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Inserito da il Inserito da Raffaele Mazzariello il Dom, 20/02/2011 - 20:51

Con la legge 105 del 1980 si istituiscono in Regione Lombardia le Guardie Ecologiche Volontarie modificata in legge 9. il 28 febbraio 2005.

Probabilmente, non avendo ricevuto l'esito sperato con il sito "Basta Massacrare Milano" L'assessore Cadeo ha fatto creare un sito personale " Politicizzato".
Dove all'interno cura principalmente la propria immagine (come sempre) ma offre anche informazioni di carattere generale.
Ebbene, essendo comunque le GEV = Guardie Ecologiche Volontarie parte integrale delle forze dell'Ordine in quanto esplicano funzione di Polizia Amministrativa in qualità di Pubblici Ufficiali, é giusto che debbano servire lo Stato Italiano. E in questo caso le forze politiche che attualmente lo rappresentano per maggioranza elettiva.
Ma questo non garantisce che si sentono parte integrale di uno specifico partito.
Molte volte abbiamo detto che le GEV esplicano la loro funzione attenendosi scrupolosamente ai loro decreti di incarico, senza comunque rappresentare nessuna foza politica.
Il sig. Cadeo inserendo un articolo nel suo "sito personale" parla in generale delle Guardie Ecologiche Volontarie, e fà credere alla popolazione che noi siamo un suo prodotto, o ancor peggio siamo un prodotto del Partito che lui rappresenta.
Sicuramente a livello personale, coglie il favore di molti, ma non di tutti.
Quindi l'uso strumentale di un corpo istituito dalla Regione Lombardia non può assolutamente essere posto nel contesto di una sua creazione come stà facendo con le piantumazioni e con altri suoi progetti personali e politici.
"E' vero che a livello giuridico é il nostro superiore". Ma questo non significa che tutte le Guardie Ecologiche Volontarie appartengono esclusivamente al suo partito.

Ci sarebbe stato bene senza nulla obbiettare, che tali pubblicità di merito, fossero state create a nome del "Comune di Milano" a prescindere della coalizione politica che comanda.

Ma non a livello personale sotto lo scudo della forza politica di appartenenza.

http://www.mauriziocadeo.com/

Grazie per l'attenzione.

R.M.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 18/02/2011 - 21:42

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Infanzia

Nidi del terzo settore, definito il bando

I 45 asili gestiti dalle cooperative accreditate dovranno rispettare i contenuti tecnico-pedagogici contenuti nella Carta dei Servizi Comunali

Milano, 18 febbraio 2011 – La direzione centrale Famiglia, Scuola e Politiche sociali del Comune ha definito oggi il bando di assegnazione dei nidi in gestione ai soggetti del terzo settore, ovvero quegli asili presenti in strutture comunali, ma gestiti da cooperative accreditate. Questi asili nido sono in tutto 45 e si aggiungono ai 101 gestiti direttamente dal Comune di Milano.

Nel bando, in fase di pubblicazione, sono stati esplicitati i seguenti punti:
- impegno a garantire la continuità educativa e il rapporto educatore-bambino mediante la riassunzione del personale già operante nei servizi oggetto del bando di accreditamento
- impegno formale, da parte dei soggetti assegnatari, ad adottare i contratti di categoria dei lavoratori dipendenti sottoscritti da organizzazioni sindacali e associazioni datoriali maggiormente rappresentative
- impegno a garantire trattamenti economici non inferiori a quelli previsti dal contratto delle cooperative sociali
- impegno a garantire il mantenimento dei diritti acquisiti per il personale già operante nei servizi oggetto del bando di accreditamento.

“I principi guida che caratterizzano il bando - ha spiegato l'assessore Mariolina Moioli - sono volti allo sviluppo di un sistema integrato tra pubblico e privato, sorretto da adeguati ed efficaci strumenti di controllo della qualità, dando così vita a sinergie che permettano di espandere l’offerta e al contempo riconoscersi in valori comuni di attenzione dedicata al bambino nei primi anni di vita, tappa fondamentale per la crescita armoniosa dell’individuo”.

Questo sistema di offerta integrata tra servizi comunali e servizi accreditati comporta anche un collegamento educativo e funzionale con il sistema organizzativo dei Poli Territoriali comunali, che costituiscono le sedi di coordinamento dei servizi all’infanzia. Concretamente significa che nei servizi affidati ai gestori accreditati i contenuti tecnico-pedagogici devono essere allineati con quelli della Carta dei Servizi Comunali approvata con una delibera di Giunta del 23 dicembre scorso.

“Con tali imprescindibili impegni, richiesti ai futuri assegnatari come condizione alla partecipazione al bando, - ha aggiunto l'assessore Moioli - ho voluto garantire ai bambini e alle famiglie la possibilità di portare avanti i percorsi educativo-pedagogici, già avviati negli anni precedenti, con le stesse figure di riferimento. Nel contempo, come preannunciato alle organizzazioni sindacali durante l’incontro del 1° febbraio, è stato garantito alle educatrici il mantenimento del posto di lavoro e tutti i diritti acquisiti, nonché il rispetto dei contratti sindacali delle cooperative sociali”.
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Inserito da il Inserito da Maria Lucia Caspani il Ven, 18/02/2011 - 12:51

 
12 febbraio 2011, h 23.31, fermata 10155 - via Cabella a Baggio - aspetto la 58: sul dispay non c'è scritto niente.
d'uno tratto appare il tempo d'attesa: 20 minuti e nel mentre arriva il bus, mezzo nr. 6285.
stessa lamentela da parte di un altro passeggero salito dopo tre fermate, aveva 18 minuti sul display e il bus era invece alla fermata.
Questa bizzarra comunicazione ATM è ricorrente ed è pienamente inaffidabile, peggio perchè di notte e in periferia.
Desidero sapere in dettaglio come funziona in effetti questo servizio di geolocalizzazione dei mezzi in movimento.

Maria Lucia Caspani 

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Inserito da il Inserito da Alessandro Rizzo il Lun, 14/02/2011 - 12:45

Domenica 30 gennaio è tragicamente scomparsa, investita in un incidente stradale a Milano, Sonia Bonacina, attrice e interprete dello spettacolo “Le furberie di Scapino” di Moliére, con la regia del compagno Roberto Trifirò, in programma al teatro Out Off di Milano dal 15 al 20 febbraio. Lo spettacolo è organizzato dall'Associazione culturale Figli di Nessuno di Milano, di cui Sonia (insieme a Marco Graffeo, Donato Mazzarella e Alberto Bassi) era la fondatrice.

Sonia Bonacina si era avviata precoce al teatro. Da anni lavorava come attrice e assistente alla regia con Roberto Trifirò, con Teresa Pomodoro e con Monica Conti. Dal 2010 era anche doppiatrice italiana del personaggio di Haru Miura del cartone animato giapponese Tutor Hitman Reborn.

Una tragedia, quella del fatale incidente, che ha profondamente colpito non solo chi conosceva Sonia, ma anche i cittadini e l'opinione pubblica, tanto da suscitare una reazione emotiva nazionale.

Anche per questo il regista, l'Associazione Figli di Nessuno e la famiglia hanno deciso di rappresentare comunque lo spettacolo in cartellone e di dedicarlo alla memoria di Sonia.

Il Teatro Out Off organizzerà il 15 febbraio un’iniziativa pubblica per esprimere il proprio cordoglio, ma anche per manifestare così un gesto di profonda riflessione su questa tragica vicenda.

Alla manifestazione sono invitati a partecipare, oltre al mondo teatrale milanese e alla cittadinanza, i rappresentanti delle Istituzioni. L’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory al momento ha già dato la sua adesione.

Il corteo partirà martedì 15 febbraio alle 11.00 dal luogo della tragedia (via Monte Ceneri angolo Monte Generoso) per raggiungere il Teatro Out Off in via Mac Mahon 16, che dista circa 500 metri. A conclusione del percorso, presso la sala del Teatro, si svolgerà un breve incontro per ricordare la giovane artista con immagini e filmati che la vedono protagonista.

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Inserito da il Inserito da Anna Di Scipio il Sab, 12/02/2011 - 19:31

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=1775308993136&set=a.1701749234188.2090988.1551681513&theater

Milano 12 febbraio 2011

Militante PDL viene aggredita e picchiata con pugni, da un’attivista del Popolo Viola, tutto questo sotto gli occhi delle forze dell’ordine che minacciavano i Pidiellini di incavolarsi se avessero reagito alzando i toni..

QUESTO è IL POPOLO VIOLA

VERGOGNATEVI!!!

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Inserito da il Inserito da Luciana Pellegreffi il Ven, 11/02/2011 - 12:46

GRAZIE MILANO

C’è un quartiere di case popolari nella periferia Sud-Est di Milano, un quartiere come ce ne sono tanti in città, dove il disagio sociale è palpabile a chiunque si trovi a passare tra quelle mura erose dal tempo che, come ferite aperte, lasciano intravvedere sottili strisce di ferro rossastre di ruggine.
                In questa periferia milanese ti può capitare di essere fermato o incontrare persone che ti parlano come se ti conoscessero da sempre, ma non è così; che ti urlano addosso o che urlano contro i fantasmi della loro mente la rabbia del peso della loro esistenza e poi così, come sono arrivati, se ne vanno borbottando tra sé e sé.  Se ti capitasse incontreresti quello che è chiamato “disagio psichico”, ma potresti anche non vederlo
                Qui puoi vedere regolarmente, ma solo durante la bella stagione, nelle strade intorno alle case, bambini che giocano giornate intere sorvegliati solo da altri bambini. Solo nella bella stagione però, perché col freddo e il buio tutto l’abbandono si richiude tra le mura domestiche. Così nessuno vede.
               La sera o nei pomeriggi invernali, quando da metà pomeriggio è già buio pesto, fai attenzione a passare di qui  perché i lampioni  in alcune zone, hanno lampadine non funzionanti da oltre un anno, e nel buio, se sei una donna o sei una persona  anziana, potresti fare incontri indesiderati e trovarti senza portafoglio, oppure inciampare e cadere. Vieni di giorno, così  tutto sembra a posto.
Se abiti in quelle case,  potrebbe succederti  che un allacciamento abusivo alla luce elettrica provochi scintille e fiamme con problemi per la sicurezza e la fornitura elettrica per decine di famiglie; ti può succedere che chiami il fornitore di energia elettrica e che ti senti rispondere che l’allacciamento abusivo non è un problema loro, se vuoi escono, ma devi pagare 120 €.
Forse succede che gli inquilini onesti e regolarmente assegnatari siano costretti per la propria incolumità e quella della propria famiglia a fare richiesta di trasferimento, mentre l’illegalità e l’insicurezza aumentano e restano indisturbate. Ma tanto questo in prima pagina sui giornali non ci va, non si vede, non esiste.
                Può succedere che l’unica presenza delle istituzioni venga tolta, almeno una sorta di richiamo con la città c’era,  ora nemmeno quello da anni e le ripetute richieste di riapertura di quell’ufficio ignorate, ma se non lo sai, tutto è a posto.
                In quei luoghi di Milano può capitare che gli inquilini con regolare contratto d’affitto siano minacciati di morte da altri che sono abusivi; che gli anziani siano oggetto di vessazioni e intimidazioni continue, ma non solo gli anziani, può capitare che si instauri con il tempo una sorta di sudditanza degli onesti nei confronti dei disonesti, prepotenti e organizzati. Ma se non ci abiti va tutto alla grande a Milano.
                A chi abita lì potrebbe succedere che se ha bisogno è ignorato e aspetti che magari qualcosa succederà, nel tempo, negli anni. Può succedere che se il problema tocca gli abusivi, una rete di tolleranza, comprensione, protezione e interventi a sostegno delle “necessità”  mostra tutta la sua efficienza. Ma se non ti occupi del problema, non lo sai, tutto è normale.
                Potrebbe avvenire che da anni i cittadini richiedano l’intervento delle istituzioni per ripristinare la legalità, la sicurezza, per infrangere il racket degli appartamenti. Potrebbe succedere ma tanto nulla è ancora avvenuto forse perché:  c’è la campagna elettorale, ci sono le elezioni, si deve aspettare la nuova nomina per quell’incarico, è appena stato nominato per quell’incarico e gli serve tempo per inserirsi,  ci sono le feste di partito in città e vanno messe in sicurezza e vanno protette, ecc.  E lì si continua ad aspettare. Ma se non lo sai la tolleranza zero è perfettamente funzionante.
                Ipotesi, fantasie, congetture?  No. A Milano chi deve sapere,  sa:  la proprietà, il Comune, la Polizia, i Carabinieri, il Consiglio di Zona, ma nulla succede tranne che i cittadini continuano a subire. Forse si aspetta il morto come in altre occasioni per porsi il problema? 

 
15 dicembre 2010
Luciana P. Pellegreffi
Presidente Comitato di Quartiere Salomone

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 11/02/2011 - 09:12

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Iniziative

Uno striscione per la libertà religiosa

È l'ottava gigantografia che viene esposta sulla facciata di Palazzo Marino dall'inizio della consiliatura. Questa volta per ricordare la recente strage di cristiani copti in Egitto

Milano, 10 febbraio 2010 – Uno striscione di 9 metri quadri per affermare il valore della libertà religiosa è stato esposto sulla facciata di Palazzo Marino dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, dall’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory, dall’assessore all’Arredo, Decoro urbano e Verde Maurizio Cadeo e dai consiglieri comunali Franco De Angelis, Enrico Fedrighini, Michele Mardegan, Marco Osnato, Armando Vagliati. Per decisione unanime dell’Aula di Palazzo Marino, sulla gigantografia, della consueta misura di 2,5 x 3,66 metri, è presente la scritta “In ricordo della recente strage di cristiani copti, Milano, città dell’Editto di Costantino, è a favore e in difesa della libertà religiosa, via per la pace”.

“Nel ricordo di un tragico fatto di cronaca, anzi di storia, contro i nostri fratelli cristiani in Egitto – ha spiegato il Presidente Manfredi Palmeri – riaffermiamo principi e valori universali che abbracciano popoli e religioni diverse in nome dell’Editto di Costantino, promulgato proprio nella nostra città. A Milano testimoniamo in maniera concreta che la fede, meglio le fedi,  possono avvicinare gli uomini, anche quelli apparentemente lontani, proprio perché si fonda sul valore assoluto del rispetto della persona: tanto grande è la sofferenza quando diventano strumento di divisione e di offesa, tanto grande deve essere la gioia quando sono usate per unire e avvicinare le coscienze”.

“Questi gravi fatti di sangue rappresentano un inaccettabile attentato contro la persona e, in modo particolare, contro la libertà di scelta e di coscienza dell’uomo. Credo, come afferma la tradizione culturale cui appartengo, che la relazione fra democrazia e cristianesimo sia decisiva. Una ferita inferta all’una si ripercuote inevitabilmente sull’altro, soprattutto per quanto attiene alla inviolabilità dei diritti dell’uomo – dichiara l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory –. Da qui la volontà di organizzare per il 16 marzo prossimo una grande maratona che coinvolgerà a Palazzo Reale intellettuali, teologi, filosofi e artisti per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di questi atroci episodi di intolleranza”.

Il Presidente Palmeri ha ricordato che, dal 23 giugno 2006, data di inizio della consiliatura, il Consiglio comunale ha esposto altri sette striscioni su Palazzo Marino per la liberazione di Daniele Mastrogiacomo (14 marzo 2007), Padre Bossi (6 luglio 2007), Aung San Suu Kyi (29 ottobre 2007), Ingrid Betancourt (8 marzo 2008), per i cooperanti rapiti in Somalia (29 luglio 2008), per i diritti umani in Iran (31 luglio 2009), per salvare la vita di Sakineh (30 settembre 2010).

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Inserito da il Inserito da Anna Di Scipio il Ven, 04/02/2011 - 13:47

Ti svegli un giorno, e per il troppo da fare ti salta l'appuntamento con il tuo medico di famiglia, i rimedi sono due o ti trovi il medicinale in casa e fai automedicazione o ti rechi in farmacia per acquistarne uno sotto consiglio del farmacista. fatto sta' che ormai le farmacie sono diventate dei supermercati e i farmacisti ti consigliano solo farmaci da banco (che per altro ti costano un occhio) pur sapendo il farmaco che potrebbe risolverti il problema otto farmacie su dieci non ti consegnano il farmaco senza ricetta medica, riferimenti a questo divieto non se ne trovano in farmacia  quando sarebbe più utile esporre una locandina del genere almeno il cittadino sarebbe informato e più consapevole quali siano i diritti e i doveri. intanto però mentre il cittadino si arrovella a cercare il perché del diniego la consolazione ci viene offerta dall'assessore alla salute, ecco, potremmo rivolgerci allo psicologo di turno ! Hai visto mai che il dolore fosse un fattore mentale?

 

http://www.fofi.it/SiteAssets/Pagine/FarmaciSenzaRicetta/farmaci-senzaricetta/7436allp1.pdf

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 03/02/2011 - 18:43

Dall'Ufficio Stampa del Comue di Milano:

Indagine Ipsos

Più educazione per più senso civico

Presentati i risultati di una ricerca promossa da diverse associazioni civiche. Emerge una Milano sempre più chiusa in se stessa, ma con ancora voglia di fare. Bustarelle, evasione fiscale e abbandono dei rifiuti i comportamenti più stigmatizzati

Un momento della presentazione dei risultati della ricera Ipsos

Milano, 3 febbraio 2011 – Quasi sette milanesi su 10 (67 per cento) pensano che il senso civico sia diminuito negli ultimi anni, ma che l’educazione (45 per cento) sia più efficace dei controlli sul territorio (22 per cento) e della repressione (13 per cento) per rafforzare il rispetto degli altri. I comportamenti maggiormente stigmatizzati sono le ‘bustarelle’ in cambio di favori (30 per cento), l’evasione fiscale (30 per cento), l’abbandono dei rifiuti in un luogo pubblico (10 per cento) e l’assenza dal lavoro per ‘falsa’ malattia (9 per cento). Il detto “Milano col cuore in mano” non è più attuale per il 60 per cento degli intervistati, secondo cui la città è sempre più chiusa in se stessa e sempre meno capace di occuparsi degli altri, ma il 47 per cento continua ad aiutare il prossimo con donazioni e offerte, rimaste invariate anche in tempo di crisi. In campo ambientale, la raccolta differenziata è un indicatore di senso civico per l’81 per cento del campione: il 78 per cento vorrebbe che la differenziazione dell’umido venisse estesa a tutta la città, mentre il 61 per cento ritiene che le multe condominiali siano utili per incentivare i cittadini a un maggior impegno in tal senso.          

Sono alcuni dei dati dell’indagine Ipsos “Il senso civico dei milanesi 2011” realizzata su un campione di 700 maggiorenni residenti in città e presentata a Palazzo Marino dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, dal consigliere comunale Carlo Montalbetti e dal Presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli, insieme alle Associazioni civiche promotrici: Comieco, Amici di Milano, Assoedilizia, Associazione Stak, City Angels, Coordinamento Comitati milanesi, Legambiente.

“La ricerca evidenzia che, a differenza di altre realtà italiane – ha detto il Presidente Palmeri – a Milano c’è la percezione diffusa della sanzione: quando ci si allontana dal giusto, infatti, si ha la consapevolezza che ciò è accaduto e non, invece, la convinzione che la strada sbagliata sia normale o addirittura la migliore. I dati sulla ‘virtù civica’, che è tale solo se è orientata alla comunità, vanno letti alla luce della condivisione dei diritti e dei doveri, con l’auspicio di un cambiamento di mentalità: sarebbe opportuno che tutti sentissimo che la città è ‘nostra’ quando rispettiamo un dovere, e ‘di tutti’ quando rivendichiamo un diritto, non viceversa come purtroppo qualcuno pensa”.

“Questi numeri sono un richiamo alla responsabilità di chi amministra – ha commentato Palmeri – a partire da alcuni ambiti presi in esame, come il volontariato e l’ambiente: le istituzioni devono intervenire quando i comportamenti non corretti dei singoli colpiscono altri soggetti, soprattutto se più deboli; le stesse istituzioni, però, devono essere degne delle azioni virtuose dei cittadini, facilitandone e favorendone la libera espressione attraverso strumenti legislativi e la trasmissione di messaggi educativi positivi e coerenti”.
 
“Registriamo un segnale di ’allarme rosso’ per la moralità pubblica – ha detto il consigliere Carlo Montalbetti – ossia la capacità della comunità di salvaguardare alcuni valori fondamentali che sono il terreno fertile per la civile convivenza. Un nuovo patto per rilanciare Milano deve ricostruire, quindi, un clima di autentica solidarietà: ci deve essere coerenza tra le dichiarazioni di principio e i comportamenti individuali, soprattutto per chi occupa cariche pubbliche che deve avvertire sempre la responsabilità dell’esempio”.    

Alla presentazione dell’indagine Ipsos sono intervenuti anche Achille Colombo Clerici Presidente di Assoedilizia, che ha proposto l’intitolazione di un monumento al cittadino milanese, e Salvatore Crapanzano Presidente del Coordinamento Comitati milanesi.
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Inserito da il Inserito da Anna Di Scipio il Dom, 30/01/2011 - 16:36

 Chiediamo, noi Associazione "Consiglieri di strada" e i cittadini tutti , le dimissioni del consigliere PDL SARA GIUDICE, dal consiglio di zona 6 Milano con relativa restituzione nelle casse del Comune di Milano di quando percepito come gettoni di presenza per inoperosita' e mancanza di ETICA per il mandato conferitele.

In questi momenti cruciali per il futuro del nostro povero Paese, mi ritorna in mente questa frase di Woody Allen :”L’etica dei politici è una tacca più sotto di quella del molestatore di bambini”

Sembra un affermazione troppo forte, ma riflettendoci, dopo averne sentite e lette di tutte e di più (dalla petizione proposta dalla consigliera Sara Giudice), mi sembra molto aderente alla attuale realtà.

Ma come si può parlare di etica quando abbiamo assistito e assistiamo ad uno spettacolo osceno, vergognoso, grottesco di una classe politica che, bellamente se ne infischia dei loro concittadini agonizzanti, e senza nessun ritegno ringhia e sbrana per contendersi la poltrona? Parlano, blaterano, insultano, minacciano, si vendono, si comprano e tutto nel nome del bene di Milano e dell’Italia!!! Non se ne può più!!!

I farisei in confronto erano delle brave persone!!!

Siamo NOI molestati, stuprati, sconvolti dai vostri problemi! Problemi che in confronto ai nostri sono irrisori.

Quali di “lor signori” pena per arrivare a fine mese?

Quanti , guardando i loro figli e si sentono “derelitti”?

Qualunque cosa succeda all’Italia, avranno sempre un Paradiso fiscale pronto per accoglierli. Non si può certo dire per il resto dei cittadini e degli italiani!

Cari signori, giocatori di poker con i nostri sudati risparmi, ricordatevi cosa ci avete promesso . Non potete cavarvela con il gioco delle tre carte!

Comunque vada il tanto atteso giudizio (magari fosse quello Universale!) lo vi esorto a riflettere che la gente è stanca e molto sfiduciata, che siamo un popolo che non si merita di essere messo alla berlina dal resto dell’Europa e se SARA GIUDICE ha gli attributi che ritiene di avere, lo dimostri … ma in fretta.. restituendo alle casse del Comune di Milano i compensi percepiti per inoperosita'.

Di tempo i cittadini non ne hanno piu' da perdere dietro a queste ca..ate! Aspettiamo il gesto! non Harakiri !!!"

INOLTRE :

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