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Inserito da il Inserito da Maria Lucia Caspani il Mar, 29/12/2009 - 13:03
Le scale im-mobili della Stazione Centrale di Milano: sabato scorso, 19 dicembre, ore 10, l'unica scala mobile che dal metrò porta in stazione (per capirci quella accanto al negozio di calzature) non va, è sbarrata da una catena.
I viaggiatori, stracarichi di valige, borse e regali, sono incavolati neri perchè devono trascinare tutti i pesi per tre rampe di scale, facciamo conto una cinquantina di gradini in tutto.
La sera successiva, domenica  20, al rientro, la scala è sempre immobile, con in bella mostra la catenella.
E non ci sono soluzioni alternative, tipo ascensore o tapis roulant.
Poi si arriva in Cadorna, stanchi del viaggio e, zac, l'ascensore P162 che dal mezzanino porta alla banchina della rossa, direzione Bisceglie, non si può utilizzare, è fuori servizio.
Che bello!
Proprio nei giorni clou di intensi spostamenti con bagagli queste scale mobili e ascensori sono bloccati.
Sono pertanto da esprimere molti apprezzamenti agli organizzatori di questi "eccellenti e ripetuti" disservizi, da inserire al volo nella Carta dei Servizi e nella certificazione di qualità di ATM.
A questo punto è naturale dedicare i nostri pensieri agli enormi disagi che incontrano i disabili, le persone anziane - spesso con notevoli difficoltà di deambulazione - e le mamme con bambini e passeggini.
Cordialmente.
 
Maria Lucia Caspani 
 Ricevo da Londra:
"Buongiorno Maria Lucia
Nella stazione di Euston, la piu' grande e trafficata di Londra (con 2 milioni di persone che la usano giornalmente) ci sono 30 tratti di scale mobili e 15 ascensori tra i 3 piani. Martedi' 22 Dicembre 2 scale ed un ascensore erano fuori servizio senza che nessuno conoscesse le ragioni per il fermo. Il giorno dopo il direttore generale della stazione e' stato licenziato dall'incarico "per aver, con la sua negligenza ed incompetenza" (bollettino del Ministero dei Trasporti) causato disagi ai passeggeri.
Altro Paese o altro mondo?
Cordialita' ed auguri,
Ermanno"
Aggiornamento della vicenda al 28 dicembre: la scala è sembra sbarrata.
Risposta di un agente di stazione: "manca un pezzo".
"Da tempo!", aggiungo.  
E  che pena.
Cordialmente.

Maria Lucia Caspani
Vice Presidente Nazionale Dipas
Delegazione di Milano
 

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Inserito da il Inserito da Alessandro Rizzo il Dom, 27/12/2009 - 14:02

Il Natale 2009 al Cie di Via Corelli ha visto il primo suicidio di una ragazza detenuta. Si tratta non solo di una semplice ragazza, ma di una transessuale che viveva in Italia dal 2007, su cui già era stato emesso un provvedimento di espulsione mai attuato. La ragazza è stata fermata in Piazza Lagosta dove si prostituiva e condotta il 22 dicembre nella struttura di detenzione. La ragazza sembra essere subito solidale con le altre amiche, che si trovano nella stessa condizione. Offre il proprio aiuto e sostegno morale e cerca di tranquillizzare coloro che, in preda al panico, si oppongono alla misura detentiva. Diego Augusto Santos Costa, era questo il suo nome all'anagrafe, si è suicidata la mattina del 25 dicembre con le lenzuola del letto dove dormiva da tre giorni, nella cella in cui era stata allocata, da sola in quanto siamo in un periodo di strana assenza di sovraffollamento. Aveva 34 anni. Il fatto suscita le giuste perplessità su due capitoli che sembrano non trovare riscontro in adeguate politiche amministrative sociali da parte del Comune di Milano. Da una parte la questione sempre aperta di strutture alienanti dove la condizione di chi si trova non è trasparente, non essendo detenuti i soggetti, non essendoci una pena attuativa, non essendoci stato un procedimento penale o amministrativo a proprio carico alla cui conclusione sia stata prevista una sentenza di condanna. E' una situazione, quella che vivono chi si trova nella struttura, di pura privazione delle libertà, di sospensione dei diritti civili, di assenza di tutela della dignità delle persone. Ci sono stati diversi servizi che hanno testimoniato come avvenga la detenzione nei Cie: ci sono casi di privazione della giusta quantità di acqua giornaliera richiesta, l'acqua dei rubinetti non è potabile, mentre esiste ad arbitrio delle guardie una riduzione molto variabile del tempo di colloquio con i propri familiari o amici, dai 10 ai 15 minuti nei migliori casi. Ma l'elenco dei disagi e delle forti privazioni può aumentare, comprendendo anche il sovraffollamento in molti locali e l'assenza di riscaldamento in diverse circostanze. Qualche mese fa ci fu una protesta indetta dai detenuti: nonostante ci sia una divisione tra uomini e donne le persone si sono riunite e hanno espresso una delegazione inviata dal direttore del centro per cercare di stabilire e rivendicare diritti e condizioni umanamente, se così si può dire in uno stato di anomalo trattenimento, sostenibili. Il secondo capitolo concerne la vita delle transessuali in Itali e a Milano. Non sono giustificabili e condivisibili le parole espresse dal vicesindaco Decorato che vede tali strutture come necessarie e dovute, eliminando ogni possibilità di agire sulle cause di un disagio umano e di sofferenze sociali così profonde. Ma lo stesso Decorato si ammanta del primato di avere eliminato la prostituzione dalle strade, nonostante sia assolutamente chiaro che le misure adoperate sono fortemente penalizzanti per chi esercita, spesso nello sfruttamento e nella schiavizzazione da parte della macrocriminalità organizzata, un'attività alimentata da una domanda sempre più in crescita. La vera misura di soffocamento e di repressione di tale fenomeno disumano è quello di garantire sostegno sociale e tutela giuridica e civica a coloro che denunciano gli autori del proprio sfruttamento, di cercare di individuare con azioni investigative le cause e l'origine del mercato illegale, penalizzare la clientela che favorisce tale sfruttamento, reprimere la rete criminale che beneficia della prostituzione per svolgere altre attività illecite, dal riciclaggio di denaro al mercato della droga. La soluzione come sempre per l'amministrazione è operare nella facciata, nella superficialità, vessando le vittime di uno sfruttamento medioevale, di un mercato dello schiavismo, di una tratta di donne e di uomini che vengono ingannati dal facile guadagno, presi nella loro disperazione e nel loro disagio, vulnerabili e fortemente comprabili. Per ultimo, ma non da ultimo, si apre con questa triste vicenda la questione  riguardante la vita di migliaia di transessuali in Italia e a Milano. Queste persone vivono la loro volontà di adeguare il proprio orientamento dando un'espressività fisica e corporale consonante, decidendo di cambiare sesso: in loro la vita spirituale e le inclinazioni sentimentali non coincidono con un contenitore fisico alieno, avvertito come inadeguato, estraneo, ostile. L'ordinamento nostrano e le politiche amministrative e istituzionali non permettono a queste persone di vivere con serenità e libertà tale desiderio di cambiamento, mentre la cultura esistente e persistente soffoca e spesso emargina tali esperienze vissute con drammaticità intensa. Molte trans e molti trans si trovano abbandonati al loro destino, si sentono esclusi dai luoghi di lavoro per un pregiudizio imperante che si sofferma sulla superficie e che non affronta i casi centrando l'attenzione sulla qualità e sui meriti di una persona: sulla persona umana. Spesso le trans e i trans si trovano a dover prostituirsi per vivere: questa scelta è indotta per la maggioranza dei casi, è obbligata, vincolata da un ambiente che allontana e che manifesta la propria avversione affinchè queste persone possano affermarsi con i propri diritti e le proprie libertà: libertà di vivere innanzitutto. E' vergognoso che nessuno, soprattutto nell'ambito istituzionale e amministrativo, non abbia predisposto misure adeguate e utili a tutelare queste persone e a garantire loro il sostegno e le garanzie che dovrebbero essere delineate trattandosi di persone umane, prima che cittadine, quindi riconosciute come tali dall'ordinamento giuridico. I diritti umani e civili sono funzioni prepolitiche, in quanto esistono come innate particolarità e caratteristiche di ogni essere vivente. Non devono essere ottriati, ma devono pre esistere a qualsiasi modelli giuridico e ordinamentale, costituzionale.

Il Natale 2009 è una festa di tristezza e di morte al CIE Corelli, e riapre un caso spesso tenuto nascosto dalle cronache cittadine, fortemente ignorato dalla pubblico opinione, snobbato dai media perchè non fa notizia, spesso non conosciuto dagli amministratori locali, se non fossero per le decine di relazioni politiche effettuate da diversi gruppi parlamentari europei, ricordo la visita, faticosa da realizzare per le burocrazie insensate esistenti all'accesso alle strutture, dell'ex europdeputato della Sinistra Europea Vittorio Agnoletto, del consigliere regionale di Rifondazione Luciano Muhlbauer e di alcuni deputati e senatori radicali, attenti alle violazioni molteplici dei diritti umani e del diritto d'asilo politico non riconosciuto e violato dalle nostre istituzioni. Il tema ora non può rimanere ignorato dalle nostre attività politiche e sociali: occorre una risposta da parte dell'amministrazione adeguata a garantire il rispetto della dignità delle persone, così come occorrerebbe una richiesta a diversi livelli amministrativi funzionale a delineare una politica legislativa di rivisitazione dell'attuale sistema di integrazione, propugnato dal governo e dalla maggioranza di centrodestra, fallimentare quanto devastante nella cultura dei diritti civili e umani.

 

Alessandro Rizzo

Capogruppo LA SINISTRA - Uniti con Dario Fo

Consiglio di Zona 4 Milano

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Dom, 20/12/2009 - 17:43

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

PIANO NEVE. DE CORATO E MASSARI :“DOMANI USATE I MEZZI PUBBLICI PER RAGGIUNGERE E MUOVERVI A MILANO”
PREALLARME RISCHIO NEVE. DAL COMUNE PARTITO IL PIANO D’AZIONE COORDINATO

Milano, 20 dicembre. Partito il piano per la gestione integrata dell'emergenza neve e ghiaccio della Protezione Civile redatto in collaborazione con le strutture operative Comunali: Amsa, Atm, A2A, Sea, Polizia Locale, Nu.i.r., Aler e Sogemi.

La protezione civile informa che a partire dalle 12.00 di domani, lunedì 21 dicembre,  è prevista una forte nevicata con un’intensificazione delle precipitazioni nevose nell’arco del pomeriggio fino ad arrivare a 20 cm di neve.

“Rinnoviamo il nostro appello ad utilizzare i mezzi pubblici per arrivare e muoversi in città. Per domani sono previste abbondanti nevicate: meno auto in circolazione significa meno problemi di congestione sulle strade e una maggiore possibilità per mezzi pubblici, mezzi Amsa e Polizia Locale di circolare con facilità ed intervenire in caso di situazioni critiche”  - è questo l’appello ai Milanesi del Vice Sindaco Riccardo Decorato e dell’Assessore all’ambiente Paolo Massari.

Il Piano d’azione comunale, programmato da lunedì 21 a mercoledì 23, prevede i seguenti interventi e contributi coordinati:

-         Protezione Civile: coordina le azioni di intervento con le diverse strutture operative comunali del “ Sistema Milano”.

150 volontari presidieranno il territorio e saranno a disposizione per intervenire in caso di chiamate di emergenza da parte dei cittadini. Dalle 9.00 di domani mattina presso la Centrale Operativa di via Barzaghi i privati cittadini potranno ritirare gratuitamente pacchi di sale da spargere fuori dalle loro abitazioni.
Per informazioni è attivo il numero unico della protezione civile 02.88465000/1/2 o consultare il sito internet : www.comune.milano.it nell’area “info neve e ghiaccio” in costante aggiornamento.

-         AMSA: ha già allertato tutti i propri uomini e mezzi, coordinandoli tramite la Sala Neve centrale di via Olgettina, presidiata 24 ore su 24, in costante collegamento sia con le Sale operative degli altri dipartimenti Amsa di Silla, Zama e Primaticcio, sia con il Centro operativo della Protezione Civile di via Barzaghi, cui è affidato il coordinamento complessivo di tutte le operazioni sul territorio.
Metterà a disposizione 210 mezzi per le operazioni di salatura meccanizzata e pulizia delle sedi stradali, mentre altri 300 sono destinati alla salatura manuale dei luoghi più sensibili per la vita della città, come le sedi tramviarie e viarie dei mezzi pubblici, le fermate Atm e le scalinate di ingresso alle stazioni della MM, le scuole, gli ospedali e gli altri luoghi di maggior passaggio.

-         Polizia Locale: dalle 7.30 alle 20.00 saranno impiegati circa 800 uomini divisi in due turni. Ogni turno avrà 150 vigili a piedi e 260 vigili su 130 pattuglie.     La Centrale Operativa di via Beccaria monitorerà costantemente la situazione sulle strade.

-         ATM: da lunedì 21 a mercoledì 23 metterà in circolazione 8 treni della metropolitana in più, in grado di trasportare 10.000 passeggeri all’ora in più rispetto alla situazione di normalità. Tre treni in più per la linea M2, quattro per la M1 e uno per la  M3.
Per il corretto funzionamento delle linee di superficie, saranno inoltre operative 10 squadre di tecnici localizzate in 10 punti topici di interscambio tranviario per garantire così il migliore efficientamento degli scambi. Saranno in funzione, 24 ore su 24, 10 sabbiere per i binari e 10 tram che circoleranno tutta la notte per mantenere i binari puliti.
I nuovi filobus entrati circolazione in questo ultimo anno sono tutti dotati di gomme adatte agli spostamenti anche in caso di neve.

-  Squadre del Nuir per il pronto intervento stradale e Vigili del Fuoco saranno operativi 24 ore su 24.

“Chiedo inoltre  - prosegue il Vice Sindaco De Corato -  a tutti i portieri e ai responsabili degli stabili privati ed anche di Aler di dare il loro importante contributo tenendo sempre liberi gli accessi e i marciapiedi condominiali. E’ importante che ognuno, anche attraverso i propri comportamenti corretti, contribuisca a ridurre le possibili criticità sulle strade cittadine e sui marciapiedi, a favore della sicurezza di tutti”

"A partire dalle ore 15 domani ci saranno mille spalatori per turno a tenere pulite le strade di Milano - ha dichiarato l'Assessore all'Ambiente Paolo Massari -. Il Comune, Amsa e Atm si sono impegnati con un grande lavoro di coordinamento preventivo insieme alla Protezione Civile, per evitare che un evento normale, qual è quello di una nevicata a Milano d'inverno, si trasformi in una fonte di grande disagio per i Milanesi".

"A fronte della comunicazione che stiamo facendo oggi, sulla previsione di una forte nevicata per il primo pomeriggio di domani - ha proseguito Massari - sono certo che l'intelligenza dei Milanesi suggerirà loro di raggiungere la città con il trasporto pubblico e di muoversi per lo shopping natalizio con i mezzi di Atm. Mi affido anche al loro buon senso per ottenere la collaborazione di tutti -  negozianti, portinai, singoli cittadini - per tenere puliti i marciapiedi ed evitare così ulteriori disagi e incidenti.
Ricordiamo che, a partire da domattina alle 9, ogni cittadino può ritirare gratuitamente un sacco di 25 kg. di sale presso la sede della Protezione Civile di via Barzaghi".

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Inserito da il Inserito da Raffaele Mazzariello il Mer, 16/12/2009 - 13:58

Sembra ieri che abbiamo riposto l'albero di Natale in cantina o in solaio, sembra ieri, che auspicavamo ad un regalo migliore e ci siamo rimasti così e così.

Quest'anno é arrivata la crisi mondiale e la crisi presunta... dove molti seguendo la scia, ne hanno comunque tratto profitti alla faccia dei più ingenui.
Carestia da una parte  e spreco di danaro pubblico dall'altra investito in immagine con poca utilità.
Ancora pochi giorni e si concluderà il ciclo vitale del 2009...il tempo scorre velocemente e spesso non ci rendiamo conto che diventiamo sempre più grandi.
Ed é diventando sempre piu grandi che si dovrebbe diventare sempre più saggi, cercando di porre rimedio agli errori del passato, cercando di insegnare ai più giovani la parola "Rispetto".
Quella parola tanto antica che spesso ci pregiamo di conoscere ma che dimostriamo di non esserlo affatto. Basti vedere il nostro collettivo comportamento a riguardo della vita, a riguardo del clima, della natura, a riguardo perfino di noi stessi.
Vi sono famiglie che anche quest'anno le festività le passeranno all'addiaccio ma non come facevano un tempo i pastori, ma bensì sotto a delle tende o all'interno di baracche o ancor peggio in container freddi e fatti di ferro.
 Il terremoto in Abruzzo non si può dimenticare come non si può dimenticare l'alluvione in Sicilia e i danni idrogeologici di Ischia che a furia di disboscare si sono verificate catastrofi annunciate ma ne totale menefreghismo degli organi di controllo.
Parlare di queste cose senza pensare a chi ha perduto la vita non ha senso, come non ha senso in questi casi, parlare di costruire un ponte sullo stretto di Messina...ecco che nella zucca di alcuni dovrebbe subentrare la parola Rispetto.
Il fatto che a Milano non accadrà mai nulla a parte le feste dei parchi dove si distrugge il verde volutamente (tanto l'erba ricresce) a parte le difficoltà che sorgeranno dall'abbandono del CFU nei confronti del Parco delle Cave, a parte la mostruosità costruita davanti al Teatro Nazionale, e tante altre micro problematiche a livello di quartiere e a livello personale (cassa integrazione e licenziamenti...però gli stadi e i centri commerciali sono  sempre pieni) non significa che dobbiamo dimenticarci che nel resto dell'Italia c'è gente che in questi giorni vive situazioni drammatiche.

A loro va il mio pensiero con la speranza che la solidarietà (quella che si continua a esprimere in questi giorni) non sia espressa solo e soltanto per un uomo, ma venga davvero suddivisa per tutti, sopratutto per coloro a cui non é rimasto nulla a parte le lacrime.

Auguro a tutti un Buon Natale e un costruttivo 2010
all'insegna dell'intelligenza e del rispetto reciproco.

R.M

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 15/12/2009 - 22:54

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

FREDDO, CLOCHARD DECEDUTO A SAN SIRO. MOIOLI AI MILANESI: "SEGNALATE AL COMUNE CASI DI SENZATETTO IN SITUAZIONI CRITICHE"

Milano, 15 dicembre 2009 - "Lancio un appello ai milanesi perchè segnalino casi di senzatetto in condizioni critiche al nostro Centro Aiuto della Stazione Centrale". Lo ha detto l'assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli alla notizia del ritrovamento del corpo di un cinquantenne senzatetto, avvenuto questa mattina presso l'Ippodromo di San Siro.

Il numero del Centro Aiuto della Stazione Centrale, che opera in stretto contatto con le unità mobili diurne e notturne del Piano Antifreddo, è 02 67391374, ed è in funzione dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 22 e il sabato e festivi dalle 12 alle 22.

L'assessore Moioli ha ribadito l'impegno del Comune a favore dei senzatetto: "Il Piano Antifreddo del Comune ha preso il via lo scorso 13 novembre e si concluderà il 31 marzo. Prevede la presenza in strada di 9 tra unità mobili diurne e notturne, l’accoglienza notturna per chi accetterà il ricovero presso le strutture di accoglienza, la distribuzione di derrate alimentari e di farmaci".

"Visto il netto abbassamento delle temperature, proprio questa mattina - ha aggiunto - ho convocato tutti i soggetti che collaborano con noi all'iniziativa per potenziare i controlli e prevenire episodi come quello di stamani".

Com’è consuetudine, il Piano Antifreddo viene messo a punto dal Comune in collaborazione con le realtà del Terzo Settore che operano sul territorio. Nello specifico si tratta della Fondazione Fratelli di San Francesco, Caritas, Croce Rossa, City Angels Lombardia, l’associazione Ronda Carità e Solidarietà, Medici Volontari, Banco Alimentare, Banco Farmaceutico, Comunità di Sant’Egidio e Opera Cardinal Ferrari.

“Sono due le unità mobili diurne, una della Fondazione Fratelli di San Francesco d’Assisi, l’altra gestita dai Medici Volontari, che nei prossimi mesi presidieranno la città per assicurare ai senzatetto un’assistenza, soprattutto durante le prime ore del giorno – ha specificato Moioli - . A queste si aggiungeranno le 7 unità mobili notturne, che distribuiranno bevande calde, coperte e dialogheranno con gli homeless nella spesso difficile impresa di convincerli ad accettare una sistemazione almeno per i giorni più freddi”.

I posti letto messi a disposizione dall’Amministrazione comunale sono in tutto circa 1400, distribuiti tra la Casa dell’Accoglienza di viale Ortles, le strutture gestite dalla Fondazione Fratelli di San Francesco in via Saponaro, Scalo Romana, viale Isonzo e piazzale Lodi. Anche quest’anno sarà garantita la cena e la prima colazione.

“Ma la vera novità di quest’anno – annuncia l’assessore – è il potenziamento delle attività diurne messe a disposizione dal Comune, in collaborazione con la rete di solidarietà presente in città. Vogliamo offrire un’opportunità di socialità e reinserimento sociale a queste persone che vivono ai margini. Questo è possibile solo se incentiviamo l’uso di spazi comuni durante il giorno. Spazi dove poter chiacchierare, poter giocare a carte o semplicemente trascorrere qualche ora al caldo, lontani dalla strada”.

Ai senza fissa dimora verranno suggeriti luoghi come il Centro Diurno “la Piazzetta” gestito dalla Caritas Ambrosiana o quello dell’Opera Cardinal Ferrari.

L’Associazione Banco Alimentare Onlus si occuperà della distribuzione di derrate alimentari presso le strutture d’accoglienza e le mense dei poveri presenti su tutto il territorio cittadino. Sarà invece l’Associazione Banco Farmaceutico ad occuparsi della distribuzione di medicinali di prima necessità ai dormitori della città.
Altra novità di quest’anno, alle persone in difficoltà che si rivolgeranno ai servizi offerti dal Comune, oltre a sacchi a pelo e coperte, sarà distribuito anche un kit di biancheria intima e indumenti di ricambio.

L’investimento previsto, a copertura delle spese per il Piano Antifreddo del Comune, è di circa un milione di euro.

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Inserito da il Inserito da Eugenio Galli il Mar, 15/12/2009 - 15:50

Ero in piazza Fontana, sabato pomeriggio. Ho rinunciato ad impegni personali perché sentivo il bisogno di partecipare a un momento condiviso di ricordo collettivo: anche se avevo solo tre anni quando avvenne quella strage, sento che fa parte della mia storia.
Arrivo davanti alla Banca quando ancora non sono iniziati i discorsi ufficiali.
E’ bastato poco per capire che qualcosa non andava. A partire dalle transenne che delimitavano gli accessi alla piazza.
Poco dopo sono cominciati i fischi e le contestazioni. Ero a meno di venti metri dal palco eppure non riuscivo più a capire nulla.
I familiari a chiedere rispetto per il dolore. La piazza che prima si calma, poi riprende a fischiare i rappresentanti istituzionali ancor prima che riescano a proferire parola.
Mi sento sempre più agitato, triste. Mi sale un nodo alla gola. Sono tentato di abbandonare la manifestazione.
Che senso ha lamentare per anni l’assenza e la lontananza delle istituzioni e poi, una volta che queste sono presenti, chiedere che vengano mandate via. Ostili a prescindere. Potranno anche non piacere coloro che le incarnano, ma sono pur sempre nostri rappresentanti. E se siamo mal rappresentati, a volte, dipende certamente anche da noi. Nel primo intervento è stato detto: “se dobbiamo contestare, fischiamo anche noi stessi, la nostra disattenzione, il nostro scarso senso civico”.
Dalla piazza sento salire slogan che nulla c’entrano con il tema della manifestazione.
Mi chiedo: non sarebbe meglio, in questa situazione, esprimere il proprio dissenso con il silenzio? Un silenzio che sarebbe certamente molto più assordante di quelle urla scomposte?
Come possiamo trovare un nuovo slancio civile e una nuova concordia se non sappiamo rispettare neppure la nostra memoria?
Qualcuno scende dal palco con l’aria compiaciuta del pugile vittorioso. In realtà abbiamo perso tutti.
La manifestazione si scioglie improvvisamente, io me ne vado desolato.

Eugenio Galli

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Inserito da il Inserito da Fabio Zanini il Mer, 09/12/2009 - 12:39
Segnalo che sul sito della SEA è attivo un modulo per inoltrare "segnalazioni ambientali": 
In pratica potete segnalare il disturbo causato dal transito degli aerei.
Ad esempio io ho segnalato il passaggio delle 5.35 che con il suo bel frastuono questa mattina mi ha svegliato (e ieri alle 2.30 e l'altro ieri.. ecc. ecc.).
 
Purtroppo in questi anni l'attività dello scalo è stata rispettosa dell'ambiente e dei cittadini solo per brevissimi periodi e solo sotto forti pressioni dei cittadini e dei loro rappresentanti.
Un po' alla volta si sta però cominciando ad affrontare il problema dell'inquinamento acustico in modo sistematico, i piani di zonizzazione acustica nei comuni e la mappa delle curve isofoniche prodotta dalla Commissione Aeroportuale per l'aeroporto di Linate: stabiliscono quali sono i limiti al rumore, per le varie aree e per le fasce diurne e notturne.
Il monitoraggio attraverso le centraline SEA insieme alle segnalazioni dei cittadini oggi permetterebbero di multare gli aerei fracassoni facendo in modo che rispettino quota e procedure antirumore passando sopra le nostre case. 
Questo servizio andrebbe fatto conoscere meglio a tutti i cittadini.
Intanto passate parola
Fabio
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Sab, 05/12/2009 - 15:12

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

PIANO DI ILLUMINAZIONE. SIMINI: “STANZIATI 11 MILIONI DI EURO PER IL 2010”
 
Milano, 5 dicembre 2009 – “Da quando abbiamo messo a punto il nuovo Piano di Illuminazione abbiamo arricchito Milano di circa 17mila punti luce aggiuntivi. L’obiettivo che ci siamo posti è di arrivare a illuminare, secondo i nuovi criteri qualitativi, un quarto della città entro la fine del mandato”.
 
Lo annuncia l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini, dopo che è stato approvato, ieri, in Giunta, il Piano di Illuminazione 2010, per una spesa di 11 milioni di euro. Un provvedimento che consentirà all’Amministrazione di cominciare la progettazione di altri ambiti cittadini, proseguendo con il nuovo Piano di Illuminazione varato nel 2007 in collaborazione con A2A (nel biennio 2007/2008 sono stati stanziati complessivamente 21 milioni di euro).
 
“Abbiamo già illuminato assi cittadini fondamentali, come dalla Stazione Centrale fino al centro, da corso Vercelli a corso Magenta e da Monza-Padova verso corso Venezia”, rende noto Simini che precisa: “La nuova illuminazione si può già ammirare anche al Castello Sforzesco, nel quartiere Isola, nell’ambito Foppa Lorenteggio e in piazza Caneva. Luce di qualità che ritroviamo anche in zone periferiche come Figino, via Feltre, i giardini di via Cerkovo e il parco Lambro”.
 
“Abbiamo di recente potenziato la luce alla Stazione Centrale e terminato i lavori in via Silva e, settimana scorsa, anche in viale Monza da Vipacco al confine comunale”, spiega l’assessore. “Nei prossimi giorni accenderemo, invece, i nuovi impianti in viale Isonzo, viale Toscana e piazza Trento”.
 
“Sono, inoltre, in corso – prosegue Simini - interventi nel quartiere di Greco, in parte già illuminato, a Baggio, alla Maggiolina, nel quartiere Ponte Lambro e in corso Buenos Aires”.
“Con gli 11 milioni di euro stanziati oggi – conclude Simini – potremo proseguire su questa strada e rendere Milano sempre più bella e più sicura. La luce è, infatti, la nostra alleata più preziosa nella battaglia per la sicurezza”.
 
una scheda e una planimetria sullo stato dell’arte del Piano di Illuminazione.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 03/12/2009 - 10:56

Da milano.corriere.it:

dalla parte del cittadino

Il muro di gomma del Comune alle proteste dei cittadini

Gentile signora, nella sua rubrica pubblica quotidianamente lettere di lamentele o segnalazioni di cittadini rivolte la maggior parte al Comune di Milano per disservizi o problemi.

Raramente, o quasi mai, ho trovato, nella sua rubrica o in quelle precedenti una risposta o una precisazione da parte del Comune. Come sarebbe bello se il cittadino di fronte a queste contestazioni ricevesse almeno una risposta con scritto «abbiamo preso nota, le faremo sapere». Io sarei già felice del fatto che qualcuno si sia preso la briga di leggere la mia segnalazione e poi... Già so che questo avverrà qualche mese prima delle prossime elezioni, quando tutti i candidati faranno a gara per esporsi in prima persona per dare risposte immediate ai loro elettori e per far vedere che sono presenti, e poi passata la festa spariranno di nuovo per riapparire alla prossima tornata elettorale.

Come possono pensare questi signori di chiedere alla gente di essere parte attiva della comunità se a loro la gente con i suoi problemi non interessa più di tanto? In Comune ci sarà pure un ufficio rapporti con il cittadino che dovrebbe servire a questo scopo, ma forse ha altri impegni più importanti a cui pensare. Chissà se la signora Moratti è a conoscenza di quello che avviene nelle altre grandi città metropolitane, vedi Parigi o New York, dove chi segnala qualche problema di interesse generale viene convocato e ricevuto direttamente dal sindaco o dai suoi più stretti collaboratori, per sentire dalla sua viva voce la realtà dei fatti. Se ogni tanto scendessero da loro cavalli dorati, i politici darebbero un segno tangibile di essere veramente vicini alla gente. Spero che questa mia lettera possa servire a qualche cosa.

Francesco Casile


È un grido di dolore il suo, condiviso, come può immaginare, da molti cittadini milanesi. Del resto non è un caso se ai giornali arrivano così tante lettere che, per lo più, andrebbero girate all'Amministrazione. A questo proposito devo citare il presidente della Provincia di Bolzano che, pur ultrasettantenne, due o tre volte la settimana tra le sei e le otto del mattino riceve chiunque abbia un problema da sottoporgli; e i cittadini si mettono in coda verso le quattro, se non prima. L'ho fatto anch'io, una volta, e benché volessi solo verificare, per conto del giornale, come funzionava il sistema, è stata una bella soddisfazione, dopo tre ore di attesa, entrare nella stanza del comando. Ovviamente non si pretende questo dal sindaco di una metropoli popolosa come Milano, però una piccola mail di risposta, magari inviata dall'ultimo stagista del Comune, la si vorrebbe sì.

ibossi@corriere.it

Isabella Bossi Fedrigotti
02 dicembre 2009

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 03/12/2009 - 09:08

"Titolo assente...",

buona partecipazione!

Smile

Oliverio

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