.: Discussione: Terreni e grandi opere, i rebus dell'Expo - Expo, basta con le incertezze: lo Stato dica se ci crede davvero

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Oliverio Gentile

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Oliverio Gentile il 15 Apr 2010 - 17:02
Leggi la risposta a questo messaggio accedi per inviare commenti
Da milano.corriere.it:

Mercoledì la visita di Andrea, figlio della regina Elisabetta. Il governo studia il dossier

Svolta sul futuro di Expo 2015
Stanca: «Via all’acquisto dei terreni»


L'ad: «Deciderà il cda». Un'operazione da 200milioni di euro. «Per tagliare i costi usare i servizi di Fiera»

MILANO - Stanca insiste: «Sarebbe meglio acquistare i terreni su cui si svolgerà Expo 2015». L’amministratore delegato non ha mai nascosto la sua preferenza a proposito della gestione delle aree attualmente ancora di proprietà della famiglia Cabassi e della Fondazione Fiera. «Sono stato io — ha continuato Stanca — a proporre l'acquisto al consiglio di amministrazione perché su quei terreni abbiamo investimenti per un miliardo di euro, ma la parola finale spetta comunque ai soci, e quindi a Regione, Provincia, Comune, ministero dell' Economia e Camera di Commercio». A questo proposito, le idee non sono ancora del tutto chiare anche perché il problema, ovviamente, resta quello dei 200 milioni di euro che comunque dovranno essere pagati per l’operazione. I contatti si stanno intensificando, anche perché entro il prossimo 26 aprile dovrà essere tutto pronto: quel giorno, con una grande kermesse a metà tra il convegno e il talk-show che si svolgerà al teatro Strehler (esiste anche una rosa di conduttori dell’evento: da Antonella Clerici, che piacerebbe molto al sindaco Moratti, a Enrico Mentana o Bruno Vespa), verrà presentato il dossier di registrazione da spedire al Bureau International des Expositions entro il 30 aprile.

Oltre al tema dei terreni, c’è quello dei bilanci
soprattutto per quanto riguarda i costi gestionali che devono essere sostenuti da qui al 2015 e che, in questi anni, rappresenteranno un «fisiologico passivo», come lo definisce sempre Stanca, dal momento che gli introiti verranno garantiti per lo più dalla vendita di biglietti, spazi espositivi e diritti tivù. Il ministero del Tesoro ha già fatto sapere che lo Stato non verserà un euro in più, anche perché nel frattempo sono stati stanziati 4 milioni di euro per le due nuove linee metropolitane «e Milano non ha mai avuto un contributo così consistente», aveva fatto a suo tempo osservare il sottosegretario Luigi Casero. Si stanno quindi studiando soluzioni alternative: una potrebbe essere quella di ridurre i costi affidandosi almeno in parte alla Fiera spa che può garantire i servizi che già ora assicura all’interno della propria mission.

Ieri, intanto, il progetto di Expo
ha conquistato il duca di York, Andrea, figlio della regina Elisabetta, che si è fermato mezz’ora oltre il tempo previsto dal protocollo: lo stesso Stanca, al termine dell’incontro a Palazzo Reale, si è detto «molto soddisfatto dell’interessamento del duca che è rimasto particolarmente colpito dall’idea di grande rete espositiva che differenzia l'Expo di Milano da tutte le edizioni precedenti, e ha apprezzato la grande attenzione che abbiamo riservato all’ambiente, al verde e all’acqua».

Elisabetta Soglio
15 aprile 2010

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 14 Apr 2010 - 21:46
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]