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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 14/03/2008 - 16:45

Da Milano 2.0:

Nasce il blog delle mamme per le mamme: consigli, informazioni e segnalazioni per una Milano a misura di bambino
Pubblicato da Simona Mapelli alle 12:00 in Milano accade (cronaca)

 

L'idea è nata al parco dopo tanti pomeriggi passati a scambiarsi opinioni sulle difficoltà che hanno la maggior parte delle mamme milanesi. Dal conciliare lavoro dentro e fuori casa, all'avere notizie sempre aggiornate per i propri figli, fino a un angolo della posta dove chiedere "aiuto" e ricevere una risposta in brevissimo tempo. Queste sono alcune delle caratteristiche del blog fatto dalle mamme per le mamme, che in due settimane ha raggiunto inaspettatamente tremila accessi. Il quartiere virtuale ha la sua sede ideale nel parco Pagano - Vergani, dove tutto è cominciato, ma in realtà parla a tutte le mamme di Milano, che possono interagire all'interno del blog, con segnalazioni e servizi.

Oltre a consigli utili per la vita di tutti i giorni, questo blog non perde occasione per parlare di temi sociali, primo fra tutti un argomento che da sempre sta molto a cuore anche a noi di Milano 2.0: la sicurezza. Il post in questione è un sos lanciato al Comune per la scuola di via Pier Capponi, dove la segnaletica verticale ed orizzantale per le automobili sarebbe completamente da cambiare, per la tutela dei 600 bambini che frequentano l'istituto e che ogni giorno rischiano di essere investiti.

Internet è un modo veloce ed efficace per raccogliere consensi e scambiarsi informazioni, forse per questo il blog delle mamme del Parco Pagano sta avendo il suo piccolo momento di gloria, riuscendo ad offrire quello che in fondo tutti cercano: risposte. Tra l'altro è tutto tradotto anche in inglese, il che facilita le tante famiglie straniere che vivono in città e che come gli altri possono venire a conoscenza delle attività e delle problematiche milanesi, ma anche esporre i propri dubbi.

C'è anche un angolo simpatico dove le "signore" possono smettere per un attimo i panni delle mamme e essere semplicemente donne. E' l'angolo del caffè, dove le notizie rigurdano solo la categoria degli adulti. Come trovarsi al bar tra amiche dopo aver portato i bambini a scuola. Insomma, tanti spazi diversi che danno una visiona completa della vita della mamma metropolitana. L'idea è nata da un archittetto e da un'economista, che hanno capito che conciliare famiglia, lavoro e cura dei piccoli poteva essere un problema diffuso. Le protagoniste, però, siete tutte voi che dovete far sentire la voce delle mamme di Milano che vogliono una città migliore per i bambini e possono averla.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 12/03/2008 - 15:07

Dal sito Web del Comune di Milano:

Semplificazione

Posta elettronica per tutti i Milanesi

Il Comune di Milano, grazie a un accordo con Microsoft, fornirà a tutti i residenti un'identità digitale capace di abilitare nuovi servizi di comunicazione e collaborazione online

Un indirizzo email per rendere più semplici i rapporti tra Comune e cittadini. Grazie a un accordo dell’Amministrazione con Microsoft, tutti i milanesi al di sopra dei 15 anni potranno avere una identità digitale in grado di abilitare servizi evoluti di comunicazione e collaborazione online.

“Da oggi i cittadini milanesi con più di 15 anni – spiega l’assessore alla qualità, servizi al cittadino, semplificazione e servizi civici Stefano Pillitteri – potranno aprire una casella di posta elettronica sul sito del Comune di Milano. L’indirizzo è costituito dal nome e cognome del cittadino mentre il dominio è milanosemplice.it”.

Saranno disponibili in forma gratuita, attraverso la piattaforma Windows Live@Gov, oltre un milione di caselle di posta elettronica sul dominio milanosemplice.it che diventeranno uno strumento privilegiato per le comunicazioni istituzionali online. Per attivare il proprio a questo servizio è sufficiente collegarsi al portale del Comune di Milano e inserire i propri dati (codice fiscale e numero di carta di identità) o chiamare il Contact Center al numero 02/0202: entro 24 ore dopo la registrazione sarà così possibile accedere alla propria casella nome.cognome@milanosemplice.it.

Durante la fase di registrazione è necessario fornire codice fiscale e numero di carta d’identità, in questo modo il sistema associa a un indirizzo una determinata persona, rendendo impossibile furti d’identità od omonimie. Così tutti i residenti a Milano potranno avere dal Comune un’identità digitale. La casella rimarrà sempre attiva, se per 180 giorni non ci saranno accessi sarà cancellato il contenuto, ma non i contatti. Viene cancellata solo quando si cambia residenza.

“Milano è il primo grande comune – continua l’assessore Pillitteri – ad attivare questo tipo di iniziativa offrendo ai propri cittadini uno strumento per migliorare le relazioni con la Pubblica Amministrazione, rendere più fruibili i servizi online e ridurre i tempi di accesso alle informazioni. L’obbiettivo è rendere la posta elettronica la principale modalità di comunicazione tra Cittadino e Comune. Il che comporterà risparmio di tempi, di costi e di carta. Il servizio è gratuito e permetterà di utilizzare tutti i servizi di Windows Live tra cui l’account di posta, la messaggistica istantanea, avvisi, calendario ed eventi”.

“La tecnologia è lo strumento – ha dichiarato Mario Derba, Amministratore Delegato di Microsoft Italia – più efficace per migliorare la comunicazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione, riuscendo ad avvicinare gli utenti ai servizi pubblici. Il servizio che oggi presentiamo insieme al Comune di Milano si propone appunto di garantire ai cittadini milanesi strumenti di comunicazione immediati e innovativi al tempo stesso: un decisivo passo avanti verso la realizzazione della tanto attesa società digitale”.

La piattaforma integrata Windows Live@Gov consentirà la progressiva attivazione di una serie di ulteriori servizi: dalle notizie su eventi, manifestazioni e informazioni sul traffico, alla cosiddetta mail to PEC (“Posta Elettronica Certificata”), che a breve sarà in grado di equiparare l’ufficialità di una mail inviata da nome.cognome@milanosemplice.it a una raccomandata, fino alla visualizzazione di cantieri e deviazioni attraverso il servizio avanzato di mappe online Microsoft Virtual Earth.

Da subito sono disponibili le notizie su eventi, manifestazioni e informazioni sul traffico. Inoltre, al cittadino che invierà via fax la propria carta d’identità, il Comune manderà via mail la scansione del documento e riconoscerà da quel momento in poi, la firma digitale in tutte le comunicazioni dell’utente.

(12/03/2008)

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Inserito da il Inserito da Massimo Todisco il Mar, 11/03/2008 - 11:27

OSSERVATORIO DI MILANO

VIA F. ALBINI N. 3 – 20139 MILANO TEL. 02.57.30.17.21

UN IMPORTANTE VITTORIA PER L’OSSERVATORIO DI MILANO: A MAGGIO DISCUSSIONE AL TAR NEL MERITO DEL RICORSO PRESENTATO CONTRO L’ECOPASS, NELL’OCCASIONE SARA’ ESAMINATA LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA

“Per i milanesi ancora solo due mesi di sofferenze, a causa di un Ecopass inefficace, ingiusto, e immorale - ha dichiarato il direttore dell’Osservatorio Massimo Todisco - poi, come deliberato stamattina dal Tar, entro il mese di maggio si discuterà nel merito il ricorso al quale hanno aderito più di mille cittadini di Milano e provincia, presentato dall’Avv. Claudio Linzola per conto dell’Osservatorio di Milano e contemporaneamente la richiesta di sospensiva”.

“È un importante risultato per l’Osservatorio di Milano che ha visto accolta la sua richiesta - a preseguito Todisco - di andare al più presto possibile alla discussione nel merito del ricorso contro una tassa che non riduce l’inquinamento (un giorno di targhe alterne o una domenica a piedi, bloccando trecento mila macchine hanno un’efficacia pari ad un mese di Ecopass), colpisce i ceti più deboli, famiglie a monoreddito, lavoratori stranieri, pensionati e piccoli commercianti artigiani, ed è immorale in quanto, con questa tassa il Comune vende la licenza di inquinare quindi la salute dei cittadini, che la Costituzione, nell’articolo 32, considera un valore senza prezzo”.

L’Osservatorio di Milano con l’aiuto dei gruppi consigliari sta scovando tutte quelle delibere che riguardano una spesa per l’Ecopass, dall’acquisto e dall’istallazione delle telecamere fino alla riscossione dei pedaggi che il Comune ha occultato tra il 2007 e l’inizio del 2008 e farà ricorso per quelle dove ancora ci sono i tempi tecnici, come una delibera del 21 dicembre 2007 nella quale è stata decisa con una trattativa privata, una spesa di un milione e trecento mila euro per l’acquisto di sistemi informatici.

L’Osservatorio ha il fondato sospetto che tutte le spese siano state fatte con trattativa privata, quando la legge impone la gara d’appalto e questo sicuramente indebolirà la posizione del comune in occasione della discussione nel merito di maggio.

“Siamo molto fiduciosi– conclude Todisco – considerando l’urgenza con la quale il Tar ha stabilito tempi molto ravvicinati per la discussione nel merito, di vincere questa battaglia, riportare giustizia laddove la politica l’ha messa sotto i piedi affinchè si imbocchi una nuova strada per ridurre l’inquinamento e governare il traffico che non si basi sulle multe, sui divieti e sulle tasse, ma che porti, realizzando opere come corsie preferenziali e parcheggi di corrispondenza, il mezzo pubblico ad essere competitivo per costi e tempi con l’auto privata, facendo in modo che centinaia di migliaia di cittadini si convincano a lasciarla a casa”.

osservatoriodimilano@libero.it

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Inserito da il Inserito da Armando Trivellini il Lun, 10/03/2008 - 12:08

Qualche giorno va gironzolavo per Milano, e mi sono messo nei panni di un cittadino giapponese che compra un pacchetto viaggi per la nostra città.
Sbarca dall'aereo in una giornata di sole e vede questo:

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Inserito da il Inserito da Massimo Todisco il Lun, 10/03/2008 - 09:04

OSSERVATORIO DI MILANO
VIA ALBINI 3 - MILANO
TEL. 02-57301721

L'OSSERVATORIO DI MILANO DENUNCIA: E' FALLITA A MILANO LA PRIMA ESPERIENZA IN ITALIA DI TASSARE LE AUTO EURO 1 - EURO 2 E EURO 3 CHE ENTRANO NEL CENTRO DELLA CITTA'.
L'ECOPASS NEL CAOS CON MIGLIAIA DI RICORSI AL GIUDICE DI PACE PER MULTE NON DOVUTE. CHIEDIAMO LA MORATORIA DELLE 160000 MULTE E DA LUNEDI LE TELECAMERE SPENTE.
DOVE LA POLITICA NON ARRIVA CHIEDIAMO ALLA MAGISTRATURA DI RIPORTARE GIUSTIZIA.

Secondo l'Osservatorio di Milano la provata incapacità del cervellone che sovraintende l'Ecopass a Milano di rilevare con esattezza i numeri delle targhe che passano nei varchi dell'area interessata (ad esempio scambiare la lettera C con la G), rende inesigibili le multe legate alle infrazioni che sono state monitorate.
Si tratta di 160000 multe dal 2 gennaio al 20 febbraio  per un ammontare di circa 11 milioni di euro, sono in partenza migliaia di ricorsi da parte dei cittadini che si trovano multati ingiustamente con l'inevitabile gravissima parilisi per mesi e mesi degli uffici della prefettura e dei giudici di pace.
Si rischierebbe infatti, ha dichiarato il direttore dell'osservatorio M. Todisco, di multare chi non è mai passato per il varco.
Per questo ha proseguito Todisco chiediamo da una parte la moratoria delle multe e dall'altra l'immediato spegnimento delle telecamere per evitare che  vengano comminate 5000 multe al giorno senza assicurarsi che gli strumenti di rilevazione siano perfettamente funzionanti, non ci fidiamo di verifiche frettolose.
Il caos che si è creato con le multe aggiunge Todisco non fa altro che dare maggiore forza al ricorso che l'Osservatorio ha presentato al TAR, al quale si chiede di dichiarare illegittime le delibere con le quali è stato attuato l'ecopass fino a quella con cui è stata scelta la società che ha messo in opera le telecamere senza alcuna gara d'appalto, non c'era tempo i funzionari dell'EXPO 2015 dovevano vedere le telecamere in funzione.
Questa tassa ha concluso Todisco che ha mostrato già la sua totale inefficacia non riducendo i livelli del pm10, si è rilevata ingiusta in quanto penalizza i ceti più deboli e immorale in quanto viene venduta la licenza di inquinare mercificando la salute.
Ora si dimostra anche totalmente inaffidabile in quanto con le multe si spara nel mucchio, l'ossarvatorio si auspica che laddove la politica fallisce sia la magistratura a portare la giustizia.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Sab, 08/03/2008 - 21:34

Dal sito Web del Comune di Milano:

Centenario della Festa della Donna

Le iniziative di Milano per l'8 marzo

Sono stati organizzati molti appuntamenti in occasione di questa ricorrenza. Sulla facciata di Palazzo Marino esposto uno striscione per chiedere la liberazione di Ingrid Betancourt. Il saluto del Sindaco e del capogruppo del Pd, Adamo

Molte le iniziative messe in campo dal Comune di Milano per celebrare la Festa della Donna. Il Sindaco, Letizia Moratti, ha inviato a tutte le dipendenti una lettera di auguri, sottolineando l’importanza di un “percorso” in continua evoluzione. “Milano - ha scritto - attraverso il contributo delle donne come voi, impegnate ogni giorno nel lavoro e nella famiglia, promuove un’idea nuova di città, che considera il talento femminile un valore su cui costruire il futuro”.

Agli auguri del Sindaco si sono aggiunti quelli del capogruppo del Partito Democratico Marilena Adamo.

Diverse le iniziative da parte degli assessorati, tra queste quelle messe in campo dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, dall’assessore al Turismo Massimiliano Orsatti, dall’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi e dall’assessore alla Famiglia Mariolina Moioli. In particolare, da Milano partirà, in occasione dell’8 marzo, una mobilitazione internazionale per la liberazione di Ingrid Betancourt.

Ingrid Betancourt
“Ingrid Betancourt libera” è il messaggio lanciato da Palazzo Marino, in occasione del Centenario della Festa della Donna, attraverso l’esposizione di una gigantografia della senatrice colombiana. La Betancourt è in mano al gruppo terroristico delle Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) dal 2002. Da allora, e sino allo scorso maggio, non si avevano più sue notizie. Oggi si sa che è viva ma in precarie condizioni di salute. Il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, i componenti dell’Ufficio di Presidenza Andrea Fanzago e Claudio Santarelli, il capogruppo del Gruppo Misto Franco De Angelis, il Capogruppo del Pd Marilena Adamo e il consigliere Pierfrancesco Maran. hanno partecipato all’esposizione dello striscione.

“Milano – ha detto Palmeri, ricordando le manifestazioni di solidarietà del 25 luglio 2007 e del 4 febbraio 2008 – chiede libertà subito per Ingrid Betancourt, prigioniera da 2.205 giorni, e per le migliaia di uomini, donne e bambini in ostaggio delle Farc. Impegnarci per Ingrid vuol dire impegnarci per un popolo che soffre, che ha bisogno finalmente di giustizia e verità”.

“Il nostro è un ‘grido silenzioso’ – ha spiegato il Presidente Palmeri – nato da una proposta del Consiglio comunale che contribuisce a rafforzarne il profondo significato unitario. Le nostre coscienze ci impongono di essere sempre presenti e attivi contro i terrorismi, anche quelli geograficamente non vicini, ma moralmente e civilmente prossimi a noi: non ci sentiamo lontani dai nostri fratelli colombiani”.

Il Presidente Palmeri ha ricordato quindi le altre iniziative di sensibilizzazione organizzate dal Consiglio comunale con l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali: la proiezione della foto della Betancourt anche sul maxischermo dell’Arengario; la lettura pubblica nel Cortile d’Onore di Palazzo Marino di alcuni brani tratti dal libro Lettera dall’inferno a mia madre e ai miei figli, scritto durante la prigionia; il dono di questo vulume alle donne presenti tra il pubblico degli Arcimboldi per assistere alla Nona Sinfonia di Beethoven; l’invito rivolto alle attrici italiane a leggere, prima di ogni spettacolo, brani di Ingrid Betancourt. “Sono le parole di una donna speciale – ha concluso il Presidente Palmeri – che vanno al cuore e che ciascuno di noi può fare proprie”.

Gli auguri del Sindaco Letizia Moratti
Care amiche, domani è la nostra festa, la festa delle donne. La nostra città, così civile, così aperta, ha sostenuto noi donne milanesi nell’affermazione della nostra autonomia e libertà. Questo percorso continua ancora: Milano, attraverso il contributo delle donne come voi, impegnate ogni giorno nel lavoro e nella famiglia, promuove un’idea nuova di città, che considera il talento femminile un valore su cui costruire il futuro. Abbiamo davanti a noi ancora tante sfide da vincere, per le donne milanesi e per tutte le donne: buon 8 marzo all’insegna dell’impegno, ma anche della gioia per una festa che ogni anno annuncia la primavera e la rinascita della speranza di una società migliore.

Gli auguri di Marilena Adamo
8 Marzo 1908 – 8 Marzo 2008
Un secolo in cui le donne hanno cambiato davvero il mondo.
Un pensiero e un grazie di cuore alle tante donne 
che si prendono cura del Comune di Milano.

(07/03/2008)

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Inserito da il Inserito da Massimo Todisco il Gio, 06/03/2008 - 15:26

OSSERVATORIO DI MILANO

Via F. Albini, 3 tel. 0257301721 MILANO

Il Sindaco Morati, a seguito della denuncia promossa dall’Osservatorio di Milano sabato 1 marzo, nella quale tra l’altro si denunciava che i cittadini con vetture Euro 1 ed Eutro 2 che si recano con urgenza al Pronto Soccorso degli Ospedali Fatebenefratelli, Policlinico e G Pini, non avendo tempo e testa per pagare l’ecopass, sono costretti a pagare una multa di 70 Euro, ha operato in modo tale che le telecamere posizionate all’inizio della via Castelfidardo, strada di unico accesso al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli, non abbiano a riprendere coloro che vi accedono.

“Nessun iniziativa si è intrapresa per gli utenti, ha dichiarato Todisco, per gli ospedali Policlinico e G. Pini, ai pronto soccorso dei quali accedono quotidianamente più di 500 utenti con autovettura privata, creando di fatto trattamento iniquo tra i diversi ospedali. E’ opportuno, prosegue Todisco, che in Sindaco emetta una Ordinanza con la quale i cittadini mostrando idonea documentazione rilasciata dal pronto soccorso, abbiano la possibilità di vedersi annullato il transito”. Comunque, ha concluso Todisco, anche se questa Ordinanza venisse emessa, sarebbe come applicare un cerotto ad un politraumatizzato. L’ecopass non è più sostenibile, una tassa inefficacie, infatti  negli ultimi 15 giorni i livelli registrati nella centralina “Verziere” area sottoposta alla limitazione, sono molto simili a quelli di zona Città Studi ed il più delle volte superiori rispetto a quelle della Provincia. Pertanto i 4 milioni di Euro pagati al mese dai cittadini non hanno contropartita e va a gravare sui ceti più deboli, quelli che fanno fatica ad arrivare a fine mese

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Inserito da il Inserito da Massimo Todisco il Sab, 01/03/2008 - 14:32

OSSERVATORIO DI MILANO

                                                Via F. Albini, 3 tel. 0257301721 MILANO

 

Ecopass: chi paga e quanto paga per una tassa che non ci fa respirare meglio

 

L’Osservatorio di Milano ha sviluppato un’approfondita immagine avvalendosi dei dati forniti dagli ultimi rilevamenti del censimento effettuato da un Pubblico Ufficio, dalle OO.SS. dei lavoratori e delle Imprese commerciali di Milano. L’Osservatorio ha anche tenuto conto delle oltre mille adesioni giunte da cittadini di Milano e Provincia negli ultimi 5 mesi.

Abbiamo considerato a livello metodologico tre categorie:

1.      i pensionati

2.      i lavoratori dipendenti (in particolare il comparto sanitario)

3.      le imprese commerciali piccole e medie

 

Per i pensionati sono stati esaminati coloro che risiedono all’interno dell’area “ecopass”

Per i lavoratori dipendenti quelli la cui attività e svolta all’interno dell’area “ecopass”

Per le imprese, quelle con almeno un esercizio in funzione all’interno dell’area.

 

Complessivamente la zona interessata dall’ecopass estesa per 8,2 Kmq, ed all’interno della quale si accede da 42 varchi elettronici con pagamento di una tassa da un minimo di 1 Euro ad un massimo di 10 Euro, conta 77'000 residenti e circa 65'000 cittadini che si trovano all’interno per attività di lavoro.

Dei residenti l’Osservatorio ha preso come riferimento il ceto più debole, quello dei pensionati che sono complessivamente ………… ….; per il 90% di costoro c’è una pensione mensile variabile tra i 600 ed i 1'500 Euro. I pensionati per liberamente uscire ed entrare dalla zona per le normali attività di vita relazionale, o l’accompagnare i nipotini a scuola, sono costretti a sottoscrivere un abbonamento annuo che varia da 125 a 250 Euro in relazione al veicolo posseduto.

Dei lavoratori dipendenti, l’Osservatorio ha preso a riferimento i 5'950 dei tre grandi ospedali, Fatebenefratelli, Policlinico, Pini, ove, questi, ad esclusione dei medici, percepiscono uno stipendio che varia dai 1'000 ai 1'700 Euro; per costoro ci sono abbonamenti pluringresso che nell’arco di un anno ammontano ad una tassa che varia da 300 a 900 Euro a seconda del veicolo posseduto.

Aggiungiamo una nota triste e dolente: ogni giorno feriale si recano in questi tre ospedali con la propria auto una media di 700 persone che hanno un proprio caro ricoverato. Per il 30% di costoro che entrano in area con veicoli Euro 1 e 2 e che non hanno tempo di ricordarsi dell’ecopass, oltre il dolore verrà la beffa: gli sarà notificata una multa pari a 70 Euro.

Per quanto riguarda le 6'000 imprese commerciali che qui operano, vi è un bilancio fallimentare per i primi due mesi dell’anno se raffrontato allo stesso periodo del 2007; le perdite sono consistenti per bar e ristoranti – circa il 30/40% - il settore non alimentare perde dal 15 al 20%, i quattro più ampi parcheggi coperti di Milano perdono il 30%. Se questo andamento dovesse perdurare si registrano chiusure di attività e notevole riduzione del personale impiegato “ Ci chiediamo, ha dichiarato il direttore Massimo Todisco, se è giusto che tante persone e tante imprese debbano pagare un prezzo così alto per una tassa ecopass che non solo non da risultati, ma che vede la centralina arpa del Verziere a livelli di pm10 uguali o più alti degli strumenti di città studi e complessivamente Milano risulta essere sempre una delle città più inquinate della Lombardia”.

“ Dove non arriva la politica, conclude Todisco, siamo convinti giungerà la magistratura per riportare giustizia ed equità; in particolare siamo fiduciosi che il TAR il giorno 11 di marzo faccia disattivare le telecamere al Sindaco Moratti”.

osservatoriodimilano@libero.it 

 

 

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Inserito da il Inserito da Massimo Todisco il Mer, 13/02/2008 - 15:10
OSSERVATORIO DI MILANO

Via f. Albini, 3 tel. 02.57301721 MILANO

A

 
PREFETTO DI MILANO

Dr. Gianvalerio Lombardi

 

PRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA

 

PRESIDENTE PROVINCIA DI MILANO

Dr.Filippo Penati

 

Presidenza Tribunale di Milano

d.ssa Livia Pomodoro

 

S.E. Cardinale di Milano

Dionigi Tettamanzi

 

Milano 11 febbraio 2008

E’ da più di un mese che è in vigore a Milano “l’Ecopass” ed all’Osservatorio di Milano giungono in continuazione centinaia e centinaia di e.mail, fax, telefonate di cittadini residenti in Milano ed in altri comuni della Provincia, che protestano in merito a tale imposta, considerandola inefficacie, ingiusta ed immorale.

Mi rivolgo a Lei, e ad altre rappresentanze delle massime Istituzioni Lombarde, non solo per manifestarLe le preoccupazioni mie e di tutti coloro che si sono rivolti al mio istituto, ma per poter avere una Sua autorevole opinione in relazione a questa tassa sostenuta da una campagna stampa senza precedenti che si limita a raccogliere le dichiarazioni del sindaco senza sviluppare nessuna autonoma indagine sentendo le opinioni di ARPA e le istituzioni dei cittadini.

L’Osservatorio di Milano, dal canto suo, ha svolto un’indagine mirata alla verifica degli effetti reali dell’Ecopass che Le invio prima di divulgarla agli organi di informazione e prima di aprire un grosso dibattito che sfocerà in una pubblica assemblea alla quale saranno invitati i cittadini dell’intera provincia.

Le sottopongo una sintesi della mia indagine suddivisa in tre capitoli:

·        Efficacia

·        Giustizia

·        Moralità


Efficacia: l’Ecopass interessa un’area di circa 8 Kmq, lo 0.4 % dell’intera area provinciale che consta di una superficie di 1.894 Kmq, e con la sua applicazione si fermano parzialmente ogni giorno 15.000/20.000 autoveicoli, rispetto ad 1.150.000 veicoli che, secondo lo studio dell’Assessorato Mobilità e Trasporti del Comune di Milano, circolano ogni giorno all’interno della città. Si comprende bene quindi come i valori di pm10 monitorati dall’ARPA a Milano, a Monza ed in altri 10 comuni della provincia hanno un andamento del tutto omogeneo, sia nei valori di crescita che di diminuzione.

Milano non si discosta evidenziando l’assoluta mancanza di “effetto ecopass”; tutto ciò non avviene quando viene attuato il provvedimento di circolazione a targhe alterne, quando i veicoli costretti al fermo sono oltre 300'000 ed in questo caso le centraline di Milano hanno un andamento al ribasso difforme e sostanzialmente più accentuato rispetto alle altre.

Lo stesso numero di splafonamenti dalla soglia massima sono omogenei in tutte le centraline dei comuni che ne sono muniti, e se quest'anno gli splafonamenti sono stati 20 rispetto ai 26 dello scorso anno, è per le diverse condizioni climatiche registrate nei due mesi posti a confronto: come conferma l’ufficio stampa dell’Aeronautica Militare sull’Italia del Nord nel mese di gennaio 2008 le precipitazioni atmosferica sono state quantificate nel 30% in più rispetto allo stesso periodo del 2007. E’ vero, l’ATM registra un incremento di 15.000 utenti a fronte di un milione di passaggi a bordo dei mezzi pubblici di superficie e metropolitane: bisogna dire comunque che questi nuovi utenti, per il 50% non lasciano l’auto nel box, ma la utilizzano per uno spostamento in avvicinamento alla zona chiusa.

Troppo poco per ridurre l’inquinamento che continua a mantenere i suoi livelli.

Per questo l’Osservatorio propone una nuova politica del traffico che invece che basarsi su tasse e multe attui provvedimenti in grado di rendere più economico e competitivo l’utilizzo dei mezzi pubblici, con un forte incremento delle corsie preferenziali, il potenziamento e la maggior frequenza dei mezzi e la realizzazione di nuovi parcheggi di corrispondenza. E’ questa la strada decisa con successo da Parigi e Berlino con risultati che tutti conoscono.

Giustizia: L’ecopass va a gravare soprattutto sui ceti più deboli della città, in particolare ci riferiamo a famiglie monoreddito, lavoratori stranieri studenti di famiglie non facoltose, pensionati, molti dei quali sono obbligati all’utilizzo della propria auto per il trasporto di merci o per movimento di strumenti di lavoro, e per tutte le altre impreviste incombenze di ragione sociale quale il ricovero o l’assistenza a congiunti malati che si trovino nei tre ospedali, Fatebenefratelli, Policlinico, Pini che si trovano all’interno dell’area ecopass. In sostanza gravano su chi non può permettersi di acquistare un veicolo euro 3 o euro 4 per la pochezza del bilancio famigliare.

Immoralità: Con una spesa che varia da 2 a 10 €uro il Comune di Milano permette ai possessori di auto euro 1 e 2 di emettere, a secondo della cilindrata e dell’alimentazione, da 25 a 250 mg di pm 10 ogni km percorso; legittima tale emissione in cambio di denaro che affluisce nelle case comunali liberando colui che paga da ogni responsabilità “ se paghi puoi inquinare” recita la tassa, puoi sparare gas venefico ed hai la licenza di farlo sia davanti al passeggino di un bimbo che sotto le imposte di un asmatico.

Così vengono accomunati tutti indistintamente coloro che sono costretti ad accedere per motivi di lavoro a coloro che entrano per lo shopping o hanno un’attività economica altamente remunerativa che permette loro di non dare alcun peso a questa tassa; a costoro è permesso di minare la salute di tutti coloro che trovano sul loro percorso che sostanzialmente il comune gli “vende” concedendogli licenza di farlo.

            Ho sempre considerato la salute un valore che non ha prezzo, e che per ciò va difeso come recita l’art. 32 della Costituzione “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo nell’interesse della collettività”.

            Che sia un’istituzione Pubblica a mercificare la salute è ancora più grave, un vero cattivo esempio per le nuove generazioni che purtroppo vanno sempre più facendosi l’idea che con il denaro compri tutto, sia il lecito che l’illecito. Ho innanzi ai miei occhi quel giovane maggiorenne che chiede al genitore 10 €uro per entrare in centro sapendo che con quei soldi è legittimato all’utilizzo dell’auto e quindi ad inquinare al suo transito.

            Per tutti questi motivi ho già inoltrato ricorso al TAR Lombardia che lo ha considerato ricco di contenuti etici e di valide motivazioni e che si è riservato di chiedere al Comune il rimborso dei danni patiti dall’attuazione dell’ecopass una volta che la discussione entrerà nel merito in aprile e avrà un positivo esito.

Mi riservo di ricorrere alla procura della Repubblica di Milano ed alla Corte Costituzionale, rimango fiducioso in una Sua risposta a questa mia e nel contempo Le porgo cordiali saluti.

Il direttore, Massimo Todisco

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Inserito da il Inserito da Stefano Antichi il Lun, 11/02/2008 - 16:58

Salve mi chiamo stefano, ho sentito recentemente al tg 5 di un'iniziativa del garante dei diritti degli animali del comune di Milano riguardante l'adozione di cani levrieri non più usatine nelle corse irlandesi e spagnole. Sarei grato se qualcuno mi sapesse dare qualche notizia in merito, requisiti, documentazione eventuali costi ecc....Ringrazio anticipatamente chiunque mi fornisca notuzie utili.
Distinti saluti stefano.antichi@libero.it

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