Come Carlo Mantalbetti mi aveva preannunciato qualche giorno fa, mi e' arrivata oggi la conferma dell'invito a partecipare, la sera di martedì prossimo 15 giugno al forum promosso dal COORDINAMENTO COMITATI MILANESI sul MANIFESTO PER MILANO:  PROPOSTE PER IL FUTURO DELLA CITTÀ, che si terrà al teatro Puccini.

Ovviamente rilancerò la proposta di estendere la discussione oltre l'occasione di incontro de visu e proseguirla anche online, magari predisponendo un ambiente specifico che si affianchi a partecipaMi con discussioni più finalizzate. Temo che non ci sarà tempo per riferire ed entrare nel merito di tutto quel che è emerso da questo dibattito, ma ciò che vorrei riuscire a ottenere è creare una osmosi più stabile tra il dibattito che avviene qui, tra cittadini comuni, ma attenti, curiosi e generosi nel dedicare un po' di tempo a riflettere e discutere insieme, e gli altri ambiti di discussione, e possibilmente di decisione,  che ci sono in città.

Qui su partecipaMi (che è venuto dopo 10 anni di esperienze, successi e fallimenti,  della Rete Civica) abbiamo raccolto qualche politico che (per riprendere l'efficace battuta di Nicola Meniconi) sopporta e supporta questo dibattito. Ma è ancora poco e solo un inizio. Lo ha scritto molto efficacemente Alberto Marzi

<<quando mi sono iscritto a questo forum avevo la segreta speranza che si potesse, in qualche modo, arrivare a far sentire la nostra voce, la voce dei cittadini, fino alle "stanze dei bottoni" e che qualcuno di coloro che abbiamo delegato a prendere decisioni per nostro conto, si degnasse di farci almeno sapere se aveva avuto conoscenza delle nostre opinioni, magari anche soltanto per risponderci che non capiamo nulla......Mi pare che questa speranza non si sia affatto avverata, se non in qualche sporadico e limitato caso. Mi auguro che, insistendo, si arrivi a risultati più concreti... >>

Spero che  il mio intervento iniziale, arricchito dai vostri contributi, rimbalzato nella serata al Puccini (spero di riuscire ad essere efficace, e so già che per farlo dovrò decidere di tagliare tante cose che vorrei dire) riescano a rendere meno sporadico l'impatto sulla vita reale delle discussioni online. Capisco le ragioni di realistico pessimismo che molti avanzano ( le hanno illustrate bene Lucio Chiappetti e Paolo Ramella nei loro commenti ) ma mi ostino, con (femminile?) "buon senso e fattiva operosità" (non a caso parole che ho trovato nel post di Cecilia Bonatti ) a perseverare, insieme a tutti noi (cioè lo staff di RCM e partecipaMi) e a voi perchè sono convinta che la democrazia, e ancor di più la democrazia partecipata, è faticosa ma necessaria per governare società complesse, a meno che non si accetti in alternativa una qualche forma di governo autoritario.

E la democrazia partecipata non può fare a meno, nel XXI secolo, di un uso appropriato di tecnologie di rete appropriate: come  il coltello per affettare il pane è diverso da quello per la carne, così su Facebook (come ha ricordato Gabriella Zonno nel suo post) si portano avanti interazioni sociali in modo diverso che su partecipaMi (che comunque è già vecchio e  infatti per SicurezzaStradale abbiamo usato un software diverso). Il mio e nostro impegno, come quello di numerosi altri colleghi universitari in altri settori, è mettere il nostro sapere a frutto per la comunità in cui viviamo: anzi la cosa affascinante è trarre dalle esperienze concrete stimoli per migliorare, e occasioni di crescita per i nostri studenti (per questo ritengo che l'informatica sia una disciplina scientifica con una base empirica proprio come la fisica). E non è detto che il nostro Paese sia condannato a comprare o copiare tecnologia e know-how: qualche volta possiamo anche esportarla e noi vogliamo provarci (come Francesca Schiavone ci ha provato e ha vinto al Roland Garros)!

un saluto a tutti e un grazie di cuore per  vostri commenti

-- fiorella