.: Discussione: La Regione: newco aperta a Comune e Provincia - Nasce la società per i terreni Expo

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 30 Giu 2010 - 10:46
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Da milano.corriere.it:

Nessuna decisione dopo il doppio incontro di lunedì

Expo, Comune e Regione divisi sui terreni

Formigoni insiste sull’acquisto, la Moratti sul comodato d’uso. «Nuovi approfondimenti tecnici»


MILANO - Ancora una fumata grigia per i terreni dell’Expo. Ieri, il doppio vertice a Palazzo Marino non ha portato a nessuna conclusione. Sul tavolo restano aperte entrambe le opzioni: acquisto e comodato d’uso. E si fanno più marcate le divisioni tra i soci con il rischio di ulteriori ritardi. Tanto che Letizia Moratti, nella sua veste di commissario e garante di Expo ha inviato una lettera dove sottolinea che entrambe le opzioni restano in piedi ma chiede anche che si arrivi a una soluzione per utilizzare al più presto le aree.

Posizioni lontane. Da una parte la Regione che insiste sull’acquisto dei terreni di proprietà della Fiera e della famiglia Cabassi da parte di una newco pubblica. Dall’altra Comune e Provincia che non disdegnerebbero affatto un ritorno alle origini, ossia al comodato d’uso. In questo caso, i proprietari dell’area cederebbero a un prezzo simbolico (di un euro) le parti pubbliche (leggi parco e orti botanici) e «guadagnerebbero» diritti volumetrici sulle parti private che tornerebbero in loro possesso dopo il 2015. In ogni caso, un accordo e non un esproprio. I tecnici si sono dati ancora 24 ore, ma sicuramente non si troverà una soluzione in tempo per l’assemblea del Bureau Internationals di domani a Parigi. E tanto meno per il cda di questo pomeriggio dove Giuseppe Sala sarà nominato direttore generale della società.

Doppia riunione. Alla mattina si sono visti tre soci di Expo: il sindaco, Letizia Moratti, il governatore Roberto Formigoni e il presidente della Provincia, Guido Podestà. Già dalle prima parole prudenti del sindaco si era capito che la giornata non avrebbe portato a nessuna conclusione e che le posizioni erano molto lontane «Non mi sento di anticipare nulla. Stiamo facendo approfondimenti tecnici. Oggi pomeriggio abbiamo un incontro e mi auguro si possano fare dei significativi passi in avanti». All’incontro pomeridiano hanno partecipato anche i vertici di Fiera con il presidente della Fondazione, Giampiero Cantoni e il gruppo Cabassi insieme ai tecnici di Comune, Regione e Provincia. «Stiamo lavorando» si è limitato a Giovanni Cabassi lasciando Piazza della Scala.

Si va avanti lasciando aperte le due porte. Anche per capire quale sia la soluzione più vantaggiosa per il pubblico. Ci sono conti da fare. Perché se è vero che l’acquisto favorirebbe la valorizzazione successiva dell’area da parte del soggetto pubblico, il «comodato d’uso» deve tener conto che la realizzazione delle infrastrutture valorizza le aree private. A quanto «ammonta» questo vantaggio? Tutte domande a cui i tecnici dovranno dare una risposta nei prossimi giorni. C’è anche un nodo politico da sciogliere. Formigoni si è speso molto per l’ipotesi dell’acquisto delle aree e insiste su questa strada. Anche per un discorso di trasparenza e di mandato da parte del consiglio di amministrazione di Expo. Ma Comune e Provincia hanno sollevato una serie di difficoltà. Difficoltà economiche. Con i bilanci ridotti all’osso sarebbe arduo tirare fuori decine e decine di milioni di euro per i terreni. Ma se l’ipotesi dell’acquisto dovesse tramontare, a che servirebbe una newco, il cui unico compito è quello di acquistare le aree per mantenerle in mano pubbliche? Una mediazione possibile potrebbe essere quella di mantenere la newco che a questo punto avrebbe il compito di gestire le aree pubbliche nel dopo Expo. Resta la deadline del Bie: il termine ultimo per l’acquisizione delle aree è novembre.

Maurizio Giannattasio
30 giugno 2010
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 17 Maggio 2010 - 10:08
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