.: Discussione: Tre domande sull'aria al governatore ...

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Alessandro Savioli

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Inserito da Alessandro Savioli il 25 Mar 2010 - 14:27
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Ciao a tutti,
vi giro questo comunicato dei "Genitori Antismog" che suggerisco di leggere con attenzione. Io stesso ho presentato una Mozione Urgente in Consiglio di Zona 6 approvata a larga maggioranza e indirizzata al Comune di Milano (potete leggere il testo integrale nel pdf allegato).
Un caro saluto a tutti.
Alessandro Savioli
Consigliere CdZ 6
Premettiamo che non facciamo campagna elettorale per nessuno e che non ci faremo scrupoli a denunciare posizioni o comportamenti dannosi per la qualità dell’aria, qualunque sarà il colore politico di chi ci governerà fra pochi giorni.
Riteniamo tuttavia importante farvi conoscere due vicende, che divideremo in due giorni. Oggi la prima.
Il pubblico deve essere informato  con dati scientifici corretti ed avere riscontri, altrettanto scientifici, della bontà e coerenza delle politiche di riduzione degli inquinanti proposte dagli amministratori. Ma le cose non vanno sempre in questo modo.
Il 9 dicembre 2009 abbiamo richiesto al Joint Research Center della Commissione Europea, in breve JRC – il laboratorio tecnico-scientifico della Commissione Europea – e a Regione Lombardia, di ricevere gli ultimi due Rapporti redatti dal JRC (su base semestrale) in forza del contratto con la nostra Regione intitolato  “Progetto di Ricerca collaborativo per la Riduzione dell’Inquinamento Atmosferico in Lombardia - 2006/2010”  (la Ricerca).
La Ricerca è costata, ai cittadini lombardi,  6 milioni di Euro, pagati da RL al JRC .
Nel tempo abbiamo ottenuto i primi 5 Rapporti,  che sono scaricabili dal nostro sito http://www.genitoriantismog.it/content/atti-e-documenti.
In base al contratto fra JRC e Regione (art. 4)  i dati prodotti dal JRC non possono essere utilizzati o divulgati se non previo accordo fra le parti.  Tale clausola, a ben vedere, potrebbe essere nulla per contrasto con le vigenti normative in materia di diritto di accesso del pubblico alle informazioni in materia ambientale. Ma, non potendoci permettere troppe liti giudiziarie, …. torniamo ai fatti.
Il 3.2.2010 il direttore Qualità dell’Ambiente della Regione ci comunica che il 6° Rapporto (al 30 aprile 2009) è disponibile  in formato cartaceo e che il ritiro sarà consentito previo pagamento dei costi di estrazione delle copie. Quanto al 7° Rapporto (al 30 ottobre 2009) ci viene detto che sarà reso accessibile una volta definitivamente approvato da Regione Lombardia.
Rispondiamo chiedendo perché si debbano fare centinaia di fotocopie a colori (i rapporti sono ricolmi di grafici e foto) per un documento che è realizzato in formato elettronico e ci viene risposto che la Regione non sa come contabilizzare il costo del CD.  
Dopo pochi giorni il 6° Rapporto ci viene messo a disposizione in formato elettronico via e-mail dal JRC. Senza costi.
Chiediamo anche alla Regione perché non abbia, dopo più di tre mesi, approvato il 7° Rapporto segnalando che tale diritto non è previsto dal contratto con il JRC.
Nessuno ci risponde.
Nel frattempo il nostro Governatore, il 24 febbraio 2010, tiene una conferenza stampa. Nel comunicato stampa si legge che “La qualità dell’aria è migliorata grazie alle politiche di divieti e incentivi messe in campo da Regione Lombardia (…)”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia presentando i dati scientifici raccolti dall’ARPA insieme al JRC. (…) Nel comunicato è pure inserita una dichiarazione del Direttore generale del Ministero dell’Ambiente che afferma cheI dati presentati dall’ARPA sono il frutto di un lavoro svolto su solide basi scientifiche insieme agli esperti del JRC e sono particolarmente importanti. Essi mettono infatti in evidenza gli effetti positivi degli interventi tecnologici ed organizzativi realizzati a livello regionale sia sul sistema energetico che su quello del traffico”.
Il 4 marzo scriviamo ai neo Commissari dell’Unione Europea coinvolti (Ambiente e Ricerca Scientifica) e al Direttore Generale del JRC chiedendo spiegazioni sulla mancata approvazione del 7° Rapporto.  Facciamo presente che abbiamo letto i primi 6 Rapporti del JRC, che in essi non si parla, ci pare, di un miglioramento della nostra aria, né si evidenziano presunti effetti positivi delle politiche regionali e che dunque, la Commissione dovrebbe rendere disponibile il 7° Rapporto per consentire l’accesso ai dati commentati da Formigoni in conferenza stampa o, comunque, per scongiurare il rischio che i dati del JRC vengano strumentalizzati senza contraddittorio per la campagna elettorale dell’attuale governatore.
Il 10 marzo il Direttore del JRC risponde assicurando il desiderio della Commissione di rendere disponibile al più presto il 7° Rapporto ed informandoci che questo sarà reso disponibile entro il 19 marzo 2010.
Rispondiamo l’11 marzo chiedendo nuovamente che revisione sia in corso sul 7° Rapporto dopo quasi 5 mesi dalla sua consegna al committente  e segnaliamo che rendendo accessibile un documento così corposo pochi giorni prima delle elezioni si impedisce di fatto la verifica delle affermazioni, di stampo elettorale, fatte dal nostro governatore.
Il 19 marzo il Direttore del JRC ci risponde che in base al contratto il JRC non può rendere accessibili i dati senza l’approvazione della Regione  e che:
1) il rapporto è stato consegnato dal JRC alla Regione il 30 ottobre 2009,
2) Regione Lombardia ha accettato il Rapporto solo il 16 marzo 2010
3) il JRC non può rendere disponibile il Rapporto nel termine previsto perché la Regione  ha convocato la riunione di approvazione per il giorno 26 marzo.
II 7° Rapporto sarà dunque disponibile, formalmente, il 26 marzo, in concreto forse il 29 marzo, e comunque ogni Rapporto  è costituito da centinaia di pagine…..
Sorgono spontanee alcune domande:
·         CARO GOVERNATORE, COSA LE FA TANTA PAURA DEL 7° RAPPORTO DEL JRC DA FARLE FARE  I SALTI MORTALI PER NASCONDERLO PER CINQUE LUNGHI MESI,  FINO A QUANDO SIA SCONGIURATO IL RISCHIO DI DANNO ELETTORALE?
·         FORSE NEL 7° RAPPORTO NON SI DICE CHE LA NOSTRA ARIA E’ MIGLIORATA?
·         O FORSE SI PARLA DEL NUMERO DEI MORTI CHE SI POTREBBERO RISPARMIARE CON POLITICHE REALMENTE EFFICACI?
Forse questa mappa è la risposta: la mappa dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (2009) dice che in Lombardia, ogni anno, ogni 10.000 abitanti muoiono da 15 a 30 persone a causa dell’inquinamento atmosferico.
Fatti i debiti conti sono ogni anno 13.500/27.000 morti su 9.000.000 milioni di lombardi o 1.950/3.900 morti su 1.300.000 milanesi.