.: Discussione: Disordini in Via Padova

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 18 Feb 2010 - 11:47
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Da milano.corriere.it:

Salvini: realtà cattoliche «coccolano e fanno business» con l’immigrazione clandestina

Il sindaco: andrò in via Padova
La Lega contro Tettamanzi


La Moratti: questa non è una banlieue. Partita di calcio «della pace» tra sudamericani e magrebini

MILANO - Hanno portato un mazzo di fiori e annunciato l’organizzazione di una partita di calcio. Segni di dialogo, tra le comunità araba e peruviana che ieri hanno organizzato un presidio in via Padova. Dal punto in cui sabato scorso è stato ucciso Ahmed El Sayed, un corteo si è poi spostato sotto la pioggia fino alla moschea di via Padova. «Abbiamo voluto dimostrare — ha spiegato Mustapha Sanneh, presidente dell’associazione nazionale imprenditori stranieri— che i fatti di sabato sono stati fatti isolato. Egiziani e peruviani in questo quartiere non hanno mai avuto problemi».

Segnali di dialogo anche dal Comune, che ha iniziato a incontrare le associazioni di cittadini che vivono e lavorano in via Padova. «Quanto avvenne nelle banlieue di Parigi fu una rivolta contro lo Stato, qui è stata una rivalità tra ragazzi», ha spiegato il sindaco Letizia Moratti. Che poi ha aggiunto: «Via Padova è ricca di realtà associative, commerciali, umane e sociali che quotidianamente operano per il quartiere che amano ». Sono le associazioni che il sindaco, dopo aver visto don Piero Cecchi, parroco di San Giovanni Crisostomo, inizierà a incontrare «per rinforzare un tessuto sociale che in via Padova già c’è». Dopo il duro documento della Curia contro le istituzioni e la politica per come hanno affrontato i problemi delle periferie, l’eurodeputato leghista Matteo Salvini ha ribattuto all’arcivescovo Dionigi Tettamanzi: la chiesa «dovrebbe impedire che alcune realtà più o meno vicine ad essa coccolino e facciano business con l’immigrazione clandestina». Accuse molto forti: «In secondo luogo— ha aggiunto Salvini—visto che purtroppo ci sono molti immobili ecclesiastici vuoti, sono certo che anche Tettamanzi potrà mettere a disposizione alcuni dei suoi sconfinati possedimenti per alleviare il disagio di cui lui stesso parla».

In serata monsignor Erminio De Scalzi, vicario episcopale di Milano, ha guidato una veglia di preghiera nella chiesa di San Giovanni Crisostomo: «Occorre che le istituzioni — ha spiegato — con la loro azione ordinaria si prendano cura del quartiere, combattendo il degrado e ascoltando i cittadini. Non si può pensare la presenza delle istituzioni solo come una presenza straordinaria per fare fronte alle emergenze». Senza un riferimento diretto alle polemiche politica, il vicario ha comunque aggiunto: «Neppure vogliamo essere tacciati di buonismo, nella nostra richiesta di maggiore giustizia, di equità sociale e di fattiva solidarietà ed accoglienza».

La mattinata di ieri in via Padova si è aperta con una rapina: un uomo sui trent’anni, armato di un taglierino, è entrato in una profumeria e ha minacciato una commessa, portando via 700 euro. Una rissa è avvenuta invece in via Porpora, all’altezza del civico 161, piuttosto distante da via Padova: un giovane algerino è stato accoltellato da due marocchini, di 25 e 23 anni, irregolari, che sono stati fermati dalla polizia. La scorsa notte, invece, tre giovani egiziani, di cui due irregolari, sono stati fermati dagli investigatori del Nucleo Informativo dei carabinieri: sono accusati di aver partecipato alle devastazioni seguite all’omicidio in via Padova. Con questi ultimi tre fermi è salito a nove il numero dei magrebini individuati da carabinieri e polizia tra i partecipanti al corteo che sabato sera si è trasformato in guerriglia.

Gianni Santucci
18 febbraio 2010

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In risposta al messaggio di Marco Righetti inserito il 15 Feb 2010 - 15:18
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