Su La Repubblica Milano di oggi è stato pubblicato questo articolo che descrive anche la situazione di cui al precedente post (vedi sottolineato)
Lo riporto qui di seguito, per conoscenza.

I nidi accreditati
bocciati dai genitori
Le accuse dell’associazione Nidonline: più bimbi affidati a ogni maestra, rette care e poca informazione alle famiglie
di Zita Dazzi

Qualità del servizio peggiorata e scarsa trasparenza. A un anno dall'inizio dell'accreditamento dei nidi comunali i genitori di 1500 bambini bocciano la sperimentazione voluta dall'assessore all'Educazione Mariolina Moioli. Ieri mattina in un incontro cittadino aperto alla stampa i rappresentanti dell'associazione Nidonline hanno presentato un elenco di lamentele nei confronti dell'amministrazione, che con l'accreditamento delle cooperative private nel settore dell'infanzia ha cercato di trovare una soluzione a vecchi problemi come quello della lista d'attesa. "Il rapporto fra educatrici e bambini è calato: prima avevamo una maestra ogni 6 alunni, come è nei nidi a gestione diretta del Comune, adesso una ogni otto. Ma la retta di iscrizione resta uguale a prima, cioè 465 euro al mese per la fascia più alta". Le famiglie protestano anche per la mancanza di informazioni e di rappresentanti nei consigli di scuola e nei poli territoriali.

Protestano anche i genitori di 14 micronidi comunali - per bambini sotto i due anni - che il Comune chiude per trasformarli in "sezioni primavera" (sperimentali) o nidi, ridimensionando il numero di educatrici. Secondo i genitori "questa scelta, presa senza consultare l'utenza, danneggia i bambini, sballottati e privati delle loro maestre, e cancella un progetto pedagogico consolidato negli anni". In tutte le scuole coinvolte (via Benedetto Marcello, via Reni, via Ungheria, via Dei Guarnieri, via Bocconi, via Dei Bognetti, via Fleming, via S. Giusto, via Salici, via D'Annunzio, via S. Orsola, via Pastrengo 6 e 10, via Crollalanza, via Cesalpino, via Russo) sono partite raccolte di firme.