.: Milano Expo 2015
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 03/06/2009 - 09:09

Da milano.corriere.it:

La polemica

Expo, Moratti: la Provincia non aiuta

L’accusa al vertice Bie di Parigi: se cambia il presidente non ci saranno più problemi

PARIGI — Un attacco fronta­le. A Filippo Penati, presidente uscente della Provincia. Il sinda­co Letizia Moratti è a Parigi in­sieme con l’amministratore dele­gato di Soge, Lucio Stanca. Ha appena concluso il suo interven­to all’assemblea generale del Bie, fornendo rassicurazioni e ot­tenendole. Ma l’aria è frizzante. Soprattutto alla luce del colpo di scena preparato con sapienza. La Moratti, a sorpresa, annun­cia ai 158 paesi del Bie la creazione di un comitato d’onore Expo che vede co­me presidente il premier Silvio Berlusconi accanto all’ex capo del governo Romano Prodi e all’ex mi­nistro degli Esteri, Massi­mo D’Alema. Come dire: si torna al vecchio gioco di squadra biparti­san che aveva portato Mila­no a conqui­stare l’Expo. Sembra un cambio di passo. Tutto alle spalle? Assolutamente no. Perché, a proposito di gioco di squadra, il sindaco vuole to­gliersi qualche sassolino dalle scarpe: «Continuo a meravigliar­mi di quello che dice Penati che mi accusa di non aver fatto gio­co di squadra. Vi do solo due nu­meri: il Comune, per Expo, ha fatto 55 missioni in 130 Paesi, la Provincia 5 in 10 Paesi. Non si può dire di aver fatto gioco di squadra quando non si è gioca­to come gli altri». Ma questo è solo l’antipasto.

Il sindaco-com­missario Expo entra anche nel «merito» delle missioni della Provincia. «C’era un solo Paese sul cui voto contavamo: Cuba. E ha votato contro Milano. Penati era convinto del buon esito, ma non ha portato a casa neanche quel voto». Conclusione secca: «Se cambierà il presidente della Provincia non ci saranno più problemi per l’Expo». La replica più dura arriva da Massimo D’Alema: «A Parigi non si fanno comizi. Se questo è un comitato elettorale della destra credo non sarò solo io ad avere problemi a restare». La Moratti invece non vede problemi all’interno della mag­gioranza. E la Lega? E Tremonti? «Il Governo ha fatto la cosa più importante di tutti: ha messo i soldi. Non mi sento di chieder­gli nulla di più». Anche Stan­ca punta il dito «sulle stru­mentalizzazioni da campa­gna elettorale». Ma è più ecumenico della Moratti: «Aspettiamo che passino questi giorni. Non dobbiamo prender­ci in giro, l’Expo è stato strumen­talizzato da una parte e dall’al­tra. Spero che dopo il voto non si usino più argomenti così bas­si e infimi come quello della se­de».

Ma, ieri è stato anche il mo­mento per fare il punto sullo sta­to dell’arte. Stanca ha fornito un cronoprogramma che ha come conclusione il mese di maggio del 2010, quando Milano dovrà tornare davanti al Bie con il ma­sterplan in mano per la registra­zione finale. Appuntamento fon­damentale. Entro la fine di lu­glio la consulta architettonica di­segnerà le linee guida del sito Expo. Tra ottobre e novembre bi­sognerà portare a casa l’accordo sulle aree di Pero-Rho, tra no­vembre e febbraio 2010 si darà via al concorso internazionale per la realizzazione del sito. So­lo, dopo aver portato a termine queste tappe bisognerà sottopor­si alla «registrazione». Sia la Moratti sia Stanca han­no confermato che il governo ha mantenuto l’impegno sui fon­di. Anzi, il sindaco si spinge a parlare del «cento per cento» dei finanziamenti nonostante il posticipo della linea 6 del me­trò. Parole che hanno rassicura­to i vertici del Bie. Dopo l’ammo­nimento dei giorni scorsi «pro­muovono » Milano: «La confer­ma dei fondi nonostante il terre­moto in Abruzzo — conclude il presidente del Bie Lafon — è la migliore testimonianza dell’im­pegno del governo italiano su Expo». Anche se la vera data cru­ciale per le sorti di Expo resta maggio 2010.

Maurizio Giannattasio
03 giugno 2009

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 26/05/2009 - 15:26

Da milano.corriere.it:

UNO DEI NODI DA SCIOGLIERE è LA DESTINAZIONE DELL'AREA DOPO L'EVENTO

Expo, sondaggio online tra i cittadini

Presentata l'iniziativa «eXponiti»: un sito web sul quale rispondere a domande e inviare immagini

MILANO - Sette domande sull'Expo 2015 di Milano per sondare quanto i cittadini, milanesi e non solo, conoscono i contenuti dell'evento, su come vorrebbero essere coinvolti e soprattutto su cosa si aspettano dall'esposizione universale e dal suo lascito. La prima consultazione civica dell'evento internazionale del 2015, battezzata «eXponiti», parte dal web e sarà accompagnata da una campagna di affissioni a Milano con il motto «L'Expo 2015 è oggi, tu come la vedi?». «Vogliamo stabilire un primo contatto con i cittadini milanesi - ha spiegato l'ad della società di gestione dell'evento, Lucio Stanca - ma anche con tutti coloro che vogliono dare il loro contributo su Expo. Certo l'Expo 2015 ha bisogno di risorse, di infrastrutture, del sito, ma il fattore più importante del suo successo è la partecipazione dei cittadini». La conferenza stampa non è stata molto apprezzata da alcuni dei giornalisti e fotografi presenti, seduti per terra o appollaiati scomodamente in una stanza troppo piccola: qualcuno ha parlato di «ennesima figuraccia».

LE DOMANDE - Da oggi e per i prossimi 15 giorni dal sito www.exponiti.com tutti gli internauti potranno rispondere ad alcune semplici domande: quanto sono informati su Expo, se considerano l'evento positivo o negativo per l'Italia e Milano, cosa si aspettano da esso e cosa vorrebbero che lasciasse. Per non condizionare le risposte i risultati saranno resi noti solo alla chiusura del sondaggio. Questa prima consultazione, cui ne seguiranno altre più specifiche, sarà soltanto in lingua italiana. «Perché questa indagine - ha spiegato Stanca - è stata concepita soprattutto per i milanesi». Stanca ha comunque escluso che questa iniziativa, ideata dalla società Saatchi&Saatchi, possa confliggere con i momenti di coinvolgimento civico organizzati dagli Stati Generali promossi dal presidente lombardo Roberto Formigoni. «Questa iniziativa non è in contrasto con gli Stati Generali - ha assicurato Stanca - perché ci sono numerosi piani e livelli di coinvolgimento e di comunicazione».

LA DESTINAZIONE DOPO L'EVENTO - Entro la fine di luglio la società di gestione di Expo 2015 e le istituzioni coinvolte potrebbero aver già deciso quale sarà il destino del sito dell'esposizione dopo il 31 ottobre 2015. «Nulla è stato ancora deciso e per questo abbiamo deciso di coinvolgere anche i cittadini. Entro la fine di luglio decideremo», ha detto Stanca. Per l'amministratore delegato entro quella data la consulta architettonica di Expo 2015, composta dai progettisti Stefano Boeri, Richard Burdett, Joan Busquets, Jacques Herzog e William McDonough avrà messo a punto anche un primo masterplan concettuale sul parco tematico che ospiterà l'evento internazionale di Milano. «Contiamo di avere entro luglio il masterplan concettuale del sito - ha precisato Stanca - e arrivare a definire il suo uso dopo l'Expo». Una delle domande dell'indagine telematica riguarda proprio la destinazione dell'area di Expo dopo l'evento. Un argomento che ha già suscitato l'attenzione di molti amministratori locali che nelle scorse settimane si erano detti contrari all'ipotesi di trasferire nel 2016 l'Ortomercato nell'area Expo. «Ci confronteremo con tutti - ha assicurato Stanca - perché l'Expo non si fa contro, l'Expo si fa con».

26 maggio 2009

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 26/05/2009 - 12:06

Da Milano 2.0:

Annozero e la "Milano da Mangiare": la Moratti e Stanca contro Di Pietro e Bersani su Expo 2015
Pubblicato da Arianna Ascione, Blogosfere staff alle 10:24 in Milano cronaca

Che Expo 2015 scateni gli animi anche a Roma già lo si sapeva, ma ieri sera era uno studio caldissimo quello che attendeva ad Annozero da una parte Letizia Moratti e Lucio Stanca, freschi freschi di riunione con il Tavolo Lombardia, e dall'altra parte Antonio di Pietro e Pierluigi Bersani.

Il nostro sindaco ha attaccato subito stizzita prima Marco Travaglio in merito alla sua introduzione ricordandogli le sue condanne per diffamazione (cosa che tra l'altro i vari ospiti della trasmissione gli ricordano più volte nel corso delle puntate) con un "è così è così" di Brunettiana memoria e poi si è scagliata contro la cognata Milly (Moratti), che nel servizio introduttivo mostrava un palazzo sequestrato del Gruppo Ligresti vicino alla nuova sede della Regione.

Nel servizio introduttivo si faceva riferimento a due delle principali tematiche della puntata: i "palazzinari", così chiamati a più riprese da Di Pietro, e relative speculazioni edilizie e soprattutto, altra tematica piuttosto scottante di cui vi abbiamo parlato spesso, il rischio di infiltrazioni mafiose negli appalti.

Iniziamo dalla prima parte. I servizi di Annozero attravero interviste a residenti, esperti e assessori (Carlo Masseroli) chiedevano conto del problema del conflitto d'interesse di Diana Bracco, del pericolo cementificazione, degli interessi edilizi dei "soliti noti" (uno su tutti Ligresti) e del coinvolgimento dei "soliti noti" in inchieste per tangenti.

Proprio su quest'ultimo punto si è scagliato Di Pietro.

La Moratti e Stanca hanno difeso fino all'ultimo Expo, contestando i dati forniti da Santoro (Stanca lo ha "bocciato" in ragioneria) sulle condizioni finanziarie delle imprese coinvolte negli appalti edilizi e aggiungendo i dati in loro possesso, soprattutto quelli relativi al verde:

"Milano è la tra le città con una densità minore di costruzioni per abitante, pari a 7,118, a Londra è 12,331, a Barcellona 15,779"

Sottinteso: per quanto ne dica un rappresentante del comitato No Expo, che ha invitato sindaco e ad a "lasciare a casa l'auto blu e prendere i mezzi pubblici" (in merito alle nuove infrastrutture previste, considerate invasive del territorio), Expo cercherà di essere al 50% "verde", come ha detto Stanca. 

E lo farà con il "verde verticale" (contestato qualche sera fa anche dal comico Enrico Bertolino che abita in zona Porta Nuova), il recupero delle ex aree ferroviarie e le vie d'acqua. Che quindi sarebbero confermate rispetto a quanto era trapelato qualche giorno fa nell'ambito dei "ridimensionamenti".

Contestati anche i progetti di nuove case, in riferimento a quelle di Citylife. Ci si chiedeva infatti chi riuscirà a permettersi un appartamento da 8mila euro al metro quadro. Ma la Moratti ha comunque rassicurato sulle politiche abitative di Expo e del Comune di Milano.

L'atmosfera però si fa calda quando si tocca il tasto 'ndrangheta e infiltrazioni mafiose.

La Moratti riassume le vicende della commissione antimafia, che è stata bocciata dal prefetto perchè il Comune "non ha le competenze". Ma resta il problema del cosa fare per evitare possibili problemi, dato che, come si è visto dai servizi dei giornalisti della trasmissione, la mafia è ancora più diffusa di quello che appare.

C'è un rischio, lo ammette anche Stanca. La Moratti elogia i collaboratori che lavorano per vigilare sugli appalti e accusa Di Pietro di non aver fatto nulla lui in merito quando era al governo.

Ricorda anche il premio Trasparency consegnato alla città di Milano, come scrive anche Uno e Nessuno. Peccato che ieri in Comune si sia consumata la disfatta definitiva di qualsiasi commissione antimafia: la condanna a morte è stata sancita da 29 sì (tut­to il centrodestra), 24 no (l'opposizione) e un'astensione (Man­fredi Palmeri).

La Moratti in coda al programma si è lamentata perchè "questa non è Milano". L' "anima di Expo" infatti non è ancora riuscita a venire fuori. Un'anima che comprende persone, progetti, lotta alla povertà e alla fame e quindi non solo speculazione edilizia.

Ma come suggerisce Filcusum, forse è il caso di non abbassare la guardia. Anche perchè oltre alla proccupazione per la 'ndrangheta non sono stati chiariti i dubbi sui tempi ("ce la facciamo" sostiene Stanca; "piani pronti nel 2010" dice la Moratti) e soprattutto sui fondi.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 21/05/2009 - 12:37

Da milano.corriere.it:

L’annuncio dell’assessore Masseroli all’Ambrosianeum

«Il parco per i bimbi si farà»
Trovata un’area per Aulì ulè

Vicino a via Novara. La delibera firmata entro l’estate. L'ideatore Fulvio Scaparro: ottima scelta

MILANO - Immaginiamo che. Si co­mincia sempre così. Un pro­getto, un’idea, un sogno. Un parco. Aulì ulè, per esempio. Il grande spazio verde pensa­to solo per i bambini, si farà. Un sogno con le gambe che ha camminato fino a qui. Ad Ovest della città, vicino a via Novara. Tra il parco Trenno, Bosco in Città e il parco della Cave, accanto a via Cascina Bellaria. Dove, appunto, sor­gerà Aulì ulè. «Adesso non ci resta che presentare la delibe­ra » spiega l’assessore allo Svi­luppo e al Territorio, Carlo Masseroli.

«Mi piace molto. Non abbiamo alibi. Ora tocca a noi» commenta soddisfatto l’anima del progetto, Fulvio Scaparro. Sessantamila metri quadrati. Con la passerella dei Mondiali del ’90 come ponte per collegare Aulì ulè agli altri parchi circostanti. La delibera, che avrà la firma di Masseroli e dell’assessore al Verde Maurizio Cadeo, è stata promessa prima del­l­’estate. Del resto Milano aveva giocato proprio la carta del­l’ambiente per vincere la par­tita dell’Expo contro Smirne. E preso come testimonial l’ex vicepresidente Usa Al Gore, premio Nobel grazie al­le sue battaglie in difesa del verde. Un’Expo finora quasi tutto al verticale (grattacieli, torri storte) e che adesso re­cupera una sua dimensione orizzontale. Ce n’era biso­gno.

Aulì ulè sarà un parco sen­za fronzoli. «Un grande prato, circondato da file di alberi» lo racconta anche con gli oc­chi Scaparro «E poi la sorgen­te e la rosa dei venti. E piazzo­le, certo, con panchine, tavo­li, fontanelle, infermeria e ser­vizi igienici». Rigorosamente off limits per chi ha più di un­dici anni. A meno che non sia «accompagnato» da un bam­bino. Nessun intento didatti­co, nessun «maestro» a spie­garti quanto è bella quest’aria di campagna e in città invece lo smog... «Solo la libertà dei grandi spazi, l’aria pulita, ver­de dove muoversi» continua Scaparro. Perché un bambino guarda dove noi non vedia­mo. Ci vorrebbe la fantasia di un attore. Maurizio Nichetti ci prova: «Ti guardano stupiti quando spieghi che il verde può diventare un mestiere». Aulì ulè ci ha messo poco ad arrivare. Giusto un anno o poco più. Con la spinta, il so­stegno, il tifo di tante associa­zioni che ci hanno creduto.

«La qualità dell’abitare a Mila­no e il futuro da vivere e da immaginare anche attraver­so gli occhi dei bambini sono tra le preoccupazioni princi­piali di una fondazione cultu­rale come la nostra» ha detto Marco Garzonio, presidente di Ambrosianeum che, ieri, ha ospitato il convegno, aper­to al contributo della città, per sostenere il progetto. «Quella che sta prendendo corpo è un’iniziativa trasver­sale - - ha proseguito Garzo­nio - non legata a logiche di partito né a scopi personali, ma al desiderio di lasciare un bene concreto alle generazio­ni future». Per questo «Aulì Ulè è un progetto importan­te, che mette al centro i bam­bini e deve servire a cambia­re mentalità a una città nella quale spesso ai bambini è vie­tato anche di giocare nel cor­tile sotto casa» denuncia la scrittrice Bianca Pitzorno. Il verde che non basta che c’è ma bisogna che ci si pos­sa stare dentro. Passeggiarci e viverci, sottolinea l’assesso­re Masseroli. E, quindi, ben vengano le iniziative di que­sti ultimi anni. I raggi verdi dal centro alla periferia a cui lavora da cinque anni archi­tetto Andreas Kipar. Il verde che già c’è, c’era ma chissà perché, o anzi la risposta la sanno tutti, è diventato 'gri­gio' e brutto. «Penso al parco Trotter» chiosa Rosellina Ar­chinto «e ai suoi nove bellis­simi edifici degli anni Venti. Lasciati andare nel degrado e nell’abbandono».

Carlo Baroni

21 maggio 2009

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Inserito da il Inserito da Elena Sisti il Mar, 19/05/2009 - 20:40

Gentili amici,

ci permettiamo di sottoporre alla vostra attenzione un documento frutto di un incontro organizzato qualche tempo fa dall'Ordine degli Architetti sull'Expo.

Un gruppo di architetti sensibili alla questione ambientale si è mobilitato per proporre un “Expo 2015 sostenibile che utilizzi le risorse edilizie già esistenti all'interno e all'esterno del nucleo cittadino senza  aggredire ulteriore territorio agricolo ed evitando sprechi di denaro pubblico in padiglioni di nuova costruzione che verrebbero, dopo l’evento, probabilmente abbandonati .

Questa petizione propone un Expo "alternativo", che sia per Milano una reale occasione di miglioramento in termini di sostenibilità dopo la crisi.

Se ne condividete i contenuti, potete firmare la petizione online al sito

http://emiliobattisti.com/studio/eventi/expo/petiz/petizione.asp

Grazie dell'attenzione!

Elena Sisti
GenitoriAntiSmog

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 14/05/2009 - 17:54

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

EXPO 2015
. MORATTI PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE MODIFICA REGOLAMENTO PER USARE PALAZZO REALE

Milano, 14 maggio 2009 - Una modifica al Regolamento comunale che dal 1998 impone al Comune di non dare gratuitamente a terzi beni del proprio patrimonio immobiliare, e nello stesso tempo una ricerca per trovare anche altri uffici da proporre alla Società Expo 2015.
E' questa la proposta a cui sta lavorando il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, per definire insieme alla Direzione Generale un'ipotesi da sottoporre all'approvazione del Consiglio nei prossimi giorni.
Nel frattempo il Sindaco ha verificato con l'Amministratore Delegato di Expo 2015, Lucio Stanca, le reali esigenze della Società per quanto riguarda la propria sede di rappresentanza.
Cosciente, infatti, delle necessità della Società operativa di Expo 2015, e volendo fare fino in fondo tutto quanto di propria competenza per permettere al management di Expo di operare al meglio, il Sindaco ha avviato un percorso che si muove su due direttrici.
Da un lato il Sindaco si è attivato per proporre al Consiglio di modificare il Regolamento comunale nella parte che riguarda la valorizzazione del patrimonio immobiliare. In particolare in riferimento alla Delibera del Consiglio comunale 36/1998, che determina i criteri per l'assegnazione in locazione di immobili di proprietà comunale ad associazioni senza fini di lucro.
Sull'altro fronte, a seguito di un confronto con Lucio Stanca, Letizia Moratti si è mossa per cercare altre soluzioni di uffici in grado di rispondere alle necessità operative della Società Expo.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 13/05/2009 - 15:17

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

EXPO 2015. MORATTI: “EXPO IMPORTANTE STRUMENTO COMMERCIALE”

Milano, 13 maggio 2009 – “Dobbiamo pensare ad Expo come strumento per consolidare, rafforzare o aprire nuove relazioni culturali, scientifiche ed economiche bilaterali”.

Così il Sindaco di Milano e Commissario Straordinario del Governo per Expo 2015 Letizia Moratti, è intervenuto oggi al Circolo della Stampa per presentare Expo 2015 ai consoli commerciali di 55 Paesi intervenuti al “Second Working group for Commercial Consuls in Milan".

“Gli obiettivi principali alla base del nostro lavoro per Expo - ha detto il Sindaco - sono tre: consolidare relazioni scientifiche, culturali ed economiche bilaterali; creare una rete nell’intero Paese per rafforzare queste relazioni; dare vita a progetti concreti di solidarietà internazionale, soprattutto per i Paesi in via di sviluppo, in transizione e vulnerabili”.

“Abbiamo già attivato un modello di rete territoriale che valorizza le eccellenze culturali, artistiche, turistiche ed economiche sottoscrivendo una cinquantina di accordi con altrettante città italiane – ha continuato il Sindaco - e per la parte internazionale stiamo creando un network di relazioni bilaterali con la collaborazione di Promos-Camera di Commercio e Fiera”.

Nel suo intervento, Letizia Moratti ha ricordato che “Expo 2015 avrà come simbolo un Centro per lo Sviluppo Sostenibile, una rete estesa di conoscenze, ricerca, formazione professionale e cooperazione sui temi dell’alimentazione e dello sviluppo sostenibile. Questo permetterà di creare nei paesi coinvolti punti di connessione con centri di ricerca per formare capitale umano”.

“In questi mesi le attività internazionali di Expo 2015 non si sono mai fermate – ha aggiunto il Sindaco Moratti - collaboriamo già con più di 90 Paesi; abbiamo coinvolto le principali organizzazioni multilaterali internazionali quali IFAD, FAO, UN Millennium Campaign, World Food Programme, CEPAL (Economic Commission for Latin America and the Caribbean) e le più importanti banche di sviluppo quali World Bank, Banca Inter-Americana di Sviluppo e Banca di Sviluppo Caraibico al fine di poter sviluppare insieme progetti concreti nei diversi Paesi attraverso la condivisone di risorse economiche ed operazioni di leverage finanziario”.

Infine il Sindaco ha concluso ricordando gli Accordi Quadro di collaborazione con Cina, Libia, Egitto e Costa Rica, ha ringraziato i consoli presenti per la loro partecipazione al progetto Expo e li ha invitati a collaborare per costruire insieme l’Esposizione del 2015, un Expo del fare, della conoscenza e della solidarietà.

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Inserito da il Inserito da Andrea Ferrario il Lun, 11/05/2009 - 11:22

Contrariamente a quanto molti pensano, tutto indica che l'Expo 2015 sarà, come gli altri eventi della serie, un evento di carattere nazionale e non internazionale, o addirittura un evento regionale...

 

Da Milano Internazionale

 

 EXPO, UN EVENTO NAZIONALE E NON INTERNAZIONALE

Probabilmente molti milanesi sono convinti che l'Expo porterà nella loro città milioni di turisti stranieri, accompagnati da lauti flussi di valuta estera che andranno a migliorare i conti del paese. L'evento, affermano i promotori, dovrebbe apportare un grande beneficio alla città perché costituirebbe una vera e propria "vetrina di Milano" nel mondo, che ne promuoverebbe l'immagine all'estero attirando turisti e imprenditori anche dopo il suo svolgimento. In realtà le Expo da decenni hanno perso la loro caratteristica di eventi di portata mondiale e si sono ridotte a manifestazioni nazionali - quanti di noi infatti in questi anni hanno sentito parlare di dove e quando si svolgono? Il carattere non internazionale delle Expo ? confermato dai numeri. L'Expo di Saragozza dell'anno scorso ha registrato solo il 3% di visitatori provenienti dall'estero. Qualcuno potrebbe obiettare che si trattava di un Expo Internazionale (sic!), cioé in tono minore rispetto alle Expo Universali, categoria alla quale invece apparterrà Expo Milano 2015. Andiamo allora a vedere cosa si prevede per l'Expo Universale di Shanghai 2010, ormai alle porte. L'architetto Zheng Shiling, che supervisiona i relativi lavori, ha dichiarato alla Repubblica (del 6 febbraio): "In base ai nostri calcoli il 90% dei visitatori arriverà dalla Cina". Vi è poi un'altra stima che parla dell'Expo come evento non solo nazionale, ma addirittura prevalentemente regionale. Gli albergatori lombardi stanno stimando, al fine di potersi preparare all'evento, le caratteristiche dei flussi che verranno generati dall'Expo 2015. Remo Eder, di Federalberghi Lombardia, ha dichiarato al Giornale (16 febbraio) che "una buona metà dei visitatori arriverà dal Nord Italia e non avrà alcuna necessità di un'ospitalità alberghiera".

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 07/05/2009 - 23:42

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

EXPO 2015. COMUNE E REGIONE AL LAVORO INSIEME SUI PROGETTI DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

Milano, 7 maggio 2009 - Nessuna divergenza tra Regione e Comune sull'uso degli spazi dell'area che ospiterà l'Esposizione Universale del 2015, ma piuttosto un'intensa collaborazione per valorizzare tutte le potenzialità che Milano e la Lombardia possono offrire per costruire assieme questo importante appuntamento.

Lo confermano in una Nota la Regione Lombardia e il Comune di Milano.

Il Sindaco Letizia Moratti e il Presidente Roberto Formigoni stanno infatti lavorando insieme a tutte le Istituzioni e ai soggetti coinvolti nella preparazione di Expo 2015, per dare spazio e concretezza alle risorse che il territorio lombardo esprime in modo particolare sul fronte dell'agricoltura, dell'ambiente e dell'alimentazione.
Per questo si stanno valutando ipotesi e opportunità diverse, in modo tale da trovare soluzioni di qualità in grado di rendere il territorio ancora più attraente e competitivo anche dopo l'evento.
Naturalmente il tutto sarà oggetto di un lavoro di confronto con gli altri comuni, le associazioni e le categorie interessate.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 21/04/2009 - 21:30

Dal sito Web del Comune di Milano:

Expo 2015

Istituita Commisione comunale permanente

Composta da 37 consiglieri monitorerà gli impegni contenuti nel dossier di candidatura, l'avanzamento delle infrastrutture e il progresso degli accordi con altre città italiane per la promozione del turismo

Milano, 21 aprile 2009 – “Con 42 voti a favore e due astenuti, il Consiglio comunale ha deciso la costituzione della Commissione permanente Expo 2015”.

Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, precisando che “la Commissione monitorerà gli impegni programmatici contenuti nel dossier di candidatura, lo stato di avanzamento delle infrastrutture e il progresso degli accordi con altre città italiane per la promozione del turismo. Avrà inoltre funzioni di indirizzo e controllo nell’organizzazione degli eventi, si impegnerà nelle attività di promozione di Expo 2015 in Italia e all’estero a supporto del Sindaco-Commissario, della Giunta e della Società di gestione, proporrà iniziative per il coinvolgimento dei cittadini e momenti pubblici di confronto con le categorie produttive del territorio”.

Ricordando che “già lo scorso dicembre, durante il dibattito sul Bilancio 2009 e, successivamente, in sede di Conferenza dei Capigruppo, era emersa la volontà unanime di istituire una Commissione permanente, il Presidente Palmeri ha detto: “Il Consiglio comunale torna a essere protagonista del lavoro istituzionale sull’Expo, dopo gli altri due passi decisivi compiuti finora in quest’Aula: il via libera alla costituzione del Comitato per la candidatura di Milano l’11 ottobre 2006 e l’approvazione della delibera sull’acquisizione in diritto di superficie delle aree per la realizzazione del progetto il 19 ottobre 2007”.

La Commissione, composta da 37 consiglieri comunali, lavorerà all’elaborazione di documenti (mozioni e ordini del giorno) da sottoporre all’Aula e potrà prevedere l’audizione di soggetti esterni, quali il Sindaco-Commissario straordinario, assessori, dirigenti e funzionari del Comune, amministratori di Expo 2015 Spa e del Collegio sindacale, rappresentanti di enti territoriali, associazioni e istituzioni (comprese quelle italiane ed estere che collaborano con Milano).

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