.: Discussione: La Regione: newco aperta a Comune e Provincia - Nasce la società per i terreni Expo

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 10 Giu 2010 - 19:39
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Da milano.corriere.it:

Verso il 2015 - I nodi

«Non abbiamo soldi per le aree Expo»

Podestà: la Provincia non ha fondi sufficienti per partecipare al 33%. La Regione: basta tira e molla

MILANO - C’è un nuovo incaglio sul cammino di Expo. La Provincia, tramite il capogruppo del Pdl, Massimo Turci ha fatto sapere che Palazzo Isimbardi non potrà partecipare in maniera paritaria con Comune e Regione alla costituzione della società che dovrà acquistare i terreni di Expo (200 milioni di euro il valore stimato). La quota del 33 per cento rappresenta una percentuale troppo elevata per le casse sofferenti della Provincia. Per adesso è una presa di posizione «politica». Ma il presidente della Provincia, Guido Podestà la pensa allo stesso modo. «Siamo attenti a valutare la situazione e vogliamo capire il progetto della Regione. Poi non è detto che entreremo al 33 per cento».

«Mi sembra improponibile - attacca Turci,
al termine di una riunione di maggioranza - che la Provincia che ha un bilancio enormemente più piccolo rispetto a Regione e Comune possa detenere una quota del 33% della nuova società così come gli altri due Enti. Non sono contrario a partecipare attivamente a questa operazione ma la stessa quota percentuale di Regione e Comune non è per noi sostenibile». E conclude: «Eventuali risorse che potremmo destinare all’acquisto dei terreni devono essere, almeno in parte, girate sul bilancio ordinario per cercare di mitigare i tagli sui servizi che la situazione economica ed il patto di stabilità ci costringono a fare».

Dichiarazioni che non sono affatto piaciute al Pirellone
. Anche perché, come ricordano in Regione, erano stati proprio Comune e Provincia a chiedere di partecipare pariteticamente alla costituzione della società. E mentre la Regione ha portato subito in giunta la delibera di costituzione (dovrà passare il vaglio del Consiglio regionale), la Provincia non ha ancora deliberato. Anzi, lo stesso Podestà ha spiegato che prima del documento definitivo che stabilirà le quote di partecipazione, ci sarà una delibera intermedia che autorizza il presidente della Provincia a occuparsi della costituzione della società veicolo.

Da parte il sua, il Comune ha deliberato. Ma con una formula
che lascia una grande libertà di movimento. Nel documento approvato dalla giunta, infatti, di dà l’avvio alle procedure per valutare la fattibilità tecnico-economica della adesione o costituzione della società interamente pubblica promossa dalla Regione Lombardia. Per il Comune, l’alternativa adesione o costituzione, lascia aperta la porta per superare i vincoli imposti dal patto di stabilità. Ma per i maligni, indica la stessa posizione in cui si trova adesso la Provincia. Anche se le casse del Comune sono più capienti di quelli di Palazzo Isimbardi, la cifra da tirar fuori è molto impegnativa. L’«adesione», a differenza della «costituzione» permetterebbe di partecipare alla società con una quota minore al 33 per cento. Resta sullo sfondo il vero problema. Il Bie ha richiamato i soci di Expo a chiudere la questione dell’acquisto dei terreni entro autunno. Ogni inciampo, rischia di creare ulteriori ritardi.

Maurizio Giannattasio
10 giugno 2010

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 1 Giu 2010 - 10:44
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