.: Discussione: Disordini in Via Padova

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 20 Maggio 2010 - 14:12
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Da milano.corriere.it:

nel weekend del 22 e 23 maggio

Via Padova punta al riscatto
«In festa contro il degrado»


Oltre 50 associazioni al lavoro. Musica e negozi aperti: «Noi laboratorio di integrazione»

MILANO - I numeri: 70 eventi organizzati da 54 associazioni nell’arco di due giorni in una strada lunga quattro chilometri. In questa scheda è riassunto il senso della festa «Via Padova è meglio di Milano», in programma sabato 22 e domenica 23 maggio in una delle vie più discusse e tormentate della città, via Padova appunto. Finita sulle prime pagine delle cronache nazionali dopo l’omicidio di un diciannovenne egiziano, Ahmed Abdel Aziz el Sayed Abdou, avvenuto il 13 febbraio scorso, la strada che da piazzale Loreto arriva fino a Crescenzago vuole mostrare con questa iniziativa il lato chiaro della luna: non solo risse, scontri tra bande e criminalità, ma soprattutto desiderio di socialità, cultura, integrazione.

«Via Padova non è raccontata per quello che è—sintetizza Carlo Bonaconsa del comitato Vivere in Zona 2, che raccoglie diverse associazioni del quartiere —, troppi stereotipi e pregiudizi non permettono di capire la complessità della realtà. La manifestazione di sabato e domenica vuole mobilitare il quartiere e invitare la città». Dalle 10 a sera inoltrata sarà una non-stop di musica, arte, teatro, danza, dibattiti, laboratori per bambini, sport, visite guidate, con negozi aperti (tra cui il Ligera, in prima fila nelle scorse settimane contro le misure restrittive sugli orari degli esercizi pubblici), cortili trasformati in piccoli auditorium e lenzuola ai balconi che trasmettono messaggi «positivi», scritti in tante lingue. «Il futuro della città è già qui», sostiene Daniela Airoldi Bianchi del Teatro Officina, nato nel 1973 e da sempre attivo nel sociale. «Via Padova non è un corpo estraneo a Milano, qualcosa da nascondere o occultare con un coprifuoco. Quello che accade qui succede in tutte le grandi città europee e del mondo», dice, riferendosi anche alla recente ordinanza comunale sulla chiusura anticipata delle attività commerciali.

Tra le iniziative della festa, spettacoli del Teatro Officina, concerti itineranti della banda degli Ottoni e dell’Orchestra di via Padova, una mostra sull’ambulatorio popolare di via dei Transiti, banchetti di Emergency, proiezione del film «Come un uomo sulla terra», concerti di musica rinascimentale e gastronomia all’insegna del motto «La speranza è l’ultima pietanza ». In più, saranno allestiti sei «info point» con 25 volontari e si potrà conoscere la figura del «portiere sociale» (per il momento sono tre), concepita dall’amministrazione comunale con lo scopo di aiutare i cittadini in difficoltà nei problemi quotidiani. È anche annunciato, durante la due giorni, un intervento del sindaco Letizia Moratti. «Il comitato che ha creato la festa—spiega Daniela Airoldi — è una rete informale nata spontaneamente nella zona, così come è capitato a Bristol, in Gran Bretagna, dove una festa analoga viene replicata da vent’anni». «Finite queste due giornate—aggiunge Luisa Dell’Acqua della cooperativa Comin —, non ci sarà il buio, anzi. Cominceremo subito a lavorare per il 2011». I promotori della festa non si sono dimenticati della finale di Champions League Inter-Bayern, sabato sera, che verrà trasmessa su maxischermo nella scuola di via Don Orione. In tutto ciò, nel bene o nel male, via Padova è ormai diventata famosa e ora è persino un’attrazione turistica. Gli organizzatori raccontano che un pullman di anziani, in gita ieri da Torino a Milano, ha chiesto di fare un tour proprio in via Padova. Con pausa colazione in quartiere.

Matteo Speroni

20 maggio 2010

In risposta al messaggio di Marco Righetti inserito il 15 Feb 2010 - 15:18
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