.: Discussione: Recuperare è possibile! Due nuove aree a servizio della natura nel Parco Agricolo Sud Milano

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Oliverio Gentile

:Info Messaggio:
Punteggio: 4
Num.Votanti: 1
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Oliverio Gentile il 16 Mar 2010 - 19:27
Leggi la risposta a questo messaggio Discussione precedente · Discussione successiva

Dall'Ufficio Stampa della Presidenza della Provincia di Milano:

RECUPERARE E’ POSSIBILE!
DUE NUOVE AREE A SERVIZIO DELLA NATURA
NEL PARCO AGRICOLO SUD MILANO

 
Conclusi gli interventi di ripristino ambientale in San Donato Milanese e zona umida di Pasturago (Vernate). Si avvia alla conclusione il progetto “Biodiversità, la chiave per il futuro dell’area metropolitana”, promosso da Parco Agricolo Sud Milano, LIPU e Fondazione Cariplo.
 
Conclusi gli interventi di ripristino ambientale, si avvia verso la conclusione il progetto “Biodiversità, la chiave per il futuro dell’area metropolitana”, promosso da Parco Agricolo Sud Milano, LIPU e Fondazione Cariplo. I mesi invernali hanno visto lo svolgersi dei lavori di riqualificazione ambientale previsti dal progetto nell’area Lambro a San Donato Milanese e la zona umida di Pasturago in Vernate. Entrambe sono zone individuate come aree a Parco Naturale, fortemente degradata la prima, di eccellente qualità ambientale la seconda. Secondo lo slogan del progetto “recuperare è possibile! le due realtà sono state accomunate dall’intento di “mettere a sistema” le eccellenze naturalistiche del Parco con aree in cui le funzionalità ecologiche sembrano più compromesse.
A San Donato Milanese si è lavorato in un’area di naturale esondazione del Lambro, racchiusa tra la strada Paullese, gli orti comunali e l’aeroporto di Linate. Sono stati creati due stagni didattici, collegati tra loro, e alimentati da pompe di prelevamento a pannelli fotovoltaici. Inoltre, è stato realizzato un importante intervento di messa in sicurezza del vecchio ingresso, attualmente chiuso, con la creazione di uno nuovo, provvisto di pista pedonale e di servizio per mezzi manutentivi.
Altrettanto significativa l’opera di innalzamento e rafforzo della rete di recinzione, troppo spesso vittima della spiacevole pratica del “lancio dei rifiuti”. Ora la rete si presenta mascherata da telo oscurante, rialzata, e prolungata sino alla zona degli orti comunali. All’interno dell’area sono state piantumate essenze vegetali autoctone e posate alcune bacheche didattiche e altri ausili utili alla fruizione. L’intento è di creare un laboratorio didattico all’aperto per far comprendere a giovani, e meno giovani, l’importanza che riveste la biodiversità anche in ambienti così fortemente sotto pressione antropica.
Pochi giorni dopo la chiusura dei lavori è avvenuto il gravissimo sversamento di liquidi inquinanti nel fiume Lambro. Nonostante l’ingente quantitativo di petrolio e olio combustibile, i nuovi manufatti non sono stati intaccati, e sembra che la falda dalla quale si attinge l’acqua non abbia riscontrato contaminazioni. Restiamo in attesa dell’analisi delle acque, consapevoli che quanto è accaduto sul fiume è, ancora ad oggi, tutto da chiarire.
Scendendo a Sud, nelle vicinanze del confine pavese, si incontra la zona umida di Pasturago, nel comune di Vernate. Area ad elevata naturalità e di buona qualità ambientale, ospita regolarmente numerose specie faunistiche, tra le quali emergono gli ardeidi come l’airone cenerino, la garzetta, la nitticora, il tarabuso e altri uccelli acquatici. Per non disturbare i già delicati equilibri di questo piccolo ecosistema, gli interventi previsti dal Progetto si sono limitati alla messa in sicurezza delle sponde di uno dei tre chiari, tramite interventi di ingegneria naturalistica (palizzate, riporto di materiale naturale).
Sono stati anche realizzati rifugi sotto sponda per la fauna ittica, tramite ceppaie in legno intrecciate, oltre a posatoi e zattere per l’avifauna. In un ottica di limitazione del disturbo antropico, è stato realizzato un percorso pedonale esterno all’area, posati un cannucciato con feritoie per permettere la vista dell’area umida senza creare disturbo agli animali. Gli abituali visitatori dell’area, in particolare scolaresche, potranno disporre di un nuovo circuito didattico tramite pannelli illustrativi (in fase di ultimazione).
«La valorizzazione del Parco Sud – dichiara il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà - è al centro del nostro impegno e lo dimostra il fatto che, sin da subito, io e la mia Giunta ci siamo adoperati perché questa meravigliosa area verde protetta mantenesse la sua natura agricola di tipo produttivo. Vogliamo che i milanesi possano continuare a godersi un parco che vanta un vasto territorio agricolo, di enorme valore ecologico, paesaggistico e ricreativo con alle spalle una storia secolare».
«Con questo progetto - spiega Mario Dompé, Sindaco di San Donato Milanese - si conferma ancora una volta l’attenzione che la Giunta sandonatese rivolge al recupero e alla valorizzazione del verde. Questo angolo dedicato alla biodiversità diventerà un importante punto di riferimento per i nostri ragazzi: vogliamo infondergli il rispetto per l’ambiente affinché in futuro diventino loro i garanti del patrimonio ecologico che da sempre caratterizza la nostra città».
“Nell’Anno Internazionale dedicato alla Biodiversità – dichiara Elena D’Andrea, Direttore generale di LIPU-BirdLife Italia – abbiamo potuto dimostrare che è possibile recuperare e restituire alla fruizione del pubblico aree di elevato interesse naturalistico presenti nel Parco. Con il lavoro coordinato di diversi soggetti, come enti pubblici, enti privati e le associazioni. si possono ottenere grandi benefici per la natura e la biodiversità, a vantaggio anche dell’intera collettività”.
Nei prossimi mesi primaverili le scolaresche dei comuni ove sono stati svolti gli interventi, ed altri limitrofi, saranno coinvolte in un programma di educazione ambientale specifico, e dunque le migliorie apportate saranno subito “godute” dai fruitori.
Il progetto “Biodiversità, la chiave per il futuro dell’area metropolitana” terrà impegnati i partner ancora per qualche mese, fino a giugno 2010. Tante le attività in programma, tra le quali la conclusione del censimento alberi vetusti del Parco, l’educazione ambientale, il concorso fotografico e la gestione alloctoni nel Bosco di Razzolo.
Infine la produzione di un documentario, schede sull’agricoltura,  e una cartina turistico–naturalistica.
 
Milano, 16 marzo 2010
Ufficio Stampa Presidenza
02/77406655