.: Discussione: Palazzo Marino: nasce la nuova Commissione Arredo e Decoro Urbano

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 7 Lug 2010 - 10:30
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Da milano.corriere.it:

Commissione per il Decoro. Il Maestro, accusato di «conflitto d’interessi», si dimette

Comune, lo strappo di Pomodoro: «Lasciato solo, me ne vado»

Lite con la Tremonti sulla scultura di Fiume per piazza Piemonte e la cancellata dell’Auditorium


MILANO - È stata sufficiente una riunione. La prima. Per far saltare l’«armonia» tra i saggi che hanno il compito di dettare le linee del bello alla città. Uno scontro durissimo. Che ha già fatto la prima vittima. Lo scultore Arnaldo Pomodoro ha dato le dimissioni dalla Commissione Arredo e Decoro urbano presieduta dal filosofo Stefano Zecchi dopo una polemica velenosa con Angiola Tremonti, pittrice, scultrice, nonché sorella del ministro del Tesoro, Giulio Tremonti. «Vi comunico che è mia intenzione lasciare l’incarico - scrive il maestro Pomodoro al presidente Zecchi - Il motivo maggiore e decisivo - mentre i miei impegni di lavoro mi assorbono quasi completamente - è che mi sento troppo coinvolto, essendo io stesso scultore, nella scelta e nella valutazione delle opere d’arte da collocare nella città».

Una lettera piena di garbo che risponde a un’altra comunicazione. Quella fatta dalla Tremonti a proposito dell’ordine del giorno della Commissione. Che doveva esaminare tre punti: la pedonalizzazione del tratto che va da piazza Castello a via Luca Beltrami a piazza Cairoli. E fin qui tutto bene. Secondo punto: la collocazione della statua delle Tre Grazie di Salvatore Fiume in piazza Piemonte. C’è chi è favorevole come la stessa Tremonti (va bene in qualsiasi luogo della città) e chi è contrario come Pomodoro. E già si avverte qualche scricchiolio. Terzo e ultimo punto: la riqualificazione dell’ingresso dell’Auditorium Verdi di Largo Mahler. È prevista una copertura per valorizzare l’ingresso e una cancellata a forma di semiluna realizzata dallo stesso Arnaldo Pomodoro. Apriti cielo: «Credo che questa volta, visto i momenti di crisi - scrive la Tremonti - il maestro Arnaldo Pomodoro si potrebbe fare da parte. In primo luogo, credo che ci sia un evidente conflitto di interessi e credo che in questo caso, in questa commissione, dovrebbe farsi da parte. Il maestro non me ne voglia». Non finisce qui. La Tremonti aggiunge una chiosa: «Credo che in un momento di crisi economica e spesso di creatività, sarebbe bene indire un concorso di idee aperto a tutti con un tetto di spesa limitato e prestabilito. Largo ai nuovi talenti e a nuovi artisti, se proprio si volesse realizzare un’opera d’arte».

Quanto basta al maestro Pomodoro
per prendere carta e penna e rassegnare le dimissioni dalla Commissione. E ieri, i membri della Commissione hanno chiesto a Pomodoro di tornare sui suoi passi. «Da un lato mi dispiace - attacca l’assessore all’Arredo Urbano, Maurizio Cadeo - anche se tante intelligenze messe insieme possono scatenare qualche piccolo conflitto. Certo, non avrei mai pensato un atto così eclatante alla prima seduta. Spero che si superino tutti i contrasti perché condividiamo lo stesso obbiettivo: dare risposte alle richieste della gente. Piuttosto che dividerci, sarebbe meglio lavorare tutti insieme per lo stesso obbiettivo».

Maurizio Giannattasio

07 luglio 2010


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In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 30 Apr 2010 - 21:01
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