.: Muoversi a Milano
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Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Ven, 13/11/2009 - 16:17

Per opportuna informazione pubblico l'articolo apparso oggi su ChiamaMilano.

Cordiali saluti a tutti/e
Antonella Fachin
Consigliera Zona 3
Lista Uniti con Dario Fo per Milano

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IL DEBITO E I TRAM TARTARUGA
Il Comune deve ad ATM almeno 150 milioni di euro.
L’Azienda dei trasporti decide di rallentare i tram che deragliano comunque

Risorse a zero, abbondano invece ritardi incidenti e tagli. La sintesi della situazione in cui versa ATM è brutale quanto aderente alla realtà.
Tram costretti a rallentare in centro a 15 chilometri all’ora per evitare incidenti e servizi che verranno tagliati, mentre l’attesa alle banchine, non solo delle linee di superficie, si fa sempre più lunga.

Mancano almeno 150 milioni di euro: cioè il debito del Comune nei confronti di ATM.
Debito accumulato negli anni e che non costituisce una novità (ce ne siamo occupati per la prima volta giusto due anni fa e poi nella primavera del 2008).
Nell’autunno del 2007 l’Azienda dei trasporti milanese vantava un credito di 95 milioni di euro nei confronti di Palazzo Marino. Nel corso degli ultimi ventiquattro mesi la cifra è salita, toccando secondo alcune indiscrezioni quota 150, anche se da ATM e dal Comune è difficile ottenere risposte ufficiali in proposito.
La crisi si misura nei fatti e nello scadimento del servizio. La cifra che manca ad ATM costituisce un’ipoteca pesantissima non solo sullo sviluppo futuro dell’infrastruttura di trasporto pubblico, ma anche sulla gestione ordinaria.
Tanto che il 10 novembre l’azienda guidata da Elio Catania ha preso la decisione di far viaggiare i tram nel centro a 15 chilometri all’ora (per intenderci più lentamente di una bicicletta in gita domenicale) poiché i convogli più vecchi e le sedi tranviarie necessarie di ammodernamento costituiscono un rischio troppo elevato.
Piuttosto che ammodernare e fare manutenzione si sceglie la strategia della lumaca, che almeno ha il pregio di non essere onerosa per Comune e ATM, anche se è assai costosa per gli utenti.
Ma anche questo non è bastato. Infatti, ieri (11 novembre) il primo giorno dei tram tartaruga è stato inaugurato con l’ennesimo deragliamento: un tram della linea 12 è andato fuori dai binari all’inizio di corso XXII marzo, dove nei mesi scorsi si sono verificati altri incidenti.
Il Comune, che per i prossimi mesi navigherà a vista sul bilancio in attesa di capire se il Ministro Tremonti concederà una deroga al patto si stabilità, ha fatto capire di non aver risorse per saldare o solo per ridurre il debito con ATM.

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Inserito da il Inserito da Andrea Giorcelli il Lun, 02/11/2009 - 01:36
La nuova superstrada Baggio - aeroporto di Malpensa s'incaglia nell'opposizione dei territori


Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Cusago e Ozzero: il distretto rurale milanese si ribella al consumo di territorio e si autoconvoca chiamando a raccolta organizzazioni e società.

'Non sono le autostrade che ci mancano, ma i servizi di mobilità all'altezza di una grande metropoli'

La campagna del Magentino e dell'Abbiatense, tenuta insieme dai due parchi regionali del Ticino e Agricolo Sud Milano, è diventata una terra da espugnare da parte dei fautori del grande salto autostradale lombardo: è qui infatti che la Regione vorrebbe veder crescere un nuovo sistema di carreggiate anche in rilevato e megasvincoli, una nuova superstrada che è una promessa di cemento.
I piccoli centri agricoli di questo territorio non sono di questo avviso: essi sono da sempre e giustamente gelosi della propria campagna, custodita e manutenuta con cura nella consapevolezza che questo patrimonio, la straordinaria bellezza e le produzioni di un paesaggio che si spinge fino alle porte del capoluogo milanese, rappresenta l'origine e il futuro di un benessere che ora è minacciato dal 'mostro d'asfalto': il collegamento stradale tra Boffalora e Baggio, opera di caratteristiche autostradali nel tratto che collega Albairate alla tangenziale Milanese, giustificata a fine anni '90 come stravagante opera di accesso all'aerostazione di Malpensa. In realtà si tratta di 32 km di asfalto che con Malpensa non hanno nulla a che fare, ma che sono destinati a drenare traffico da tutta l'area magentino-abbiatense e perfino dall'autostrada Milano-Torino, per riversarlo su un nuovo megasvincolo autostradale previsto a Milano, tra i quartieri Baggio e Muggiano. Ai nastri stradali si aggiunge un numero impressionante di svincoli, uno ogni 2 km, ciascuno destinato a rendere appetibile il territorio per le operazioni di speculazione immobiliare, possibili grazie al fatto che questo quadrante della provincia milanese è ancora, in assoluto, quello meno cementificato: l'abbiatense ha una superficie urbanizzata pari al 10,7%, contro una media provinciale del 35,2% (fonte: Provincia di Milano), nonostante la vicinanza della nuova Fiera di Rho: tutti terreni liberi per nuove lottizzazioni servite da nuove strade? Parrebbe proprio questo il futuro a cui guarda il progetto di nuova infrastruttura: un grande nastro di centri commerciali e capannoni per industria e terziario al posto dei campi e delle risaie, un duplicato di quanto già avvenuto lungo la nuova vigevanese tra Trezzano e Corsico. Legambiente non ci sta e ha già espresso le proprie critiche con la stroncatura del progetto definitivo: 'un progetto di pessima qualità per un'opera di pesantissimo impatto ambientale, disegnato per scaricare sui quartieri ovest della città di Milano una impressionante mole di traffico: le previsioni parlano di 80.000 veicoli al giorno, ma noi temiamo possano essere molti di più quando automobilisti e conducenti di TIR si accorgeranno che questa superstrada permette loro di evitare pedaggi autostradali e code ai caselli della A4 tra Novara e Milano.'
Ma la novità è che questa volta il territorio non ci sta: non ci stanno gli agricoltori, da tempo impegnati nel valorizzare le loro aziende, molte delle quali sono già diventate imprese agrituristiche e di vendita diretta di prodotti. Non ci stanno i pendolari, che da tempo chiedono interventi di miglioramento della viabilità e dei servizi di mobilità collettiva per il collegamento con Milano. E ovviamente non ci stanno gli ambientalisti e gli agguerriti 'comitati No Tangenziale'. Ma soprattutto non ci stanno i sindaci dei piccoli comuni, che scendono in campo: no, loro un'autostrada che spezza la campagna proprio non la vogliono. Primi cittadini di amministrazioni virtuose, a cominciare da quella di Cassinetta di Lugagnano, il cui sindaco Domenico Finiguerra è anche alfiere del movimento 'Stop al consumo di territorio', e che coerentemente ha voluto un P.G.T. a crescita urbanistica zero; ci sarà il sindaco di Cisliano, un comune pioniere dell'energia solare, Emilio Simonini, che ha voluto la festa nel proprio comune, con il sindaco di Albairate, Luigi Tarantola, alla guida di un'amministrazione che ha investito molto sul recupero delle proprie tradizioni contadine; quello di Ozzero, Willie Chiodini..., e ancora quello di Cusago, Daniela Palazzoli, da poco insediatasi alla guida di un municipio che ha nella torre del proprio castello sforzesco un simbolo che non merita di essere imbrattato da nuove colate di cemento. Sindaci di diversi colori politici ma uniti dall'orgoglio di amministrare un territorio virtuoso nel suo forte carattere agricolo. Di se stessi riconoscono di essere diventati 'l’ultimo baluardo contro l’avanzata del cemento, la conurbazione che cancella paesaggi, storie e identità dei singoli paesi, la costruzione di grandi e costose infrastrutture che spesso non servono alla comunità'. Come fare a non condividere questa sfida?
Anche nel Consiglio della zona 7 — che è quella di Milano toccata dal progetto nel suo territorio (dal confine con il Comune di Cusago fino alla tangenziale ovest, ma in pratica la superstrada avrà una continuità fino a Bisceglie M1, passando per via Pertini e via Parri, riversandovi il traffico previsto) e a cui non è mai stato chiesto un parere in merito (a differenza dei Comuni che sarebbero interessati dal passaggio della superstrada) — abbiamo provato a sollevare con forza la nostra contrarietà, con una mozione (in allegato) che propone in alternativa il potenziamento della viabilità esistente e del trasporto pubblico, che il 7 settembre u.s. la maggioranza ha bocciato (un'altra mozione di Rosario Pantaleo era già stata bocciata), forse non cogliendo la portata del problema, forse approvando implicitamente, ma genericamente, uno sviluppo viabilistico, e non solo, di questo tipo.
Tra gli interventi di questo tenore, anche quello del consigliere Maietta, che sosteneva che la sua proposta invece non chiedeva lo stralcio del progetto della strada nel territorio del Comune di Milano, ma solo la sua modifica, in particolare dello svincolo 9, in prossimità della tangenziale ovest.
 
Affermazione smentita dalla lettura della delibera n.° 68/2009 scaturita dalla sua proposta e approvata il 9 giugno scorso, tra l'altro con diverse irregolarità procedurali, per le quali come opposizione abbiamo chiesto l'annullamento al Segretario Generale.
In particolare, abbiamo evidenziato che l'avviso di convocazione riportava un oggetto fuorviante e diverso da quello della delibera, perché faceva riferimento al trasporto pubblico, di cui non si parla nella delibera.
Inoltre esaminando la copia della delibera prodotta ci siamo accorti di un altro grave fatto: il testo del deliberato nel documento che è stato inviato a Settori ed Enti competenti non corrisponde (è sparita l'espressione incidentale "in subordine" nel punto 2) a quello compreso nel documento allegato alla delibera che è quello che in realtà è stato approvato in aula.
Ciò cambia di molto il significato: cosí sembrerebbe che il punto 1 (stralcio del tratto di strada compreso nel comune di Milano) non fosse la richiesta principale — che, se non accoglibile, potesse essere surrogata dall'accoglimento, appunto in subordine, di quella al punto 2 (modifica dello svincolo 9) — ma la precondizione per poter apportare la variante di cui al punto 2 (in pratica due fasi della stessa richiesta di modifica al progetto, e non due alternative).
 
Il risultato finale della discussione e votazione delle tre proposte sullo stesso tema è quindi l'approvazione di una delibera ambigua e contraddittoria che sembra non prendere una posizione chiara in merito (concentrandosi invece sulle modifiche da apportare allo svincolo 9 per evitare alcuni espropri di terreni e rendere meno contorti i raccordi): ma la superstrada nel complesso la vogliamo o no?
 
I numeri della superstrada.
Lunghezza complessiva: 32,3 km, di cui un tratto a singola carreggiata (Ozzero – Albairate, 10,2 km), un tratto predisposto per la doppia carreggiata (Boffalora – Albairate, 10,1 km), un tratto a doppia carreggiata e doppia corsia (Albairate – Baggio, 12,1 km).
Traffico previsto (la punta di traffico è prevista tra Cusago e la Tangenziale Ovest): 80.000 veicoli equivalenti/giorno.
Svincoli: in totale sono previsti 16 svincoli e innesti: uno ogni 2 km.
Costo dell'opera: 480 milioni di euro, pari a 22 milioni/km di doppia carreggiata (da notare che i costi del progetto preliminare, secondo la delibera CIPE del gennaio 2008, erano valutati in complessivi 263 milioni); dunque in un anno, nel passaggio dal preliminare al definitivo, i costi sono aumentati dell'85%, interamente a carico dello Stato (ANAS).
Territorio 'consumato' dall'infrastruttura (carreggiata e opere permanenti): 1.650.000 mq.
Compensazioni ambientali 'reali' (al netto delle mitigazioni): 120.000 mq di interventi di forestazione.

Andrea Giorcelli
Consigliere della zona 7 (capogruppo Verdi)

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Inserito da il Inserito da Elena Paredi il Ven, 23/10/2009 - 10:45

Dal sito Internet del comune di Milano riporto quanto segue:

 Strada Zara-Fiera, ok al progetto

La "bretella", avrà una lunghezza di circa 8 km ed è inserita tra le opere per l' accessibilità al sito Expo. L'assessore Croci: “Consulteremo la cittadinanza sulla sua compatibilità ambientale”
Milano, 16 ottobre 2009 - Approvato oggi in Giunta il progetto preliminare per la realizzazione della strada di collegamento Zara – Fiera, redatto da Metropolitana Milanese. L’approvazione consentirà di affidare a MM l’elaborazione del progetto definitivo e di sviluppare la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). 
La VIA garantirà la compatibilità ambientale e la sostenibilità del progetto attraverso la consultazione della cittadinanza. L’iter prevede infatti la valutazione di diverse alternative progettuali per la realizzazione dell’opera e del relativo impatto sull’ambiente.

“Con la valutazione d’impatto ambientale, che verrà effettuata per la realizzazione della strada Zara–Expo si potranno sviluppare, in modo trasparente, forme di partecipazione della cittadinanza, soprattutto di quella residente, per garantire il rispetto della qualità ambientale e del contesto territoriale nel quale l’opera è inserita”, ha spiegato l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci.

Assieme alla strada verranno realizzate importanti opere a beneficio di tutto il quartiere: saranno riqualificate le aree verdi esistenti sulla tratta interessata dall’opera e ne saranno realizzate di nuove, saranno create piste ciclabili e una nuova metrotranvia.

L’investimento complessivo è di 245 milioni di euro. La strada, lunga circa 8 km, si snoda dalla Fiera che ospiterà Expo 2015, attraversa l’area di via Stephenson, largo Boccioni, via Eritrea, via Nuova Bovisasca, via Fermi, via Graziano Imperatore e si congiunge con viale Zara–viale Fulvio Testi all’altezza di via Santa Monica.

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Aggiungo un mio commento:
ma questo fantomatico "impatto ambientale" non doveva essere valutato prima di dare il via libera al progetto ?
i cittadini non andavano consultati prima di cominciare i lavori ?

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 13/10/2009 - 20:40

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

TRAFFICO. IN VIGORE DAL 15/10 IL BLOCCO REGIONALE PER I VEICOLI INQUINANTI

Milano, 13 ottobre 2009 - Dal 15 ottobre fino al 15 aprile 2010 sarà in vigore a Milano il blocco della circolazione previsto dalla legge regionale 24/06 per i mezzi più inquinanti. Gli autoveicoli interessati sono gli Euro 0 a benzina o diesel, Euro 1 diesel, Euro 2 diesel, e i motoveicoli e ciclomotori a due tempi Euro 0. Il blocco sarà in vigore dal lunedì al venerdì, escluse le giornate festive infrasettimanali, dalle 7.30 alle 19.30.   
Rispetto allo scorso anno il blocco è esteso ai veicoli Euro 2 diesel che solo a Milano e provincia sono 142.692, divisi tra 97.253 autovetture e 45.439 veicoli commerciali (dati  Aci 2007).
Saranno escluse dalle limitazioni le autostrade, le strade di interesse regionale e i tratti di collegamento tra queste strade, gli svincoli autostradali e i parcheggi in corrispondenza delle stazioni periferiche dei mezzi pubblici.

“Il Comune di Milano farà la sua parte garantendo adeguati controlli da parte della Polizia Locale”, dichiara l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci.

“Esprimo il mio apprezzamento per l’insieme di misure regionali che associano il limite della circolazione dei veicoli più inquinanti con incentivi per il rinnovo del parco auto e che si integrano con Ecopass e con le altre misure comunali a favore della mobilità sostenibile – aggiunge Croci -. Gli utenti hanno la possibilità di utilizzare le diverse alternative all’auto privata per recarsi e muoversi a Milano: dal trasporto pubblico, potenziato dal 2007 con 1.000 corse in più al giorno, ai servizi a chiamata che collegano la nostra città con alcuni comuni dell’hinterland, ai 20 parcheggi d’interscambio posti in prossimità delle metropolitane o delle linee ferroviarie in cui lasciare l’auto e usare i mezzi pubblici per raggiungere il centro città”.
“Migliorano anche i dati sul PM10: quest’anno la concentrazione media annuale è di 41 microgrammi al metro cubo, nel 2008 è stata di 42, mentre la media dei 6 anni precedenti (2002- 2007) era di 49; ci avviciniamo al limite di 40 microgrammi al metro cubo stabilito dall’ Unione Europea”.  
 
Il 2009 risulta, ad oggi, l’anno migliore per quanto riguarda le concentrazioni medie di PM10 in città: al 12 ottobre sono stati 63 i giorni di superamento del limite mentre nel 2008 erano 75, un trend positivo confrontato anche con la media di 98 giorni dei 6 anni precedenti (2002-2007) registrata nello stesso periodo. L’Unione Europea stabilisce che il limite massimo di giorni di superamento annuale è di 35. “La direzione che stiamo percorrendo per il miglioramento della qualità dell’aria a Milano sta dando i suoi risultati – commenta l’assessore – ma per rientrare nei parametri europei la strada è ancora lunga”.

Per incentivare la sostituzione dei veicoli più inquinanti e favorire forme di mobilità sostenibile, Comune e Regione hanno messo a disposizione un nuovo ecoincentivo rivolto alle categorie socialmente deboli che rottamano un auto e non ne acquistano una nuova.

“In particolare – spiega Croci – l’azione congiunta di Comune e Regione si realizza anche mediante la messa a disposizione di incentivi per 4 milioni di euro a favore delle categorie socialmente deboli che, a fronte della rottamazione del loro autoveicolo, potranno utilizzare per tre anni un voucher del valore di 1.000 euro l’anno per usufruire di servizi di mobilità sostenibile come il bike sharing, il car sharing e il trasporto pubblico. Su richiesta del Comune, oltre ai pensionati, sono stati inseriti tra i beneficiari di questa ‘carta per la mobilità’ anche le donne single e gli studenti universitari”.

“Per quanto riguarda i mezzi commerciali – conclude l’assessore – che oggi sono responsabili di circa un terzo delle emissioni inquinanti, l’innalzamento al 75 per cento del contributo per l’acquisto di filtri antiparticolato, unitamente a un ulteriore sconto del 10 per cento concesso dal principale produttore di filtri, e la disposizione di incentivi statali e regionali per il rinnovo dei mezzi costituiscono una forte leva per ripulire l’attuale parco circolante”.

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Inserito da il Inserito da Paolo Massarenti il Lun, 05/10/2009 - 08:51

Buongiorno,

ho guidato la moto per 17 anni, tutti giorni, pioggia o sole. Ho avuto due incidenti in città, entrambi causati da automobilisti distratti.  Questo per far capire che non ce l’ho con i motociclisti, ma voglio e pretendo il rispetto delle regole, del Codice della strada, in modo che ognuno di noi, che sia ciclista, pedone, automobilista o quello che è, possa muoversi in sicurezza.

Premessa obbligata, purtroppo, dal fatto che in Italia basta che dici qualcosa contro un motociclista, come un camionista, ed ecco che l’intera categoria sorge in difesa di tutti. Sbagliato. Dovreste essere pronti a condannare chi sbaglia, così come a difendere chi ha ragione.

Leggo spesso dei motociclisti che si lamentano, spesso giustamente, delle manovre azzardate e scorrette degli automobilisti. Vorrei leggere anche qualche autocritica per i comportamenti sbagliati di chi usa scoter (mini o maxi) e motociclette. Ma siamo in Italia, vediamo tutti la pagliuzza negli occhi dell’altro e mai la trave nei nostri.

L’argomento in questione è il cavalcavia di Monte Ceneri, a Milano, sul quale è permesso il transito solo alle automobili, per cui niente moto, camion, furgoni o biciclette. Vi è un limite di velocità di 70 kmh, regolato da alcuni impianti fotografici, e le due corsie hanno larghezza sufficiente per il transito delle auto.

La presenza di un furgone, meglio ancora se uno di quelli che fa i mercati, con scalette e cose varie appese sui fianchi, rende la circolazione difficoltosa.

La presenza delle moto, siano esse scooter, motocicli o cinquantini, rende la circolazione pericolosa per alcuni motivi:

1) Purtroppo le due ruote non si accontentano di transitare in zona vietata, ma pretendono di avere strada libera ed ovviamente procedono con andatura a zig zag, oppure scivolano fra le due auto in transito, quando il poco spazio disponbile, rende la cosa veramente pericolosa. Questa situazione accade quando trovano sul loro percorso due auto, una nella 1a corsia che procede a bassa velocità ed un’altra sulla 2.a corsia che la supera, ma tenedosi ovviamente sotto i 70 kmh.

2) Quando si incontra un motorino, magari con due persone  a bordo, che procede lentamente, spesso non vi la possibilità di sorpassarlo, grazie anche alla complicità dei soliti furbi che occupano la seconda corsia, ma con velocità più bassa di chi va è nella prima, per cui si formano dei “tappi” che rallentano la marcia.

3) Partendo dal presupposto che la moto deve essere superata in modo tale da farlo in sicurezza per entrambi, va da sè che non sempre è possibile, sia perchè le corsie non lasciano spazi di manovra, sia per i motivi al punto 2.

Ora mi chiedo alcune cose. E’ mai possibile che nessuno degli addetti ai lavori (leggi: vigili & c.) si sia mai accorto di questa situazione?

Perchè le moto (ed i furgoni) transitano su corsie espressamente vietate? (Vedi foto).

L’ho detto altre volte, invito i vigili alla massima severità nei confronti delle auto che occupano le corsie riservate, tra l’altro, alla circolazione delle moto (o bici); invito il Comune di Milano a fare meno confusione tra corsie Atm permesse alle moto ed altre, inspiegabilmente vietate, cosa che causa multe a raffica.

Personalmente trovo intollerabile quando vedo auto parcheggiate sui pochi parcheggi destinati alle 2 ruote. Tuttavia trovo anche che ognuno di noi dovrebbe rispettare le norme che gli competono, senza invadere gli spazi altrui. E non si tratta di diritto di proprietà ma, tra le altre cose, anche di sicurezza stradale. Finchè troveremo auto o moto dove non devono esserci, non stupiamoci poi se ogni tanto fanno il botto.

A commento delle foto, un piccolo dato statistico. Le foto sono state fatte tra verso le 6.40 del mattino, da cui il traffico scarso. Al pomeriggio, verso le 17.30-18.00 la situazione è ben diversa, ma per motivi di sicurezza, non è il caso di scattare foto mentre si guida. Alla mattina è alta la presenza di furgoni e maxiscooter, al pomeriggio sono rari i furgoni, ma si aggiungono moltissime motociclette. Giusto per non negarsi nulla, l’altro giono, verso le 18, mi sono trovato davanti pure una bici.

P.S. E' quasi inutile specificare che, al pari delle auto, anche scooter e furgoni hanno l'abitudine di procedere a bassa velocità sulla seconda corsia, complicando ulteriormete la circolazione in sicurezza.

Le foto citate nel testo, sono disponibili qui: http://paoblog.wordpress.com/2009/07/19/cavalcavia-monte-ceneri-transito-vietato-alle-moto/

Paoblog

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Inserito da il Inserito da Michele Milano il Mer, 30/09/2009 - 16:21

Stavo leggendo l'articolo su quello che è già stato soprannominato BUS GALERA. Cosa ne pensate del bus acchiappa-clandestini a Milano? Molti pensano che sia razzista e discriminante.

 

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 23/09/2009 - 12:09

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

VIA MELCHIORRE GIOIA. SIMINI: “AVVIATI LAVORI PER RIPRISTINO VIABILITA’”

Milano, 23 settembre 2009 – “Sono iniziati in questi giorni i lavori di riparazione nel tratto stradale di via Melchiorre Gioia danneggiato dal cedimento della copertura del Naviglio Martesana. Data l’importanza dello snodo viabilistico, abbiamo chiesto a MM di implementare gli sforzi e comprimere i tempi per concludere i lavori entro la prima decade di dicembre”.

Lo annuncia l’assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture Bruno Simini. Il crollo di un tratto della pavimentazione stradale in via Melchiorre Gioia, nei pressi dell'incrocio con viale della Liberazione, dovuto al cedimento della soletta del Naviglio della Martesana, si è verificato ai primi di settembre. A tutela della pubblica incolumità e in accordo con la Polizia locale, è stata disposta, e rimarrà in vigore per tutta la durata dei lavori, la chiusura al traffico veicolare della carreggiata in direzione nord di via Melchiorre Gioia, nel tratto compreso tra viale Monte Grappa e via Pirelli.

“Dalle verifiche sono emersi problemi strutturali - rende noto Simini -. Si sta procedendo, dunque, con un intervento di riparazione importante e definitivo che verrà fatto in tempi record, in modo tale da trasformare un’opera di manutenzione in un lavoro accurato che porterà alla città benefici duraturi”.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 21/09/2009 - 11:10

Segnalo/riporto l'ultima news di partecipaMi:

http://www.partecipami.it/?q=node/7684

Al via www.sanincitta.partecipaMi.it (paesaggio urbano e salute)!

Dopo www.sicurezzastradale.partecipaMi.it, su partecipaMi, al via anche www.sanincitta.partecipaMi.it, di seguito la descrizione che appare sulla home page dell'iniziativa:
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Tra l’organizzazione dello spazio e delle funzioni della città (il paesaggio urbano) e la salute dei cittadini c’è una relazione importante. Sull’incidenza di numerose tipologie di malattie e disturbi che si presentano più frequenti o più gravi in quartieri mal progettati, degradati o congestionati  indagano scienziati, medici ed urbanisti, ma, altrettanto importante, è l’esperienza diretta dei cittadini.
In questo sito è possibile segnalare situazioni ed esperienze che riguardano l’ambiente cittadino e il proprio benessere (o malessere); nella mappa comparirà la segnalazioni del luogo di Milano a cui si riferisce la vostra segnalazione. Questo sito offre anche l’opportunità di porre domande agli esperti, ai medici, agli urbanisti e agli amministratori milanesi a questi di intervenire nel dibattito rispondendo e fornendo informazioni.

A queste domande verrà data una prima risposta nell’incontro ”Paesaggio urbano e salute dell'uomo” organizzato dalla Società italiana di Ecologia del Paesaggio che si svolgerà a Milano a Palazzo Affari di via Mercanti lunedi 28 settembre (Scarica il programma).

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Come per www.sicurezzastradale.partecipaMi.it, a www.sanincitta.partecipaMi.it possono partecipare tutti i registrati a partecipaMi con il proprio account "partecipaMino".

Buona partecipazione! Smile

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 18/09/2009 - 13:16

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

MOBILITA’. DAL COMUNE 400.000 EURO PER L’ACQUISTO DI ABBONAMENTI SCONTATI AI MEZZI PUBBLICI

Milano, 18 settembre 2009 - La Giunta comunale ha stanziato un finanziamento di 400.000 euro per l’acquisto di abbonamenti scontati ai mezzi pubblici urbani e interurbani a favore dei dipendenti di aziende, enti pubblici e associazioni di categoria che operano sul territorio di Milano.
Il contributo comunale corrisponde al 10% del prezzo dell’abbonamento annuale e si aggiunge a un altro 10% versato dalle aziende e dagli enti che partecipano al bando come importo integrativo minimo. Il risultato è uno sconto a beneficio del dipendente di almeno il 20% sul costo dell’abbonamento acquistato. A titolo esemplificativo: il costo dell’abbonamento annuale urbano passa da 285 euro a 233 e quello interurbano da 369 a 300 euro.

L’obiettivo dell’Amministrazione è di favorire, attraverso queste agevolazioni, l’utilizzo del trasporto pubblico da parte dei lavoratori. Per il Comune si tratta del terzo finanziamento: il primo, di 100.000 euro, era stato stanziato il 30 novembre 2007, il secondo di 500.000, risale invece al 17 marzo 2008. In entrambi i casi c’era stata una forte adesione da parte di aziende, enti e associazioni. Un successo destinato a crescere, dal momento che le adesioni e gli abbonamenti sottoscritti grazie all’incentivo hanno fatto registrare un incremento del 65% nei primi mesi del 2009 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

“Con questo ulteriore finanziamento di 400mila euro vogliamo promuovere l’utilizzo del mezzo pubblico per gli spostamenti casa-lavoro – ha detto l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci -. Con il contributo comunale si potranno utilizzare tutti i mezzi di trasporto pubblico con meno di 20 euro al mese: un importante vantaggio economico per i lavoratori, che va anche a beneficio dell’ambiente”.

Gli incentivi hanno permesso finora al personale di 101 fra aziende, enti e università con sede sul territorio comunale di beneficiare degli incentivi e acquistare 16.054 abbonamenti annuali. Tra i maggiori beneficiari dell’iniziativa figurano l’Università Statale con 1.199 abbonamenti annuali sottoscritti, la Regione Lombardia con 598, il Politecnico con 404, Enel con 320, Arnoldo Mondadori con 302, Fatebenefratelli con 244 e numerose altre aziende private tra cui Nestlè, Danone e Heineken.

Grazie al nuovo contributo di 400.000 euro si stima che potranno essere sottoscritti 12.874 nuovi abbonamenti tra urbani, interurbani, di area piccola- media- grande e plus.

Il finanziamento vale per l’acquisto di abbonamenti annuali ai mezzi pubblici urbani, interurbani e cumulativi di abbonamenti annuali urbani, interurbani, di area piccola, di area media, di area grande e di area plus. Gli enti e le aziende dovranno sottoscrivere un minimo di 20 abbonamenti annuali e garantire la rateizzazione al dipendente senza interessi in 12 rate mensili; le associazioni di categoria potranno invece rappresentare i loro iscritti come unico soggetto referente presso il Comune e ATM sia per la presentazione della domanda che per i rapporti che ne derivano.

Le aziende interessate possono già scaricare il fac-simile della domanda di contributo dal sito internet www.comune.milano.it, nella sezione bandi. La domanda per accedere al contributo dovrà essere presentata all’ufficio protocollo della Direzione Centrale Mobilità Trasporti e Ambiente o inviata a mezzo raccomandata all’indirizzo: Comune di Milano – Settore Pianificazione Mobilità Trasporti Ambiente – Via Beccaria 19, Milano. Per informazioni è possibile telefonare al numero 02. 88467309.
Il contributo del Comune verrà corrisposto alle aziende che soddisfano le caratteristiche richieste dal bando in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda (data protocollo) fino ad esaurimento della somma stanziata.

tabella con le tipologie di abbonamento e il corrispondente contributo comunale

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Inserito da il Inserito da Giuliana Brandazzi il Mar, 01/09/2009 - 19:36

ormai siamo quasi alla fine del gran caldo, ma vorrei iniziare un sondaggio sull'aria condizionata sui mezzi pubblici. Salvo qualche rara eccezione, la temperatura su autobus e metropolitane e' un vero e proprio attentato alla salute dei passeggeri, oltre a uno spreco di energia e di denaro pubblico. L'aria gelata scende come una lama sul collo e le spalle dei viaggiatori, che a volte preferiscono stare in piedi piuttosto che beccarsi un torcicollo. Lo sbalzo di temperatura tra l'esterno (30° e oltre). l'ìnterno dei mezzi e di nuovo l'esterno uscendo da autobus e metro e' una quasi certa garanzia di raffreddori e mal di gola: e si' che da tempo i medici specialisti raccomandano che l'aria condizionata non sia superiore ai 4-5 gradi.......
Forse se cominciamo adesso a parlarne potremo arrivare alla prossima primavera con qualche speranza di fissare l'aria condizionata sui mezzi pubblici a una temperatura ragionevole e soprattutto non dannosa per gli utenti!
g. filippazzi   

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