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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 8 Apr 2010 - 14:21
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Da milano.corriere.it:

il leghista fontana (varese): Vogliamo dare una spallata tutti insieme all'assistenzialismo

A Milano la protesta dei sindaci lombardi
«Moratti assente ma d'accordo con noi»
(guarda il VIDEO)

Cinquecento amministratori in piazza San Babila e poi in prefettura per la restituzione delle fasce tricolori


MILANO - È il giorno della protesta dei sindaci lombardi: cinquecento tra primi cittadini e assessori si sono radunati in piazza San Babila a Milano, tutti con la fascia tricolore, contro i vincoli del patto di stabilità e i tagli ai trasferimenti agli enti locali e per chiedere la piena restituzione del gettito Ici dopo l'abolizione della tassa sulla prima casa. L'iniziativa è stata organizzata da Anci Lombardia: il presidente, il leghista Attilio Fontana sindaco di Varese, ha poi guidato i rappresentanti del territorio fino alla vicina prefettura per la restituzione simbolica della fascia tricolore. «Questa è una protesta di un territorio che inizia a soffrire ed è in grave disagio - ha affermato Fontana - e vuole dimostrare al centro che così non si va avanti. Vogliamo dare una spallata tutti insieme all'assistenzialismo, ai soldi dati a pioggia a chi sbaglia e alle penalità per chi invece, come noi, abbiamo sempre rispettato gli impegni del governo. Noi lombardi siamo sempre stati la parte più propositiva del Paese, e questa manifestazione vuole essere uno stimolo per governo». In piazza San Babila c'erano amministratori di tutti i colori politici: oltre alla Lega, anche del Pd (i sindaci di Sesto San Giovanni Giorgio Oldrini, di Lecco Virginio Brivio e di Lodi Lorenzo Guerini) e del Pdl (i sindaci di Bergamo Franco Tentorio e di Monza Marco Mariani). Il corteo era aperto dallo striscione «I sindaci lombardi vogliono garantire opere pubbliche e servizi».

«GRANDE RISULTATO» - «Oggi abbiamo ottenuto un grande risultato, c'è stata una grandissima partecipazione e per la prima volta una parte del territorio della Lombardia si è mobilitato - ha detto Fontana -. Ora chi sta nelle stanze dove si prendono le decisioni non potrà non tenerne conto. La prima risposta che ci aspettiamo è un allentamento del patto per i Comuni virtuosi e un irrigidimento per quelle istituzioni che in questi anni invece non lo hanno rispettato. Ci aspettiamo anche una regionalizzazione del patto di stabilità e una rivisitazione dei trasferimenti dallo Stato: non accetteremo più i milioni a pioggia dati a chi va in default, perché i tagli non possono continuare ad essere fatti in modo uguale». Per Fontana, la restituzione del gettito Ici sulla prima casa non ancora trasferito ai Comuni dovrà invece essere un passaggio scontato.

La marcia dei sindaci a Milano


La marcia dei sindaci a Milano   La marcia dei sindaci a Milano   La marcia dei sindaci a Milano   La marcia dei sindaci a Milano   La marcia dei sindaci a Milano   La marcia dei sindaci a Milano   La marcia dei sindaci a Milano

ASSENTE LA MORATTI
- Letizia Moratti, come annunciato due giorni fa, non ha partecipato alla manifestazione ma ha dimostrato di condividere l'iniziativa, pur contestandone il metodo, attivandosi però per avviare un tavolo di confronto con il ministero dell'Economia. L'ha sottolineato Fontana, che pure nei giorni scorsi non aveva nascosto la sua amarezza per il dietrofront del primo cittadino di Milano. «Ho sentito per telefono il sindaco Moratti - ha spiegato - e mi ha detto che c'è stato un contatto con il ministero di Tremonti per iniziare a discutere dei nostri problemi. Sarà un incontro esclusivamente di Anci Lombardia perché gli amministratori lombardi sono la parte più propositiva del Paese». Raggiante per il successo della manifestazione, il sindaco di Varese ha preferito smorzare le polemiche: «Mi spiace che il sindaco non sia sceso in piazza perché credo che sarebbe stata felice nel vedere tanti suoi colleghi che marciano insieme nella sua città». In molti però, in particolare dal centrosinistra, hanno contestato la scelta del sindaco di Milano di non aderire a un'iniziativa che aveva contribuito ad organizzare. «La presenza di tanti sindaci di diverso orientamento politico dimostra che sono in primo luogo espressione e rappresentanti di un territorio - ha detto Oldrini -. Chi non c'è ha voluto dimostrare solo la propria appartenenza politica. Ben vengano tutti i tavoli con il governo, purché non si continui a prenderci in giro».

MORATTI: HO LAVORATO COI SINDACI - Nessun rimpianto per la decisione di non partecipare, ha risposto la Moratti: «Ho lavorato con i sindaci che ho sempre tenuto informati restando in contatto con il presidente Fontana. E il prefetto ha comunicato che ci sarà un incontro con il ministero dell'Economia nella figura del sottosegretario Vegas». Il sindaco ha ribadito la sua personale condivisione al grido di allarme dei sindaci, ricordando che i vincoli del patto di stabilità espongono molti comuni al rischio di mettere a repentaglio le politiche sociali e, in una regione inquinata come la Lombardia, gli interventi a favore dell'ambiente. Ma ha respinto con forza le polemiche di chi, come il capogruppo a Milano del Pdl Giulio Gallera, ha ricordato che la diplomazia si rivela inutile in assenza di una mobilitazione così partecipata. «Difficile dire queste cose - ha tagliato corto il sindaco - quando ci possono essere aspetti che non si conoscono appieno: noi abbiamo lavorato e l'incontro con il governo l'abbiamo ottenuto».

PREFETTO: «GOVERNO ATTENTO» - Una delegazione di sindaci ha poi simbolicamente consegnato la fascia tricolore al prefetto Gian Valerio Lombardi. Questi li ha accolti e ascoltati promettendo di riferire «i disagi» e dicendo che «il governo ha fatto sapere di prestare attenzione a questi problemi e conta di risolverli in fretta» già nelle prossime attuazioni del federalismo. Dunque escono soddisfatti dal palazzo del governo milanese i 400 amministratori, anche perché lo stesso prefetto ha riferito di una telefonata arrivata dal ministro Tremonti e Letta nella quale sarebbe stata chiarita l'intenzione dell'esecutivo di affrontare la questione. «Il messaggio è arrivato molto forte - ha detto Fontana -. Per la prima volta una parte del territorio si è messa insieme e non si potrà non tenerne conto nelle stanze dove si prendono le decisioni». «Tremonti e Letta hanno garantito un incontro ma anche un intervento efficace - ha aggiunto Giulio Gallera, vicepresidente Anci Lombardia e capogruppo Pdl in Consiglio comunale -. Riteniamo che il nostro governo debba avere il merito tra i propri principi fondamentali e applicarlo anche nei confronti dei Comuni».

CHIAMPARINO: LA MORATTI SBAGLIA - La manifestazione ha incassato il sostegno di Sergio Chiamparino, sindaco pd di Torino e presidente dell'Anci nazionale, che attacca la Moratti: «Sostengo pienamente questa manifestazione. La Moratti ha sbagliato, io avrei partecipato» ha detto ad Affaritaliani.it. «Credo che a questo punto il governo debba convocare i Comuni senza ulteriori dilazioni per discutere del cambiamento del patto di stabilità interno e dell'avvio, che sta andando molto a rilento, del federalismo fiscale - ha aggiunto -. Se questo non dovesse avvenire in tempi ragionevoli e ravvicinati la mobilitazione si trasferirà in tutta Italia e anche davanti a Palazzo Chigi. Nessuno chiede di abolire il Patto di stabilità - sottolinea il sindaco di Torino - ma di allentarlo». Alle proposte dei sindaci si è unito il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli: «Il patto di stabilità è uno strumento necessario ma che non condivido per la sua rigidità. È evidente che l'unica strada è il federalismo fiscale».

Redazione online
08 aprile 2010

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In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 6 Apr 2010 - 21:47
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