrezionalità dei funzionari comunali può fare la differenza.
Solo dove c'è, invece, trasparenza amministrativa, certezza nei tempi delle pratiche amministrative, nel rispetto dell'ordine cronologico di protocollo,da una parte, e chiarezza delle norme, ossia certezza del diritto, dall'altra, non c'è nessuna necessità di interpretazione amministrativa e quindi di discrezionalità da parte dei singoli funzionari e/o settori.
Solo in questo modo l'amministrazione può operare come centro di servizio e di controllo del rispetto delle norme e non come centro burocratico di potere amministrativo.
 
Da anni il centro sinistra in zona 3, che è all'opposizione e quindi purtroppo in minoranza (16 consiglieri su 41), ha sempre fortemente criticato -e anche votato contro- le innumerevoli domande di concessione edilizia (oggi "permesso di costruire")  relative a loft simulati, che in realtà mascheravano immobili residenziali veri e propri.

La magistratura ci sta dando ragione.

Cordiali saluti
Antonella Fachin
Consigliera Zona 3
Capogruppo  Uniti con Dario Fo per Milano

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A giudizio anche architetti e imprenditori
Tangenti per l' edilizia, in trenta a processo
Tangenti sui loft: a processo sei dipendenti del Comune
Il giudice dell' udienza preliminare Guido Salvini ha rinviato a giudizio la quasi totalità dei trenta personaggi - tra ex tecnici del settore edilizia del Comune di Milano, imprenditori, architetti e geometri - indagati per complessivi 67 capi di imputazione e accusati a vario titolo di corruzione, abuso d' ufficio e omissione in atti d' ufficio.
Secondo l' accusa, i dipendenti comunali avrebbero incassato tangenti per favorire pratiche edilizie e cambiare la destinazione d' uso degli immobili facendo così risparmiare alle società edili gran parte del pagamento degli oneri di costruzione.
Il processo inizierà il prossimo 18 giugno davanti ai giudici della Decima sezione penale del Tribunale di Milano. Tra gli imputati figurano i geometri Lucio Trombi e Michele Cavallari, all' epoca dei fatti contestati entrambi tecnici istruttori del Comune milanese.
Assieme agli altri dipendenti comunali, tra cui Luigi Diana e Stefano Bongini, Cavallari e Trombi avrebbero intascato denaro - a partire da poche centinaia di euro fino a duemila euro a pratica - per favorire gli abusi edilizi. In particolare, secondo quanto accertato dall' inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Grazia Colacicco, gli indagati si sarebbero occupati delle pratiche per il recupero abitativo di sottotetti e mansarde non a norma di legge. Rinviato a giudizio anche il professore Francesco Mauri.
Il Comune di Milano si è costituito parte civile durante preliminare. Tra i cantieri sotto accusa quello di via Cellini angolo via Marcona, sottoposto a sequestro fino a qualche giorno fa per un cambio di destinazione d' uso, e quello di via Watt, in cui sono stati venduti come abitazioni residenziali loft che sulla carta risultano invece essere semplici laboratori, per giunta realizzati nella cosiddetta zona «i» del piano regolatore, la zona industriale.
Assolto dal gup, sempre ieri pomeriggio, uno dei sette tecnici comunali, Gaetano Labonia, che aveva chiesto di essere giudicato con rito abbreviato; mentre è stato condannato con sentenza di patteggiamento uno degli architetti.
L' inchiesta era stata avviata agli inizi nel 2002 con l' arresto del tecnico comunale Vincenzo Iuliano, già giudicato e condannato in separata sedeMarsiglia Biagio
Pagina 001.003
(8 aprile 2009) - Corriere della Sera

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 31/03/2009 - 10:44

Da milano.corriere.it:

I giovani immigrati i più a rischio: «Si sentono distanti dal resto della società»

Maroni: sicurezza, esporteremo il modello-Milano in tutta Italia

«Abbattere le baraccopoli abusive, poi nuovi campi rom attrezzati e autorizzati. Niente beneficenza»

MILANO - Milano come modello di integrazione. Che faccia tesoro delle esperienze delle istituzioni cittadine, degli interventi del governo, delle indagini condotte da demografi e sociologi. «Questa città — conferma il ministro dell'Interno, Roberto Maroni — può diventare un esempio da esportare nel resto d'Italia». Maroni a Milano. Dopo un fine settimana di violenza tra stranieri (tre omicidi in due giorni). Pronto a ricordare il brutale assassinio di Abba «ucciso da italiani per una banalità », gli impegni del Viminale per rendere sicura la città, diritti e doveri degli immigrati. Senza dimenticare i rom: «I dieci milioni stanziati dal ministero saranno consegnati solo dopo la sigla di un patto: «Si smantellano le baraccopoli abusive, quindi si costruiscono campi attrezzati a autorizzati».

Università Cattolica, i docenti presentano i primi risultati dell'indagine «Processi migratori e integrazione nelle periferie urbane» commissionata proprio dal Viminale «per evitare rivolte come quelle delle banlieue di Parigi nel 2005». Si parla di clandestini e di strategie di accoglienza, di incubatori di razzismo (le periferie) e aree a rischio, di tessuto sociale debole e povero. Qualche dato: restano stabili gli omicidi a Milano, aumentano le rapine la percezione di insicurezza. I i giovani extracomunitari sono la popolazione più a rischio: «Si sentono distanti dal resto della società e possono trovare un'identità nelle baby gang».

I rimedi: «Certe devianze — spiega Maroni— si combattono non solo con la repressione, ma con una rete di agenzie che le prevengano. Ecco la strada». Da qui la decisione: creare — sempre con l'aiuto della Cattolica — una struttura permanente di «monitoraggio delle realtà urbane per definire le migliori politiche di intervento». Sicurezza nelle metropoli, una priorità per il governo (sarà uno dei temi dell'agenda del G8 del 28 e 29 maggio). Possibilmente con un «modello Milano» da presentare a capoluoghi come Napoli, Bari, Roma, Bologna. Ricetta: osservatorio permanente, collaborazione con le istituzioni, prevenzione.

Una task force per evitare che le periferie diventino focolai di violenza. Parola d'ordine: «Massima accoglienza, massimo rigore ». Anche con i rom. E per tacere ogni polemica (sollevata nei giorni scorsi da Filippo Penati), il ministro leghista annuncia: «Noi abbiamo messo a disposizione del prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, dieci milioni di euro affinché, siglando un protocollo con Milano e gli altri Comuni coinvolti, si smantellino tutti i campi rom abusivi e si creino nuove strutture attrezzate. Chi le abiterà dovrà pagare luce, acqua e gas come fanno gli altri milanesi. Se ci sarà questo protocollo daremo il denaro, ecco la condizione. Perché noi non facciamo beneficenza. Sono soldi che servono per demolire il degrado dei campi nomadi attuali e realizzare campi attrezzati. Dove? Si deciderà con prefetto e Comune».

Annachiara Sacchi
30 marzo 2009(ultima modifica: 31 marzo 2009)

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Sab, 21/03/2009 - 15:31

Dall'Uffico Stampa del Comune di Milano:

APPALTI. SIMINI: “CONDANNATI TITOLARI DI DUE IMPRESE”

Milano, 21 marzo 2009 – Il 16 marzo scorso la prima Sezione Penale del Tribunale Ordinario di Milano ha emesso una sentenza di condanna nei confronti dei titolari di due imprese che hanno violato la libera concorrenza e determinato l’alterazione della par condicio tra i concorrenti di una gara indetta dal Comune di Milano. Le gara riguardava alcuni interventi di manutenzione alla scuola media di via Solferino.

“Con questa sentenza del tribunale penale milanese – commenta l’assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture Bruno Simini - abbiamo l’ennesima conferma che i controlli effettuati dall’Amministrazione negli appalti pubblici sono estremamente rigorosi e, soprattutto, che le nostre segnalazioni sono sempre motivate e ricevono sempre pieno riconoscimento anche da parte dell’Autorità giudiziaria. Nell’ultimo anno e mezzo, ben 11 sentenze penali relative a irregolarità nelle gare d’appalto, in cui erano coinvolte almeno una ventina di imprese, hanno confermato che i nostri sospetti erano assolutamente fondati”.

I controlli effettuati dall’Amministrazione in fase di gara hanno permesso di individuare diversi indizi che facevano presumere forme di collegamento sostanziale tra le due imprese, in violazione al Patto di Integrità. Si tratta dei “Patti d’integrità per la trasparenza”, in cui l’operatore si impegna a conformare i propri comportamenti ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza che Milano, prima città in Italia e tra le prime in Europa, ha adottato e imposto a tutte le imprese che partecipano alle gare d’appalto.

L’accertamento di questi elementi ha determinato l’immediata esclusione delle imprese dalle gare e la denuncia, da parte dell’Amministrazione, all’Autorità giudiziaria.

I titolari delle imprese sono stati entrambi condannati a 7 mesi di reclusione e al pagamento di 600 euro di multa oltre alle spese processuali. Gli imputati sono stati inoltre condannati a risarcire il Comune di Milano che si era costituito parte civile nel processo. Il Tribunale ha inoltre riconosciuto a favore del Comune la somma di 20.000 euro, a titolo di provvisionale.

Le denunce del Comune, negli ultimi anni, riguardano 139 imprese e le esclusioni fino a oggi sono state 423. L’importo delle gare interessate ammonta a una cifra complessiva di circa 122 milioni di euro.

“Il Comune, in collaborazione con la magistratura – conclude Simini -, ha dimostrato di saper lavorare bene, ottenendo ottimi risultati. Ricordo, infatti, che una condanna definitiva per turbativa d’asta impedisce alle imprese di partecipare a gare pubbliche. Sono certo che questi provvedimenti, uniti all’atteggiamento rigoroso del Comune, abbiano il potere di scoraggiare chi vuole delinquere”.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 20/02/2009 - 22:04

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/...

in città è attiva da 15 anni l'associazione dei volontari di strada d'emergenza

Sicurezza, il modello City Angels
La Moratti: misure già adottate

Mario Furlan: «Sì alle ronde, ma solo se apolitiche e composte da persone preparate. No ai Rambo»

MILANO - Nel giorno del «via libera» al decreto anti-stupri, anche a Milano si discute di «ronde» di volontari e di altri provvedimenti per aumentare la sicurezza dei cittadini. Anche perché uno dei «modelli» proposti dal ministro dell'Interno Roberto Maroni ha profonde radici nel capoluogo lombardo: si tratta dell'associazione dei City Angels, nata appunto a Milano 15 anni fa e ora diffusa anche in altre città d'Italia. Il fondatore e presidente dei City Angels, Mario Furlan, è rimasto piacevolmente sorpreso dal riferimento fatto da Maroni. «Siamo soddisfatti che il ministro abbia riconosciuto la nostra serietà e il lavoro che svolgiamo da anni a presidio del territorio - dice Furlan - e d’accordo sull’ipotesi di ronde di cittadini, ma a patto che siano composte da persone con la testa sulle spalle e appositamente formate. I volontari non devono andare "in cerca del nemico", ma sentirsi come angeli in cerca di persone da aiutare».
L'esempio dei City Angels: «Da noi niente rambo» di S. Regina

LA MORATTI: «GIA' FATTO» - Per il sindaco Letizia Moratti, il pacchetto sicurezza appena varato non rappresenta un inedito per Milano, ma in pratica sancisce misure già adottate nel capoluogo lombardo. «Non le chiamerei ronde, quelle del pacchetto sicurezza - ha detto la Moratti-. Sono modalità con cui i Comuni si possono organizzare per rafforzare la sicurezza. Milano lo ha già fatto con bandi che danno ad alcune associazioni modalità di lavoro comune per presidiare il territorio. Si prosegue in una strada già tracciata».

«APARTITICI E NON ESALTATI» - Il presidente dei City Angels Mario Furlan delinea alcune caratteristiche degli aspiranti volontari per la sicurezza: «Devono essere gente qualificata, preparata e formata da specifici corsi. Niente "Rambo", estremisti, violenti, xenofobi, razzisti ed esaltati». Sempre per Furlan, le «ronde» devono essere apartitiche e apolitiche, «perché la sicurezza dei cittadini non è né di destra né di sinistra». Raccontando l'esperienza della sua associazione, Furlan riferisce che ai corsi per vestire il basco blu e la giubba rossa vengono scartate 6/8 persone su dieci, appunto perché non è facile trovare volontari con le caratteristiche adatte. I City Angels, che si definiscono «volontari di strada d'emergenza al servizio del cittadino» (www.cityangels.it), sono un gruppo multietnico e multirazziale, con un 30% di volontari immigrati (uno fra tutti Eddy il ghanese, insignito del titolo di City Angel onorario) e con una forte presenza femminile. Nel 1999 l'associazione ha ricevuto l'Ambrogino d’Oro.

20 febbraio 2009

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