.: Discussione: Plastic: una chiusura che preoccupa

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 15 Apr 2010 - 20:35
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Gentile signor Ginocchio,

e come noterà l'incipit della mia risposta è più "delicato" e molto più pacifico, non sono io che sono solamente preoccupato della chiusura del Plastic, ma è un'intera generazione ed è un pezzo di quella città che lei forse non vuole riconoscere, o che vuole silentire. Rimango sempre più convinto che la sua idea di città e quella che io, ma ripeto non SOLO IO, che promuovo cultura ed iniziative culturali aggregative di diversa dimensione e in diverse realtà, sottolineo DIVERSE REALTA', abbiamo è diametralmente opposta. Il problema è cercare di trovare un punto di convergenza e di congiunzione, che vedo, però, sempre più difficile, non per mia volontà. Lei si fa ancora "portavoce" di una moltitudine di persone GENERALIZZANDO una SUA POSIZIONE e una SUA IDEA, che rispetto, ma che è parte della complessa società e comunità in cui ci troviamo. Mi dispiace ma dire che la chiusura del Plastic è una mia questione personale significa non avere capito niente di anni e anni di storia di questa città, di memoria sotira. Io difendo il plastic non per tornaconto personale, non è affare mio privato, ma è UN PATRIMONIO COLLETTIVO CHE DEVE ESSERE MANTENUTO. A dire questo, mi dispiace per lei, ci sono intere generazioni, ci sono molti giovani, ci sono molte persone che come LEI hanno il diritto di essere ASCOLTATE. Lei pone un modo di fare cultura anteposto a un altro: io le parlo, forse e certamente in un'OTTICA PIU' METROPOLITANA E COSMOPOLITA, con una logica di città internazionale che vede la ricchezza e investe sui punti di aggregazione che hanno visto la crema del mondo dello spettacolo, della fotografia, della musica internazionale avvicendarsi, con apprezzamenti di diverso calibro. CHIUDERE QUESTO SPAZIO forse non interesserà lei, ma sarebbe una perdita per tutta la città, anche per quei residenti che agognano alla tranquillità che lei auspica, e non capisco quale tipo di tranquillità, ma che hanno figli che vanno al Plastic e che richuedono una città non invecchiata, non frustrata, non chiusa, non impermeabile, non solitaria, non producente solitudine e individualismo. Lei si pone sempre nei suoi termini rappresentante di una moltitudine che non si sa quantificare: mi sembra un atteggiamento alquanto populistico e qualunquistico che denatura un confronto costruttivo. Mi spiace. Io non difendo alcun interesse e niente ne traggo, se non nella difesa di una realtà che vale difendere, insignita della Civica Benemerenza dalla stessa amministrazione comunale, quella stessa che ora latita in merito alla cessazione probabile di tale esercizio culturale, e che è interesse collettivo e della città nella sua memoria storica difenderla.

La ringrazio per l'attenzione

Alessandro Rizzo

 

 

In risposta al messaggio di Francesco Ginocchio inserito il 15 Apr 2010 - 15:44
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