.: Discussione: Regionali 2010 - il voto: un milanese su tre vota Pdl. Il Pd al 26% - Il voto Zona per Zona

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 2 Apr 2010 - 15:59
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Da milano.corriere.it:

La lettera sulle difficoltà di Milano apre i giochi sul voto a Palazzo Marino

Bossi: Il Comune? Decideremo insieme
Il Pd: una cartolina d’addio al sindaco


I consiglieri Pdl: basta con il fuoco amico. La Lega: recuperare terreno


MILANO - Far quadrato intorno a Milano, intorno alla Moratti e alla sua giunta. La lettera degli otto consiglieri regionali, tutti del Pdl, è «fuoco amico che non paga», dicono in coro da Palazzo Marino. Intanto però la Lega non dà tregua e l’opposizione parla apertamente di «avviso di sfratto» inviato al sindaco. I più arrabbiati a Palazzo Marino sono gli ex di Alleanza Nazionale. L’eurodeputato e vicecapogruppo del Pdl in Consiglio Carlo Fidanza è tra i più delusi: «Un conto è spronare a lavorare insieme per fare meglio, un altro è gettare discredito su un'amministrazione che ha fatto molto per Milano, e che forse deve comunicarlo meglio». La lettera degli otto contro Letizia Moratti (ieri il sindaco era a San Marino)? «Un messaggio ingiusto, improprio, inopportuno e controproducente », gli fa eco un altro ex An, Marco Osnato, vicecoordinatore cittadino. Di più. Secondo Osnato, la lettera aperta dei neoeletti regionali è un «autogol, un favore alla Lega », proprio nel momento in cui il Carroccio rivendica la poltrona più alta di Palazzo Marino.

L’assessore alla Salute, altro ex An, Giampaolo Landi di Chiavenna, risponde ai «contestatori » con la stessa moneta: una lettera aperta «ai colleghi » delle Regione per dire che «se la città fosse veramente scontenta di questa giunta, i voti di tanti cittadini non ci avrebbero premiato dando al Pdl la meravigliosa e netta vittoria del 29 marzo». Invito finale «a non coinvolgere la giunta negli equilibrismi di coalizione del prossimo governo regionale». C’è la Lega che bussa alle porte di Palazzo Marino. Ieri Bossi è tornato sulla sua (auto) candidatura a sindaco: «Ci sono persone che aspettano da anni, io non voglio fare delle guerre per questo. Deciderà comunque il Consiglio federale della Lega», ha detto ieri il Senatùr ospite della trasmissione di Gian Luigi Paragone. Della lite scoppiata in casa pdl è spettatore interessato anche il plenipotenziariomilanese del Carroccio, Matteo Salvini: «Che su Milano ci sia terreno da recuperare è noto a chiunque frequenti mercati, piazze e parrocchie. Ora se ne sono accorti anche nel Pdl: meglio tardi che mai».

E il centrosinistra? Ieri il Pd ha tenuto la sua direzione, con all’ordine del giorno l’analisi del voto e le strategie per il 2011. Il segretario Roberto Cornelli ha lanciato la campagna di primavera: «Gireremo tutte le zone e le periferie per ascoltare la città. Ci saranno i dirigenti del partito, i consiglieri comunali e quelli delle zone. L’obiettivo è ascoltare, ma anche far capire ai cittadini quanto poco sia stato fatto da questa giunta per migliorare la qualità di vita dei quartieri». Il tema vero rimane la scelta del candidato per la corsa dell’anno prossimo: «Ci vogliono le primarie di coalizione in autunno. È la strumento più giusto e fa parte del Dna del nostro partito».

Andrea Senesi
02 aprile 2010

Da milano.corriere.it:

Dopo il voto - Le polemiche

«Un pool con Formigoni e Moratti
per arrivare alle elezioni comunali»


Caso Milano, il coordinatore regionale del Pdl Podestà media. «Ci sono criticità, ma il Pdl ha vinto»

MILANO - Una cabina di regia. Anzi, una «camera di compensazione» dove accanto ai vertici del Pdl ci siano due sedie per Letizia Moratti e Roberto Formigoni. È il tavolo del Pdl per le elezioni comunali del 2011. «Farò sedere intorno a questo tavolo le persone che hanno responsabilità politica prima che si esalti un fatto mediatico che non è completamento vero nei fatti». Guido Podestà, coordinatore regionale del Pdl, cesella e sceglie le parole con una cura straordinaria. Perché la situazione è deflagrante. Con Formigoni e la Moratti l’un contro l’altro armati. Con la Lega che si insinua nella crepa. Con il centrosinistra che sogna la rivincita. Situazione esplosiva che chiama direttamente in causa il premier Silvio Berlusconi.

Podestà cerca di rimettere insieme i cocci. La prima riunione del «Tavolo della Pace» avverrà prima di Pasqua. Con chi c’è e non è partito per le vacanze. Poi a cadenza mensile accompagnerà il Pdl, la Moratti e Formigoni fino alle elezioni del 2011. «È l’avvio della campagna elettorale per Milano, si affronteranno i temi e se sarà necessario anche i problemi. Ma tutto nella massima concordia. Dobbiamo stringere le fila». Guai a parlare di «commissariamento ». «Assolutamente no, è la presa di coscienza che finite le regionali ci proiettiamo su Milano». Con tutto il partito, con tutti i notabili (da Luigi Casero a Ignazio La Russa a Maurizio Lupi) e con le due figure che ricoprono i ruoli istituzionali: la Moratti e Formigoni. Ma sarà Moratti la candidata? «Sarà proprio questo lavoro di approfondimento con la coalizione e gli alleati a dircelo. Resto convinto che il sindaco sarà la Moratti. Se poi, lei stessa o il partito decideranno diversamente, non cambia il buon lavoro svolto in questi anni».

Lavoro di equilibrista quello di Podestà. «Mi sembra che a Milano si sia lavorato bene. Ci possono essere anche delle critiche, ma come sarebbe sbagliato attribuire il successo elettorale al governo cittadino, così sarebbe sbagliato far carico alla Moratti dei risultanti mancanti rispetto alle aspettative dei candidati ». Anzi. Podestà difende il sindaco dagli attacchi dei consiglieri rivoltosi. «Intanto sgomberiamo il campo da due cose. A Milano abbiamo vinto la sfida con il centrosinistra e non c’è stato il sorpasso della Lega. Per le critiche che qualcuno fa su Milano, voglio ricordare che la Moratti ha preso delle iniziative coraggiose come l’Ecopass. Posso capire che ci sia chi è d’accordo e chi no, ma è stata presa una decisione per risolvere un problema reale».

Altro tema di attualità l’Expo. «Capisco che c’è chi si lamenta perché si è perso un anno sui nomi. Però, ragazzi, si è vinto l’Expo. È stato fatto un mezzo miracolo e il merito si deve ascrivere alla Moratti». Altro tema critico. La sicurezza. «È difficile trovarsi di fronte i fatti di viale Jenner e via Padova. Ma si sa che Milano è una città che attira immigrati. Però c’è stato un grande lavoro di contrasto da parte del vicesindaco De Corato e la Moioli ha lavorato sull’integrazione. Non esiste la bacchetta magica come insegnano le banlieue parigine». Conclusione: «Milano è una città complicata. È più a sinistra del resto della Lombardia e la situazione è più difficoltosa come dimostrano anche le mie elezioni quando sono diventato presidente della Provincia. Per cui è giusto porre il problema delle comunali è giusto».

Maurizio Giannattasio
02 aprile 2010

Da milano.corriere.it:

dopo la lettera degli otto consiglieri regionali del Pdl appena rieletti contro il sindaco
Il premier dà la linea sulla Moratti: «Sosteniamola. «Tavolo» Pdl


I vertici del partito si sono presentati da Berlusconi per sottoporgli la delicata situazione. Bossi: non farò guerre

MILANO— Farli sedere intorno a un tavolo. Costruirgli intorno una cabina di regia. Moderare, stemperare, appianare e tutti gli altri sinonimi che si trovano sul Devoto-Oli. Perché l’imperativo categorico del Pdl è quello di sminare la bomba che rischia di esplodere a Milano tra il governatore Roberto Formigoni e il sindaco Letizia Moratti a un anno dalle elezioni comunali. Situazione delicatissima. Con la Lega che pressa e chiede la poltrona del sindaco. Con il centrosinistra che spera in una rivincita. Una resa dei conti che va avanti da anni, che ha infiniti sfondi e scenari: personali, politici, di potere, non ultimo l’Expo, la partita delle partite. Ma che mercoledì ha conosciuto il suo big-bang con la lettera degli otto consiglieri regionali del Pdl appena rieletti contro il sindaco. L’accusa: i milanesi sono scontenti della Moratti e noi abbiamo fatto una grande fatica a essere rieletti.

Milano, caso nazionale. Con i vertici del partito che si sono presentati da Silvio Berlusconi perché la materia è esplosiva. A più tappe il vicepresidente del Consiglio, Maurizio Lupi e il sottosegretario Luigi Casero hanno contattato il premier per sottoporgli il nuovo scenario milanese. Poche le parole di Berlusconi. «Sosteniamo la Moratti». A Milano coordinava, Guido Podestà, segretario lombardo del Pdl. Ecco la sintesi: «Istituiremo un tavolo che ci accompagni fino alle elezioni comunali — attacca Podestà — dove accanto ai vertici del Pdl inviteremo il sindaco Moratti e il presidente Formigoni. È l’anno della campagna elettorale, vogliamo arrivarci al meglio. Studieremo i temi e affronteremo anche i problemi se ci sono. Ma nella massima concordia. Dobbiamo stringere le file».

Nessun commissariamento, assicura Podestà, che solo a sentir la parola gli viene l’orticaria. Quanto una «camera di compensazione» per abbassare la tensione e cercare di arrivare uniti alle comunali. «Tra sei mesi tireremo le somme— attacca il ministro, Ignazio La Russa — ma la mia idea è che il sindaco debba durare 10 anni». Accetteranno i due big? Le posizioni sono agli antipodi. Formigoni ripete ai suoi collaboratori che difficilmente il Pdl potrà ottenere un buon risultato con la Moratti candidata sindaco e che l’insofferenza verso il sindaco cresce anche nel partito. Dall’altra, gli uomini della Moratti, velenosamente, ricordano che il Formigoni quater finirà ad aprile 2015. Un mese prima dell’apertura di Expo. E allora Formigoni non sarà né a Roma né a Milano. Né carne, né pesce. Da qui partono le considerazioni appartenenti al genere fantasy: Formigoni in realtà attacca la Moratti perché accarezza l’idea di candidarsi sindaco al posto suo. Un cambio di Statuto, la possibilità di affidare in mani sicure la Regione e poi di corsa alle elezioni per diventare l’unico che conta a Expo 2015.

Fatto sta, che al di là delle ricostruzioni di amici e nemici, è un tutti contro tutti
. Delicatissimo per il Pdl. Poche dichiarazioni ufficiali. La Moratti non risponde ai rieletti in Regione. Da San Marino, dove è stata chiamata come «madrina» del cambio della guardia per l’insediamento dei nuovi Capitani Reggenti, torna sui risultati elettorali. Risponde alla richiesta del sindaco da parte della Lega, ma ribadisce anche le frasi che hanno mandato in bestia i consiglieri regionali: «Milano si è confermata tra tutte le città italiane che hanno votato quella che ha registrato una percentuale più alta per il Pdl, il 36%. La Lega è al 14% e il Pd al 26%». Poi cerca di smorzare i toni: «Non sono il delfino di Berlusconi. Ci sono tanti delfini e tutti validissimi. Sono solo una persona che vuole lavorare con tutti coloro che hanno voglia di fare grande la città di Milano e il Paese». Anche Umberto Bossi che alcuni giorni fa aveva rivendicato per se la poltrona di Palazzo Marino ha smorzato i toni con una frase abbastanza criptica: «Io sono al servizio di ciò che dice il consiglio federale, che è l’organo superiore della Lega. Ci sono persone che aspettano da anni. Non voglio fare delle guerre per questo».

Maurizio Giannattasio

02 aprile 2010

Da milano.corriere.it:

il candidato sconfitto alle Regionali interviene nella polemica interna al centrodestra

Penati: «Brichetto pessimo sindaco,
la tengono solo per i soldi dei Moratti»


L'affondo: «Promotrice di una politica con la puzza sotto al naso e fallimentare, per questo i suoi sono allarmati»


MILANO
- Letizia Brichetto «un pessimo sindaco» per Milano. Il suo stesso partito l'avrebbe già scaricata se non fosse per la sua «dote di famiglia», ovvero per i soldi dei petrolieri Moratti. Parole pesanti quelle di Filippo Penati, capo segreteria politica del Pd nazionale e candidato sconfitto alla regionali lombarde del centrosinistra, che interviene con una nota nella polemica in corso nel centrodestra e in generale nel dibattito in corso sul futuro di Milano in vista delle prossime elezioni comunali. «È ormai chiaro a tutti che Letizia Brichetto si è rivelata, in questi 4 anni, un pessimo sindaco della città, promotrice di una politica con la puzza sotto al naso e fallimentare sul piano amministrativo. Per questo nel centrodestra sono allarmati: hanno fondati sospetti che con lei il centrodestra possa perdere Milano alle prossime elezioni», scrive Penati. E poi l'affondo: «Se si chiamasse solo Letizia Brichetto l'avrebbero già cambiata. Ma Letizia Brichetto è Moratti, esponente di quel mondo affine a Berlusconi. Di più, a Berlusconi porta la nobiltà industriale che gli manca e i soldi di Gianmarco».

LA CAMPAGNA ELETTORALE - Penati ricorda poi che, nella campagna elettorale del 2006, Gianmarco Moratti dichiaratamente regalò alla moglie 6 milioni di euro: «Questa volta potrebbe investire molte più risorse per pagare la campagna elettorale di Letizia e per coprire di soldi il partito milanese», insinua Penati. E aggiunge: «Lo scontro che si è aperto contro Letizia Moratti tra Lega e pezzi del centrodestra, con Formigoni in testa, porta sullo sfondo gli interessi che ruotano attorno a Expo 2015. E la prima vittima di questa guerra sarà proprio quel Lucio Stanca che io stesso ho sempre ritenuto sbagliato nel ruolo di ad di Expo», conclude l'ex presidente della Provincia di Milano.

«MOVIMENTO CIVICO» - Penati passa quindi all'aspetto propositivo, e torna sull'idea del «progetto civico». «Serve un movimento civico che accenda i riflettori su Milano e che faccia emergere un grande progetto per la città». E ancora: «Serve una grande alleanza civica ispirata a un movimento civico che vada oltre i partiti, che porti al voto gli astensionisti e che raccolga la stragrande maggioranza dei milanesi che non si riconosce più in questa lunga stagione di governo delle destre e che vuole il cambiamento». Infine, sui recenti interventi dei «big» della politica nazionale: «Si eviti ancora una volta il trucco che a fare campagna elettorale siano Berlusconi e Bossi su temi nazionali, lasciando Milano in ombra. Perché il giorno dopo il voto, lo sappiamo, i nomi nazionali spariscono e Milano rimane al palo».

Redazione online
02 aprile 2010
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 30 Mar 2010 - 11:13
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