.: Discussione: Renzo Piano, Abbado e gli alberi: sospeso il progetto per l'Expo 2015, i cittadini si mobilitano!

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 27 Apr 2010 - 10:23
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Il Comune di Milano dice no a Piano: si preferisce il cemento agli alberi

Sotto gli archi della Scala il sindaco ha espresso la sua contrarietà alla piantumazione di 200 alberi in quell'asse che va da Duomo a Cordusio. Il progetto era stato lanciato come proposta e idea dal Direttore Abbado, mentre il progettista reale che aveva disegnato la fattibilità esecutiva del medesimo è stato l'architetto Renzo Piano. Il progetto e la proposta aveva acquisito interesse da parte della società civile, gli associazionismi ambientalisti, gli enti e alcuni imprenditori, tanto che il direttore generale Coca Cola Italia ha detto di disporre finanziamenti per la sua realizzazione. Il sindaco aveva qualche settimana fa fatto un sopralluogo con il progettista e aveva espresso favore all'idea: tanto da dare le prime date e stime temporali per la sua ultimazione, si parlava di 2013. Ora tutto è bloccato per questioni di soldi e finanziamenti. Letizia Brichetto dice che a fronte dell'ultima lettera ricevuta da Renzo Piano aveva convocato il suo staff urgentemente che si è trovato a dover dare diniego alla proposta. Secondo il sindaco 2 milioni di euro sono troppi per portare 200 alberi in centro. L'assessore all'Arredo Urbano Cadeo ha addirittura rincarato la dose nella sua opposizione: parla con termini molto discutibili di preferire di portare alberi in periferia alla "sciura Brambilla" (sic!) piuttosto che investire un'elevata cifra per la realizzazione del progetto in centro. Un ottimo senso di politica urbanistica quello espresso dall'assessore, che denota come vi sia contraddizione in politiche finora avviate per assicurare appalti per nuove costruzioni e cementificatori, soprattutto in quelle periferie a cui ora sembra rivolgersi Cadeo. Ed è proprio su questo punto che denoto come scoppia la contraddizione insanabile di questa giunta. I soldi per appaltare lavori di intervento edilizio alle solite imprenditorie edificatrici ci sono sempre stati: Montecity Rogoredo, in cui si palesa il giallo delle bonifiche, fatture truccate e enti finiti sotto sequestro, ex Scalo di Porta Vittoria, il cui terreno e ritornato sotto l'egida del vecchio proprietario, soggetto a denuncia per bancarotta fraudolenta, Isola Garibaldi dove è chiara l'intenzione di demolizione della vita sociale e culturale di un intero quartiere. Ma aggiungerei anche i progetti di edificazione futuristi previsti per Amendola Fiera, oppure per Rubattino, e, infine, i progetti rimasti sulla carta per Porto di Mare dove trasferire la Città della Giustizia. I soldi, dunque, ci sono nelle casse del Comune, ma vengono devoluti prioritariamente per avviare gare d'applato con capitolati di differente portata a imprese che non riescono, per insolvibilità dei debiti o per questioni amministrative interne di dubbia legittimità, a completare lavori di edificazione di alta portata. Il diniego da "amministrazione di condominio" del sindaco e del suo "staff" non è piaciuto a esponenti consiglieri della stessa maggioranza, la lega per esempio, aprendo nuovamente uno scontro e una divisione su linee politiche, ormai caratterizzante una Giunta in palesa difficoltà e sotto fuochi incrociati e amici. Non comprendo, quindi, che cosa significhi adottare questo rigorismo per un progetto di estensione del verde in centro città, come in tante altre città europee, che non è in alternativa, come invece asserisce Cadeo, alla realizzazione dell'ampliamento delle aree verdi nelle periferie della città. Forse un appalto per interventi edilizi soddisfano maggiormente certa imprenditoria amica, piuttosto che garantire alla cittadinanza la possibilità di respirare bene, come più volte asserito e auspicato da Abbado in diversi interventi. Una cosa è certa: Abbado non tornerà a suonare alla Scala dato che il progetto ha ricevuto lo stop degli amministratori. Un'altra questione si apre: qual'è l'idea di sviluppo di città previsto da questa maggioranza? Perchè un simile progetto non è stato inserito nel PGT, ancora sottoposto a discussione, interrotto a causa delle inchieste che sono state avviate in riferimento ai progetti deliberati dalla Commisione Edilizia, fino a poco tempo fa diretta da un consigliere accusato e condannato per concussione, Milko Pennisi. Le affermazioni dell'esponente di Assoedilizia palesano quanto tale politica sia ormai totalmente supina dalle geometrie degli interessi edificatori e di intervento cementificatore. Interessi privati si intende, magari corporativi e consociativi, a discapito di una città che è sempre meno europea e che soffre di una miopia assoluta e assurda, intollerabile, di una classe amministratrice incapace di disegnare uno sviluppo armonico, moderno e sostenibile della metropoli.

Alessandro Rizzo Capogruppo La Sinistra - Uniti con Dario Fo Consiglio di Zona 4 Milano
In risposta al messaggio di Stefano Grisa inserito il 22 Apr 2010 - 11:56
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