.: Milano Expo 2015
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Inserito da il Inserito da Hector Villanueva il Gio, 18/11/2010 - 13:47

Milano, 5 novembre 2010

"UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI DIRITTI DEI BAMBINI" / “Yo También Tengo Derechos”

Cari partecipanti,

in occasione della Giornata mondiale dei diritti dei bambini proclamata dall’UNICEF, desideriamo segnalarVi l’evento  "UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI DIRITTI DEI BAMBINI" /“Yo También Tengo Derechos", che si terrà il 20 novembre p.v., dalle ore 20:00 alle 22:00, presso il Centro Culturale di Milano (Via Zebedia 2, Milano).

Trattasi di una manifestazione interetnica, che prevede due momenti distinti: uno spazio dedicato ad interventi sul tema da parte di autorevoli operatori del settore, ed un altro che vede direttamente protagonisti i bambini italiani e stranieri. Consapevoli della grande attenzione che rivolge nel Suo operare alla centralità della famiglia e dei figli (futuro dell’umanità).

Auspichiamo che l’iniziativa possa essere di Vs. interesse e di poterVi avere quali graditi ospiti, ringraziandoVi sin d'ora per la cortese attenzione.

Cordiali saluti.
Héctor Villanueva

Presidente CIRCLA
Via Domenico Veneziano, 6 - 20139 Milano – Italia
Cell.: 3383414438www.circla.org

La nuova ottica sull'immigrazione, vede gli immigrati, come: ..."soggetti di cooperazione tra gli obiettivi del Millenium Development Goals", ..."risorse indispensabili per la crescita del PIL nei loro paesi d'origine, .... grazie alle loro rimesse", ..."strumento essenziale per lo sviluppo sociale, culturale ed umano del paese che li ospita".

La strada è quella giusta per sperare in un futuro di convivenza pacifica tra nativi ed immigrati.

Héctor Villanueva

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 16/11/2010 - 22:38

Dalla sezione "EVENTI" segnalo/riporto:

http://www.partecipami.it/?q=node/11099

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

EXPO 2015. PALMERI: "DOMANI ALLE 15 CONSIGLIO STRAORDINARIO. PARTECIPAZIONE DELLA CITTA' ELEMENTO DECISIVO"

Milano, 16 novembre 2010 – “Ho convocato per domani alle 15 il Consiglio monotematico su Expo 2015 alla presenza del Sindaco e Commissario straordinario Letizia Moratti”. 
Lo ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, precisando che “dopo l’intervento del Sindaco, è previsto un dibattito di 3 ore e mezza contingentato tra i Gruppi, con la possibilità di presentare mozioni e ordini del giorno”.   

“Per la buona riuscita dell’evento – ha proseguito il Presidente Palmeri – la partecipazione della città sarà elemento determinante: su questa necessità le istituzioni per prime devono impegnarsi per rispondere su quanto di propria competenza e per richiedere impegni su quanto di competenza altrui”.

Dove:
Palazzo Marino

Quando:
Mercoledì 17 Novembre - 15:00

Sito web:
http://www.comune.milano.it/dseserver/videoconsiglio/index.html

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Inserito da il Inserito da Paola Corradi il Sab, 13/11/2010 - 21:51

Nell'attuale progetto dell'Expo 2015 è previsto, per trasportare i visitatori, un sistema a monorotaia. In effetti potrebbe essere molto attrattivo per l'innovazione e comodo per gli spostamenti. Tuttavia la mia proposta , forse un po' retrò mi pare più interessante perchè legata alla tradizione Milanese. Dei Tram tutti colorati, quelli con gli interni in legno. La bellezza di questi mezzi credo potrebbe essere un attrazione anche per i bambini. Cosa ne dite? Inoltre potranno essere successivamente recuperati o collegati alle linee esistenti.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 10/11/2010 - 20:37

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

PALAZZO MARINO. PRECISAZIONE RELATIVA AD AREA SEQUESTRATA IN ZONA BISCEGLIE

Milano, 10 novembre 2010 – In merito a quanto riportato da alcuni organi di informazione riguardo al sequestro di un'area inquinata da rifiuti tossici, in zona Bisceglie, nella periferia nord-ovest della città, il Comune di Milano precisa che l’area interessata non è di proprietà del Comune, bensì di una società privata, e che non è in alcun modo coinvolta nelle aree su cui si svolgerà l'Expo Milano 2015.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 02/11/2010 - 15:53

Da milano.corriere.it:

L'intervista: «L'avvio è stato complesso, ma le difficoltà sono state superate»

Bracco: sarà un'Expo storica per la lotta alla fame e lo sviluppo

La presidente della società: costituito un organismo di vigilanza. L'obiettivo è aumentare l'attrattività del Paese

MILANO - Un'Expo «che punti sulla qualità e non sulla quantità». Che «passi alla storia per aver proposto soluzioni avanzate ai problemi dell'alimentazione e della sicurezza alimentare, della fame e dello sviluppo sostenibile». Che «dia impulso alle capacità innovative delle imprese italiane e aumenti l'attrattività turistica di Milano e del Paese». L'imprenditrice Diana Bracco, presidente di Expo spa e vicepresidente di Confindustria e Camera di Commercio, aveva visitato i padiglioni di Shangai in settembre, insieme all'ad Giuseppe Sala: «Un'esperienza affascinante. Ma la nostra esposizione, anche se non avrà gli stessi numeri e i mega-padiglioni, sarà all'altezza del prestigio e delle aspettative di tutto il mondo, come ci ha chiesto il Presidente Napolitano».

Presidente, adesso si parte o dobbiamo prevedere altri intoppi?
«L'avviamento è stato complesso, come è sempre quando inizia una grande impresa. Ma siamo partiti da zero, c'era tutto un percorso da definire. E poi negli ultimi tempi si erano evidenziati soprattutto aspetti, che voglio chiamare folkloristici e che certo non hanno fatto bene alla percezione di Expo».

Folkloristici? È saltato un amministratore delegato...
«Le difficoltà sono state superate, tutte le istituzioni lavorano in sintonia come ha dimostrato il parere favorevole dato dal Bie al nostro dossier. Quanto all'attuale ad è competente, concreto, equilibrato e capace di motivare la squadra dei suoi collaboratori».

C'è ancora fiducia, dopo tante polemiche?
«Sì, certo. Abbiamo fatto un road show per Confindustria e Camera e in tutta Italia sono in tanti a partecipare perché vogliono cogliere l'opportunità».

Come si procede, ora?
«Facendo un timing a ritroso dal 2015. Dando contenuti. Trattando con i Paesi che esporranno».

Con quali obiettivi?
«Anzitutto, di aumentare l'attrattività del Paese Italia per creare flussi di visitatori che devono diventare stabili. Questo sì che aumenta il Pil e crea posti di lavoro: lo ripeto, Expo potrà essere un acceleratore clamoroso per le nostre aziende e le nostre prospettive».

Ma l'Italia è ancora competitiva?
«Sì, anche perché i nostri vantaggi sono la bellezza del paesaggio, la ricchezza del patrimonio culturale, la possibilità di fare turismo enogastronomico. Chi viene a vedere Expo deve venire a visitare il paese e dovrà tornare».

Torniamo all'organizzazione dell'evento. I conti tornano?
«Lo Stato si è impegnato e il fatto che l'attuale amministratore Sala abbia costruito un buon rapporto con il ministero dell'Economia potrà solo agevolarci. Il budget è stato rivisto e il magistrato della Corte dei Conti che lavora nel consiglio di amministrazione ci dà una mano. Poi, il cda ha preso una decisione importante sul tema della legalità e dei controlli contro possibili intrusioni malavitose».

Quale?
«Abbiamo dato il via alla costituzione di un Organismo di Vigilanza composto da cinque persone di altissimo livello: per la presidenza di questa struttura, che avrà una sua totale autonomia, ha dato la sua disponibilità l'avvocato Michele Saponara».

Presidente, nessuna preoccupazione?
«L'unica variabile è il tempo. Per questo dico che va impostato tutto il lavoro a ritroso: noi sappiamo che dobbiamo essere pronti per il primo maggio 2015 e quindi partiamo da lì e verifichiamo tutte le tabelle di marcia».

Quale sarà l'eredità di Expo?
«Intanto, il parco bioclimatico di livello europeo, ma anche un centro di sviluppo sostenibile, che aiuterà i paesi stranieri su temi delicati come la sicurezza e l'autosufficienza alimentare, e la Borsa agroalimentare tematica attraverso cui commercializzare prodotti alimentari provenienti da paesi oggi esclusi dal mercato globale».

E le colate di cemento che teme l'opposizione?
«Ci sarà una nuova zona residenziale periferica altamente infrastrutturata: ma sarà realizzata in grande armonia con un territorio che si qualificherà per la presenza di verde e del parco di cui parlavo prima».

Cosa le piacerebbe riprendere dello spirito di Shangai?
«Anzitutto, il grande coinvolgimento di tutto il Paese, con la mascotte che impazzava ovunque e i logotipi Expo proiettati di notte sui grattaceli. Poi, l'utilizzo delle tecnologie su cui anche noi dovremo puntare trovando le modalità più efficaci e moderne».

Elisabetta Soglio

02 novembre 2010

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Inserito da il Inserito da Giuliana Gemini il Mar, 02/11/2010 - 10:23

Dopo il 1° Forum dello scorso 13 aprile (a dire il vero piuttosto poco partecipato), il comune di Milano convoca ora per il 18 novembre (dalle 14.30 all'Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele) un secondo Forum pubblico per illustrare i contenuti della variante urbanistica e del Rapporto Ambientale di VAS, nell'ottica di "comunicare e informare il pubblico interessato"...
una possibile occasione di incontro e confronto sull'EXPO che ci aspetta, dopo la chiusura di Shangai e il passaggio del testimone di qualche giorno fa?

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 28/10/2010 - 15:28

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Cina-Italia

Expo 2015, passaggio del testimone

Letizia Moratti, in qualità di Sindaco e di Commissario Straordinario delegato del Governo per Expo Milano 2015, partirà per Shanghai dove una cerimonia incaricherà il capoluogo lombardo di ospitare l’Esposizione Universale

Milano, 28 ottobre 2010 – Quarantamila visitatori al giorno per un totale di 7 milioni di ingressi, più del triplo dei cittadini della metropoli cinese. Sono i numeri registrati dal Padiglione Italia nel corso dei sei mesi di apertura al pubblico dell’Expo di Shanghai. Domani Letizia Moratti, in qualità di Sindaco e di Commissario Straordinario delegato del Governo per Expo Milano 2015, partirà per Shanghai per l’atteso passaggio di testimone a Milano, che nel 2015 ospiterà l’Esposizione Universale.

La prima visita ufficiale della missione istituzionale del Commissario Moratti sarà dedicata, nella giornata di sabato 30 ottobre, al Padiglione italiano per la presentazione del concept e del progetto di Expo Milano 2015 ai Commissari Generali e ai direttori di Padiglione, ai vertici di Expo Shanghai 2010, ma anche alla stampa cinese e internazionale. In serata il Commissario straordinario parteciperà alla cerimonia di premiazione di “Expo Award - BIE Award e Cosmos Prize”.

Domenica il Sindaco,  all’Expo Center, nell’ambito del forum “Economic Transformation and Sustainable City”, approfondirà il tema di Milano città sostenibile, attraverso Expo 2015. Alle 19.00, invece, durante la cerimonia di chiusura dell’Esposizione cinese, si procederà alla consegna del testimone dall’Expo di Shanghai all’Expo di Milano.

Dal 16 fino al 31 ottobre, giorno di chiusura dell’Expo di Shanghai, la Lombardia è la regione protagonista del padiglione Italia. Al centro un’installazione multimediale realizzata con maxischermi, videowall e pavimenti interattivi che riproducono le mappe e i disegni di Leonardo da Vinci, presenti in alcuni celebri manoscritti, come quello conservato presso la Biblioteca Ambrosiana. Sul soffitto è appesa l’Ala di Leonardo, realizzata, sulla base dei disegni originali, dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 26/10/2010 - 12:10

Da milano.corriere.it:

DALLA PARTE DEL CITTADINO

La strada verso l’Expo e le correzioni possibili

Mi rivolgo a lei, gentile signora, che si è dimostrata in più occasioni interprete delle disavventure dei cittadini milanesi. Goffredo Mameli, che non era leghista, come non lo sono io, scriveva un tempo che gli italiani erano «schiavi di Roma»... Adesso, invece, sono schiavi di eterogenei gruppi che, chissà come formatisi, schiavizzano irriguardosi i cittadini. Uno di questi gruppi è quello che presiede l'Expo 2015. Da più di due anni l'associazione «Amici della città ideale», che presiedo dal 2000, ha cercato in tutti i modi, con lettere e istanze firmate anche da avvocati, sia amministrativi che penali, di correggere quanto uno di quei famosi gruppi stava maturando in base a un masterplan che poteva avere di per sé un valido motivo, ma che non prevedeva un risultato avveniristico e quindi positivo per risolvere la «fame nel mondo». La proposta, che non avrebbe fatto spendere soldi ai cittadini, che non avrebbe favorito interessi privati occulti e che avrebbe restituito alla città di Milano un'area agricola non solo per la durata dell'Expo, ma anche per il prossimo futuro, non è mai stata considerata e non ha mai ricevuto risposta. È proprio qui che si doveva insistere: quel famoso gruppo è qui che doveva intervenire. Ha preferito invece decidere di buttar via soldi per costruire manufatti da demolire, e lasciare ai proprietari delle aree agricole la possibilità di costruire enormi volumetrie secondo un'urbanistica sorpassata, che è ancora quella di Giulio Cesare, peggiorata dalla facoltà di costruire a qualsiasi altezza, nonostante le scoperte e relative invenzioni della fine del 1800 e principio del 1900: dall'elettricità al motore a scoppio, dall'automobile all'aeroplano e, incredibile ma vero, la telematica. A tutt'oggi è così... ma con l'aiuto dei giornali qualcosa si può ancora salvare.
Guglielmo Mozzoni

Temo che lei abbia troppa fiducia nel potere dei giornali. Ripetutamente, almeno questo giornale ha dedicato articoli al dopo Expo e alla cementificazione che ci attende: invano, come lei ben sa. Il problema di tutte le città che hanno ospitato l'esposizione è stato il dopo: cosa fare dei padiglioni realizzati dai vari Paesi? Alcuni pochi sono stati riutilizzati e altri sono stati abbattuti, molti giacciono arrugginiti. Qui a Milano abbiamo un problema in più ed è la temuta destinazione ultima delle aree utilizzate. A Norimberga per costruire la nuova stazione ferroviaria si doveva sacrificare un'area verde, alberata: i cittadini hanno protestato per settimane, occupando la zona, tanto che alla fine il governo ha sospeso il progetto. Pare di sognare.

Isabella Bossi Fedrigotti
26 ottobre 2010

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 19/10/2010 - 13:24

Da milano.corriere.it:

Oggi la Presentazione agli organi del Bureau da parte della delegazione milanese

Expo, da Parigi via libera a Milano: può ospitare l'evento del 2015

Il Bie autorizza la registrazione del dossier. Il sindaco: grande soddisfazione. Le opposizioni: i problemi restano

MILANO - Via libera da Parigi per l'Expo 2015 di Parigi. Il Bie (Ufficio internazionale Expo) ha infatti autorizzato la registrazione di Expo 2015 all'Assemblea generale del prossimo novembre. «I documenti inviati ieri da Milano - ha detto il presidente della Commissione Bie - confermano che l'acquisizione dei siti è sicura». Grande soddisfazione è stata subito espressa, da Parigi, da parte del sindaco e commissario Letizia Moratti. Alla vigilia dell'incontro, la Moratti si era detta «fiduciosa» del responso positivo dell'organismo internazionale. «Sono fiduciosa - aveva detto - perché abbiamo fornito risposte esaustive alle osservazioni dei Paesi e quindi ci aspettiamo che nei prossimi giorni il comitato esecutivo trasmetta una raccomandazione positiva all'assemblea generale per la registrazione definitiva del dossier». Raccomandazione che il Bie ha espresso attraverso il comitato esecutivo, in vista dell’assemblea generale fissata il 23 novembre. Di fatto, con la raccomandazione, Milano incassa il via libera decisivo ad ospitare l’Esposizione del 2015.

LE RICHIESTE DI CHIARIMENTI - Dei 155 Paesi del Bie solo sei (Francia, Germania, Danimarca, Finlandia, Canada e Giappone) avevano trasmesso a Milano richieste di chiarimenti, alcune legate proprie al nodo della disponibilità delle aree, risolto la scorsa settimana. «Abbiamo già risposto a tutte le domande che i sei Paesi ci hanno inviato nei giorni scorsi e le lasceremo per iscritto - ha aggiunto Letizia Moratti -. Anche le presentazioni di oggi contengono risposte puntuali alle osservazioni che ci sono arrivate». Il Sindaco, insieme all'amministratore delegato di Expo 2015 Spa Giuseppe Sala e ai presidente di Provincia e Regione, Guido Podestà e Roberto Formigoni, ha presentato dossier, infrastrutture e modalità organizzative dell'evento.

SODDISFAZIONE - Usciti dalla sede del Bie, Letizia Moratti e Roberto Formigoni hanno espresso la loro soddisfazione. Il presidente della Regione ha aggiunto: «Stiamo tutti allineati dietro al sindaco Moratti». La delegazione, lasciando Parigi, non ha voluto rilasciare ulteriori commenti ripromettendosi di fornire più dettagli nel corso di una conferenza stampa a Milano. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal vice ministro alle Infrastrutture, con delega alle infrastrutture di Expo 2015, Roberto Castelli: «Stiamo percorrendo una strada lunga, piena di gradini e di ostacoli - ha spiegato l'esponente della Lega - ma ora ne è stato superato un altro e certamente uno dei più complessi. Possiamo ora dire che l'Expo 2015 a Milano si farà. Sono contento che la classe dirigente lombarda abbia avuto uno scatto d'orgoglio, perchè il fallimento dell'operazione sarebbe stato il fallimento di tutti. Se il Bie avesse tolto l'assegnazione sarebbe stato un disastro per la credibilità dei dirigenti lombardi».

«VIA LIBERA SCONTATO» - «Le nostre preoccupazioni di ieri, restano tutte», è il commento del capogruppo del Pd in Comune, Pierfrancesco Majorino: «In particolare il rischio è quello di un accordo con i privati che leda l’interesse del pubblico e consegni, dopo il 2015 a Milano, un’area iper-cementificata». Dello stesso avviso Stefano Boeri, architetto e candidato sindaco alle primarie di centrosinistra: «Il via libera del Bie era scontato, ha semplicemente preso atto della disponibilità delle aree, ma i problemi non sono risolti», ha commentato. «Si tratta di un’indebita valorizzazione di terreni privati da parte di enti pubblici». L’architetto, che ha anche lavorato alla realizzazione del masterplan ha poi sottolineato che «il progetto di orto botanico previsto per Expo e’ sostanzialmente trasfigurato e seppellito sotto una montagna di cemento. Sono circa 25 Pirelloni al posto dell’orto - ha concluso - quello che e’ stato fatto in questi giorni è molto grave. Mi auguro che succeda qualcosa nei prossimi mesi per cui verranno tolte queste migliaia di metri quadri aggiuntivi». L'altro candidato alle primarie, Giuliano Pisapia, propone «di vincolare gli inviti e la presenza degli Stati a Expo 2015 alla presentazione di progetti specifici, concreti e attuabili mirati al rispetto dei diritti umani». «La valutazione di questi progetti - sottolinea - dovrà essere affidata a una commissione composta da un rappresentante rispettivamente del Comune di Milano, del Ministero degli Affari Esteri, del Bie e di Un Human Right Council. Qualora alcuni Paesi non presentassero adeguati progetti di un impegno nel rispetto dei diritti umani, la richiesta di presenza a Expo 2015 non dovrà essere accolta».

«GRANDE EVENTO» - Intanto, tornando sulla recente polemica per l'attribuzione alla Protezione Civile di grandi eventi (un'attribuzione che elimina il controllo della magistratura contabile e che riguarda «grandi eventi a volte molto discutibili») il nuovo presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, al termine della cerimonia di insediamento ha detto che l'Expo 2015 è «qualificato dalla legge come "grande evento" e in quanto tale, per la sua realizzazione, «si può ricorrere alle ordinanze della Protezione civile. La Corte dei Conti vigilerà comunque attentamente». «In questo caso la deroga può essere prevista», ma sempre all'interno dei paletti posti dalla Corte dei Conti (rispetto dell'ambiente, della sanità e della concorrenza). Giampaolino ha aggiunto che «impellenze tipo l'Expo di Milano richiederanno l'attenzione della Corte anche sulla validità delle normali procedure. Cioè la Corte si domanda se le normali procedure già previste non siano valide». Insomma secondo Giampaolino «è augurabile si torni alle normali ordinanze della Protezione Civile mentre le altre andranno sottoposte ad uno scrutinio molto attento». Anche perché c'è il rischio che «possano improvvisarsi anche stravaganti professionisti».

Redazione online
19 ottobre 2010(ultima modifica: 20 ottobre 2010)

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 18/10/2010 - 16:39

Da milano.corriere.it:

La polemica

Expo e superpoteri: è scontro. Idv e Pd attaccano la Moratti

Di Pietro: lei è come Bertolaso. Boeri: «Sovversione istituzionale» Il sindaco replica: sarò rigorosissima

MILANO - Sul piatto ci sono i superpoteri della Moratti sull'Expo, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Deroghe totali. Almeno alla prima interpretazione. I poteri straordinari vanno dalla possibilità di derogare agli accordi di programma, alle intese, ai pareri, ai nulla osta. Potrebbero incidere sulle varianti urbanistiche. Sulle opere. Sugli espropri. E magari anche sugli indici di edificabilità. Il sindaco, nei giorni scorsi, aveva ribadito che non intende avvalersi dei poteri speciali. Ma Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, passa all'attacco: «Siamo di fronte a un Bertolaso 2. Non condivido il metodo. Si arriva in zona Cesarini per dire che c'è urgenza e bypassare le regole del gioco e violare il codice degli appalti. Credo che prima dell'Expo vedremo i magistrati come è accaduto all'Aquila alla Maddalena. Io non critico la Moratti ma il metodo criminogeno per assicurare l'impunità». Duro anche il candidato alle primarie Stefano Boeri che conosce bene l'Expo e il resto del Pd: «È una sovversione istituzionale. Cancella il ruolo del Consiglio quando non esistono emergenze e urgenze». La replica della Moratti è secca: «Non ci sarà nessun rischio. Sarò rigorosissima. Come sempre». Tutto questo alla vigilia dell'incontro decisivo al Bie di Parigi, mentre l'Expo avvia la fase di rilancio con la ricerca di 10 nuovi ingegneri sotto i 30 anni. Oggi, sarà anche il giorno del vertice Pdl-Moratti. Tanti i temi sul tavolo. C'è il bilancio, ci sono le troppe volte che il Consiglio è finito in anticipo per mancanza del numero legale, ci sono i rapporti con Fli e Udc anche in vista delle prossime elezioni. Infine c'è la Lega. Che punta al vicesindaco con Matteo Salvini. «Domani - dice Bossi - c'è il consiglio federale e parleremo di tutto».

Maurizio Giannattasio
18 ottobre 2010

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