.: Milano Expo 2015
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Dom, 08/03/2009 - 21:33

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

8 MARZO. MORATTI: “INSIEME COSTRUIREMO L’EXPO DELLE DONNE”

Milano, 8 marzo 2009 – “Milano ha certamente un primato che è quello del tasso di occupazione femminile: abbiamo già raggiunto l’obiettivo di Lisbona che prevede un tasso di occupazione femminile del 60% entro il 2010. Adesso dobbiamo fare di tutto per cercare di mantenerlo e se possibile rafforzarlo ulteriormente”.

È quanto dichiarato dal Sindaco Letizia Moratti, oggi, in occasione della Festa della Donna, dove era presente Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali. Un appuntamento che il Comune di Milano ha voluto celebrare a Palazzo Giureconsulti, in collaborazione con la Camera di Commercio, attraverso la manifestazione “Informa.MI. DONNA – Le associazioni femminili per la città”: protagoniste 21 associazioni che sul territorio cittadino si occupano di pari opportunità, salute, diritti delle donne.

“Oggi questo fare squadra può aiutare tutte noi - ha proseguito il Sindaco Moratti – nel nostro impegno in famiglia, nel lavoro e nella possibilità di essere inserite sempre più a pieno titolo nella società. La presenza di 21 associazioni, nella loro diversità, è la testimonianza della capacità di stare insieme, tipico delle donne, in un confronto e in un dialogo che arricchisce. Viviamo un momento di crisi che però è un’opportunità per il nostro Paese - ha aggiunto Letizia Moratti - e le donne non hanno mai mancato un appuntamento importante”.

“Abbiamo deciso di celebrare la Festa della Donna ricordando i progressi e le conquiste sociali e culturali di ciascuna e di tutte nel corso degli anni – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali –. Per questa ragione abbiamo dato spazio alla presentazione dei libri ‘8 marzo. Una storia lunga un secolo’ e ‘Donna m’apparve’, ma anche ad un tè etnico curato dall’Associazione donne marocchine che vivono nella nostra città e a una rappresentazione teatrale ‘Dopo di me il nulla’ che racconta una storia di violenze e soprusi. Ed è soprattutto in tema di prevenzione e accompagnamento di chi è stata vittima di violenze che il Comune sta investendo in questi ultimi anni”.

Il Sindaco, Letizia Moratti, che è arrivata a Palazzo Giureconsulti dopo una passeggiata a piedi, nel corso della quale ha voluto portare personalmente il suo augurio alle donne, ha poi incontrato le rappresentanti di tutte le associazioni presenti a Informa.MI. DONNA.

“Grazie alle donne della mia città – ha concluso il Sindaco - lavoriamo insieme ogni giorno, è un impegno grande che cercheremo di rafforzare sempre di più. Abbiamo un grandissimo progetto: costruire l’EXPO delle Donne e per le Donne. Sarà la prima volta che EXPO dedicherà alle donne un padiglione e una serie di progetti che svilupperemo insieme. Mi auguro la partecipazione di tante donne di tutto il mondo, già presenti nella nostra città, con tanti progetti perché il nostro lavoro nel 2015 possa lasciare una traccia concreta”.

Domani, Mariolina Moioli si recherà in visita alle donne detenute presso l’I.C.A.M. (Istituto di Custodia Attenuata per detenute Madri) e presso il carcere di San Vittore.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 04/03/2009 - 13:40

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_marzo_4/campus_ricerca-1501056622095.shtml

Sfida urbanistica di Policlinico e Università degli Studi in vista dell'Expo

Un campus per i talenti della ricerca

In via Pace il «quartiere delle eccellenze» per 70 studenti di Medicina. Mini appartamenti con affitto simbolico

MILANO - Un campus universitario a due passi da via Francesco Sforza. È la sfida urbanistica lanciata dal Policlinico e dall'Università degli studi in vista dell'Expo. Nel dossier consegnato a Palazzo Marino con gli interventi in progetto sulle infrastrutture sanitarie per l'esposizione mondiale del 2015 spicca il Collegio superiore di medicina «Francesco Sforza». È destinato a nascere al posto degli ambulatori di Dermatologia di via Pace per ospitare giovani talenti della ricerca scientifica. E non solo. Un investimento da 12 milioni di euro. Negli edifici a corte tra via Pace e la Rotonda della Besana è prevista la creazione di miniappartamenti da 70 posti per studenti di Medicina con risultati eccellenti (una media di almeno 28/30, nessun voto inferiore a 26, tutti gli esami sostenuti entro la sessione di ottobre). L'affitto sarà simbolico, con borse di studio per i redditi più bassi. In programma il restauro delle storiche facciate protette dal vincolo ambientale della Sovrintendenza (con la salvaguardia dei tipici mattoncini rossi), il rinnovo degli spazi verdi tra le ali della struttura da cinquemila metri quadrati, la creazione di aule per seminari e laboratori per la ricerca. Il progetto, coordinato dal prorettore Guido Coggi, nasce da un accordo tra la Statale e la Fondazione Policlinico Mangiagalli presieduta da Carlo Tognoli. «L'idea è di creare un'isola mentale totalmente dedicata alla riflessione scientifico/culturale — dice Tognoli —. Allo studio anche l'ipotesi di accordi con privati per la realizzazione di attività commerciali in modo da garantire autonomia finanziaria al campus universitario ». Sulla carta anche una caffetteria, sale di lettura, minigolf e campetti per le bocce per i momenti di relax. Sul modello americano. Adesso il Policlinico è in attesa del via libera del Comune. I tempi per la realizzazione del campus universitario sono di due anni. «I laboratori e le attrezzature tecnologiche ci sono già — spiega Tognoli —. Di qui la possibilità di essere pronti per l'Expo 2015». La ristrutturazione degli edifici di via Pace si inserisce all'interno dei cantieri per il nuovo Policlinico, un intervento da 180 milioni di euro, con il raddoppio del Pronto soccorso, la realizzazione del nuovo Istituto nazionale di genetica molecolare, la creazione di un polo materno- infantile per i settemila parti l'anno che vanta oggi la Mangiagalli.

Simona Ravizza
sravizza@corriere.it

04 marzo 2009

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Inserito da il Inserito da Sara Bragonzi il Mar, 03/03/2009 - 16:40

L’Osservatorio EXPO2015, composto da associazioni ambientaliste, degli agricoltori, dei consumatori e degli analisti finanziari, ha analizzato l’elenco delle infrastrutture dell’Expo Milano 2015, quelle “Essenziali” (Allegato 1), “Connesse” (allegato 2) e “Necessarie” (allegato 3) elencate dal dpcm 22 ottobre 2008 “Interventi necessari per la realizzazione .

 Da questo elenco di opere non emerge con chiarezza un piano strategico per la città e per l’intera area metropolitana.

È un lungo elenco di grandi e piccole opere, molte delle quali vengono definite “connesse” ma poco hanno a che fare con l’evento stesso. Queste infrastrutture “connesse” ad esempio costeranno al Paese 15,8 miliardi di euro e di questi ben 8 miliardi sono per le 3 autostrade Pedemontana (4559 milioni), TEM (1742 milioni) e Bre.be.mi (1686 milioni), eppure nell’elenco di queste infrastrutture connesse manca qualsiasi riferimento alla definitiva soluzione dello spostamento dei pendolari e dei turisti via treno nell’area metropolitana regionale (le infrastrutture necessarie sono state individuate ma sono relegate in allegato 3, quello meno prioritario), unico vero sistema di mobilità necessario per chi visiterà l’Expo e poi deciderà di visitare le bellezze della nostra regione, una vera occasione persa per potenziare un sistema che toglie auto dalle strade. Vengono inseriti nelle infrastrutture “essenziali”, le più prioritarie, 331,2 milioni per una nuova via d’acqua quando il nostro sistema dei canali, a partire dalla Darsena, versa in un grave stato di degrado. Si parla di un villaggio per 2000 residenti, con ulteriore consumo di suolo e non ci sono investimenti per recuperare il sistema delle cascine agricole a fini turistici-ricettivi.

 Ribadiamo che l’Expo deve essere l’occasione per portare l’attenzione sul sistema del verde, dell’agricoltura, delle cascine, delle ville storiche, dei beni culturali, del governo delle acque, con la prospettiva di arrestare il processo di erosione che ormai minaccia i boschi, le aree verdi e il suolo agricolo che ancora circondano Milano. La crisi economica che ci sollecita a dare delle nuove priorità di spesa sulle infrastrutture EXPO ci deve spingere a scegliere infrastrutture a basso consumo di suolo che valorizzano e recuperano l’esistente, che producono lo stesso risultato ma con una spesa minore.

 L’Osservatorio EXPO quindi, come primo esempio non esaustivo di un “tagliando” che va fatto al più presto sull’elenco di infrastrutture, dice 3 NO e 3 SI considerando i nodi della viabilità, della ricettività turistica e delle acque.

 

Mobilità per l’Expo, un NO e un SI

 ferrovie per expo 2015NO a un EXPO che vede come prioritaria solo la viabilità su gomma.

Chiediamo di spostare opere viabilistiche per almeno 400 milioni di euro dall’allegato 2 all’allegato 3 (in priorità più bassa in attesa di altri finanziamenti). Il dpcm del 22 ottobre 2008 prevede infatti ingenti risorse per 3 nuove autostrade e diversi interventi di potenziamento della rete viaria esistente, mentre ignora completamente ogni intervento di tipo ferroviario finalizzato al miglioramento della mobilità pendolare e turistica su ferro nell’area metropolitana. Ci sono solo alcuni interventi finalizzati al miglioramento dell’accessibilità ferroviaria su Malpensa, interventi che non si giudicano sufficienti per dare un quadro di sistema ferroviario funzionante per i 29 milioni di visitatori attesi per l’Expo.

 SI al nuovo prezioso sistema di “metrò ferroviario per l’Expo”: per un importo pari ai 400 milioni tolti alla viabilità, chiediamo di alzare di priorità portando dall’allegato 3 all’allegato 2 alcune infrastrutture ferroviarie previste che andrebbero a realizzare una nuova offerta ferroviaria, che utilizza materiale in parte già esistente.

Le opere da portare a priorità più alta sono:

- Il potenziamento della linea ferroviaria Milano Monza (Carnate): 80 milioni

- l’acquisto di 30 treni (da utilizzare per potenziare la rete ferroviaria regionale e migliorare nel complesso il servizio offerto, di cui 10 per il metrò ferroviario): 300 milioni

- realizzazione di alcune stazioni di interscambio tra il metro esistente e i binari ferroviari esistenti: 33 milioni circa

 Usando i binari ferroviari già esistenti, realizzando pochi interventi strutturali e con l’utilizzo di 10 nuovi treni (dei 30 ipotizzati) sarebbe possibile realizzare due nuove linee di trasporto pubblico nell’area metropolitana al servizio dell’Expo che potranno assicurare corse ogni 15 minuti:

 La linea suburbana da (Carnate) Monza per la connessione della zona della Brianza (in verde nella cartina).
Potenziando la linea Milano-Garibaldi  Monza Carnate sarebbe possibile liberare i binari della linea per Lecco migliorando quindi la mobilità pendolare. La Linea passando da Garibaldi potrà connettersi con l’Expo passando dalle stazioni di Villapizzone e Certosa già esistenti.

 La Linea suburbana Rogoredo-cintura nord-Expo. (in viola nella cartina)
Da Rogoredo (interscambio con FS) passando per la fermata Forlanini (da realizzare), poi Lambrate,  Turro (da realizzare in coincidenza con la fermata M1), passando per la fermata Istria della M5 in costruzione, per quella di Dergano della M3 in costruzione e poi dalle stazioni di Villapizzone e Certosa già esistenti.

 Acqua, un NO e un SI

 Tra le opere essenziali previste per Expo vi sono 331,2 milioni di euro, tutti a finanziamento pubblico, per la realizzazione  di “Opere Urbanistiche, Via d’Acqua: riqualificazione di aree verdi (circa 800 ettari) e rete idrografica primaria, nuove vie d’acqua, nuovo percorso lento (circa 20 km con attraversamenti a raso, sotto-sovrapassi, stazioni intermodali), nuovi manufatti edilizi, recupero edilizia storica”.

 NO alla via d’acqua, perché riteniamo inutile e controproducente impegnare 331,2 milioni di euro per la costruzione di “nuove vie d’acqua” in una delle zone d’Italia dove il reticolo idrico esistente è tra i più ricchi e ramificati.

 SI a un’ampia azione di riqualificazione ambientale e di una manutenzione naturalistica secondo i più recenti orientamenti gestionali del reticolo idrico principale e minore, azione questa non solo opportuna, ma soprattutto indispensabile ed urgente, visto il diffuso degrado che presenta, sia per la qualità delle acque che per il suo assetto ecologico. Infatti, il ripristino della funzionalità ecologica dei corsi d’acqua superficiali è estremamente importante per il recupero della loro capacità auto depurativa, per la loro diffusa azione di difesa del suolo e per la tutela della biodiversità come elementi costitutivi della rete ecologica di pianura. Un recupero di questa rete d’acqua avrebbe senz’altro un effetto positivo sull’offerta turistica stessa e sulla vivibilità.

Recupero cascine, un NO e un SI

 No alla creazione di strutture di tipo alberghiero finalizzate solo all’evento EXPO che in seguito rimangano in parte o del tutto inutilizzate. In questo senso ci sono 19,7 milioni di euro di soldi pubblici oggi destinati nell’allegato del dpcm 22 ottobre 2008 alla copertura finanziaria parziale per la realizzazione di un nuovo villaggio residenziale (10 milioni su 90,5) e alla realizzazione di una rete di alberghi (9,7 milioni) che possono essere impiegati per iniziative di ospitalità turistica senza nuovo consumo di suolo.

 SI a un impegno del Commissario per una normativa che consenta a chi oggi presidia il territorio conducendo attività agricole, di accedere a un fondo pari a 19,7 milioni di euro da destinare al recupero strutturale e funzionale delle cascine allo scopo di  aprire spazi di multifunzionalità (agriturismo, ricettività, ristorazione, vendita diretta) generando così risorse destinate a durare anche dopo EXPO. Questa operazione consentirebbe inoltre di  tutelare e valorizzare un patrimonio storico imponente,  distribuire i visitatori sul territorio e favorire la mobilità verso i luoghi storici e naturalistici di cui la nostra provincia è ricca,  promuovere un turismo sostenibile che avvicini i visitatori alla campagna milanese ai prodotti agricoli tipici, alla cucina tradizionale.

Osservatorio Expo:

Associazione Italiana degli Analisti Finanziari (AIAF) gruppo di studio Expo 2015, Confagricoltura, Confederazione Italiana Agricoltori Milano e Lodi, Coldiretti, Istituto per la Tutela e la Valorizzazione dell’Agricoltura Periurbana (ISTVAP), Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Lipu, WWF Italia

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 03/03/2009 - 12:27

Da Milano 2.0:

Expo 2015: il decreto è tutto da rifare. A un anno dalla vittoria si ricomincia daccapo

Pubblicato da Arianna Ascione, Blogosfere staff alle 11:30 in Milano cronaca

Abbiamo perso un anno, non so se ve ne rendete conto: un anno dietro bibì e bibò, dispettucci e ripicche e favorini personali. Per poi ritrovarci con un pugno di mosche. Non è ancora partito nessun cantiere; i soldi, sì ci sono, ma non li ha ancora visti nessuno...l'unica che si sbatte è solo la Moratti che per lo meno riesce a concludere accordi a destra e a manca in vista del grande traguardo.

Tutta "colpa" del premier: prima vuole rifare il cda (per far spazio agli uomini di fiducia della Lega e di An) ora sarebbe da rifare anche il decreto, approvato a fine ottobre dopo mesi di litigi.

Per quanto riguarda il cda eravamo rimasti a Lucio Stanca, che dovrebbe essere il nome che il Comune proporrà per il cda della Soge e pare che saranno riconfermati Paolo Alli, rappresentante della Regione, ed Enrico Corali, rappresentante della Provincia, ma bisognerebbe far posto al rappresentante della Lega Leonardo Carioni e a Benito Benedini, gradito ad An. A quest'ultimo andrebbe il posto di Diana Bracco (difesa da Carlo Sangalli e Confindustria ma osteggiata da Filippo Penati).

Si prevedono due o tre settimane di lavori fermi. Che visto il notevole ritardo che abbiamo accumulato è tantissimo.

Per lo meno la Corte dei Conti ha bocciato la circolare del ministro Tremonti che metteva a rischio gli investimenti immobiliari del Comune. Tremonti aveva messo Palazzo Marino davanti a due scelte:

o sforavano il Patto di Stabilità (considerando penali e diminuzione dei trasferimenti)

o rinunciavano agli investimenti che derivano dalla vendita del patrimonio immobiliare.

I proventi della vendita del patrimonio mobiliare non potevano essere spesi in deroga al Patto e che i dividendi straordinari delle società ex municipalizzate non potevano essere spesi in deroga al Patto di Stabilità. Il Comune aveva già accennato alla richiesta di una deroga, e si era mosso contro il ministro chiedendo e pressando il governo per rivedere la circolare.

Anche perchè il Comune contava molto su quei fondi per la linea 4 del metrò che ora ritorna prepotentemente in gioco. Per una volta Milano-Roma 1-0.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 02/03/2009 - 23:02

Dal sito Web del Comune di Milano:

Microcredito. Incontro Moratti Yunus

 
Milano, 2 marzo 2009 - I progetti di microcredito, parte integrante del progetto Expo 2015, sono stati al centro dell’incontro che si è tenuto tra il Sindaco e Commissario Straordinario dell’Expo Letizia Moratti e Muhammad Yunus, vincitore del Premio Nobel per la Pace 2006 e fondatore della Grameen Bank, ideatore e realizzatore del microcredito: un sistema di piccoli prestiti senza garanzie per imprenditori che non riescono ad accedere ai circuiti bancari tradizionali per ottenere denaro. Grazie al microcredito l’economia di paesi come il Bangladesh ha potuto risollevarsi. Expo utilizzerà questo strumento per finanziare progetti e interventi nelle aree più povere del pianeta per rilanciare la piccola imprenditoria, con un occhio particolare a quella femminile.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 26/02/2009 - 15:53

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

SICUREZZA, DE CORATO: “OLIMPIADI LONDRA MODELLO PER L’EXPO
Progettazione urbanistica delle opere controllata dalla Polizia e supervisionata dal ministero degli Interni

Positive indicazioni dalla recente missione londinese segnata da incontri con il Foreign Office e rappresentanti degli Interni. In arrivo a Milano telecamere di nuova generazione per filmare imbrattatori nei cortei

Milano, 26 febbraio 2009 - “Le opere da realizzare a Milano in vista dell’Expo dovrebbero prendere come modello Londra. Lì, tutti i cantieri per le Olimpiadi del 2012 sono supervisionati dal ministero degli Interni che esercita controlli rigorosi e costanti sull’andamento dei lavori”.

Lo dichiara il vice Sindaco Riccardo De Corato che, dal 22 al 24 febbraio, insieme con il comandante della Polizia Municipale Emiliano Bezzon, si è recato in visita a Londra su invito del ministro degli Esteri, per conoscere i sistemi di sicurezza utilizzati nella città più videosorvegliata d’Europa. Durante la missione la delegazione ha incontrato il vice commissario Frank Armstrong, che coordina una delle tre forze dell’ordine britanniche specializzate nella lotta al terrorismo, e ha visitato la control room della City. I colloqui con il vice Sindaco di Londra Kit Malthouse e con alcuni funzionari del ministero degli Interni e degli Esteri si sono invece concentrati su come verranno implementati i sistemi di controllo in vista delle Olimpiadi del 2012.

“Le opere delle Olimpiadi - spiega De Corato - sono state individuate come siti vulnerabili dalla sezione antiterrorismo del ministero degli Interni e degli Esteri, con cui abbiamo avuto diversi colloqui. Ecco perché la Polizia segue direttamente la progettazione edilizia e urbanistica dei siti, affiancando gli architetti e dando indicazioni sulla sicurezza dei luoghi e degli edifici. E in chiave preventiva controlla chi lavora nei cantieri e non permette riprese televisive. Tutta la supervisione è poi affidata al ministero degli Interni. Il che significa avere altissimi standard di sicurezza. Naturalmente questa estrema attenzione si giustifica anche col fatto che Londra ha subito gravi attacchi terroristici. Ma questo non vuol dire che questo metodo rigoroso non possa essere applicato anche per l’Expo di Milano, che è un appuntamento di richiamo internazionale e che esige la predisposizione di piani di sicurezza particolari”.

“Dopo la visita in Israele dello scorso ottobre - aggiunge De Corato - la recente missione a Londra ci ha confermato che oggi i sistemi all’avanguardia per la gestione delle telecamere sono costituiti da software intelligenti che permettono una selezione automatica delle immagini. Anche in vista dell’Expo, l’impegno dell’Assessorato alla Sicurezza del Comune, che già oggi dispone di circa 1000 telecamere, sarà quello di investire risorse per disporre di tecnologie che permettano un salto di qualità nella prevenzione dei reati e del degrado”.

“Alcuni innovativi modelli di telecamera - spiega De Corato – impiegati dalla Polizia londinese permettono di focalizzare le situazioni anomale e di riprenderle a 360 gradi. Un sistema che potremmo utilizzare, ad esempio, per monitorare cortei e manifestazioni, installandole su furgoni per cogliere sul fatto imbrattatori e devastatori. Ma anche a tutela dei parchi o di luoghi sensibili, come il Duomo o la Basilica di San Lorenzo. Le applicazioni tuttavia sono le più varie: per esempio, fuori dalle discoteche dove grazie alla capacità di captare la variazione del flusso di persone possono essere individuate risse o attività sospette”.

Foto

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 23/02/2009 - 23:54

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/caso_del_giorno/09_febbraio_21/caso-1501023679644.shtml

il caso del giorno

Expo 2015 senza orgoglio
tra megastipendi e appalti

Nel 1881 Milano odorava di fieno e di acque stagnanti, ma era una città in divenire, aveva il passo europeo

Caro Schiavi, sto leggendo in questi giorni un bel libro di Guido Lopez, «Storia e storie di Milano», dove si parla dell'Expo del 1881 tenuto a Milano nei giardini di via Palestro. L'esposizione ebbe un grande successo e fruttò anche un discreto utile agli organizzatori, che usufruirono solo in minima parte di denaro pubblico, e diede impulso non solo all'industria lombarda ma a tutta l'economia italiana. Leggendo quello che sta succedendo in questi giorni a proposito dell'Expo il paragone è sconfortante. Politici impegnati solo ad accaparrarsi poltrone, ritardi vergognosi da parte di un governo che giudica l'evento come un fastidio, non voluto da loro, ironie, invidie e disinteresse da parte dell'opinione pubblica che in modo a dir poco miope non vede in questa manifestazione un'occasione (forse irripetibile) per un salto di qualità ed uno scatto d'orgoglio. Come milanese che ama Milano sono deluso dai politici milanesi e dai miei concittadini, che in ogni progetto vedono solo i lati negativi, ma quello che più mi preoccupa, è che nessuno più sembra sentire l'orgoglio di appartenere a questa città, che pur con tutti i suoi problemi è stata ed è tutt’ora la locomotiva di questo Paese. Milano ormai sembra abitata solo da persone che le vogliono male e non perdono occasione per denigrarla, mai difesa dai politici milanesi che quando mettono radici a Roma sembra che si vergognino della loro provenienza. Vorrei che i veri milanesi si rendessero conto che l'Expo è l'occasione per tornare ad essere orgogliosi della nostra città.

Carlo Morelli

Caro Morelli, se si va avanti così, cioè indietro, invece che all’esposizione universale del 2015 andiamo al massacro. In un anno non è stato fatto niente. L’unica discussione di rilievo è stata quella sullo stipendio dei manager. Non so cosa c’è di vero in quelle cifre buttate lì sui turisti e sul giro d’affari, ma ho capito cosa interessa, per ora, dell’Expo: gli appalti. Vorrei ricredermi con qualcosa che ci possa inorgoglire, con un tema diverso da quello dell’assalto alla diligenza: la città per l’uomo, la lotta alla fame, l’ambiente da salvare, la terra da difendere, il futuro dei bambini. Ma qui è buio a mezzogiorno. Nel 1881 Milano odorava di fieno e di acque stagnanti, ma era una città in divenire, aveva il passo europeo e faceva decollare, insieme alle fabbriche, la «vitalità del sentimento» nelle arti e nella scienza. Oggi è un altro film: c’è la crisi, Milano è più debole e le idealità non si vedono. Vorrei condividere le sue speranze, ma vorrei che qualcuno, in Comune, ci aiutasse ad averne.

Giangiacomo Schiavi
21 febbraio 2009(ultima modifica: 23 febbraio 2009)

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Inserito da il Inserito da Davide Rigon il Lun, 16/02/2009 - 01:00

Salve a tutti,

mi chiamo Davide Rigon e mi sono iscritto a partecipaMi su invito di Oliverio Gentile, conosciuto su facebook Smile

Sono l'amministratore di Expo2015forum.com

Come tutti sono molto interessato al tema Expo, penso che sia l'evento che puo' riportare in auge la qualità italiana!

Ho aperto questo forum per poter informare e discutere con gli utenti.

Vi ringrazio per avermi concesso questo piccolo spazio, grazie ;)

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 12/02/2009 - 12:14

Dalla sezione "EVENTI":

PD EXPO DAY

 
EXPO 2015 : UN’OCCASIONE PER MILANO O UN AFFARE PER POCHI ?
SABATO 14 FEBBRAIO 2009 ore 9-18
PALAZZO MARINO, piazza della Scala
 
 
Ore 9.00 SALA ALESSI apertura di PD EXPO DAY    
Saluto di Manfredi Palmeri, Presidente Consiglio Comunale di Milano
 
A seguire:  
“EXPO 2015 : l’importanza di una sfida e la paura di perderla”
Introduzione di Pierfrancesco Majorino, Capogruppo PD Comune di Milano  
Coordina Andrea Fanzago, cons. com.le  
 
Ore 9.20 :  
EXPO 2015 :  e i soldi ? I ritardi del Governo e le urgenze per Milano”
Intervento di Emanuele Fiano, parlamentare
 
Ore 9.30 : “EXPO 2015, la nutrizione del Pianeta :  serve una rivoluzi one culturale”
Intervento video di Carlin Petrini, Presidente Onorario di Slow Food Italia  
Ore 9.40 : “EXPO 2015, le scelte di qualità per non perdere un’occasione”
Intervento di Stefano Boeri, architetto
 
A seguire intervento del Sindaco di Milano Letizia Moratti  
 
Ore10.00 : EXPO 2015 : DI QUALITA’, APERTO MENTALMENTE,  AMBIENTALMENTE SOSTENIBILE. LA VITA DELLE  PERSONE AL CENTRO.
Marilena Adamo, parlamentare  
Maria Berrini, Presidente Istituto Ambiente Italia
Aldo Bonomi, ricercatore AASTER
Don Virginio Colmegna, Presidente Casa della Carità  
Omar Jibril El Tabakh, Presidente Giovani Musulmani d’Italia
Milly Moratti, Fondazione Chiamamilano
Andrea  Poggio, Vicedirettore Generale Legambiente
Davide Rampello, Presidente Triennale
Fulvio Scaparro, psicologo dell’età evolutiva
Antonio Scurati, scrittore  
 
Ore 11.15:
EXPO 2015 : UN APPUNTAMENTO UTILE AL PAESE, IL LAVORO STABILE E SICURO, LA CRESCITA DI MILANO.
Pierfrancesco Barletta, Consorzio San Siro 2000
Luca Bernareggi, Presidente Lega Cooperative Lombardia
Ezio Casati, Segr.prov.le PD Milano
Massimo Ferlini, Presidente Compagnia delle Opere Milano
Francesco Micheli, Presidente “MITO”
Giorgio Montingelli, Unione del Commercio – Comitato EXPO
Vinicio Peluffo, parlamentare  
Onorio Rosati, Segretario Camera del Lavoro Milano
Severino Salvemini, Università Bocconi
Coordina : Francesco Laforgia,  PD Milano
 
 
 
Ore 12.30 :
EXPO 2015 : MILANO E L’ESPOSIZIONE, L’OPINIONE DEGLI ITALIANI                
Davide Corritore commenta un’indagine  SWG
a seguire  Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino viene intervistato da Angelo Perrino
 
Al termine : “L’EXPO che vogliamo, quella che non vogliamo” opinioni in video tra le nuove generazioni milanesi
 
Ore 13.30 – PAUSA PRANZO CON BUFFET -
 
Ore 14.30, SALA ALESSI :
EXPO 2015 : Perché ci abbiamo creduto, perché ci crediamo ancora
Interviste video a :  
Emma Bonino, Massimo D’Alema
Emilia De Biasi, Antonio Panzeri, Patrizia Toia, Francesca Zajczyk
 
 
ORE 15.00, SALA ALESSI -  WORKSHOP 1  
EXPO 2015 :  COSTRUIRE INTELLIGENTEMENTE, FAR CRESCERE LA CITTÀ  SENZA SOFFOCARLA. UNA NUOVA POLITICA DELL’ABITARE, L’UTILITÀ PUBBLICA DELLE OPERE, LA RISORSA DEL PARCO AGRICOLO SUD.
 
Introducono  
Carmela Rozza, consigliere comunale  
Matteo Bolocan, geografo e urbanista
 
Intervengono  
Maurizio Baruffi, consigliere comunale Verdi
Luca Beltrami Gadola, urbanista
Stefano Boeri, architetto
Arianna Censi, consigliere provinciale  
Carlo Cerami, Fondazione Cariplo
Natale Comotti, consigliere comunale  
Maurizio De Caro, architetto  
Carlo Masseroli, assessore Urbanistica Comune di Milano
Matteo Mauri, assessore Casa Provincia Milano
Savino Natalicchio, PD Milano
 
Con interventi video di :  
Carlin Petrini  
Bruna Brembilla, Presidente Parco Sud, assessore Ambiente Provincia Milano  
Coordina  Fabrizio Spirolazzi, consigliere comunale  
 
 
ORE 15.00, SALA TEMPERE - WORKSHOP 2
EXPO 2015 : DI TUTTI E NON DI POCHI
I L RUOLO DELLE ONG, DEL TERZO SETTORE, DELL’ASSOCIAZIONISMO
Hanno garantito la loro partecipazione :  
Gianni Bottalico, Presidente ACLI Milano,  
Rossella Collina, ANFFAS Milano
Don Roberto Davanzo, Direttore Caritas Ambrosiana
Luca Degani, UNEBA
Maria Grazia Dente, Presidente MOVI
Fulvio Giacomassi, Segretario CISL Milano
Lino Lacagnina, Presidente CIESSEVI
Sergio Marelli, Ass. ONG italiane
Massimo Minelli, Presidente  Consorzio Farsi Prossimo
Emanuele Patti, Presidente ARCI Milano
Lele Pinardi, COSV Milano
Giovanni Petrini, Terre di Mezzo
Felice Romeo, Legacoop Lombardia
Rossella Sacco, Confcooperative Milano
Gilberto Svaraini, Cooperativa La Strada
Introduce  Marco Granelli, consigliere comunale  
Partecipano i consiglieri comunali : Andrea Fanzago, Pierfrancesco Maran,  
Carlo Montalbetti  
 
ORE 15.00, SALA COMMISSIONI - WORKSHOP 3
EXPO 2015 : IL LAVORO. SICURO, INNOVATIVO, REGOLARE  
Introduce Paolo Ferrarese, PD Milano
Cini Boeri, architetto
Claudio De Albertis, Presidente ASSIMPREDIL
Walter Galbusera, segretario UIL Milano
Ettore Martinelli, consigliere comunale
Andrea Mascaretti, Assessore al Lavoro Comune di Milano
Franco Mirabelli, consigliere regionale
Giorgio Roilo, parlamentare
Franco Scarpelli, docente Università Bicocca
Coordina Laura Specchio, PD Milano
 
ORE 17.00  
Brevi comunicazioni dei workshop e interventi conclusivi di  
Stefano Draghi, segretario cittadino PD  
Maurizio Martina, segretario regionale PD Lombardia
 
Al termine insediamento del  
Forum Permanente EXPO 2015 del Gruppo PD Comune di Milano  
Nel corso del Convegno interverrà inoltre Filippo Penati, Presidente Provincia Milano
Parteciperanno inoltre ai lavori del Convegno :
Daniela Benelli, Arianna Cavicchioli, Pippo Civati, Giovanni Colombo, Marco Cormio, Enrico Farinone, Mauro Galantino, David Gentili, Alberto Mattioli, Gabriele Messina,  Ardemia Oriani, Carlo Porcari, Matteo Schubert, Aldo Ugliano  
 
Si ringraziano : Pierfrancesco Gargano, Associazione POP ART  - XL
Dove:
Sala Alessi di Palazzo Marino
Quando:
Da Sabato 14 Febbraio - 09:00 a Sabato 14 Febbraio - 18:00
Chi organizza:
PD Milano

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 10/02/2009 - 22:29

Dal sito Web del Comune di Milano:

Mobility Conference

Moratti: "Expo è una grande occasione per il Paese"

Milano, 10 febbraio 2009 - “Non è un discorso campanilistico l’Expo è un grande appuntamento in un momento che, a livello nazionale ed internazionale, sta vivendo cambiamenti anche drammatici, sulla scorta di una grave recessione globale”. Così è intervenuta Letizia Moratti alla seconda giornata della settima edizione della Mobility Conference, promossa da Assolombarda e Camera di Commercio di Milano.

Presenti, tra gli altri, il Presidente di Assolombarda Diana Bracco, il vicepresidente di Assolombarda Gian Francesco Imperiali, il Direttore Generale di Sea Giuseppe Bonomi.

Mobility Conference è un appuntamento consolidato e riconosciuto a livello nazionale per dibattere sullo sviluppo infrastrutturale e territoriale del Paese e per individuare le azioni e le proposte da realizzare a partire dai prossimi mesi.

Il Sindaco Moratti ha fatto il punto sulle tematiche che si muovono attorno al grande appuntamento del 2015, spiegando che Expo è una vittoria di tutti e dovrà essere la grande occasione di tutti. “Con una coralità incredibile Istituzioni, Imprese, mondo della ricerca e della cultura, tutti insieme – ha continuato Letizia Moratti - abbiamo vinto una partita che abbiamo aperto insieme, e che chiuderemo insieme”.

“Gli imprenditori lombardi – ha proseguito il Sindaco - sono stati i primi a testimoniare una caratteristica fondamentale di Expo: il valore anticiclico. Un valore che darà all’Italia un’occasione unica per la ripresa. Parliamo di migliaia, forse milioni, di imprenditori e ricercatori che saranno qui per sei mesi. Qui a stringere accordi, a gettare le basi per una stagione produttiva di lunga durata”.
"Il principio europeo di libera circolazione delle persone, dei servizi e delle merci, non è solo un principio doganale. E’ anche una questione infrastrutturale.  Le imprese sono le voci più significative nella richiesta di infrastrutture per la mobilità: quelle infrastrutture che sostengono lo sviluppo lombardo, e che sono indispensabili per un Expo con le carte in regola”.
"Expo darà al nostro sistema produttivo la possibilità di farsi conoscere di più e meglio, allacciando rapporti con nuovi mercati, soprattutto con quelli emergenti.  E consentirà di realizzare quelle infrastrutture che sosterranno il dinamismo produttivo lombardo per i prossimi vent’anni, recuperando un ritardo ormai insostenibile”.
La Lombardia è la seconda regione produttiva del Paese e le infrastrutture viarie sono il sistema circolatorio di questo organismo.

“Non si tratta naturalmente solo di favorire le imprese, ma anche i cittadini” ha spiegato Letizia Moratti.  Il sindaco ha continuato citando le città con le quali il Comune di Milano ha già firmato protocolli di intesa: Trieste, Monza, Novara, Pavia, Roma, Firenze, Lugano, Locarno, Campione d’Italia, Sondrio, Mantova, Cremona, Parma.  A breve seguiranno accordi con Verona, Lecco, Lodi, Reggio Calabria, Napoli, Bari, Ragusa, Palermo, Catania.
“E’ con questo spirito che abbiamo ottenuto Expo, è così che lo realizzeremo. Tutti noi vogliamo che Expo si faccia e si faccia bene, perché noi, tutti noi, ne siamo i protagonisti attivi e consapevoli.
Voi imprenditori rappresentate al meglio questo spirito, ne siete l’espressione più sincera e più concreta.

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