.: Discussione: Plastic: una chiusura che preoccupa

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 20 Mar 2010 - 00:52
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Milano, chiusura del Plastic: dubbi ed enigmi

Un consigliere di Zona indaga sui retroscena dell’imminente chiusura del locale più cult d’Italia.

Da tempo ci si domanda se il Plastic chiuderà, quel meraviglioso e storico locale che è stato definito da Andy Warhol come uno dei migliori in Europa. Non potevo che allarmarmi davanti a tale ipotesi e ho provveduto come consigliere di Zona 4, circoscrizione dove sorge la memorabile discoteca, a esporre un’interrogazione nella seduta di Consiglio di giovedì 25 febbraio dove anche chiedevo se nell’area interessata fossero programmati interventi edilizi, previa demolizione dell’attuale stabile e conseguente costruzione di nuovi complessi, magari con appartamenti a carissimo prezzo. La società proprietaria dello stabile, Casa Rosa srl, ha risposto con una certa tempestività, caso raro se si pensa ai tempi di risposta dell’amministrazione comunale, definendo esserci imprecisioni "generate probabilmente da notizie che sono state strumentalmente e artatamente diffuse".

L’esistenza della mia interrogazione è stata appresa dalla società accedendo al mio blog. Il Plastic non è un locale come un altro: è stato luogo di avanguardia soprattutto musicale negli ultimi venti anni, ospitando artisti d’ogni angolo del globo, alla ricerca di stimoli artistici per l’Europa. Nel 1980 l’esordio del locale avviene con l’organizzazione delle prime serate gay milanesi dal titolo "Man To Man". Il locale, insignito quest’anno del riconoscimento della Civica Benemerenza (Ambrogino D’Oro), non ha nulla da invidiare ai tanti club londinesi, dal momento che ha sempre ospitato nella sua fase iniziale serate London Loves, frutto della percezione dell‘importanza che avrebbe assunto il rock inglese con gli anni.

La suddetta società proprietaria mi ricorda che il contratto di locazione con il sig. Nisi, titolare del locale, è terminato il 31/12/2004 e che, dopo 6 anni di proroga, è previsto il suo scioglimento definitivo il giorno 30 giugno 2010. Si aggiunge nella stessa lettera di risposta che al sig. Nisi è stato spiegato molto chiaramente che i lavori di consolidamento dell'immobile, le cui condizioni fatiscenti sono ben note a tutti, e la sua successiva affittanza degli appartamenti derivati dalla ristrutturazione sono "assolutamente incompatibili con l'esistenza di una discoteca al piano di sotto". Infine la proprietà sottolinea il proprio diritto a desiderare che "lo stabile possa riacquistare un aspetto più decoroso anziché lasciarlo deperire". La società si augura che il gestore del locale possa trovare altra locazione al fine di poter, così, onorare "la benemerenza recentemente ricevuta".

A parere del sottoscritto il Plastic non può che rimanere in quell’edificio, perché questo è un fondamentale elemento della memoria culturale della nostra città. Molti locali storici rischiano di essere chiusi per diversi motivi: questa tendenza inficia il tessuto sociale di Milano, cancellando un passato fatto di testimonianze e di spazi visibili.
Rimangono forti perplessità in merito, che ho nuovamente sollevato in consiglio, chiedendo l’indizione di commissioni a riguardo. Perchè proprio oggi la proprietà ha assunto questa volontà, legittima e direi anche plausibile, di intervenire per riqualificare lo stabile? Da quanto Casa Rosa è proprietaria dello stabile? E perché la ristrutturazione dello stabile e del piano terra dovrebbero essere incompatibili con la presenza del Plastic?
Mi sovviene un'altra questione: quali sono effettivamente i progetti di riqualificazione dello stabile?
Mi viene con maggiore determinazione da chiedere cosa si intenda quando la proprietà assicura per quanto riguarda il piano terra che "le opere previste consisteranno in manutenzione straordinaria per conservare l'edificio nel modo più opportuno e risolvere tutti gli elementi di degrado". Non si comprende bene a quali utilizzi sia destinato l’intero stabile e il motivo dell’assenza totale di volontà di rinnovare la concessione all’intramontabile locale.

La questione è chiaramente privatistica, dato che si basa sul rapporto tra un proprietario e un gestore di un locale. In questa circostanza, però, le ripercussioni sono evidentemente pubbliche dato che la storica discoteca ha sempre espresso un ruolo e una funzione di aggregazione culturale di alto livello e valore culturale per la cittadinanza tutta. Si tratta di contestualizzare gli interventi, legittimi e rientranti nell’inviolabile diritto di proprietà della società, permettendo una soluzione adeguata funzionale a mantenere aperto in quel luogo un locale che ha un’identità storica fondamentale nel panorama culturale, non solo giovanile, ma anche di diverse generazioni, della nostra città. Tale problematica deve fortemente interessare l'amministrazione comunale in tutti i suoi livelli, come auspica anche la proprietà dello stabile, dato che la chiusura del Plastic determinerebbe una diminuzione della qualità della vita della città, aumentandone alienazione e dispersione, soprattutto nelle fasce giovanili.

Qual è la reale destinazione finale dell'immobile dove attualmente risiede il Plastic, una volta che sarà ristrutturato?

Da quanto tempo "Casa Rosa" è proprietaria dell'immobile?

Oltre ai titoli di benemerenza già assegnati, come può il Comune di Milano intervenire nell'interesse del bene pubblico, ma senza intromettersi in una questione strettamente privatistica?

Vista la lunga fortuna, anche in termini economici, realizzata dai titolari del Plastic c'è mai stata possibilità di un accordo che prevedesse la ristrutturazione dell'immobile a carico dei titolari stessi in cambio di un prolungamento del contratto?

I titolari del Plastic stanno realmente facendo di tutto per mantenere il locale aperto?

E' così vero che il Plastic possa esistere solo in quel luogo? Cosa stanno facendo i titolari del Plastic per provare a spostare il locale in un altro immobile?

Alessandro Rizzo
Capogruppo LA SINISTRA - Uniti con Dario Fo
Consiglio di Zona 4 Milano

fonte:

http://www.gay.tv/articolo/1/10909/Milano--chiusura-del-Plastic--dubbi-ed-enigmi

In risposta al messaggio di Alessandro Rizzo inserito il 17 Mar 2010 - 10:42
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