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Anna Di Scipio

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Inserito da Anna Di Scipio il 2 Mar 2010 - 04:06
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Periferie Z6

Periferie, quartieri di edilizia sociale degradati in zona 6

A Milano vi sono quartieri di edilizia sociale in cui gli immobili da decenni sono stati abbandonati  al degrado. Negli ultimi venti anni in particolare, per la politica assunta da Comune e Regione, non si è provveduto agli interventi necessari per il mantenimento dell’igiene e del decoro degli abitati.

Vi è una richiesta pressante di tanta gente dei ceti sociali più deboli perché si ponga fine a questo indirizzo dell’amministrazione. A questa richiesta corrisponde la solidarietà dei cittadini  consapevoli che dicono “Basta esclusione”: tante persone sono costrette in ghetti con problemi di ordine sociale e sanitario, l’abbandono di questo importante patrimonio abitativo è un danno pubblico pagato da tutti. Una casa decorosa fa parte dei diritti previsti dalla nostra Carta Costituzionale.

La voce degli abitanti dei quartieri popolari non viene ancora ascoltata e deve essere sostenuta con forza perché si abbia una cambiamento di rotta nella politica della casa a Milano: risanamento e riqualificazione del patrimonio abitativo esistente, nuova edilizia pubblica senza lasciare tutte le risorse territoriali alla speculazione.

In zona 6 molti edifici nel quartiere delimitato dalle vie Giambellino, Inganni, Lorenteggio, Odazio e nel quartiere “Solari” (via Giambellino, via Bruzzesi, via Vespri Siciliani, via Bellini) richiedono interventi urgenti per assicurare condizioni di igiene e decoro ed il rispetto delle normative.

Centinaia di alloggi sono lasciati vuoti e lastrati senza che vengano perseguiti i responsabili di questo scempio che produce una perdita economica ed un aumento del degrado ambientale.

Invece si è fatto uso massiccio di forze di polizia in assetto antisommossa per liberare qualche appartamento abitato senza regolare contratto da famiglie bisognose che, nella maggior parte dei casi, pagano regolarmente l’affitto all’Aler. Urge in questi quartieri:

Avere una indagine conoscitiva edificio per edificio delle necessità di risanamento dando priorità alle condizioni di igiene, decoro, rispetto delle normative abitative. Partendo da questa base vincolare l’Amministrazione comunale e Regionale agli interventi obbligatori reinvestendo  localmente gli affitti dei quartieri degradati.

Sollecitare l’ASL a svolgere i compiti di verifica dell’igiene pubblica e del rispetto delle normative sugli edifici a carattere abitativo senza eludere o peggio accantonare i problemi perché ciò diventa una sorta di complicità.

Assicurare una gestione che dia servizi efficienti: portierato, pulizie, riscaldamento, mantenimento del verde interno , raccolta rifiuti e cura degli spazi comuni.

Destinare alcune aree dismesse per la costruzione di nuova edilizia residenziale, per rispondere alla domanda crescente di edilizia pubblica.

Avere trasparenza sul bilancio per edificio e per quartiere. Accanto ad un affitto equo debbono esserci addebiti di gestione equi e non superiori a case di lusso.

Avviare una gestione partecipata con l’inquilinato.

Utilizzare le centinaia di appartamenti lasciati vuoti.

Promuovere il monitoraggio delle famiglie che abitano senza contratto essendo in stato di necessità, per una soluzione abitativa adeguata alle loro condizioni.

Completare in tempi ragionevoli dei lavori avviati e poi sospesi in alcuni edifici.

Avere una indagine conoscitiva sulla gestione precedente affidata ai privati (Edilnord, Romeo, Pirelli Re) e ritirata per inefficienza.

Dare sostegno ai  sindacati inquilini e a CGIL, CISL, UIL che reclamano una nuova politica della casa a Milano che porti alla riqualificazione del patrimonio pubblico esistente ed alla destinazione di risorse territoriali (PGT) per incrementare l’edilizia pubblica.

Utilizzare i fondi a disposizione per un programma di iniziative intese a promuovere la socialità.

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Ci sembra ora piuttosto necessario dar seguito a quanto affermato in quanto la situazione denunciata nel documento deve trovare in tempi stretti risposte concrete.

Anche dopo la manifestazione unitaria di dicembre  e nonostante la trattativa in corso dei Sindacati Inquilini con Aler e Comune non si intravedono al momento mutamenti dello scenario e soprattutto l’Aler prosegue nella sua politica, anzi in queste settimane in diversi quartieri della zona suoi ispettori intimidiscono inquilini privi di contratto  minacciando la possibilità a breve di sgomberi forzosi a meno che gli stessi non firmino il rilascio volontario, nel qual caso viene concessa qualche settimana di proroga.
La proposta che facciamo, assieme alla sottoscrizione del documento con eventuali integrazioni, è di convocare in tempi stretti un nuovo incontro, se fattibile con la presenza dei sindacati inquilini impegnati a breve nella raccolta firme per una proposta di delibera consiliare per il rilancio dell’Edilizia Residenziale Pubblica, per definire un percorso di iniziative condivise.

per PRC Zona 6,  Roberto Acerboni

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ASSOCIAZIONE CONSIGLIERI DI STRADA // 02/03/2010 a 02:14 | Replica

Della serie: tutto a posto e niente in ordine ! intanto tiriamo l’acqua al nostro mulino.
MI CONSENTA!

invece si è fatto uso massiccio di forze di polizia in assetto antisommossa per liberare qualche appartamento abitato senza regolare contratto da famiglie bisognose che, nella maggior parte dei casi, pagano regolarmente l’affitto all’Aler. Urge in questi quartieri:

Non è vero: le famiglie che sono state sfrattate erano soggetti che all’interno dei caseggiati erano dediti alla delinquenza e secondo noi l’ALER ha agito bene dietro pressione dei cittadini onesti. Voi avete la brutta abitudine di evidenziare sempre il lato negativo delle cose, e non importa se con mezzi poco ortodossi come la calunnia, per un vostro vantaggio.

Dare sostegno ai sindacati inquilini e a CGIL, CISL, UIL che reclamano una nuova politica della casa a Milano che porti alla riqualificazione del patrimonio pubblico esistente ed alla destinazione di risorse territoriali (PGT) per incrementare l’edilizia pubblica.

Guardi consigliere, che proprio i sindacati su’ menzionati da lei in questi giorni sono stati da noi denunciati alla procura in quanto percepiscono somme che vanno dai euri 40 ai 180 decantando una possibile occasione di presentare la domanda per alloggi ALER che naturalmente non esiste, sia per legge regionale ex 27 e sia perché i bandi ad oggi non sono aperti allora come la mettiamo?

Utilizzare i fondi a disposizione per un programma di iniziative intese a promuovere la socialità

Come lei ben sa tempo fa’ e’ stata presentata dallo schieramento LEGA NORD una mozione al CZ6 per utilizzare i fondi, per la riqualifica del patrimonio, e ho detto tutto!

MI CONSENTA ANCORA

La sottostante e’ una puerile bugia

Aler prosegue nella sua politica, anzi in queste settimane in diversi quartieri della zona suoi ispettori intimidiscono inquilini privi di contratto minacciando la possibilità a breve di sgomberi forzosi a meno che gli stessi non firmino il rilascio volontario, nel qual caso viene concessa qualche settimana di proroga.

Ma dico! quando volete portare acqua al vostro mulino e quello di altri schieramenti a voi vicini cercate almeno di guadagnarvela con trasparenza ed onestà se siete voi i primi che criticate servendovi di bugie sappiate che c’è sempre qualcuno che vi può sconfessare he! he!
ASSOCIAZIONE CONSIGLIERI DI STRADA
La Presidente Di Scipio Anna

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