.: Discussione: La città dell’Expo progetta il suo futuro - Più metrò e centro chiuso alle auto

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 5 Mar 2010 - 15:47
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Da milano.corriere.it:

La premiazione del concorso «La Milano che vorrei nel 2015»

La città dell’Expo progetta il suo futuro
Più metrò e centro chiuso alle auto

Oltre mille proposte dei lettori per i 10 anni del sito. La Moratti: le cento opere migliori esposte in centro

MILANO - I giudici di pace «che fanno i sociologi» e non puniscono chi imbratta i muri della città e l’orrore della pensilina di piazza Piemonte. E poi la chiusura del centro storico, per ora solo un’ipotesi ma domani chissà, le nuove metropolitane e il Piano di governo del territorio che disegnerà una Milano con più verde e con tutte i servizi essenziali a non più di dieci minuti (a piedi, beninteso) da casa propria. Letizia Moratti e la Milano del 2015, il sindaco e la città del prossimo futuro. L’occasione è di festa. Il sito della cronaca milanese di Corriere.it spegne le sue prime dieci candeline. All’incontro nella sala Buzzati di via Solferino — introdotto da Piergaetano Marchetti, presidente di Rcs Quotidiani — il sindaco parla dei temi del giorno ma anche della «sua» Milano. I luoghi del cuore? «L’Università Statale e i giardini pubblici ora dedicati a Montanelli». Una città esigente, Milano. Dove i problemi, le domande, le richieste, a volte, sono sempre quelle e si rincorrono identiche a se stesse a distanza di decenni. Il vicedirettore del Corriere, Giangiacomo Schiavi, cita un vecchia lettera di un cittadino a un periodico locale. Siamo nel 1970 e il lettore si lamenta di una città sporca, soprattutto in periferia, e male illuminata. «Alcune cose però sono migliorate negli ultimi anni» ribatte il sindaco: «Abbiamo investito tanto per le nuove luci della città. E anche per ripulire i muri spendiamo ogni anno milioni di euro». Certo, i giudici di pace, a volte, preferiscono «la sociologia» alla repressione e così gli imbrattatori (da non confondere con gli artisti di strada, «che vanno invece incoraggiati e valorizzati») si godono la totale impunità.

La festa con i vincitori

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Il capitolo sulla Milano da buttare si esaurisce in due istantanee: la pensilina di piazza Piemonte, «un orrore, a cui stiamo cercando di mettere riparo. Eppure— sottolinea — quel progetto aveva avuto il regolare benestare della Sovrintendenza». E poi la chiesetta del parco Trotter, un restyling «orrendo», e, cosa ancor più grave, dai responsabili tuttora incerti. I trasporti, poi, altro tema caldo. Milano avrà le sue due nuove linee del metrò, il governo permetterà di sforare dal patto di stabilità e di investire i soldi già a bilancio. Chiudere il centro storico, come vorrebbe la Lega? La Moratti si fa prudente: «Quando avremo potenziato il trasporto pubblico e non ci sarà più bisogno della macchina, allora vedremo».

Settecento lavori tra video e testi e 600 idee grafiche per immaginare la Milano che verrà. «Il concorso lanciato dal sito milanese del Corriere — spiega l’urbanista Stefano Boeri— indica questioni centrali per la nostra città. Nei sogni dei lettori la Milano del 2015 dovrà essere una città più verde e più attenta al tema delle energie rinnovabili. Ma anche più aperta all’integrazione degli stranieri, alla mobilità sostenibile e a un’urbanistica di qualità». Tra i loghi premiati, per dire, c’è un uomo vitruviano disegnato dalle tratte delle linee del metrò (presenti e future). I lavori arrivati al Corriere online finiranno in corso Vittorio Emanuele. Lo conferma il sindaco: «Le cento migliori opere saranno in mostra dal 14 marzo». E i video? In piazza del Duomo, proiettati sul maxischermo dell’Arengario.

Andrea Senesi
05 marzo 2010

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I video premiati

Il concorso «La Milano che vorrei nel 2015»