.: Discussione: Fiaccolata via Padova

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 25 Mar 2010 - 13:27
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Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
Facebook: Antonella Fachin
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DA STASERA NEL MIO QUARTIERE C'E' IL COPRIFUOCO.

E IO MI RIBELLO

Luciano Muhlbauer

Nel mio quartiere, da stasera, c’è il coprifuoco. Non potrò più acquistare un kebab o un gelato dopo mezzanotte. E, ben prima di quell’ora, non potrò più portarmi a casa nemmeno una bottiglia di birra o una lattina di aranciata, perché, dopo le ore 20.00, tutte le bevande potranno essere vendute per l’asporto soltanto “in contenitori di carta o di plastica”.

Nel mio quartiere, da stasera, gli amministratori di condominio dovranno fare la spia e dovranno “segnalare per iscritto” alla Polizia Locale ogni possibile anomalia nelle abitazioni private. Spero soltanto di non essere antipatico al mio amministratore e di non trovarlo dunque attaccato alla mia porta di casa, ad origliare.

Nel mio quartiere, da stasera, ogni proprietario o inquilino dovrà compilare una scheda, dove dichiara le sue generalità e quante persone abitano nell’appartamento, e dovrà poi consegnarla al Comando di zona della Polizia Locale.

Nel mio quartiere il traffico è sempre stato un problema, come in tutta la città peraltro, ma in questi ultimi tempi è proprio un casino, con tutti quei mezzi di polizia, carabinieri, polizia locale ed esercito a fare avanti e indietro.

Il mio quartiere non si chiama Sadr City e non si trova nemmeno a Kabul o a Mogadiscio. Nel mio quartiere non c’è la guerra, anzi, il mio quartiere è molto fortunato: l’ultima volta che ha visto la guerra era 65 anni fa. E siamo talmente fortunati di non trovarci nemmeno in qualche posto un po’ strano, tipo il Myanmar, dove non c’è la democrazia e comanda una cricca di generali.

Il mio quartiere si chiama via Padova e si trova a Milano, Italy. A mezzo chilometro da casa mio era successo un bordello un mese fa. Gruppi di immigrati si erano incazzati di brutto e avevano distrutto un po’ di vetrine e insegne. Di questo tutti hanno parlato, anzi gridato, sulle prime pagine dei giornali e sulle tv. Si erano incazzati, lo ricordo per la cronaca, perché di questo non parla nessuno, come conseguenza dell’omicidio del giovane Ahmed.

Ora la signora Moratti, donna di famiglia ricca, che non ha mai vissuto in un quartiere della periferia, ma che fa il sindaco di Milano, insieme al suo eterno vice De Corato, che una volta era un capo dei neofascisti milanesi e che dal 1997 fa il vicesindaco, e l’immancabile Salvini della Lega, che fa sempre finta di essere appena sbarcato da Marte, mentre sta al governo della città da 17 anni, hanno avuto questa bella pensata: facciamo due ordinanze comunali, che appunto provocano la situazione surreale e un po’ inquietante di cui sopra.

Ordinanze un po’ strane, visto che siamo in democrazia, che c’è una Costituzione e che valgono soltanto per alcune vie cittadine. Anzi, valgono addirittura per tutta via Padova, che è lunghissima e che comprende parti, come casa mia, che poco c’entrano con la zona pietra dello scandalo.

Ma non importa a quanto pare, perché il signor Berlusconi, capo del governo nazionale, tra gli uomini più ricchi del paese e pluri-indagato, il suo Ministro della Difesa e buttafuori personale, La Russa, e il Ministro Maroni della Lega, inventore del “reato di clandestinità”, hanno detto che va bene così.

E ci mancherebbe altro! Tra qualche giorno si vota per le elezioni regionali e vorrete mica parlare di crisi, di lavoratori che perdono il posto, di Fiat che delocalizzano o di politici corrotti? Oppure, molto più banalmente, ma anche concretamente, di periferie urbane abbandonate, di servizi tagliati e di politiche di integrazione inesistenti, dopo quasi due decenni di governo cittadino delle destre?

Passate le elezioni molte forze dell’ordine abbandoneranno via Padova, perché non servirà più il teatrino della sicurezza. Le ordinanze dureranno di più, qualcosa morirà con l’estate, qualcosa rimarrà. Ma il danno è comunque fatto, perché si sono permessi di scrivere leggi speciali per alcune vie, per giunta con delle semplici ordinanze del sindaco. Sono riusciti ad avvelenare il clima, a trasformarci in sorvegliati speciali, a tramutare le loro menzogne in norme pubbliche. E, soprattutto, sono riusciti a farmi pensare, per prima volta, io che amo Milano, nonostante tutto, alla possibilità di lasciare la città. E questo non glielo perdono.

Anche per questo, mi ribello al loro coprifuoco e al loro ipocrita stato di polizia, perché non siamo noi a dover abbandonare la città, ma sono loro che devono essere cacciati da Palazzo Marino e dal Pirellone.

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 25 Mar 2010 - 13:04
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