.: Discussione: A proposito del Manifesto per Milano: coraggio, orgoglio...e pregiudizio?

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Gabriella Zonno

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Inserito da Gabriella Zonno il 19 Maggio 2010 - 06:35
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Prima di ritornare sul focus della discussione vorrei esprimere il mio modesto parere sulla possbilità che da la rete di attivare le  idee concrete. La mia esperienza parte da facebook su cui mi sono iscritta grazie a due compagni di univeristà che non sentivo da anni. Ritrovati grazie alla rete da lì è iniziata quella che io chiamo una sfida, perchè lo ammetto diffidavo molto di facebook (soprattutto dopo che avevo letto gli articoli ad esso dedicati del sole 24ore). Detto ciò comunque ho voluto provare e così mi sono accorta che come tutti gli strumenti di comunicazione telematica FB offre due modi di agire: ci si va per gioco (mi riferisco ai giochi social tipo farmville etc. etc.) o si cerca di costruire qualcosa di fattivo. Poi: si può scegliere di accettare chiunque chieda l'amicizia oppure si possono selezionare i contatti. Ecco al di là del bene e del male comunque dal momento che ho capito che FB non propone solo stupidaggini ma anche la possibilità di conoscere persone, scambiare idee, costruire iniziative allora e solo allora ho deciso che tutto si può dire di FB ma il quid è: se cerchi stupidaggini troverai stupidaggini. Cosa significa ?  Significa che in realtà sono state fatte delle iniziative grazie a FB di cui si parla pochissimo. Parlo ad esempio delle richieste di aiuto mandate in rete dopo il terremoto dell'Abruzzo; parlo del movimento delle donne a difesa dell'immagine televisiva in televisione in Rai; parlo del movimento del popolo viola che praticamente è nato su FB.
Sappiate che anche su FB si è aperto un dibattito tempo fa sulla realtà utilità di FB. C'era chi era ancora legato ai vecchi paradigmi reale - virtuale e chi era favorevole. La mia opinione al riguardo è che pensare a FB come a un luogo prettamente virtuale è sbagliato anche se è altrettanto errato pensare che FB sia esattamente la realtà. FB cioè sta a metà tra realtà e virtuale.
Tutto bene quindi ? Purtroppo no. Ovvero: noi italiani siamo all'età della pietra su cosa voglia dire partecipare alla vita politica e democratica del nostro Paese usando la rete. Non c'è credo bisogno di dilungarsi su ciò. Le critiche e la diffidenza che traspare dai messaggi postati lo dimostra. Io aggiungerei che dall'altra parte, cioè gli interlocutori politici sono molto più indietro in termini socio- politici rispetto ai noi semplici cittadini. Ovviamente questa non è una critica ma un invito a partecipare e a mettersi in gioco. Il confronto infatti deve essere biunivoco, per essere concretamente democratico.
In risposta al messaggio di Roberto Previtera inserito il 18 Maggio 2010 - 08:22
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