.: Discussione: La Regione: newco aperta a Comune e Provincia - Nasce la società per i terreni Expo

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 28 Maggio 2010 - 14:56
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Da milano.corriere.it:

il sindaco e Formigoni hanno rassicurato la Commissione del Senato su cantieri e fondi

Expo, la Moratti convoca i soci
per risolvere il nodo dei terreni


«Bisogna accelerare sull’acquisto». Servono altri 70 milioni per rispettare i tempi del metrò 5


MILANO - Moratti e Formigoni rassicurano la commissione Lavori Pubblici del Senato: i lavori per Expo proseguono regolarmente e la manovra non taglierà i finanziamenti previsti. E mentre Formigoni annuncia una nuova edizione degli Stati Generali, entro settembre, la Moratti convoca i soci per accelerare sulla questione delle aree, lunedì prossimo: nella stessa giornata, poi, è in programma anche una cena con i vertici della maggioranza. È stato il Bureau International des Expositions, infatti, a chiedere che si stringano i tempi sulla disponibilità dei terreni del sito: il cronoprogramma della newco che sta trattando l’acquisto, si era dato come obiettivo di chiudere per fine anno. Il Bie chiede invece una garanzia già in ottobre. Rispondendo alla commissione, la Moratti ha minimizzato il problema: «C’è un divario di pochi mesi che riusciremo a colmare », ha spiegato annunciando appunto il vertice di lunedì. Questa mattina invece, si dovrebbe chiudere definitivamente la trattativa con il Consorzio che realizzerà la linea 5: al consorzio è stato chiesto di aggiungere due talpe scavatrici, alle due già previste dall’accordo iniziale, perché questo è l’unico modo per portare a termine i lavori prima dell’apertura di Expo.

L’intera operazione comporterà, a quanto si apprende,
un costo aggiuntivo di più di 70 milioni di euro: inoltre, il consorzio, che può già contare su una concessione di 27 anni, avrà anche la garanzia dell’assegnazione dei lavori del secondo lotto. Trovata la quadra fra i tecnici del Comune e i rappresentanti del Consorzio, questa mattina la proposta verrà illustrata all’assessore al Bilancio Giacomo Beretta e al direttore generale Giuseppe Sala, che a loro volta dovranno valutare con il sindaco il da farsi. L’alternativa, come detto, sarebbe di lasciar lavorare soltanto due talpe, con la certezza però che quando Expo aprirà i battenti saranno utilizzabili soltanto una parte delle fermate della linea 5.

Sulle aree, invece, continuano gli incontri fra i rappresentanti delle istituzioni
che parteciperanno alla Newco (Comune, Provincia e Regione) e i vertici di Fondazione Fiera. Due i problemi sul tappeto: anzitutto, la questione economica, nel senso che la Fondazione ha messo nei suoi libri contabili il valore delle aree calcolato all’indomani dell’accordo di programma per Expo e quindi con la previsione della edificabilità. Le istituzioni pubbliche, invece, cercano di tenere più basso il costo complessivo, considerando che a tutt’oggi la destinazione dei terreni è agricola.

Seconda questione è quella della bonifica che sarà necessaria
e che non è ancora chiaro da chi sarà pagata. Ma i tempi stringono: il Bie ha infatti chiesto che la disponibilità delle aree sia garantita entro ottobre e non, come nelle previsioni della società, a fine anno. Torniamo all’audizione di ieri al Senato. Il sindaco-commissario si è soffermata sullo stato di avanzamento dei lavori e sui finanziamenti relativi alle nuove metropolitane, M4 e M5 e sui prolungamenti delle linee M1, M2 e M3 conquistando consensi in aula. Il complesso sistema infrastrutturale «costituirà la nuova spina dorsale della mobilità regionale, contribuendo a potenziarne i collegamenti».

Formigoni, dopo il suo intervento, ha annunciato la seconda edizione degli Stati Generali
ribadendo che «l'Expo può riuscire davvero solo se diventa un grande evento di popolo. Questa dimensione di coinvolgimento e partecipazione popolare è un pilastro su cui fondare la realizzazione dell'esposizione».Restano i dubbi dell’opposizione. I senatori Marilena Adamo e Luigi Vimercati (Pd) insistono: «Le risposte che abbiamo ricevuto non dissipano le nostre preoccupazioni visto che i ritardi accumulati ad oggi allungano di 1 o 2 anni il cronoprogramma previsto precedentemente. Continueremo a monitorare».

Elisabetta Soglio

28 maggio 2010


In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 26 Maggio 2010 - 12:23
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