.: Legalità e città
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 19/07/2010 - 10:20

Da milano.corriere.it:

Verifiche su tre interventi per 80 milioni di euro in cui hanno lavorato i mezzi della Perego

’Ndrangheta e appalti del Comune

I Ros indagano sull’ex Ansaldo, sul deposito dei vigili in via Marignano e su Corvetto

MILANO - Ci sono anche gli appalti di Palazzo Marino tra le opere finite nelle carte dell’inchiesta sulla ’ndrangheta in Lombardia. Tre cantieri pubblici: la riqualificazione ex Ansaldo in via Tortona, il deposito delle auto rimosse della polizia municipale e quello dell’Atm in via Marignano e per le opere stradali al Corvetto. Tre appalti rispettivamente da 60 e 17 milioni e da 500 mila euro, dove secondo la Dda hanno lavorato i mezzi della Perego general contractor srl, l’azienda scalata dalle cosche della ’ndrangheta per aggiudicarsi i lavori pubblici. Il titolare Ivano Perego, insieme al suo braccio destro Andrea Pavone è finiti agli arresti quattro giorni fa su mandato del gip Giuseppe Gennari. L’accusa, pesantissima, associazione mafiosa. Con loro anche i membri delle famiglie mafiose Ietto e Strangio originarie di Natile di Careri, paesino dell’Aspromonte a due passi da San Luca.

Perego e Pavone si sarebbero serviti degli agganci politici dell’ex assessore provinciale al Turismo Antonio Oliverio, ora indagato. Contatti che tornano nelle intercettazioni anche per trovare «sponde» dentro Palazzo Marino. E ai piani alti del Comune la cosca arriva, eccome. In particolare quando —come annotano i Ros di Milano — Perego e soci cercano di strappare un subappalto al cantiere del nuovo polo del Palazzo di Giustizia in via Pace (dove poi i carabinieri fotograferanno i mezzi della società). E’ il 10 giugno dell’anno scorso quando Perego chiede aiuto ad Oliverio per fare pressioni su due funzionari del Comune (una donna e un geometra) che «creano problemi» sul subappalto per il movimento terra: «Quella cretina lì ci vuole denunciare... », dice Perego in un’intercettazione. Ma da Palazzo Marino non partono segnalazioni alla magistratura.

In contemporanea viene chiesto aiuto anche a un dirigente della Regione, Guido Nardini (candidato a Cinisello Balsamo con il pdl). L’obiettivo è quello di parlare con il dirigente del Settore gestione amministrativa progetti e lavori del Comune, Giorgio Riccadonna. Ed effettivamente nel giro di poche ore Perego e Pavone riescono a trovare l’intermediario giusto con Riccadonna, il quale esprime dubbi sulle attività della Perego: «Come fanno a lavorare ovunque dato che sono così fuori posto?». In effetti, da settembre 2008, le imprese di Perego sono sommerse di protesti, guarda caso da quando nella società arrivano Pavone e lo ’ndranghetista Salvatore Strangio, eppure lavorano al Portello e a Citylife. Cosa dica Riccadonna non si sa, ma il 15 giugno l’imprenditore Enrico Rebai (l’aggiudicatario dell’appalto) chiama Perego e riferisce quanto gli avrebbe comunicato il dirigente di Palazzo Marino: mi ha detto, «se vuole ricevo lei, ma per cortesia non porti le altre persone, perché io non voglio... se loro dicono che hanno ragione mi facciano dei documenti, perché io ho un documento che loro non sono a posto».

Nell’assessorato è chiaro insomma che le carte non sono in regola. Perego però, parlando al telefono è certo che tutto possa sistemarsi: «Abbiamo fatto una chiacchierata... fatto tutto ». Due giorni dopo l’incontro avviene e si scopre che manca una dichiarazione della Cassa edile sullo «stato di salute dell’azienda». Lavorano eccome, invece, i mezzi della Perego negli altri tre appalti gestiti da Comune e Atm. Al Corvetto ci sono le opere stradali del «Contratto di quartiere II» in subappalto: il 27 ottobre del 2009 alle 16.30 i Ros fotografano i mezzi della Perego in via Mompiani e via dei Panigarola. Il 10 agosto 2009, invece, i carabinieri fotografano un bilico della Perego mentre esce dal cantiere della Città delle culture di via Tortona. Nell’aprile del 2009 vengono intercettate telefonate di Perego e Strangio che partono dall’area del cantiere per il deposito automobilistico Atm e di quello della polizia municipale, di via Marignano. C’è anche la foto del cartellone dei lavori: alla voce subappalti compare la Perego. L’azienda da 7 mesi è nelle mani degli Strangio. Ma l’appalto non viene bloccato.

Cesare Giuzzi

19 luglio 2010

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Inserito da il Inserito da Alessio Bazzani il Mer, 26/05/2010 - 08:09

Ero presente sabato sera alla finale di Champions in piazza Duomo. Non ero presente alla festa dei falò del dopo partita.
Ho ascoltato la difesa del sindaco Moratti, la quale afferma che la piazza è dei cittadini, le lamentele della Curia e la sua difesa da parte di Formigoni e quella strategica di Penati.

Dato per scontato l'educazione dei cittadini, come non capire che il problema sono gli abusivi, che invadono la piazza con carrelli di ghiaccio e di birra gelata?

Mi chiedo, e chiedo al sindaco: perché non creare una task force, anche "in assetto da guerra", che durante queste occasioni impedisca il loro accesso alla piazza?

Questo è un banale problema di legalità. Vedere le partite in Duomo, nelle grandi occasioni - leggi i prossimi Mondiali - è divertente, perché farci intimidire da decine di furbacchioni?

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Inserito da il Inserito da Antonio Marino il Ven, 14/05/2010 - 17:30
Questa sera parte ufficialmente la nuova sfida dell’Associazione Tutela del Cittadino.
Con la Pubblici Esercizi di Corso Como ed il plauso del Comune di Milano, particolarmente quello dell’Assessorato Sport e Giovani diretto da Alan Rizzi, si avvia il progetto “Angeli del Sonno”. L'ncarico sarà quello di garantire lo svolgimento della consueta movida in Corso Como nel rispetto dei residenti per quanto attiene il sacrosanto diritto al riposo notturno. Non saranno vigilantes anti movida ma valore aggiunto per coloro i quali vivono il Corso come frequentatori o come abitanti.
Ritengo di farvi cosa gradita inviandovi una sorta di rassegna stampa circa il nuovo servizio.
 

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 13/05/2010 - 15:48

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Videosorveglianza

Più sicurezza con le telecamere intelligenti

Il vice Sindaco De Corato: “Uno speciale software scoverà in automatico writer, vandali, criminalità predatoria e abbandono dei rifiuti. Milano all’avanguardia nella prevenzione”

Milano, 13 maggio 2010 – “Le telecamere ‘intelligenti, che ho personalmente visionato in Israele e a Londra, garantiscono un sistema di allerta automatico per alcune criticità. E ci permetterebbero un salto di qualità in termini di prevenzione per rispondere con maggiore tempestività a problemi di sicurezza urbana. Writer, vandalismi, criminalità predatoria, abusivismo commerciale, assembramenti, risse, abbandono di rifiuti e bottiglie d’alcol. Sono ampie le potenzialità di intervento. Come l’anti-terrorismo, grazie all’individuazione automatica di pacchi e oggetti sospetti. Una funzionalità che potrà essere molto utile anche a Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza con cui condivideremo il software, come abbiamo condiviso la visione delle attuali 1.300 telecamere. Ancora una volta Milano si dimostra all’avanguardia tecnologica. E continua a investire per una maggiore sicurezza della città”.

Lo ha dichiarato il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato che, alla presenza del Comandante della Polizia Locale Tullio Mastrangelo, ha illustrato il funzionamento del nuovo sistema di telecamere intelligenti capace di selezionare in modo automatico le immagini e far scattare un allarme per particolari situazioni di insicurezza o degrado.

“L’idea – sottolinea De Corato – è di portare nel tempo le telecamere comunali sotto la gestione del software che andremo ad acquisire entro l’anno e che entrerà in funzione dopo il consenso del garante della privacy, in ottemperanza al recente nuovo provvedimento. Ma faremo questa operazione gradualmente, cominciando dalle zone più critiche e più adatte: punti di snodo come Cadorna o l’area della Stazione Centrale, punti sensibili come il Duomo, i parchi. Solo nell’area tra le Colonne di San Lorenzo e piazza Vetra la Polizia Locale in un anno è dovuta intervenire 313 volte, praticamente ogni giorno per, abbandono di rifiuti e consumo di alcol, graffiti, assembramenti e spaccio”.

Investimenti e dotazione. “Abbiamo chiesto ad A2a studi di fattibilità per oltre 200 telecamere che entro fine mandato posizioneremo nelle aree più critiche grazie anche agli 8 milioni di euro messi a bilancio preventivo per il 2010. Continuerà pertanto a essere implementato il sistema di videoserveglianza. Che attualmente consta di una centrale operativa della Polizia Locale condivisa con Questura, Carabinieri e Guardia finanza (30 milioni investiti), 1.326  impianti di cui 1.122 telecamere fisse, 8 ‘urla e sparo’, 48 ‘occhi elettronici’ mobili sui security point  e 148 colonnine sos”.

Risultati. “Nel 2009 la Polizia Locale ha consegnato 2.025 filmati a Polizia di Stato, Carabinieri e Magistratura utili per le indagini di polizia giudiziaria. Una media di circa 170 al mese. Ma nei primi 3 mesi del 2010 sono già 700 i filmati consegnati, dunque la media è salita a circa 230 al mese. A dimostrazione dell’utilità del servizio che ha contribuito a Milano alla diminuzione complessiva del 18 per cento dei reati registrata per il 2009 e del 37 per cento delle rapine”.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 02/04/2010 - 07:52

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Graffiti su auto e alberi

Controlli anti-vandali

Il Vice Sindaco De Corato e l'Assessore Massari assicurano massima attenzione e pattugliamenti in Zona 3 dove si sono verificati alcuni episodi

Milano, 1° aprile 2010 – Negli ultimi giorni sono stati rilevati in zona 3 alcuni casi di imbrattamento perpetrati ai danni di auto private e di platani, da parte di graffitari.

“Non paghi di avere danneggiato finora i muri dei palazzi e i cestini dei rifiuti, i vagoni dei treni e gli autobus del servizio di trasporto pubblico, i cosiddetti writer – che in realtà non sono altro che comuni delinquenti e che come tali devono essere trattati – ora rivolgono le loro mire alle cortecce degli alberi e alla carrozzeria delle auto private parcheggiate”, hanno dichiarato il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato e l’assessore all’Ambiente Paolo Massari -. Ad oggi non risultano segnalazioni o denunce né al Comando di Polizia Locale, né al Nucleo decoro urbano della stessa Polizia, istituito appositamente per contrastare il fenomeno graffiti. Ciò non toglie che daremo comunque seguito alle segnalazioni”.

“Tuttavia – ha proseguito Massari – lo sviluppo del fenomeno desta preoccupazione per le eventuali possibili derive di ordine pubblico che potrebbero verificarsi, per esempio, se un graffitaro fosse sorpreso a danneggiare un’auto dal suo proprietario, oppure se fosse colto in flagranza a danneggiare uno dei alberi che fanno parte del prezioso patrimonio verde della città. In quest’ultimo caso, tra l’altro, sarebbe impossibile eliminare gli scarabocchi con i solventi, come si fa sui muri degli edifici, se non ‘intossicando’ la pianta”.

“Il Nucleo Decoro Urbano della Polizia Locale – ha aggiunto De Corato - attualmente non ha rilevato che questa nuova tendenza a imbrattare gli alberi abbia assunto la dimensione di un vero e proprio fenomeno. Probabilmente si è trattato di episodi. Perseguiremo comunque gli autori di questa pratica incivile allo stesso modo dei graffitari di stabili comunali o privati. Perché scarabocchiare un albero, dice la legge, ha lo stesso peso che sporcare con scritte un muro o un mezzo di trasporto pubblico e privato (dunque anche le auto). E si rischia fino a sei mesi di galera, secondo quanto recita l’articolo 639 del codice penale, così come è stato modificato dal ddl sicurezza entrato in vigore l’otto agosto 2009. I writer sono avvertiti. Se chi fa questi scherzetti pensa di cavarsela con poco o nulla, si sbaglia di grosso”.

“Per questo – hanno concluso De Corato e Massari – abbiamo allertato il Nucleo decoro urbano della Polizia Locale – 16 agenti che operano in borghese –. E confidiamo che la Polizia di Stato abbia per questa nuova criticità la stessa attenzione che finora ha dimostrato per le scritte apparse sui muri degli stabili della città”.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 09/03/2010 - 21:51

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

VIGILI DI QUARTIERE. PRECISAZIONE DEL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE TULLIO MASTRANGELO

Milano, 9 marzo 2010 - “I vigili di quartiere sono 280 e suddivisi in 136 quartieri. Nessuna riduzione del personale è stata attuata. Quello che stiamo realizzando, invece, è uno studio sulla loro riorganizzazione alla luce della nuova divisione territoriale prevista dal nuovo PGT. Questa valutazione sta coinvolgendo i responsabili di tutti i Comandi di Zona e si propone di avere una mappatura delle zone coperte da questo importante servizio di prossimità e delle loro problematiche. Obiettivo: avere un servizio ancora più efficiente e migliore.
Il vigile di quartiere è il volto dell’Amministrazione a stretto contatto con il cittadino; non è un caso che questa figura sia stata introdotta per la prima volta in Italia proprio nella nostra città nel 1998. A testimonianza dell’attenzione che Polizia Locale e Comune di Milano hanno per questo importante servizio, prima della riorganizzazione che è comunque ancora in fase di valutazione, tutti gli agenti saranno coinvolti in un apposito corso di formazione”.

Lo ha precisato oggi il Comandante della Polizia Locale, Tullio Mastrangelo.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 22/02/2010 - 11:55

Da milano.corriere.it:

MENTRE I PARTITI SCELGONO I CANDIDATI PER LE REGIONALI

Corruzione, torna la questione morale
La sfida di Tettamanzi e della Moratti


Il cardinale: reagire al clima di illegalità e immoralità. «C'è in gioco il patto di fiducia della convivenza civile»

MILANO - «Reagire al diffuso e contagiante clima di illegalità e immoralità che disorienta i cittadini ». È l’ennesimo appello del cardinale Dionigi Tettamanzi, e se si volesse davvero metterlo in pratica non sarebbe neppure necessario il codice penale: in teoria, per usare le sue parole, dovrebbero bastare i comandamenti... È la terza volta in due settimane— prima il discorso sulla cima del nuovo Pirellone, poi l’incontro con gli amministratori pubblici della Diocesi —che l’arcivescovo torna sull’argomento «questione morale », e in realtà non si sa più quante siano state nell’ultimo anno. Tuttavia, se le circostanze delle esternazioni più recenti erano state di natura civile più che religiosa, quella di ieri assume forse una rilevanza ancora maggiore perché pronunciata dal pulpito del Duomo, inserita dentro l’omelia di inizio Quaresima.

E così, parlando di quel che servirebbe per «realizzare il bene personale e dell’intera società», Tettamanzi riparte semplicemente dai comandamenti che «tutti abbiamo imparato a memoria sin da piccoli », ricordate?, «non uccidere, non fornicare, non rubare, non dire falsa testimonianza» e così via: serve altro? Eppure la posta è altissima, ripete il cardinale: «In gioco c'è il bene di ciascuno e il bene comune, in gioco c'è il patto di fiducia che rende possibile, umana e umanizzante la convivenza civile».

L’arcivescovo insiste, non si tratta solo di guadagnarsi il Paradiso e infatti «i Comandamenti non costituiscono un generico regolamento religioso », di più, sarebbe «limitante identificarli come un dovere » perché possono invece essere, laddove «concretamente vissuti», un «esempio per la società civile troppo spesso lacerata, divisa, animata da contrapposizioni »: e «chi non desidera— chiede retoricamente il cardinale — una società più onesta, più giusta, più incorrotta, più solidale, più libera, in una parola più umana? ».

Per questo, due ore prima della celebrazione Quaresimale, non aveva rinunciato a tornare sulle riflessioni già proposte in settimana attraverso l’editoriale sul sito della Diocesi in merito ai fatti di via Padova: realtà che richiede risposte «sociali», ha ribadito. Lo ha fatto a margine di un’altra cerimonia presieduta sempre ieri nella basilica di Sant’Ambrogio dove 130 persone adulte (83 donne e 47 uomini) hanno proclamato la loro conversione al cristianesimo dall’ateismo o dalle religioni più diverse. Ottantasei di loro sono di origine straniera, con provenienze che vanno dalla Costa d’Avorio al Sudamerica.

Paolo Foschini
22 febbraio 2010

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Inserito da il Inserito da Alessandro De Chirico il Lun, 15/02/2010 - 13:09
A seguito dei gravi fatti di sabato notte, OGGI 15 FEBBRAIO 2010 DALLE ORE 18 IN VIA PADOVA (ANG. P.LE LORETO), FIACCOLATA PER LA SICUREZZA AL FIANCO DEI POCHI RESIDENTI ITALIANI DEL QUARTIERE E DELLE ASSOCIZIONI DELLA ZONA.

Un intero quartiere sotto assedio, auto e negozi presi di mira e assaltati, vetrine infrante e marciapiedi tempestati di vetri. L'uccisione di un ragazzo egiziano di 20 anni per mano di una banda di sudamericani ha trasformato via Padova, tra le zone più a rischio di Milano data la fortissima presenza di stranieri (in maggioranza irregolari), in un vero e proprio teatro di guerriglia urbana. Un Far West indegno e, in fondo, prevedibile.

Contro la totale assenza di un'autentica politica d'integrazione degli immigrati!
Contro la violenza di bande e gruppi d'iregolari dediti a droga, prostituzione e criminalità!
Contro i magistrati che boicottano la legge BOSSI-FINI!

Per la LIBERTA' dei cittadini italiani di muoversi sicuri nelle loro città!

Per la SICUREZZA di tutti i residenti nei quartieri abbandonati al degrado e al comando di stranieri clandestini!

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 11/01/2010 - 17:33

Dal sito Web del Comune di Milano:

I dati del 2009

Più sicurezza in città: vigili protagonisti

Il vice Sindaco sottolinea il calo dei reati. Aumentano invece le denunce contro clandestini e le azioni contro il degrado

Milano, 11 gennaio 2009 – “Il 2009 è stato per la sicurezza un anno eccezionale. Segnato dalla flessione di tutti i reati predatori e delle violenze sessuali. Ma anche dalla diminuzione dei fenomeni di degrado. E tra gli attori di questa inversione di marcia, oltre alle Forze dell’ordine, ci sono anche gli agenti della Polizia Locale. Meno rom abusivi, meno prostitute sulle strade, meno raggiri ad anziani, meno incidenti mortali, più azioni di contrasto a clandestini, writer, consumo di droga, abuso d’alcol, contraffazione. È questo il biglietto da visita del modello Milano sempre più riferimento a livello nazionale”.

Lo ha dichiarato il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, durante una conferenza stampa che ha tracciato il bilancio di un anno di sicurezza. Presenti il comandante della Polizia Locale Tullio Mastrangelo e il direttore del settore Sicurezza Roberto Forgnone.

Stranieri. “Su 5.569 denunce e arresti effettuati dalla Polizia Locale - ha spiegato De Corato – 3.405 sono a carico di stranieri. Dunque il 15 per cento della popolazione residente (199 mila su 1,3 milioni) è responsabile del 61 per cento dei reati. Questo è lo scenario di Milano. E la positiva azione di contrasto si è svolta anche nei confronti dei clandestini fotosegnalati passati dai 1013 del 2008 ai 1812 ovvero da una media di tre a cinque fermati al giorno”.

Rom. “Sul fronte rom i 75 sgomberi del 2009 (+ 44 per cento rispetto al 2008) hanno determinato l’ennesima riduzione di presenze irregolari, scese a 1.270 secondo l’ultimo censimento della Polizia Locale. Senza dimenticare l’azione di alleggerimento nei 12 campi regolari, occupati da 1.300 regolari, segnata anche dall’abbattimento di 7 villette abusive grazie a continui sopralluoghi (1.693 diurni e 1.349 notturni)”.

Degrado. “Le ordinanze sindacali hanno contribuito a ridurre i fenomeni di degrado. A cominciare dalla prostituzione. Le oltre 12mila multe hanno permesso di ridurre da 100 a 50 le vie frequentate da ‘lucciole’ e trans e una riduzione delle presenze giornaliere sulle strade da una media di 200 a circa 120. Ma l’azione positiva è anche contro writer con i primi 3 processi chiusi con sentenze definitive a carico di imbrattatori, caso unico in Italia; il severo contrasto al consumo e acquisto di droga (802 multe)anche fuori dalle scuole da parte di minori. Le azioni multiple contro l’abuso d’alcol (214 sanzioni, 36 a under 16, 2.988 etilotest, 349 veicoli sequestrati a ubriachi). E poi la lotta alla contraffazione (200mila articoli sequestrati), gli sgomberi degli abusivi dalle case popolari (548 alloggi recuperati), i controlli per la sicurezza alimentare (3 tonnellate di alimenti avariati sequestrati), quelli sui cantieri (406 denunce per violazioni alle norme sulla sicurezza del lavoro)”.

Sicurezza Stradale. “La Polizia Locale di Milano è inoltre tra le pochissime in Italia ad avere la totale responsabilità del rilevamento degli incidenti, con la connessa attività di polizia giudiziaria. Un lavoro enorme che per il 2009 ha ancora numeri positivi: continua infatti il calo dei sinistri scesi da 23.147 a 22.880 e dei decessi da 75 a 51”.

“Non vanno poi dimenticati l’impegno contro le violenze sessuali (Comune parte civile in 8 processi, 5 chiusi con il risarcimento, 1.364 adesioni ai corsi di Cintura rosa, il sostegno al Centro di mediazione sociale e penale per il recupero psicologico e la tutela legale delle vittime). E l’azione del pool antitruffe attivato presso la Procura, dove operano alcuni agenti della Polizia Locale, che ha contribuito a dimezzare (meno 42 per cento) i raggiri agli anziani (60 denunce e 23 arresti). Determinanti nel controllo del territorio anche l’attività di monitoraggio con le telecamere (2.025 filmati consegnati a Polizia di Stato, Carabinieri e Magistratura). E sul piano della prevenzione i 2.745  interventi degli operatori per la sicurezza in 28 aree critiche e i 263 sulle tre linee della metropolitana, in particolare contro risse, molestie, furti e spaccio”.

I dati della Polizia Locale per il 2009

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 01/01/2010 - 12:27

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

PRIMO GENNAIO 2010. IL SINDACO IN VISITA ALLA CENTRALE OPERATIVA DELLA POLIZIA LOCALE

Milano, 1 gennaio 2010 – Scambio di auguri, per dare il benvenuto al nuovo anno, al Comando della Polizia Municipale di piazza Beccaria. Un’occasione nella quale il Sindaco Letizia Moratti ha voluto ringraziare le Forze dell’Ordine per l’impegno e la grande attenzione profusi nel presidio del territorio.

Una visita, quella di questa mattina alla Centrale Operativa, nella quale gli agenti hanno illustrato al Sindaco le nuove funzionalità di cui si è arricchito il palmare in dotazione ai vigili di quartiere.

L’idea del palmare, nata nell’ambito del progetto Ambrogio, rispondeva in pratica alla volontà di segnalare tempestivamente le situazioni di degrado del territorio. Il progetto, infatti, è nato precisamente con lo scopo di consentire ai vigili di quartiere, impegnati nel pattugliamento, di raccogliere segnalazioni relative al decoro e alla sicurezza e di comunicarle immediatamente all’ufficio di competenza.

“Uno strumento – ha commentato il Sindaco Letizia Moratti – che mette al centro le segnalazioni dei cittadini e che contribuisce a rendere più sicura e più bella da vivere la nostra città”.

Oggi, per fare un esempio, con il solo utilizzo del palmare gli agenti sono in grado di documentare e trasmettere, con tanto di fotografie, casi di veicoli abbandonati, di discariche abusive di rifiuti o ancora casi di segnaletica stradale da ripristinare. Tutto senza più dover redigere dispendiose relazioni su carta.

Attraverso questo sistema, inoltre, sarà possibile monitorare precisamente i tempi di intervento e verificare il rispetto delle scadenze di quelli già programmati. Tra le altre cose il palmare, che ad oggi copre il 40% del territorio cittadino, può essere utilizzato come telefono cellulare, può essere collegato all’archivio dei veicoli rubati e consentirà agli agenti di accertare e trasmettere direttamente al sistema informatico eventuali contravvenzioni, a partire dai rilievi della sosta.

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